È così povero di meriti il mio ossequio, che non osa escire da' confini della sua umiltà, e passar sotto l'occhio di V. A. Non vorrebbe però perderne il gran vantaggio, e perché ne sospira l'onore, e perché gliene serve di solletico la congiuntura; onde con una scorta di tutto genio dell'A. V. spera di poter farsi innanzi: né altri meglio che la virtù può vestire tal personaggio. Le virtù dunque di Griselda s'avanzino meco alla gran sorte, e purché ci arrivi, poco cale se piccole stelle, in faccia al sole, perderanno il lume, a fronte di quelle, che con tanto lustro, ed ammirazione adornano l'animo grande di V. A. Basta che gliene resti sol tanto, che m'additi la strada all'alta protezione della medesima, ed avrò toccato il sommo delle mie fortune nell'umiliarmi, come faccio, con profonda sommessione di V. A. S.
Milano, li 26 dicembre 1718.
Umilissimo divotissimo obligatissimo servitore
Donato Savini