Argomento

Immagine da documento originaleArgomento ()

 

Orfeo figlio di Calliope, e d'Apollo invaghitosi d'Euridice bellissima ninfa di Tracia l'ebbe per moglie. Di questa innamoratosi Aristeo fratello d'Orfeo tentò più volte, ma in vano la di lei costanza. Finalmente mentre ella un giorno con alquante ninfe sue amiche passaggiava per l'amenità d'un verde prato molestata da l'importunità d'Aristeo nel voler fuggirlo premé inavedutamente col piede fiera vipera dal cui morso velenoso mortalmente ferita esalò fra l'erbe l'anima in seno dell'ombre. Scese l'addolorato trace all'inferno per liberarla; e con l'armonia del suo canto, e col suono della sua lira placò le Furie di Flegetonte, ed ottenne da Pluto l'amata consorte; ma con tal condizione, che non dovesse mai rivolgersi a mirarla, se prima non era giunto fuor dal regno dell'ombre alla luce. Promise Orfeo d'osservar sì dura legge; ma vinto da l'affetto non puote trattenersi di mirarla, ed al primo guardo, che rivolse a Euridice gli fu questa dalle Furie rapita, e ricondotta in Averno. Pianse in vano la perdita della sua adorata consorte, e perduta la speranza di mai più riaverla tornò disperato alla luce del mondo con fermo proponimento di fuggire le donne per non mai più innamorarsi d'alcuna; e perché Aristeo fu marito d'Autonoe figlia di Cadmo re di Tebe,

si finge,

che Autonoe tradita ne gl'affetti da Aristeo, e penetrate le di lui nuove fiamme amorose verso Euridice, sdegnosa abbandoni il padre, e la reggia, e si porti sconosciuta in abito di zingara nel regno di Tracia per ritrovar il suo infido.

Che Chirone dotto centauro, qual insegnò la medicina ad Esculapio, ad Ercole l'astrologia, e la geometria, e la musica ad Achille, siasi dal monte Pelio della Tessaglia trasportato ad abitar ne le campagne di Tracia; averti cortese lettore, che l'autore di questo drama per maggiormente arrichirlo d'intreccio s'ha presa poetica licenza di commettere un condonabile anacronismo coll'unire Ercole con Achille in un tempo medesimo discepoli di Chirone.

E per darti succintamente ad intendere tutte le azioni del medesimo drama, nella sua tessitura vi scorgerai:

Nella persona d'Orfeo; un marito altrettanto geloso, quanto della moglie invaghito.

In Aristeo; un'amante appassionato, e pertinace, ma finalmente pentito.

In Euridice; una moglie affettuosa, e fedele.

In Autonoe; un'amante spiritosa, e costante.

In Chirone; un maestro di saggi documenti morali.

In Ercole; i generosi impulsi d'un'anima forte.

In Achille; i teneri affetti d'un nobile eroe.

In Esculapio; le rigidezze d'un filosofo.

In Erinda; l'amorose follie d'una vecchia.

In Orillo; la sagacità d'un giovane pastorello.

Il drama principia ne le nozze d'Orfeo con Euridice, e termina con l'arrivo di Tetide dèa del mare a le spiagge di Tracia, qual giunge a levar Achille suo figlio per condurlo all'isola di Sciro al re Diomede, dove in abito femminile tra le di lui figlie lo pose per preservarlo dalla morte, che gli minacciava il destino nella guerra di Troia.

Illustrissimo Argomento
Atto primo Atto secondo Atto terzo

• • •

Testo PDF Ridotto