Vestibulo avanti il tempio d'Ecate Inferna con un muro d'acciaio in prospetto che chiude il tempio medesimo.
Morto Orlando tu credi? / E sol desio
(Bradamante in abito di uomo)
Vendetta, sì, cor mio / La tenti in vano
(Ruggiero e Bradamante in disparte)
Ma invan minaccio amor, ride il superbo
Si spezza in due parti il muro d'acciaro e si scopre il tempio d'Ecate Inferna; vedesi nel tempio la statua del famoso mago Merlino appoggiata ad un'urna entro cui stanno le di lui ceneri; d'interno è chiusa da balaustri di ferro; da una parte ara d'Ecate.
O portento! / O stupor! / Se mai d'Alcina
(Bradamante entra in scena)
Come purpureo fior languendo muore
Parte il mio bene: amor che far degg'io?
(Ruggiero esce in scena)
Gloria, che mi ragioni? Onor, che parli?
Costanza è allora il variar pensiero!
Partir convien da questo cielo / Oh dio!
No, no, ti dico, no. Forse pretendi
Furia bella, e crudel? Sono ben tutte
(Orlando combatte con Aronte)
Dal luogo resta l'isola deserta tutta balze, e dirupi, con albero a cui in un trofeo sono appese le arme d'Orlando.
Cos'è, treman le mura infin dal fondo?
(Orlando si addormenta)
Infelice! Ove fuggo! Ove mi ascondo
Angelica si arresti, e pera Alcina