La dama velata

 

Scena prima

Un luogo selvaggio nei dintorni di Edimburgo: in fondo ad una vallea, formata da nude rocce, si vede il cimitero de' condannati all'estremo supplizio: vi serpeggia poco lungi il fiume: il cielo è coperto di spesse nubi, che mosse dal vento, or mostrano, or nascondono la luna.
Da un sobborgo della città suona mezzanotte.
S'avanza Amelia, quindi il Reggente.

Immagine d'epoca ()

 Q 

(nessuno)

<- Amelia

 

AMELIA

Giunsi... qui tutto di spavento è pieno!...  

Tutto!... Financo il sordo

mutar de' passi miei! ~ L'orrendo è quello

asil di morte!... ~ O ciel, tu guida il mio

piè vacillante...

(incamminandosi)

Ah!...

 

<- Reggente

REGGENTE

Non temer... Son io...  

AMELIA

Chi veggio!...

REGGENTE

L'uom, che ad aborrir l'aita

dell'inferno chiedesti...

Ed ei t'adora!...

AMELIA

Ah! Taci...

Taci. Son io la sposa

d'un amico leal, che i giorni suoi

per te darebbe!

REGGENTE

Ingrata donna!... E puoi

la fé tradita rammentarmi?

AMELIA

Ah! Lungi

eri dal suol natio... Morendo il padre,

il padre a te nemico,

m'ingiunse il fatal nodo... e già la destra

su me, che udiva ripugnante a lui,

stendea per maledirmi!... E vinta io fui.

 

REGGENTE

Obbedisti al genitore,  

ti fu lieve altrui donarti!

Non fu lieve a questo core,

o spietata, l'obliarti!

Del rimorso io sento il grido,

che m'appella amico infido!

Ma chi spegne la mia fiamma?

Più repressa, ahi! m'arde più!

Sfondo schermo () ()

 

AMELIA

(Ei non vegga il pianto mio...

le mie smanie non intenda...

se invocar mi lice iddio,

da me stessa ei mi difenda.

Tutto, ah! tutto il primo ardore

si ridesta nel mio core!...

Io son donna! donna alfine!

Può mancar la mia virtù!)

 

REGGENTE

E taci!

AMELIA

(Ah...)

REGGENTE

Quel silenzio

m'è nuova al cor ferita!...

AMELIA

(non potendo più reggere)

Addio!

REGGENTE

(trattenendola)

No, ferma... o toglimi,

toglimi pria la vita...

AMELIA

Uomo fatal!

REGGENTE

Pronuncia

un detto... e pago io sono...

e di me stesso immemore

non curo il serto, il trono.

AMELIA

A che m'astringi, o barbaro!

REGGENTE

Abbi di me pietà!...

AMELIA

Sì... t'amo ancor...

(subito)

Ma fuggimi...

REGGENTE

Oh gioia!...

AMELIA

Udisti? Va'...

 

REGGENTE
(nella più viva estasi del piacer)

M'ami! Tu m'ami! E dirmelo

dal labbro tuo l'udia!...

Felice io son!... Quest'anima

quanto sofferse oblia!

Rimorso, ed amicizia

più non intende il core!...

Tutto l'inebria il giubilo!...

Tutto il riempie amore!...

La tua parola, Amelia,

il ciel dischiuse a me!

 

AMELIA
(agitatissima)

Quest'alma è troppo debole

in così rio cimento...

Fuggi... No 'l sai che perdere

mi puote un sol momento!

Ah! D'un rimorso orribile

non far ch'io sparga il pianto!

Lasciami, o crudo, gemere,

ma di dolor soltanto...

pura, innocente lasciami

spirar lontan da te.

 

 

Non odi un calpestio?  

REGGENTE

Precipitoso

alcun qui tragge!...

 

Scena seconda

Hamilton, e detti.

<- Hamilton

 

HAMILTON

(dall'alto di una roccia)

Amico?  

REGGENTE

(riconoscendo la voce di Hamilton)

(Oh dio!...)

AMELIA

(Lo sposo!...)

REGGENTE

(incontrando Hamilton)

(Io tremo...)

HAMILTON

È dunque vero;

cieco d'amor, perigli

giorni men tuoi che della patria! ~ È desto

al par dell'amistà, l'odio!

REGGENTE

Che dici?

HAMILTON

Da' tuoi feri nemici

sei cinto!... Chiuso nel mantello, ad essi

un congiurato io parvi: «Ah! sì, lo vidi,

alcun dicea, presso una donna, in mezzo

a queste rupi.» Si diviser quindi,

per assalirti d'ogn'intorno!

AMELIA

(Ah!)

HAMILTON

Pure

uno scampo riman... Destro qual sei,

a nuoto varca il fiume, e l'altra sponda

salvo t'accolga.

REGGENTE

(Io salvo!

Ed ella?... ~ No!...)

(Amelia fa un gesto di preghiera)

 

(Giammai!)

AMELIA
(sottovoce al Reggente, ma in tono risoluto)

Fuggi, o mi svelo!

REGGENTE

Ah! Taci...

AMELIA

E mi vedrai,

da colpi suoi trafitta,

innanzi a te spirar!

REGGENTE

(Bivio tremendo!...)

(egli esita ancora; Amelia gli ripete con la mano l'ordine di partire: dopo un istante, e come avendo presa una decisione, esso volgesi ad Hamilton)

 

Se vuoi ch'io fugga, d'Edimburgo, giura,

trarla fino alle mura,

senza parlarle, senza

investigar chi sia! Per la tua vita

giuralo a me!

HAMILTON

Lo giuro

per l'amistà!

REGGENTE

Dio ne soccorra!

(s'incammina verso il fiume, e sparisce fra le balze)

Reggente ->

 

HAMILTON

(prendendo la destra d'Amelia, ed avviandosi...)

Vieni...

AMELIA

Par che all'avello mi conduca!... Oh cielo!)

(scorgendo popolarsi le alture)

HAMILTON

Son dessi!...

AMELIA

(Orrido al cor mi piomba un gelo!)

 

Scena terza

Howe, Kilkardy, Congiurati e detti.

<- Howe, Kilkardy, congiurati

 

KILKARDY E HOWE
(piano fra essi)

Ivi fra l'ombre, miralo.  

Omai suonata è l'ora

HOWE

Maria Stuarda, e Scozia!

(a questo grido i congiurati scendono rapidamente)

KILKARDY

Mora l'indegno!...

HOWE

Mora!...

(precipitandosi coi ferri nudi sopra Hamilton, che ha tratto la spada, come per difendersi)

AMELIA

(tratta di senno per lo spavento, si frappone tra gli assalitori ed il marito)

Ah! No...

(nel suo rapido movimento, il velo si è rovesciato sulle di lei spalle: in quel punto stesso dileguasi la folta nube che ascondeva la luna, ed essa apparisce in tutto il suo splendore)

HAMILTON

Qual voce!...

GLI ALTRI

Amelia!...

HAMILTON

Tu!...

CORO

(riconoscendo Hamilton)

Il duca!...

KILKARDY

Ed ei?...

HOWE

Purtroppo!

(mettendosi le mani fra i capelli)

KILKARDY E HOWE

(Quali smanie!...)

AMELIA

(La morte mi colpì!...)

 
(tutti rimangono immobili. Qualche momento di silenzio)
 

HAMILTON

(Qual rifulse baleno tremendo!...

qual pugnale mi scese nel cor!...

Con la mia la sua vita io difendo.

Ei mi toglie l'onore... ~ l'onor!)

AMELIA

(No, d'istanti sì' lunghi, sì crudi

non è morte supplizio maggior!...

Dura terra, perché non ti schiudi,

e m'involi a cotanto rossor?)

HOWE

Una guancia si è tinta di foco!

KILKARDY E CORO

(guardando ora Hamilton, ora Amelia)

Tinta un'altra è d'estremo pallor!

(Amistà nel suo petto dà loco

del tradito consorte al furor!)

HAMILTON

È mestier che al nuovo giorno

io vi parli.

KILKARDY E HOWE

Noi t'udremo.

HAMILTON

Piace a voi nel mio soggiorno

adunarvi?

HOWE, KILKARDY E CORO

(dopo essersi guardati a vicenda)

Sì, verremo.

HAMILTON

(andando ad Amelia)

La promessa io ben rammento!

AMELIA

Deh!...

(fa qualche passo, ma vacilla e s'arresta)

HAMILTON

Mi segui... Udisti?...

AMELIA

(Ahimè!...)

HAMILTON

Guai chi scorda un giuramento!

Chi tradisce la sua fé!

HAMILTON

Lo sguardo d'ognuno in cor mi discende!

Insieme

HOWE

Lo sguardo d'ognuno in cor mi discende!

 

KILKARDY E CORO

E scorge l'insulto che impresso vi sta! ~

D'un sangue la brama qui tutti ne accende...

quel sangue versato fra poco sarà!

AMELIA

(Del prode la vita difendi, signore...

invoco per esso l'eterna pietà...

La prece che intendi, è prece d'un core,

che gelido in breve la morte farà!)

 
(Hamilton trascina seco Amelia: i congiurati si dileguano per altre vie)

Hamilton, Amelia, Howe, Kilkardy, congiurati ->

 

Fine (La dama velata)

Il sortilegio La dama velata Il ballo in maschera

Un luogo selvaggio nei dintorni di Edimburgo: in fondo ad una vallea, formata da nude rocce, si vede il cimitero de' condannati all'estremo supplizio: vi serpeggia poco lungi il fiume: il cielo è coperto di spesse nubi, che mosse dal vento, or mostrano, or nascondono la luna.

(suona mezzanotte)

 
<- Amelia

Giunsi... qui tutto di spavento è pieno!

Amelia
<- Reggente

Non temer... Son io

Reggente e Amelia
Obbedisti al genitore

Non odi un calpestio?

Amelia, Reggente
<- Hamilton

Amico? / Oh dio! / Lo sposo!

Amelia, Hamilton
Reggente ->

Amelia, Hamilton
<- Howe, Kilkardy, congiurati

(qualche momento di silenzio)

 
Hamilton, Amelia, Howe, Kilkardy, congiurati ->
 
Scena prima Scena seconda Scena terza
Gran sala nel palazzo del Reggente, con ispaziosi veroni aperti in prospetto, dai quali scorgesi parte... L'abituro della maga: sulla dritta un cammino ed una caldaia su un tripode alcuni tizzi vi... Un luogo selvaggio nei dintorni di Edimburgo: in fondo ad una vallea, formata da nude rocce, si vede... Una stanza del palazzo di Hamilton, con porte chiuse, ed una finestra in fondo. Stanza segreta, o gabinetto d'armi in una torre del palazzo di Hamilton. Una sala degli appartamenti destinati alla festa; in fondo ampie scale che mettono alle gallerie...
Il sortilegio Il ballo in maschera

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