❖
§
Atrio d'un palazzo diroccato nell'isola della Giudecca, nell'angolo di destra, un paravento disteso, dietro il quale sta un letto; un gran portone di riva nel fondo; un tavolo, un canapè, sul tavolo una lucerna e una lanterna accese, un'ampolla di veleno, un pugnale.
(dal fondo della calle si avanzano due cantori che portano in braccio Laura avvolta in un mantello nero)
(Laura svenuta)
Ecco il velen di Laura, a un'altra vittima
(Laura dall'alcova)
Questa canzone ti rammenti, o Laura?
(si vede la barca dei cantori che s'arresta alla riva)
Che vedo là! Il rosario! oh sommo dio!
(la barca si allontana)
Ora posso morir. Tutto è compiuto
(Barnaba non visto da Gioconda)
(mentre Gioconda fa per fuggire, s'incontra con Barnaba)
(Gioconda si trafigge nel cuore col pugnale)
Ah! ferma! irrision!... ebben... or tu
Link di questa pagina
http:librettidopera.it/gioconda/str_04.html