Atto secondo

 
[N. 13 - Sinfonia]

 N 

 

Scena prima

Porto con nave approdata.
Ernando padre di Berenice, che sbarca, e poi Lelio.

 Q 

Ernando

 
Recitativo

ERNANDO

Mercé del vincitor mi fu concesso  

pacifico lo sbarco.

Se i tutelari numi

che veglian d'innocenza alla difesa,

scampar la figlia dal furor di Marte,

le portate ricchezze

ne renderanno facile il riscatto.

Vadano diligenti esploratori

subito sulla traccia:

ma fino a sua scoperta

l'infortunio si taccia. Un roman duce

s'appressa.

LELIO

Al forte Ernando  

che alle due Baleari isole impera,

manda Scipion salute.

<- Lelio

ERNANDO

Al proconsol romano

la gloria e l'armi cedo,

offro tributo, ed amistà gli chiedo.

LELIO

Grata a Scipione sia l'amistà d'Ernando,

ma il tributo maggiore

anzi il sol ch'ei ricerca, ad offrir vieni,

a Roma e a lui pien d'amicizia il core.

 
[N. 14 - Aria]

 N 

ERNANDO

Braccio sì valoroso  

core sì generoso

il mondo vincerà.

E senza usare il brando,

co 'l nobil cor pugnando

tutto vi cederà.

Ernando, Lelio ->

 
 

Scena seconda

Appartamenti delle due prigioniere.
Berenice e poi Scipione.

 Q 

Berenice

 
[N. 15 - Arioso]

 N 

BERENICE

Tutta raccolta ancor  

nel palpitante cor

tremante ho l'alma.

 

 

Ah! pria di rivederti  

adorato mio sposo in tal periglio,

prendi dagli occhi miei perpetuo esilio.

Quanto propizia sorte

ebbe il regal mio genitore Ernando

non approdaro per contrario vento!

Ch'abbia già Lelio il fido amico, io spero,

persuasa la fuga al prence amato:

ma so che disperato

soffre di gelosia le pene amare,

e fuggir non vorrà. Gravi tormenti

alfin cadrò sotto la vostra salma.

 

Tutta raccolta ancor

nel palpitante cor

tremante ho l'alma.

 

<- Scipione

Recitativo

SCIPIONE

Di libertate il dono,  

prigioniera gentil, grato ti fia?

BERENICE

Mi renderà del donator più serva.

SCIPIONE

Spera, ma dimmi pria

tuo vero stato: i nobili sembianti

spiran grandezza.

BERENICE

Io son d'Ernando figlia

re delle Baleari isole.

SCIPIONE

E come

in Cartagine?

BERENICE

Il principe Sitalce

che n'è morto a difesa, era germano

della mia genitrice, ed in sua corte

vissi gran tempo, ah!

SCIPIONE

Deh non darti in preda

a vano duolo: è inesorabil morte.

Libera tu sarai,

ma libertà per libertà si chiede.

Del suo laccio più forte

per te già strinse amor.

BERENICE

Signor, t'arresta,

non mi dir che tu sei...

SCIPIONE

M'odi.

BERENICE

No, ascolta.

De' Celtiberi al prence,

che meco un tempo visse, il cor già diedi.

Riamar non poss'io se non...

SCIPIONE

(Spietato

spietato mio destin! Misero core

scoppierai di tormento e di furore.

 
[N. 16a - Aria]

 N 

So gli altri debellar,  

ma porto nel mio cor

chi mi fa guerra.

Che giova trionfar,

se tirannia d'amor

l'onor ne atterra.)

 
[N. 16b - Aria]

 N 

Pensa o bella alla mia speme  

e il desio non ingannar.

(Ahi che l'alma troppo teme,

e comincia a disperar.)

(parte)

Scipione ->

 
Recitativo

BERENICE

Troppo qui noto è il mio natal, celarlo  

era timido e vano:

dissimulare affetti è di me indegno.

 

Scena terza

Lelio, Lucejo, e detta.

<- Lelio, Lucejo

 

LELIO

Ecco o prence la bella  

cagion del tuo dolore.

LUCEJO

Tu per me le favella:

io non ho tanto core.

BERENICE

Oh numi! E questa

di Lucejo è la fuga? Ah folle! Ei torna

a turbar l'alma mia.

LELIO

(Sì mi dicesti 'l vero, o gelosia.)

BERENICE

Lelio, da me l'invola.

LELIO

E non vuoi tu?

BERENICE

Voglio che parta, e che non torni più.

LELIO

Ei brama sol...

BERENICE

Folle colui che vuole

perdere le pupille

per rivedere una sol volta il sole.

LUCEJO

Lelio andiam. Vado a morte.

BERENICE

A morte! Ah no. Lelio l'arresta.

LELIO

A morte.

Sirena ingannatrice,

che importa a te? L'amor la fé giurata

son questi? E qual ragione

puoi dirmi ingrata?

BERENICE

Ahimè! Verrà Scipione.

LUCEJO

Verrà il novello oggetto

dell'amor tuo?

BERENICE

Cieco, e non vedi?

LELIO

Io vidi

già ne' tuoi lumi infidi il cor fallace.

In vana ambizion cangi il tu' amore,

e il mio divien furore.

Resta con quella pace

che a me dai, ma la falsa alma poi tema

piangere del rivale o dell'amante

o d'ambo a un tempo sol, fu l'ora estrema.

Ma no, risolvo abbandonar.

BERENICE

Rivolto

ogni pensiero in te...

LUCEJO

Va', non t'ascolto.

 
[N. 17 - Aria]

 N 

Parto, fuggo, resta e godi  

di tue frodi,

tu sarai felice altera,

menzognera.

Sventurato io resterò

sventurato sol per te.

Resta ingrata, e che puoi dire?

Quando invece di fuggire,

vuoi restar co 'l vincitore.

Quest'è amore? Questa è fé?

(parte)

Lucejo ->

 
Recitativo

BERENICE

Seguilo o duce. L'agitata mente  

lo trasporterà certo al suo periglio.

LELIO

L'orme ne segue, e penserò allo scampo.

(parte)

Lelio ->

 

BERENICE

Misera Berenice!  

Ah già preveggo il fine

della tragedia mia tutta infelice.

 
[N. 18 - Aria]

 N 

Com'onda incalza altr'onda,  

pena su pena abbonda,

sommersa al fine è l'alma in mar d'affanno.

E tutt'i miei momenti

oh come lenti lenti

di dolore in dolore a morte vanno!

(parte)

Berenice ->

 

Scena quarta

Armira, e Lelio.

<- Armira, Lelio

 
Recitativo

ARMIRA

Importuno tu sei.  

Quando in tua man sarà

il darmi libertà, penserò allora

di riamarti.

LELIO

Ed ora

perché amor non prometti?

ARMIRA

Sarian forzati e men sicuri affetti.

 
[N. 19 - Aria]

 N 

LELIO

Temo che lusinghiero  

il labbro menzognero

amor prometta per ingannar.

Pur benché finga,

sì dolce è la lusinga,

che più m'alletta sempre a sperar.

(parte)

Lelio ->

 
Recitativo

ARMIRA

Lusingarlo mi giova,  

finché del mio servaggio

a Indibile il mio padre

giunga l'infausta nuova, onde s'attenda

soccorso tal, che libertà mi renda.

 
[N. 20 - Aria]

 N 

Voglio contenta allor  

serbar del piè, del cor,

la cara libertà.

L'amante avvezzo a dir

che sol volea servir,

tiranno poi si fa.

 

Scena quinta

Lucejo e detta.

<- Lucejo

 
Recitativo

LUCEJO

Qui torno, e qui vuo' pria morir, che mai  

lasciar.

ARMIRA

Qui che vuoi tu?

LUCEJO

Vuo' quel che vuole

la mia disperazione.

ARMIRA

Chi cerchi?

LUCEJO

Berenice.

ARMIRA

Ancor non sai,

che l'adora Scipione?

LUCEJO

E corrisposto

credi il romano amante?

ARMIRA

E tu qual cura

ne prendi? L'ami ancor?

LUCEJO

Per mia sventura.

ARMIRA

Del vincitor latino

non paventi lo sdegno?

LUCEJO

Alma che nacque al regno

non conosce timor.

ARMIRA

Dimmi chi sei?

LUCEJO

Ora de' casi miei

non mi lice dir più.

ARMIRA

M'offendi: in pegno

di fé, la destra mia prendine.

LUCEJO

O bella,

tu mi conforti.

(si danno la mano)
 

Scena sesta

Berenice, e detti.

<- Berenice

 

BERENICE

Bella! Mi conforti!  

Ah traditore! Ah indegno!

LELIO

Oh van sospetto!

BERENICE

Sospetto il ver? Ma il tuo decoro, Armira?

Sì l'audace correggi?

ARMIRA

Lascioti sola con quest'altro amante,

così titolo avrai

d'insegnar di modestia a me le leggi.

(parte)

Armira ->

 

LUCEJO

E la mancata fede?  

Con finta gelosia pur si colora?

BERENICE

Va' traditor.

 

Scena settima

Scipione, e detti.

<- Scipione

 

SCIPIONE

Tanto s'ardisce ancora,  

contra gli ordini miei?

LUCEJO

Scipione, a te costei

diede fortuna, a me la diede amore.

BERENICE

È quel folle soldato.

LUCEJO

Io son Lucejo

de' Celtiberi il prence: un vil timore

non mi celò: tentai ritor la preda,

se si potea, con onorata fuga,

ma la crudel non m'ascoltò.

SCIPIONE

Tentasti,

prence, un delitto: e prigionier già sei.

BERENICE

Ah misera! Il previdi.

LUCEJO

Se qual duce roman parli, ti cedo.

Ma come un mio rivale,

so ch'hai nell'alma onor, se non m'abbatti;

prigionier non son io: ceder non voglio

fin che vivo, il mio ben.

SCIPIONE

Deggio al senato

risponder della mia, della tua vita.

LUCEJO

Disperazion non t'ode: il ferro stringi.

 

Scena ottava

Lelio con Guardie che circondano Lucejo con l'aste al petto.

<- Lelio, guardie

 

BERENICE

Numi, lo difendete... Io manco... Io moro...  

SCIPIONE

Olà? Non m'offendete.

Non temer principessa, ei salvo fia.

LELIO

Cedi amico quel ferro.

LUCEJO

Avverso fato!

Lelio m'uccidi tu... Son disperato.

 
[N. 21 - Aria]

 N 

Cedo a Roma, e cedo a te.  

Questi dica innanzi a me,

s'ebbi già romano il cor:

ma in amor,

no non ti cedo no, ti sfido all'armi.

E se rival tu sei,

esser duce più non déi:

l'onor ti vieterà

privar di libertà chi non disarmi.

(Lucejo, Lelio e guardie partono)

Lucejo, Lelio, guardie ->

 
Recitativo

BERENICE

Signor, del tuo fisso pensar pavento.  

SCIPIONE

Sì sì Roma altro sposo

sceglierà del tuo merto ancor più degno.

BERENICE

Lucejo è nato al regno.

SCIPIONE

Merta però di posseder tuoi pregi

un che dia legge ai regi,

un romano.

BERENICE

In vil core

han sempre forza ambizion, fortuna;

nel mio non già, dove ha sol forza amore.

SCIPIONE

Del senato a' decreti

forza è chinar la fronte, ed ubbidire.

BERENICE

Forzata esser non può, chi può morire.

SCIPIONE

Odi tanto i Romani?

BERENICE

Io n'ammiro il valor, n'amo il bel core,

e se mia fede e l'amor mio non fosse

avvinto altrui, sì n'arderei d'amore.

 
[N. 22 - Aria]

 N 

Scoglio d'immota fronte    

nel torbido elemento,

cima d'eccelso monte

al tempestar del vento,

è negli affetti suoi quest'alma amante.

Già data è la mia fé:

s'altri la meritò,

non lagnisi di me;

la sorte gli mancò del primo istante.

S

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Berenice, Scipione ->

 

Fine (Atto secondo)

Atto primo Atto secondo Atto terzo

[N. 13 - Sinfonia]

Porto con nave approdata.

Ernando
 

Mercé del vincitor mi fu concesso

Ernando
<- Lelio

Al forte Ernando

[N. 14 - Aria]

Ernando, Lelio ->

Appartamenti delle due prigioniere.

Berenice
 

[N. 15 - Arioso]

Ah! pria di rivederti

 
Berenice
<- Scipione

Di libertate il dono

[N. 16a - Aria]

[N. 16b - Aria]

Berenice
Scipione ->

Troppo qui noto è il mio natal, celarlo

Berenice
<- Lelio, Lucejo

Ecco o prence la bella

[N. 17 - Aria]

Berenice, Lelio
Lucejo ->

Seguilo o duce. L'agitata mente

Berenice
Lelio ->

Misera Berenice!

[N. 18 - Aria]

Berenice ->
<- Armira, Lelio

Importuno tu sei

[N. 19 - Aria]

Armira
Lelio ->

Lusingarlo mi giova

[N. 20 - Aria]

Armira
<- Lucejo

Qui torno, e qui vuo' pria morir, che mai

Armira, Lucejo
<- Berenice

Bella! Mi conforti!

Lucejo, Berenice
Armira ->

E la mancata fede?

Lucejo, Berenice
<- Scipione

Tanto s'ardisce ancora

Lucejo, Berenice, Scipione
<- Lelio, guardie

Numi, lo difendete... Io manco... Io moro

[N. 21 - Aria]

Berenice, Scipione
Lucejo, Lelio, guardie ->

Signor, del tuo fisso pensar pavento

[N. 22 - Aria]

Berenice, Scipione ->
 
Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena sesta Scena settima Scena ottava
Piazza con arco trionfale. Giardino. Porto con nave approdata. Appartamenti delle due prigioniere. Sala magnifica. Sala con trono. Appartamento.
[Ouverture] [N. 1 - Marcia] [N. 2 - Arioso] [N. 3 - Arioso] [N. 4 - Aria] [N. 5 - Aria] [N. 6 - Aria] [N. 7 - Aria] [N. 8 - Recitativo accompagnato] [N. 9 - Aria] [N. 10 - Aria] [N. 11 - Aria] [N. 12 - Aria] [N. 13 - Sinfonia] [N. 14 - Aria] [N. 15 - Arioso] [N. 16a - Aria] [N. 16b - Aria] [N. 17 - Aria] [N. 18 - Aria] [N. 19 - Aria] [N. 20 - Aria] [N. 21 - Aria] [N. 22 - Aria] [N. 23 - Aria] [N. 24 - Recitativo accompagnato] [N. 25 - Aria] [N. 26 - Recitativo accompagnato] [N. 27 - Aria] [N. 28a – Sinfonia] [N. 28b - Sinfonia] [N. 29 - Aria] [N. 30 - Aria] [N. 31 - Aria] [N. 32 - Aria] [N. 33 - Arioso] [N. 34 - Recitativo accompagnato] [N. 35 - Duetto] [N. 36 - Coro]
Atto primo Atto terzo

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