Atto primo

 
[Sinfonia]

 N 

 

Scena prima

Stanzino terreno ornato di buon gusto, corrispondente ad un orticello che si vede dalla porta di mezzo. Due porte laterali, sedie d'appoggio e tavolini.
Amaranto e vari Giovani amici suoi occupati in diversi lavori, vestiti con abiti non meno capricciosi che eleganti.

 Q 

Amaranto, vari giovani

 
[N. 1 - Introduzione]

 N 

(chi ricama, chi fa merletti, chi fila, chi sta disponendo ed annaspando. Amaranto seduto ad un tavolino orna di fiori e di veli un vago cappellino)

CORO

Lavoriam, che senza noia  

fa il lavoro passar l'ore;

e dai lacci dell'amore

egli sol ci può salvar.

Il pennuto garzoncello,

la sa lunga più d'un vecchio;

e si fa chi gli dà orecchio

presto o tardi corbellar.

Lavoriam, che senza noia

fa il lavoro passar l'ore;

e dai lacci dell'amore

egli sol ci può salvar.

vari giovani ->

 

Scena seconda

Detti, Girasole con una gran scatola di cartone.

<- Girasole

 
Recitativo

AMARANTO

Girasole, che volete?  

GIRASOLE

Osservi l'eleganza

(tirando fuori dalla scatola un cappellino)

di questo cappellino. Ha mai veduto

galanteria più bella?

AMARANTO

Quanto val?

GIRASOLE

Glielo invia la Colonnella.

AMARANTO

(ponendosi le mani ai fianchi e facendo gesti femminili)

La Colonnella! A me! Per chi mi prende?

Per qualche pazzarello?

Regali a me? Tal torto

puol fare all'onor mio?

Ella mi piglia in fallo.

GIRASOLE

I passi suoi giustifica

forse questo biglietto.

(gli presenta un biglietto)

AMARANTO

Leggiam.

(lo apre e legge,)

«Mio bel galletto».

(Che confidenza è questa? In fra di noi

(lacera il foglio)

finisce in questo punto

ogni corrispondenza.)

GIRASOLE

Non merita uno scherzo

d'accender tanto sdegno.

AMARANTO

Un solo sguardo, un solo girar di ciglio

basta a macchiar d'onor il bianco giglio.

GIRASOLE

Purtroppo questo è vero. Il nascer uomo

è pur la gran disgrazia!

Fortunate le donne! In noi delitto

è un sorriso, una sola

leggera inavvertenza.

E in esse quasi pregio è la licenza.

 
[N. 2 - Aria]

 N 

Girandole le femmine  

lusingano, contrattano,

s'aggirano, s'appiattano,

subornano, insolentano,

si vantano, ed inventano:

non corrono pericolo,

ridicolo è l'articolo

per esse del pudor.

E gli uomini le barbare

con mille lacci affannano;

lor mille leggi intuonano.

Gli opprimono e condannano

al fuso ed al rossor.

(parte colla scatola per la porta a destra)

Girasole ->

 

Scena terza

Amaranto, indi la Colonnella, che viene dalla porta a manca.

 
Recitativo

AMARANTO

Dote infelice all'uom diedero gli astri  

nel don della beltà; ma qui se n' viene

l'ardita militare

le si vieti l'ingresso;

ma no: lasciam che venga.

In questo modo a lei

io potrò meglio dir i sensi miei.

Sì così si faccia. Ho risoluto.

(fa per partire)

 

<- La colonnella

LA COLONNELLA

Ma quali carte al suol? Se non m'inganno  

il mio biglietto è questo.

AMARANTO

Appunto; e questi ancor a quello unite

che laceri vi rendo.

LA COLONNELLA

Come?

AMARANTO

De' fatti miei

avrete signorina

finito di vantarvi.

LA COLONNELLA

(Il tempo è nubiloso; ma tornerà sereno.)

AMARANTO

Uomini creduli

a chi del vostr'onore

la gemma confidate.

LA COLONNELLA

Io non lo nego:

di voi parlai. Chi ha il cor, com'io

ripieno del caro affetto,

altro non vede e d'altro

a stento può parlar.

AMARANTO

Vorrei, vi supplico,

restar in libertà.

LA COLONNELLA

(Egli m'ama, e con me si placherà.)

 
[N. 3 - Duetto]

 N 

 

Pietà, perdono  

mio bel tesoro:

se mi scacciate,

di duol mi moro.

Non mi guardate

con tal rigor.

(vuol prenderlo per mano)

AMARANTO

Io chiamo gente

se in questa stanza

così insistente

restate ancor.

LA COLONNELLA

Quei begli occhietti

così furbetti

dan certe occhiate

che fan stoccate;

e tutte a pungermi

vengono il cor.

AMARANTO

Che incanto è questo.

Quei moti io sento.

LA COLONNELLA

Vacilla e trema

di già lo scoglio

se mio lo voglio

ei mio sarà.

AMARANTO

Se più qui resto

già mi seduce.

Partiamo presto;

partiam di qua.

(partono)

Amaranto, La colonnella ->

 
 

Scena quarta

Piazza. In fondo porta della città. Da un lato abitazione della Generala con due Sentinelle alla porta, l'Aiutanta, e Soldate, indi Girasole.

 Q 

due sentinelle, L'aiutanta, soldate

<- Girasole

 
Recitativo

GIRASOLE

Dite Aiutanta, è vero  

che in porto entrata sia la vostra Generala?

L'AIUTANTA

Si dice che conduca,

non so in qual modo a lei caduti in mano

due giovani europei.

GIRASOLE

Popoli favolosi io li credei.

L'AIUTANTA

Gli uomini cosa sanno?

Una vasta contrada

bel fanciullo, è l'Europa; e se si vuole

alle storie dar fede

noi pur di là veniamo.

GIRASOLE

Noi pur veniam di là?

L'AIUTANTA

Narran le storie,

che numerosa schiera

d'ardite donne stanche

di servile catena

dieder le vele al vento

e in quest'isola giunte

poser quel giogo all'uom, ch'egli alle donne

fa in Europa portar.

GIRASOLE

All'uom soggette

son le donne in Europa?

L'AIUTANTA

E però più felici

affabili, cortesi

son con esse gli uomini europei,

appunto qual, carino, io vi vorrei.

(vuole scherzare con Girasole)

GIRASOLE

Alla larga, alla larga

men confidenza.

L'AIUTANTA

Gli usi

d'Europa seguitate;

e gli uomini europei meco imitate.

 
[N. 4 - Aria]

 N 

Là corrono gli uomini  

appresso alle femmine

là gli uomini spendono

per far all'amor.

Ma che? voi ridete?

Eh? no 'l credete?

La donna ritrosa

con chi la corteggia

lì sta vergognosa

in guardia all'onor.

L'uom ivi al suo piede

si mira sovente,

che chiede mercede

d'un tenero cor.

Deh gli usi seguite

di quel bel paese

lasciate cortese,

lasciate il rigor.

(esce dalla porta della città)

L'aiutanta ->

 

Scena quinta

Girasole, indi la Colonnella.

 
Recitativo
(s'odono tre tiri di cannone)

GIRASOLE

Ma cos'è? Qual rumore?  

 

<- La colonnella

LA COLONNELLA

Dal forte alcuni tiri

di cannone s'udir. Sicuramente

sbarcò la Generala.

 

Scena sesta

Detti, poi l'Aiutanta dalla porta: indi la Generala preceduta da schiera di Soldate seguita dal Conte e dalla Marchesa che rimangono indietro.

<- L'aiutanta

 
[N. 5 - Coro]

 N 

CORO

Viva il fulmine di guerra  

delle armate il primo onor.

Grande in mare e grande in terra

è il suo brando vincitor.

 

Girasole ->

<- altre soldate, La generala, Il conte, La marchesa

Recitativo

LA GENERALA

Conquistarci invitte, al cui valore  

treman le nostre audaci

ostinate nemiche; eccovi alfine

di ricche prede onuste ai patri Lari

cinte d'alloro di crine. Ora Bellona

onorato riposo al fin vi dona.

LA COLONNELLA

Valorosa guerriera

a quella nobile destra.

L'AIUTANTA

A quell'invitto

formidabil coraggio.

LA COLONNELLA

Io me stessa tributo.

L'AIUTANTA

Io rendo omaggio.

LA GENERALA

Strana preda vi voglio

far vedere mie care.

Si avanzin gli stranieri.

(Amiche del bel sesso son costoro

sentiamo cosa dicono:)

LA COLONNELLA

Quai bizzarri vestiti!

LA GENERALA

Son di sesso diverso

due giovani europei. Smarrita nave

li trasse in questi mari

a un'isola vicina ove sbarcai;

e nostra preda fur.

LA COLONNELLA

(Più che s'appressa

più mi par di beltà vero portento.)

LA GENERALA

Solo in mirarlo

liquefar mi sento.

 
[N. 6 - Quintetto]

 N 

IL CONTE

(Esser parmi la civetta    

quando appare al chiaro giorno.

Stanno tutte a me d'intorno

i miei vezzi a vagheggiar.)

S

Sfondo schermo () ()

LA COLONNELLA

(Quanta grazia! Che figura!

Che leggiadro portamento!)

LA MARCHESA

(Qual total sconvolgimento!

Dove son? Parmi sognar.)

LA GENERALA

(Già l'ardita Colonnella

a lui fece un risolino,

giunto appena è il canarino

che comincia ad uccellar.)

LA COLONNELLA
(alla Generala)

Voi trovaste in esso quanto

di più bello ha la natura;

e con voi dell'avventura

io mi deggio rallegrar.

LA GENERALA

Certamente ha molta grazia

di guardarlo non si sazia;

IL CONTE

Voi con me troppo galante

tutto in me trovate bello.

Sarei tal se somigliante

mi potessi a voi vantar.

LA GENERALA

Eh lasciamo i complimenti.

LA COLONNELLA

Complimenti non son questi;

quel bel labbro, quei bei denti

non son cose da lodar?

LA GENERALA

(Questa scena troppo dura:

m'incomincio ad inquietar.)

LA MARCHESA

Dove son? Parmi sognar.

LA COLONNELLA

Quanto siete fortunata!

LA COLONNELLA E IL CONTE

Ah la gatta è innamorata

sempre all'erta, sempre guata.

Sarà difficil il fargliela

ma gran cose amor sa far.

LA MARCHESA

(Per lui son le occhiate tenere,

ei divenne qui una Venere.

Me nessuno qui non cura;

né saprei con chi parlar.)

L'AIUTANTA

Dà di furto certe occhiate

con maniera così bella

che si può la Colonnella

di far breccia lusingar.

LA GENERALA

(Sin al gozzo son piena.

Se tal gioco segue ancora

con Pluton la mando a cena.

Perché il vada a a vezzeggiar.)

 
Recitativo

LA MARCHESA

(La donna in queste spiagge all'uom preval  

io non so se sia bene o sia male).

LA GENERALA

(Onde la Colonnella

ponga freno all'ardir per lui vogl'io

dichiarar l'amore mio.)

IL CONTE

Gonne, gonne, poi gonne... Ove celata

sta la gente bracata?

In casa rinserrata

all'ago destinata?

Io cucire non so;

ma buono a qualche cosa anch'io sarò.

LA GENERALA

Ad un abbietto stato

non vi destina il ciel. Piacque al mio sguardo

il vostro frontespizio

e v'alzo al letto mio generalizio.

IL CONTE

(Sto fresco.)

LA COLONNELLA

Con entrambi

io mi rallegro. Voi trovaste in lei

una vera eroina: ella in voi trova

un giovane avvenente.

IL CONTE

Esser la mia volete

cavaliera servente?

(gli cade il fazzoletto: la Colonnella lo raccoglie e glielo presenta)

LA COLONNELLA

Sarei troppo felice!

LA GENERALA

Io non vivo alla moda. In casa mia

non soffro cicisbee. Dimani intanto

sulla nave sultana

andrete a militar di qua lontana.

IL CONTE

(Sono un boccon serbato alla befana.)

LA MARCHESA

(Egli è l'Elena greca.)

LA COLONNELLA

(Miei pensieri amorosi

a consiglio di guerra.)

LA GENERALA

Ad allestirvi

per la partenza andate.

LA COLONNELLA

Io spero a voi,

se il destin non mi nega i suoi favori,

la fronte coronar di nuovi allori.

 
[N. 7 - Aria]

 N 

A trionfar mi chiama    

un bel desio d'onore

ne' gran perigli il core

mi sento più infiammar.

Son pronta al gran cimento,

(oh quanto è caro e bello!)

di già avvampar mi sento

(m'intende il bricconcello).

Quel riso, e quell'occhiata

dan dritto a una soldata

di tutto avventurar.

Ah se sperar mi lice,

se mi seconda il fato,

impresa più felice

chi mai potrà vantar?

Carino, carino, carino

vo allestirmi, la tema calmate.

(Sono vostra il mio core vi do.)

Vado, vado, perché v'adirate?

(Di vedervi la via troverò.)

Ubbidisco, non mi fulminate.

(Senza lui già più viver non so.)

(parte)

S

Sfondo schermo () ()

La colonnella ->

 

Scena settima

Detti, meno la Colonnella.

 
Recitativo

LA GENERALA

Ora passiamo  

nei nostri appartamenti, ove sarete

rinchiuso e custodito.

IL CONTE

Io chiuso? Figurarsi!

Ah ah.

LA GENERALA

Di che ridete?

IL CONTE

Rido d'un sogno.

LA GENERALA

Che sogno avete?

 
[N. 8 - Duetto]

 N 

IL CONTE

Io sognai che in un serraglio  

mi tenea gelosa arpia,

ma con certa furberia

m'è riuscito di scappar.

LA GENERALA

Io sognai che qui piantato

m'avea certo Zerbinetto

ma sorpreso, e a me condotto

feci il naso a lui tagliar.

IL CONTE

(Oh cospetto!)

LA GENERALA

Il sogno è bello!

LA GENERALA E IL CONTE

A partito mio cervello

non lasciamci trappolar

non lasciamci corbellar.

LA GENERALA

Ma cosa mancavi?

Dite, parlate.

Il bell'umore

con me non fate,

che l'irascibile

se in me si muove

non so fin dove

mi può portar.

Non sono amabile?

Dite, parlate!

IL CONTE

Burlai finora.

Siete adorabile,

chi 'l può negar?

LA GENERALA

Dunque almen datemi

un'occhiatina.

IL CONTE

Son qua mio zucchero,

son qui mia Nina.

LA GENERALA

Caro...

IL CONTE

Se 'l crede

LA GENERALA

E mio sarete?

IL CONTE

Bella mia bruna,

chi tal fortuna

puol rifiutar?

LA GENERALA

A miei sponsali,

fra lieti suoni,

bombe, e cannoni

vo' far sparar.

IL CONTE

(Il mio romanzo

finisce male;

di questo pranzo

dovrò mangiar.)

 
(terminato il duetto la Generala e il Conte entrano nel portone ove sono le due sentinelle che presentano l'armi, e le soldate partono con marcia)

Il conte, La generala, L'aiutanta, soldate, altre soldate ->

 

Scena ottava

La Marchesa sola.

 
Recitativo

 

Sono rimasta sola  

non havvi chi mi badi

chi mi dica un sol detto. I pochi uomini

che fur da me veduti

nel costeggiar quest'isola;

appena mi guardaro.

Cos'è avvenuto? L'uom in questi climi

perde quella tendenza

che alle donne lo porta? Oppur la stessa

non è la donna? Femminil bellezza

l'attrattive qui perde, e non s'apprezza.

 
[N. 9 - Aria]

 N 

Che farò? Che sarà mai?  

Qual bizzarro strano evento!

Quanto miro, e quanto sento,

tutta m'empie di stupor.

Riflettendo a' casi miei

forse piangere dovrei:

ma la cosa è sì ridicola,

che minora il mio dolor.

La marchesa ->

 
 

Scena nona

Magnifica sala dell'abitazione della Generala con porta nel mezzo corrispondente agli appartamenti del Conte.
Amaranto con una borsa da lavoro appesa al braccio manco, poi Girasole con canestrino sotto il braccio. Amaranto esce facendo fresco col ventaglio, passeggia e lavora.

 Q 

(nessuno)

<- Amaranto, Girasole

 
Recitativo

AMARANTO

Dove andate?  

GIRASOLE

Allo sposo

questo canestro io porto,

che all'uso del paese or sta vestendosi.

Entro il suo gabinetto.

AMARANTO

Lo sposo vi par bello?

GIRASOLE

È un bel brunetto.

Ha due begli occhi, e già la Colonnella

trova i vezzi stranieri

non indegni d'affetto.

AMARANTO

La Colonnella!

GIRASOLE

Almen ciò mi fu detto.

AMARANTO

Ignara! Menzognera!

Ingannarmi in tal modo?

Raccontami, favella.

GIRASOLE

Mi perdoni, ma parmi

ch'ella in collera sia. Parlai, credendo

ch'ella più non la curasse.

AMARANTO

No, in collera non son, te ne assicuro.

Dì pur su. Non temer, più non la curo.

 
[N. 10 - Aria]

 N 

Non temer ch'io sia sdegnato,  

parla pur liberamente,

son affatto indifferente

dispiacer non mi puoi dar.

(Infelice sventurato

nato son per sospirar.)

Dunque a quello che si dice

essa a lui fa la sua corte?

Menzognera traditrice

vo' insegnarti ad ingannar.

Ah se l'avessi

fra le mie mani

vorrei straziarla

a brani a brani

in mille bricioli

la vorrei far.

(rompe il ventaglio imitando le collere femminili e parte)

Amaranto ->

 

Scena decima

Girasole, poi il Conte s'avanza con vari Damigelli che terminano di vestirlo.

<- Il conte, vari damigelli

 
Recitativo

GIRASOLE

Non vorrei, che facesse  

nascer qualche bisbiglio. Quel fanciullo

di gelosia sdegnato, e indispettito.

Ma lo sposo s'avanza.

Oh quanto egli è mai bello in quel vestito!

 
[N. 11 - Aria]

 N 

IL CONTE

(con uno specchio)  

Il labbro è di cinabro:

vezzoso è questo ciglio,

e l'isola in periglio

io veggo al suo fulgor.

 
Recitativo

 
(ai damigelli)

Basta, basta, miei cari.  

Tutto va bene, e tutto

è d'un gusto squisito.

GIRASOLE

Di farle riverenza

è permesso al modista?

IL CONTE

Avanzate. Che chiude

di bello quel canestro?

GIRASOLE

Cosa a lei destinate.

(apre il canestrino)

IL CONTE

Veggiam cos'è quel nastro?

GIRASOLE

Questo nastro la notte in sul farsetto

adorna all'uomo il petto.

IL CONTE

E chiamasi?

GIRASOLE

«Deliquio delle femmine».

IL CONTE

Il nome è superbissimo.

E questa mussolina,

modista mio, cos'è?

GIRASOLE

È un genere di cuffia

custode del tuppé.

IL CONTE

E come in grazia chiamasi?

GIRASOLE

Si chiama «Occhio di Venere»!

IL CONTE

Pulito! Occhio di Venere!

E questa fascia?

GIRASOLE

Questa

si chiama: «Lega cuori».

IL CONTE

Son belli, squisitissimi

i nomi ed i lavori.

GIRASOLE

Signor, se me 'l permette,

allacciar gliela voglio.

IL CONTE

Fate, modista, fate.

GIRASOLE

Essa la vita

(ponendogli la fascia)

rende più snella, e l'assottiglia in cinta.

Oh come ben le sta! Le sta dipinta.

 

GIRASOLE E DAMIGELLI

Ei fa onor al suo vestito.  

Tanta grazia è un vero incanto:

sopra ogn'altro ei porta il vanto:

tanta grazia alcun non ha.

 

Scena undicesima

Detti, e la Marchesa.

<- La marchesa

 
Recitativo

LA MARCHESA

Entrar non è permesso?  

(ai damigelli che non la lasciano entrare)

IL CONTE

A lei, nulla temete,

non vietate l'ingresso.

GIRASOLE

Può entrar senza periglio.

Noi siamo in sei.

IL CONTE

(Or vendicar mi voglio

de' suoi lunghi disprezzi; e far che vegga

più non trovando qui né amor, né stima,

che tutti i pregi suoi stavan nel clima.)

LA MARCHESA

Conte, studiar fa d'uopo

un qualche stratagemma

per fuggir queste arene.

IL CONTE

Io poco studierò, perché sto bene.

LA MARCHESA

Ma non vi vergognate

di lasciarvi vedere

ornato in tal maniera,

con tutti quei cincigli?

IL CONTE

(come sopra senza mai guardar la Marchesa)

Qui nello stato io sono

delle donne europee.

LA MARCHESA

Consigliatevi un poco

colla sana ragione.

IL CONTE

Ella mi dice ch'io

da saggio mi conduco.

LA MARCHESA

Da saggio?

IL CONTE

Ne' passeggi europei

trasportiamci per poco, e là si miri

quel che fanno le donne.

GIRASOLE

(Ascolto volentieri.)

IL CONTE

Quante, meco osservate,

quante caricature. Un gran cimiero

là torreggiando gira.

Si può veder di peggio?

Eppur ha intorno

numeroso corteggio... E chi è cagione

a quel garzon di tanta amara pena?

Eccola. È quella, che con

lungo strascico

lì ghigna, e si dimena.

GIRASOLE

(Qui rappresenta l'uom la stessa scena.)

IL CONTE

Quell'altra dal carminio

ha in prestito il colore:

eppure per quella langue quegli e more.

Gli uomini saran pazzi

amando cose tali;

ma le donne son sagge ed han ragione

di far ante pazzie,

se questi son i pregi

che le innalzano al soglio,

io qui son donna, ed imitar le voglio.

 
[N. 12 - Aria]

 N 

Per amor io sospirai:  

ben lo sanno tante belle.

Vi lasciai quasi la pelle

or mi voglio vendicar.

Di regnar cessate omai

quei bei rai diventan occhi.

Gli occhi miei diventan rai

che far denno delirar.

Era appena a me permesso

di baciar a voi la mano:

con ragion nel modo istesso

io vi vo' contraccambiar.

(parte)

Il conte, vari damigelli, Girasole ->

 

Scena dodicesima

La Marchesa sola.

 
Recitativo

 

Ah quale è il nostro stato!  

Ah dove, o donne, il nostro merto è andato!

(parte)

La marchesa ->

 
 

Scena tredicesima

Giardino. In fondo appartamento del Conte con porta praticabile. Lateralmente loggia parimenti praticabile. A destra un cespuglio, a manca una fontana. Nel mezzo una statua. Da un lato in fondo rastrello dal quale s'esce dal giardino.
La Marchesa che esce dall'appartamento e due Damigelli che l'accompagnano fino alla porta. Poi l'Aiutanta.

 Q 

(nessuno)

<- La marchesa, due damigelli

 

LA MARCHESA

(ai damigelli che tornano indietro dopo averla accompagnata fino al rastrello)  

Esco: non m'insultate

mi scaccian come fossi

un cicisbeo furtivo.

Dove son capitata! Il Conte solo

il mio stato infelice

potrebbe raddolcir. Ma par, ch'ei voglia

farmi sentir il peso

della sua noncuranza.

E più che ogni altra cosa

quell'aria sprezzatrice,

confesso, il mio destin rende infelice.

due damigelli ->

 
[N. 13 - Finale I]

 N 

 

Voi che invano notte, e giorno  

sospiraste a me d'intorno,

qui venite, e vi vedrete

da' suoi scherni vendicar.

Se mai riedo al patrio suolo

io sarò con voi cortese

or che noto m'è qual duolo

è il vedersi disprezzar.

 

<- L'aiutanta

L'AIUTANTA

Pure alfin t'ho ritrovata.

LA MARCHESA

Cosa vuoi?

L'AIUTANTA

Tu sei soldata.

LA MARCHESA

Ma chi credi ch'io mi sia?

L'AIUTANTA

Vagabonde qui non soffronsi:

non far meco la restia.

O la guardia fo chiamar.

LA MARCHESA

Conte... Conte... Aiuto... Aiuto.

Deh, venite in mia difesa.

(verso gli appartamenti)

L'AIUTANTA

Presto andiam.

 

Scena quattordicesima

Dette e il Conte.

<- Il conte

 

IL CONTE

Cos'è avvenuto?  

LA MARCHESA

Far soldata mi si vuole.

L'AIUTANTA

Presto... Andiam... Meno parole.

IL CONTE

Lei soldata! Ma vi sembra

per ciò fatte quelle membra?

Trattar l'armi sa d'amore,

e ferimmi un tempo il core;

ma di Marte e di Bellona

fia seguace poco buona.

L'AIUTANTA

Eh! Buonissima, eccellente

il baston la renderà.

LA MARCHESA

Dunque aiuto spero invano

dunque andar mi converrà?

L'AIUTANTA

Questo è l'ordine sovrano

non sperar più libertà.

IL CONTE

L'accidente è così strano

che da ridere mi fa.

LA MARCHESA

Ah quel riso disumano

doppia pena, o dio! mi dà.

 
(la Marchesa e l'Aiutanta partono)

La marchesa, L'aiutanta ->

 

Scena quindicesima

Il Conte, poi la Colonnella.

 

IL CONTE

Mi divertì moltissimo  

la sua disperazione.

Ma in grazia della mia

valevol protezione

fia posta in libertà.

Ma che? La bella armigera

non veggo qua venire?

Apre il rastrello... avanzasi...

Si finga di dormire

si vegga quel che fa.

 

<- La colonnella

LA COLONNELLA

Ardir s'avanzi il piede,

le audaci Amor seconda:

ma tranquillo in un dolce riposo

lì non dorme l'amato mio sole?

Quant'è caro!... Quant'egli è vezzoso!...

Sembra fatto per mano d'Amor.

IL CONTE

(Brutta strega...) Vezzosa guerriera...

(Vanne, scostati...) A me t'avvicina.

LA COLONNELLA

Di me sogna. La bella manina

piano piano gli voglio baciar.

IL CONTE

Chi risvegliami? Dove son io?

LA COLONNELLA

Zitto! Zitto! Bell'idolo mio.

IL CONTE

Sogno ancora! Vien qua, t'avvicina,

LA COLONNELLA

Caro, caro...

IL CONTE

Carina, carina...

LA COLONNELLA E IL CONTE

Quella morbida bella manina

mille volte ti vo' ribaciar.

 

Scena sedicesima

Detti e Amaranto dall'appartamento.

<- Amaranto

 

AMARANTO

Brava, bravissima  

signora mia:

narrar io voglio

tutto a mia zia.

LA COLONNELLA

Deh vi scongiuro,

mio bel garzone,

non siate in collera

senza ragione.

AMARANTO

Ho visto tutto,

mi meraviglio.

IL CONTE

È così brutto

questo mio ciglio,

che sia stupore

s'io desto amore?

A ogni altro eguale

esser mi par.

AMARANTO

Oh in ver la nobile

vaga figura!

IL CONTE

In cosa fecemi

torto natura?

AMARANTO

Bello, bellissimo!

Che bel bocchino!

IL CONTE

Caro, carissimo!

Che bel nasino!

IL CONTE E AMARANTO

Quel vago ciglio

nessun invero

senza periglio

non può mirar.

LA COLONNELLA

Deh siate buoni,

vaghi garzoni

e l'ira in seno

fate cessar.

 

Scena diciassettesima

Detti e Girasole.

<- Girasole

 

GIRASOLE

Correte, scappate,  

che qui vostra zia

se n' vien sospettosa

per farvi la spia:

fuggite, o cercate

d'andarvi a celar.

(rientra nell'appartamento)

Girasole ->

 

Scena diciottesima

La Colonnella, Amaranto, il Conte poi la Generala.

 

LA COLONNELLA, AMARANTO E IL CONTE

Se siamo veduti  

siam tutti perduti.

Ma dove m'ascondo?

Ahimè mi confondo;

ahi! Dove in qual parte

mi posso appiattar.

 
(si nascondono tutti e tre. Amaranto dietro un arbore a destra, la Colonnella dietro un gran vaso. Il Conte si agguatta dietro un cespuglio, il quale sarà sì basso che non potrà nascondere una persona che stia in piedi)

<- La generala

 

LA GENERALA

Qui v'era un gran strepito,  

e alcun non v'ha:

son corta di vista,

ma sorda non già.

Cerchiamo un po'... ah...

(scoprendo Amaranto)

AMARANTO

Ahimè!...

LA GENERALA

Qui che fate?

AMARANTO
(con timidezza)

Sto a prendere dell'aria.

LA GENERALA

Con chi parlavate?

AMARANTO

Parlava da me.

LA GENERALA

Da voi? Da voi solo?

Facendo più voci?

Davver mi consolo,

bravissimo, affé

LA COLONNELLA

Ahimè... se n' vien qui...

(lascia il vaso e si nasconde dietro il cespuglio)

LA GENERALA

Da voi? Ma chi è... Ih!

In questo giardino

qual bella mia sorte?...

LA COLONNELLA

Mi trasse il dovere

di farvi la corte.

LA GENERALA

Ma lì rannicchiata

perché in quella guisa?

LA COLONNELLA

Dall'ombra invitata

li stavami assisa.

LA GENERALA

Che siavi un sedile.

Lì dietro non so.

Veggiamolo un... oh!

(scoprendo il Conte)

Ah sfacciata, senza onore

qui nascosti che tramate?

Proverete il mio furore,

e il rigor che meritate.

Gente... schiave... son furente...

Gente... schiave... schiave... gente...

(sortono alcune schiave)

<- schiave

LA GENERALA

Vi consegno quei sfrontati,  

sieno meco strascinati

per punirli come devesi

ora gli ordini vo a dar.

Voi, signora, poi cessate

la mia casa d'onorar.

(entra nell'appartamento)

La generala ->

 

Scena diciannovesima

La Colonnella, Amaranto, il Conte, e Schiave.

 

LA COLONNELLA, AMARANTO E IL CONTE

Qual sorpresa, ahimè, fatale!  

Aver parmi la terzana!

Orsa par che uscì di tana

i suoi figli a vendicar.

 
 

Scena ventesima

Atrio nel ritiro de' Casti Colombi, con porta praticabile nel mezzo posta sopra vari gradini.
Il Conte ed Amaranto. Soldate all'intorno, che all'alzarsi della tenda s'avanzano alcuni passi, e tutte ad un tempo battono l'asta in terra.

 Q 

Il conte, Amaranto, soldate

 

IL CONTE

Dove siam... Che luogo è questo?  

In qual parte ci conducono!

AMARANTO

Dei colombi riveribili

al soggiorno qui si va.

 

Scena ventunesima

Detti, la Colonnella, la Generala e Girasole.

<- La colonnella, La generala, Girasole, L'aiutanta

 

LA COLONNELLA

Son qui gli sventurati  

la lor pena in me si sente.

LA GENERALA

(Qui v'è ancor la Colonnella:

ho piacer che sia presente.)

LA COLONNELLA E GIRASOLE

Qui serrati non m'inganno

essi vanno a terminar.

IL CONTE

Ma chi veggo! Chi s'avanza?

AMARANTO

Chi ci viene a incolombar.

TUTTI

Nel silenzio del soggiorno,

nel dolor del caro bene,

freddo ho il sangue nelle vene.

Sento il core a palpitar.

 
(s'apre la porta, che sta dirimpetto, e vedono sortire i casti colombi, che accompagnano il gran sacerdote)
 

Scena ventiduesima

Detti, il Gran colombo e i Casti colombi.

<- Il gran colombo, casti colombi

 

LA GENERALA

Questi giovani impuri a te consacro  

venerabil barbon, che sei custode

di questo luogo sacro;

tuffali entrambi tu nel tuo lavacro.

IL GRAN COLOMBO

Colombon, che qui presiedi

all'onor di queste mura,

Colombon, ora a' tuoi piedi

ci veniamo ad umiliar.

CORO DI CASTI COLOMBI

Colombon, che qui presiedi

all'onor di queste mura,

Colombon, ora a' tuoi piedi

ci veniamo ad umiliar.

(nel tempo che si canta questo coro vengono portati al gran sacerdote due candidi vestiti)

LA COLONNELLA E LA GENERALA

Questo canto sì devoto,

a dispetto del mio sdegno,

in me desta un certo moto,

che mi sforza a sospirar.

IL GRAN COLOMBO
(al Conte)

Il vestito che vi metto

ricevete con rispetto.

IL CONTE

Barbonaccio maledetto,

io due mesi dentro un letto

con due pugni ti fo star.

LA GENERALA

Temerario, irriverente...

IL CONTE

Mi credete far timore.

(comincia a tuonare)

AMARANTO E GIRASOLE

Zitto... Zitto... Qual rumore!...

LA COLONNELLA E L'AIUTANTA
(alla Generala)

Non vi state ad agitar.

IL GRAN COLOMBO

Profanato è questo loco:

acqua il ciel minaccia e foco

qualche gran disavventura

sto tremando ad aspettar.

(si oscura la scena, lampeggia, e tuona)

AMARANTO E GIRASOLE

Qual orrenda notte oscura

all'intorno si diffonde!

LA COLONNELLA E L'AIUTANTA

Tremo, ahimè! Per la paura,

ed appena so parlar.

IL GRAN COLOMBO E CORO

Colombon al reo perdona

non volerci subissar.

Preparata sta la folgore,

tetro il ciel lampeggia, e tuona.

Già l'orecchio mi rintrona;

sento l'atrio vacillar.

IL CONTE

Questo è un nembo naturale

come venne, non temete

senza farci verun male

lo vedrete ancor passar.

 
(il Conte ed Amaranto, accompagnati dai casti colombi, si incamminano verso la porta di mezzo; gli altri sortono confusamente dalle parti laterali)

Il conte, Amaranto, casti colombi, Girasole, La colonnella, L'aiutanta, Il gran colombo, La generala, soldate ->

 

Fine (Atto primo)

Atto primo Atto secondo

[Sinfonia]

Stanzino terreno ornato di buon gusto, corrispondente ad un orticello che si vede dalla porta di mezzo. Due porte laterali, sedie d'appoggio e tavolini.

Amaranto, vari giovani
 

[N. 1 - Introduzione]

Amaranto
vari giovani ->
Amaranto
<- Girasole

Girasole, che volete?

[N. 2 - Aria]

Amaranto
Girasole ->

Dote infelice all'uom diedero gli astri

Amaranto
<- La colonnella

Ma quali carte al suol? Se non m'inganno

[N. 3 - Duetto]

La colonnella e Amaranto
Pietà, perdono
Amaranto, La colonnella ->

Piazza. In fondo porta della città. Da un lato abitazione della Generala.

due sentinelle, L'aiutanta, soldate
 
due sentinelle, L'aiutanta, soldate
<- Girasole

Dite Aiutanta, è vero

[N. 4 - Aria]

due sentinelle, soldate, Girasole
L'aiutanta ->

(s'odono tre tiri di cannone)

Ma cos'è? Qual rumor?

due sentinelle, soldate, Girasole
<- La colonnella

due sentinelle, soldate, Girasole, La colonnella
<- L'aiutanta

[N. 5 - Coro]

due sentinelle, soldate, La colonnella, L'aiutanta
Girasole ->
due sentinelle, soldate, La colonnella, L'aiutanta
<- altre soldate, La generala, Il conte, La marchesa

Conquistarci invitte, al cui valore

[N. 6 - Quintetto]

La donna in queste spiagge all'uom preval

[N. 7 - Aria]

due sentinelle, soldate, L'aiutanta, altre soldate, La generala, Il conte, La marchesa
La colonnella ->

Ora passiamo

[N. 8 - Duetto]

Il conte e La generala
Io sognai che in un serraglio
due sentinelle, La marchesa
Il conte, La generala, L'aiutanta, soldate, altre soldate ->

Sono rimasta sola

[N. 9 - Aria]

due sentinelle
La marchesa ->

Magnifica sala dell'abitazione della Generala con porta nel mezzo corrispondente agli appartamenti del Conte.

 
<- Amaranto, Girasole

Dove andate? / Allo sposo

[N. 10 - Aria]

Girasole
Amaranto ->
Girasole
<- Il conte, vari damigelli

Non vorrei, che facesse

[N. 11 - Aria]

Basta, basta, miei cari

Girasole e Damigelli
Ei fa onor al suo vestito
Girasole, Il conte, vari damigelli
<- La marchesa

Entrar non è permesso?

[N. 12 - Aria]

La marchesa
Il conte, vari damigelli, Girasole ->

Ah quale è il nostro stato!

La marchesa ->

Giardino; in fondo appartamento del Conte con porta praticabile; lateralmente loggia parimenti praticabile; a destra un cespuglio, a manca una fontana; nel mezzo una statua; da un lato in fondo rastrello dal quale s'esce dal giardino.

 
<- La marchesa, due damigelli

Esco: non m'insultate

La marchesa
due damigelli ->

[N. 13 - Finale I]

La marchesa, L'aiutanta
Voi che invano notte, e giorno
La marchesa
<- L'aiutanta
 
La marchesa, L'aiutanta
<- Il conte
Il conte, La marchesa e L'aiutanta
Cos'è avvenuto?
Il conte
La marchesa, L'aiutanta ->
Il conte, La colonnella
Mi divertì moltissimo
Il conte
<- La colonnella
 
Il conte, La colonnella
<- Amaranto
Amaranto, La colonnella e Il conte
Brava, bravissima
Il conte, La colonnella, Amaranto
<- Girasole
Il conte, La colonnella, Amaranto
Girasole ->
La colonnella, Amaranto e Il conte
Se siamo veduti

(Amaranto, la Colonnella e il Conte si nascondono)

Il conte, La colonnella, Amaranto
<- La generala
La generala, Amaranto, La colonnella
Qui v'era un gran strepito
Il conte, La colonnella, Amaranto, La generala
<- schiave
Il conte, La colonnella, Amaranto, schiave
La generala ->
La colonnella, Amaranto e Il conte
Qual sorpresa, ahimè, fatale!

Atrio nel ritiro de' Casti Colombi, con porta praticabile nel mezzo posta sopra vari gradini.

Il conte, Amaranto, soldate
 
Il conte, Amaranto, soldate
<- La colonnella, La generala, Girasole, L'aiutanta
Il conte, Amaranto, soldate, La colonnella, La generala, Girasole, L'aiutanta
<- Il gran colombo, casti colombi

(comincia a tuonare)

 

(si oscura la scena, lampeggia, e tuona)

 
Il conte, Amaranto, casti colombi, Girasole, La colonnella, L'aiutanta, Il gran colombo, La generala, soldate ->
 
Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena sesta Scena settima Scena ottava Scena nona Scena decima Scena undicesima Scena dodicesima Scena tredicesima Scena quattordicesima Scena quindicesima Scena sedicesima Scena diciassettesima Scena diciottesima Scena diciannovesima Scena ventesima Scena ventunesima Scena ventiduesima
Stanzino terreno ornato di buon gusto, corrispondente ad un orticello che si vede dalla porta di... Piazza. In fondo porta della città. Da un lato abitazione della Generala. Magnifica sala dell'abitazione della Generala con porta nel mezzo corrispondente agli appartamenti del Conte. Giardino; in fondo appartamento del Conte con porta praticabile; lateralmente loggia parimenti... Atrio nel ritiro de' Casti Colombi, con porta praticabile nel mezzo posta sopra vari gradini. Piazzetta dell'Arsenale; in un angolo in fondo fucina dove si lavorano armi d'ogni genere; nel mezzo ponte... Camera della Generala con disegni di fortificazioni; modelli di bombe, eccetera; sopra un tavolino fiasco di... Giardino; in fondo appartamento del Conte; da un lato logge con griglie che si possono alzare,... Bagni diroccati fra le rovine de' quali si vede il mare; notte, e luna; due barche in fondo. Spiaggia di mare; notte; da un lato mura merlate con porta chiusa della città;...
[Sinfonia] [N. 1 - Introduzione] [N. 2 - Aria] [N. 3 - Duetto] [N. 4 - Aria] [N. 5 - Coro] [N. 6 - Quintetto] [N. 7 - Aria] [N. 8 - Duetto] [N. 9 - Aria] [N. 10 - Aria] [N. 11 - Aria] [N. 12 - Aria] [N. 13 - Finale I] [N. 14 - Coro] [N. 15 - Quartetto] [N. 16 - Aria] [N. 17 - Serenata] [N. 18 - Duetto] [N. 19 - Duetto] [N. 20 - Aria] [N. 21 - Barcarola e quintetto] [N. 22 - Recitativo e aria] [N. 23 - Finale II]
Atto secondo

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