Atto terzo

 
[N. 21 - Sinfonia]

 N 

 

Scena prima

Portici de' giardini reali.
Poro, poi Erissena.

 Q 

Poro

<- Erissena

 
Recitativo

PORO

Erissena!  

ERISSENA

Che miro?

Poro tu vivi?

PORO

E quando morto io fui?

ERISSENA

Si pubblicò che disperato

Asbite nell'Idaspe morì.

PORO

Follia ingegnosa,

che d'Alessandro ad evitar lo sdegno

Timagene inventò.

ERISSENA

Lascia ch'io vada

di sì lieta novella a Cleofide...

PORO

Ascolta!

In sin ch'io giunga un disegno a compir,

giova ch'ogn'uno mi creda estinto.

Taci, e trova solo Timagene l'amico,

a cui dirai

che nel giardino ascoso

quivi Alessandro attendo.

Io di svenarlo,

ei di condurlo abbia la cura.

ERISSENA

Oh dèi!

PORO

Tu impallidisci e temi?

ERISSENA

Temo, che Timagene...

PORO

(cava una lettera)

Eccoti un foglio di sua man

che mi stimola alle insidie.

Mostrati mia germana,

e mostra che ti diede in vario sesso

un istesso coraggio un sangue istesso.

 
[N. 22 - Aria]

 N 

Risveglia lo sdegno,  

rammenta l'offesa;

e pensa a qual segno

mi fido di te.

Nell'aspra contesa

di tante vicende

da te sol dipende

l'onor dell'impresa,

la pace d'un regno,

la vita d'un re.

(parte)

Poro ->

 

Scena seconda

Erissena.

 
Recitativo

ERISSENA

Ah! funesto comando!  

 
Cleofide entra, piange.

<- Cleofide

 

CLEOFIDE

Oh! ingiusta sorte!

ERISSENA

(Lagrime intempestive;

mi fa pietà; le vorrei dir che vive.)

 

Scena terza

Alessandro entra.

<- Alessandro

 

ALESSANDRO

Regina, è dunque vero  

che non partisti? A che mi chiami? E come

senza Poro qui sei?

CLEOFIDE

Mi lasciò, lo perdei.

ALESSANDRO

Troppo contro di te grande il furore.

CLEOFIDE

Si, ma più grande è d'Alessandro il core.

ALESSANDRO

Che far poss'io?

CLEOFIDE

Della tua destra il dono

de' Greci placherà l'ira funesta.

Tu me la offristi, il sai.

ERISSENA

(Sogno o son desta?)

ALESSANDRO

(Oh sorpresa! oh dubbiezza!)

CLEOFIDE

A che pensoso?

Tu solo puoi salvarmi.

Deh! magnanimo eroe, non più sospendi.

ALESSANDRO

Vanne al tempio, verrò. Sposo m'attendi.

(parte)

Alessandro ->

 

Scena quarta

Cleofide ed Erissena.

 

ERISSENA

Cleofide, sì presto io non credea  

vederti inaridir sul ciglio il pianto.

Quando costa sì poco

l'uso della virtude, a chi non piace.

CLEOFIDE

S'inganna a giudicar chi è troppo audace.

 
[N. 23 - Aria]

 N 

Se troppo crede al ciglio  

colui che va per l'onde,

invece del naviglio

vede partir le sponde,

giura che fugge il lido

e pur così non è.

Se troppo al ciglio crede

fanciullo al fonte appresso,

scherza con l'ombra e vede

moltiplicar sé stesso;

e semplice deride

l'immagine di sé.

(parte)

Cleofide ->

 

Scena quinta

Erissena.

 
Recitativo

ERISSENA

Giunge Alessandro. Oh dèi! Sdegnato parmi.  

 
Alessandro entra con due Guardie.

<- Alessandro, due guardie

 

ALESSANDRO

Oh infedeltà! Mai non avrei potuto

figurarmi Erissena...

ERISSENA

(Ah! di noi parla.)

Perché, signor, con tanto sdegno?

ALESSANDRO

Ingrato a benefizi miei...

ERISSENA

Pietà, Alessandro...

ALESSANDRO

Timagene fedel, che diè l'avviso,

venga.

(partono le due guardie)

due guardie ->

ERISSENA

Che indegno! Accusa  

gli altri del suo delitto! E Poro ed io,

signor, siamo innocenti. In questo foglio

vedrai l'autor del tradimento.

(gli dà la lettera di Timagene)

ALESSANDRO

E quando

io mi dolsi di voi. De' Greci io parlo,

ribelli al mio voler.

ERISSENA

(Che feci mai?

timor mi tradì. Ah! m'ingannai!)

ALESSANDRO

(legge)

A chi mai darò più fede?

Parti, Erissena, parti.

ERISSENA

Ah! tu mi scacci!

E pur, signore, io sono...

Devo perder così di fida il vanto?

ALESSANDRO

Eh! non dolerti tanto; Un dubbio alfine...

ERISSENA

Ma il cor che gloria accende

un dubbio di tradimento offende.

 
[N. 24 - Aria]

 N 

Come il candore  

d'intatta neve

è d'un bel core

la fedeltà.

Un'orma sola

che in sé riceve

tutta le invola

la sua beltà.

(parte)

Erissena ->

 

Scena sesta

Alessandro.

 
Recitativo

ALESSANDRO

Per qual via non pensata  

mi scopre il cielo un traditor. Ma viene.

 
Timagene entra.

<- Timagene

 

TIMAGENE

Mio signor, già sedai...  

ALESSANDRO

Taci! Un consiglio da te desio.

Qual pena merita un traditore

che pria amico mi fu?

TIMAGENE

Con un supplizio orrendo

lo punirei.

ALESSANDRO

Ma l'amistade offendo.

TIMAGENE

Palesa il traditor, scoprilo ormai.

ALESSANDRO

Prendi, leggi quel foglio e lo saprai.

(gli dà la lettera)

TIMAGENE

(Stelle! Il mio foglio! Ah son perduto; oh sorte!

 
(Poro nascosto dietro ad un colonnato intende il tutto)

<- Poro

 

ALESSANDRO

Tu impallidisci e tremi?  

TIMAGENE

(s'inginocchia)

Ah signore al tuo piè...

ALESSANDRO

Sorgi. Mi basta

per ora il tuo rossor. Ti rassicura

nel mio perdono; e conservando in mente

del fallo tuo la rimembranza amara,

ad esser fido un'altra volta impara.

 
[N. 25 - Aria]

 N 

Serbati a grandi imprese,  

acciò rimanga ascosa

la macchia vergognosa

di questa infedeltà.

Che nel sentier d'onore

se ritornar saprai,

ricompensata assai

vedrò la mia pietà.

 
(partono)

Alessandro, Timagene ->

 

Scena settima

Poro.

 
Recitativo

 

Ecco spezzato il solo  

filo di mie speranze.

A che più giova

questa misera vita? Cielo! O sorte!

Finisca il mio martir con la mia morte!

 
Gandarte entra.

<- Gandarte

 

GANDARTE

Mio re tu vivi!  

PORO

Amico,

posso della tua fede

assicurarmi ancor?

GANDARTE

Tutto ne attendi.

PORO

Dunque stringi quel brando,

ferisci questo sen. Tu impallidisci?

GANDARTE

Mio signor...

PORO

Sei vile.

GANDARTE

Se ben palpita il cor...

PORO

Che tardi?

GANDARTE

All'opra!

 
(Poro rivolge il volto non mirando Gandarte, e questo allontanandosi da lui, si pone in atto di uccider sé stesso)
 

GANDARTE

Gandarte, o re, la sua viltà ti scopra.

 

Scena ottava

Erissena entra, trattiene Gandarte.

<- Erissena

 

ERISSENA

Fermati!  

PORO

(rivolgendosi a Gandarte)

O ciel, che fai!

ERISSENA

Qui di morir si parla e intanto altrove

un placido imeneo

stringe Alessandro all'infedel tua sposa.

PORO

Come.

GANDARTE

E fia ver?

ERISSENA

Tutto risuona il tempio

di Giove, arde l'incenso,

e a queste nozze

mancan pochi momenti.

PORO

Udiste mai

più perfida incostanza?

Ah, Gandarte, ah, germana

io mi sento morir. Gelo ed avvampo

d'amor, di gelosia. Lagrimo e fremo

di tenerezza e d'ira; ed è si fiero

di sì barbare smanie il moto alterno

ch'io sento nel mio cor tutto l'inferno.

 
[N. 26 - Aria]

 N 

Dov'è? Si affretti    

per me la morte.

Poveri affetti!

Barbara sorte!

Perché tradirmi

sposa infedel!

Lo credo appena;

l'empia m'inganna.

Questa è una pena

troppo tiranna,

questo è un tormento

troppo crudel.

(parte)

S

Sfondo schermo () ()

Poro ->

 

Scena nona

Erissena e Gandarte.

 
Recitativo

ERISSENA

Gandarte, in questo stato  

non lasciarlo, se m'ami.

GANDARTE

Addio, mia vita.

Non mi porre in oblio,

se questo fosse mai l'ultimo addio.

 
[N. 27 - Aria]

 N 

Mio ben ricordati,  

se avvien ch'io mora,

quanto quest'anima

fedel t'amò.

Io, se pur amano

le fredde ceneri,

nell'urna ancora

ti adorerò.

(parte)

Gandarte ->

 

Scena decima

Erissena.

 
Recitativo

 

D'inaspettati eventi  

qual serie è questa! O come

l'alma mia non avvezza

a sì strane vicende,

si perde, si confonde e nulla intende!

 
[N. 28 - Aria]

 N 

Son confusa pastorella    

che nel bosco a notte oscura

senza face e senza stella

infelice si smarrì.

Ogni moto più leggero

mi spaventa e mi scolora,

è lontana ancor l'aurora

e non spero un chiaro dì.

(parte)

S

Erissena ->

 
 

Scena undicesima

Tempio magnifico dedicato a Bacco, con rogo nel mezzo che poi si accende.
Poro con stilo alla mano, e Gandarte.

 Q 

Poro

 
Recitativo

PORO

Tu mi contrasti invano.  

(vedendo venir Cleofide, si nasconde nel tempio)

La coppia rea cadrà per questa mano.

 

Scena dodicesima

Entrano Alessandro e Cleofide, Guardie, Baccanti e Ministri del tempio.

<- Alessandro, Cleofide, guardie, baccanti, ministri del tempio

 
[N. 29 - Sinfonia]

 N 

 
Recitativo

CLEOFIDE

Nella odorata pira  

si destino le fiamme!

 
(i ministri accendono il rogo)
 

ALESSANDRO

È dolce sorte

d'un alma grande accompagnare insieme

e la gloria e l'amor.

PORO

(Reggete il colpo

vindici dèi!)

ALESSANDRO

(accostandosi a Cleofide)

Si uniscano, o regina

ormai le destre, e i cori.

(Poro esce con lo stilo impugnato, poi si ferma)

CLEOFIDE

Ferma. È tempo di morte e non d'amori.

ALESSANDRO

Come!

PORO

(si ritira di nuovo)

(Che ascolto!)

CLEOFIDE

Io fui

consorte a Poro; ei più non vive. Io deggio

su quel rogo morir. Scusa l'inganno!

Or s'adempisca il sacrificio appieno.

(in atto di andare verso il rogo)

ALESSANDRO

Ah no 'l deggio soffrir.

CLEOFIDE

(impugna uno stilo)

Ferma, o mi sveno.

PORO

(O inganno! O fedeltà!)

ALESSANDRO

Stelle, che far degg'io?

 
[N. 30 - Arioso]

 N 

CLEOFIDE

Spirto amato dell'idol mio,    

deh! raccogli i miei sospiri,

se pur giri intorno a me!

S

 

Scena ultima

Entrano Timagene, che conduce Poro prigioniero. Erissena, Gandarte.

<- Timagene, Erissena, Gandarte

 
Recitativo

CLEOFIDE

Come! Poro?  

ALESSANDRO

Ed è vero?

CLEOFIDE

Sogno! E sei tu, mio bene?

Ah! L'ombra...

(getta lo stilo)

PORO

No, mia cara; ecco il tuo sposo.

(vuol inginocchiarsi)

Del mio tenero amor l'estremo eccesso

perdona!

CLEOFIDE

Ecco il perdono in questo amplesso.

ALESSANDRO

O strano ardire!

PORO

Ad Alessandro;

ma che m'è fedele

l'idolo mio adorato.

Sfido la tua fortuna e astri, e 'l fato.

ALESSANDRO

Poro, con troppo orgoglio

a me favelli; pensa alle offese,

e la tua sorte. E leggi.

PORO

Sia qual tu vuoi,

ma sia sempre degna d'un re la sorte mia.

ALESSANDRO

E tal sarà. Chi seppe

serbar l'animo regio in mezzo a tante

ingiurie del destin degno è dei trono.

E regni, e sposa e libertà ti dono.

E il tuo fedel Gandarte.

PORO

Avrà Erissena.

ALESSANDRO

E di più regni in quella

di là del Gange a me suddita parte.

CLEOFIDE

O magnanimo!

GANDARTE, ERISSENA

O grande!

PORO

O augusto eroe!

CLEOFIDE

Sposo tanto adorato!

Insieme

PORO

Sposa tanto adorata!

 

CLEOFIDE, PORO

O dì giocondo!

CLEOFIDE, PORO, ERISSENA, GANDARTE, TIMAGENE
(ad Alessandro)

Degno sei di regnar su tutto il mondo.

 
[N. 31 - Duetto]

 N 

CLEOFIDE

Caro, vieni a' mio seno  

dopo tanto soffrir!

Sento ch'io vengo meno

per un sì gran gioir.

PORO

Cara, torno al tuo seno

dopo tanto soffrir!

Scaccia si bel sereno

l'ombra del mio martir.

 
[N. 32 - Coro]

 N 

TUTTI

Dopo tanto penare    

è più grato il piacer;

chi sa costante amare,

rende immenso il goder.

S

Sfondo schermo () ()

 

Fine (Atto terzo)

Atto primo Atto secondo Atto terzo

[N. 21 - Sinfonia]

Portici de’ giardini reali.

Poro
 
Poro
<- Erissena

Erissena / Che miro!

[N. 22 - Aria]

Erissena
Poro ->

Ah! funesto comando!

Erissena
<- Cleofide

Erissena, Cleofide
<- Alessandro

Regina, è dunque vero

Erissena, Cleofide
Alessandro ->

Cleofide, sì presto io non credea

[N. 23 - Aria]

Erissena
Cleofide ->

Giunge Alessandro. Oh dèi! Sdegnato parmi

Erissena
<- Alessandro, due guardie

Erissena, Alessandro
due guardie ->

Che indegno!

[N. 24 - Aria]

Alessandro
Erissena ->

Per qual via non pensata

Alessandro
<- Timagene

Mio signor, già sedai

Alessandro, Timagene
<- Poro

Tu impallidisci e tremi?

[N. 25 - Aria]

Poro
Alessandro, Timagene ->

Ecco spezzato il solo

Poro
<- Gandarte

Mio re tu vivi! / Amico

Poro, Gandarte
<- Erissena

Fermati / O ciel, che fai!

[N. 26 - Aria]

Gandarte, Erissena
Poro ->

Gandarte, in questo stato

[N. 27 - Aria]

Erissena
Gandarte ->

D’inaspettati eventi

[N. 28 - Aria]

Erissena ->

Tempio magnifico dedicato a Bacco con rogo nel mezzo che poi si accende.

Poro
 

Tu mi contrasti invano

(Poro si nasconde)

Poro
<- Alessandro, Cleofide, guardie, baccanti, ministri del tempio

[N. 29 - Sinfonia]

Nell’odorata pira

(ministri accendono il rogo)

[N. 30 - Arioso]

Poro, Alessandro, Cleofide, guardie, baccanti, ministri del tempio
<- Timagene, Erissena, Gandarte

Come! Poro? / Ed è vero?

[N. 31 - Duetto]

[N. 32 - Coro]

 
Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena sesta Scena settima Scena ottava Scena nona Scena decima Scena undicesima Scena dodicesima Scena ultima
Campo di battaglia sulle rive dell'Idaspe. Tende e carri rovesciati; soldati, disperse armi, insegne, ed... Nella reggia di Cleofide. Gran padiglione d'Alessandro vicino all'Idaspe, con vista della reggia di Cleofide sull'altra sponda del... Campagna con tende preparati da Cleofide per l'esercito greco. Ponte su l'Idaspe. Campo d'Alessandro... Appartamenti nella reggia di Cleofide. Portici de’ giardini reali. Tempio magnifico dedicato a Bacco con rogo nel mezzo che poi si accende.
[Ouverture] [N. 1 - Recitativo accompagnato] [N. 2 - Aria] [N. 3 - Aria] [N. 4 - Aria] [N. 5 - Aria] [N. 6 - Arioso] [N. 7 - Aria] [N. 8 - Aria] [N. 9 - Aria] [N. 10 - Sinfonia] [N. 11 - Aria] [N. 12 - Duetto] [N. 13 - Sinfonia] [N. 14 - Duetto] [N. 15 - Aria] [N. 16 - Aria] [N. 17 - Aria] [N. 18 - Aria] [N. 19 - Aria] [N. 20 - Aria] [N. 21 - Sinfonia] [N. 22 - Aria] [N. 23 - Aria] [N. 24 - Aria] [N. 25 - Aria] [N. 26 - Aria] [N. 27 - Aria] [N. 28 - Aria] [N. 29 - Sinfonia] [N. 30 - Arioso] [N. 31 - Duetto] [N. 32 - Coro]
Atto primo Atto secondo

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