Scena unica |
Scena aerea con orizzonti bassi. |
Fortuna, Virtù, Amore |
La Fortuna, la Virtù, ed Amor nell'aria contrastano di superiorità, e ne riceve la preminenza, Amore. | ||
[Sinfonia I e II] | ||
FORTUNA |
già caduta in povertà, non creduta deità, nume ch'è senza tempio, diva senza devoti, e senza altari, dissipata, disusata, aborrita, mal gradita, ed in mio paragon sempre avvilita. Già regina, or plebea, che per comprarti gl'alimenti e le vesti i privilegi e i titoli vendesti. Ogni tuo professore, se da me sta diviso rimane un vacuo nulla destituto da numeri, che mai non rileva alcun conto, sembra un foco dipinto che né scalda, né splende, resta un calor sepolto in penuria di luce; né alcun de' tuoi seguaci speri mai di conseguir ricchezze. | (♦) |
VIRTÙ |
rea chimera delle genti, fatta dèa dagl'imprudenti. Io son la vera scala, per cui natura al sommo ben ascende. Io son la tramontana, che sola insegno agl'intelletti umani l'arte del navigar verso l'Olimpo. Può dirsi, senza adulazione alcuna, il puro incorruttibil esser mio termine convertibile con dio, che ciò non si può dir di te, Fortuna. | (♦) |
AMORE |
Che vi credete, o dèe, divider fra di voi del mondo tutto la signoria, e 'l governo, escludendone Amore, nume, ch'è d'ambe voi tanto maggiore? Io le virtudi insegno, io le fortune domo, questa bambina età vince d'antichità il tempo, e ogn'altro dio: gemelli siam l'eternitade ed io. Riveritemi, adoratemi, e di vostro sovrano il nome datemi. | |
FORTUNA E VIRTÙ | ||
AMORE |
||
Ad un cenno di Amore il cielo svanisce. | ||
Scena aerea con orizzonti bassi.
(Fortuna, Virtù e Amore in aria sopra nuvole)
(ad un cenno di Amore il cielo svanisce)