Atto terzo

 

Scena prima

Notte. Atrio contiguo ad un giardino.
Rustano avvolto in un mantello. Quindi Corrado con gente travestita. Infine Rogiero.

 Q 

(nessuno)

<- Rustano

 

RUSTANO

Che buio! Che silenzio!  

Mi sembra l'anticamera

di casa del diavolo!

Non so più dove andar.

Ma quante facce equivoche

là nel giardin s'aggirano!...

Eh al certo qualche insidia

staranno a concertar!

Rustano, accorto, in guardia!

L'amico è in gran pericolo...

(ode calpestio)

Vien gente. Vo a nascondermi.

Vediam chi mai sarà.

(si nasconde in un intercolonnio)

 

<- Corrado, gente travestita

CORRADO

(conducendo seco gente travestita)  

Pian piano ~ senza strepito.

Seguitemi ~ avanzatevi.

(cercando Rogiero. Intanto Rustano ascolta)

 

<- Rogiero

ROGIERO

(avanzandosi con circospezione)

Corrado?

CORRADO

Prence?

ROGIERO

Appressati.

La gente?

CORRADO

È pronta già.

ROGIERO

E tutti?

CORRADO

Tutti, un abito

vestendo a questo simile,

di Gianni par che fossero

i marinai...

ROGIERO

Non più.

Di Gianni è questo il foglio:

da me sorpreso fu.

Metilde or vien. Glie 'l porgi:

il figlio a te darà.

Allor lo stuolo armato

sul padre piomberà.

E 'l padre al figlio unito

dal lido tratto in mar...

Che pera! e d'una fuga

io lo saprò accusar.

RUSTANO

(Da Gianni volo, e torno

il figlio per salvar.)

(getta il mantello e quasi carpone parte)

Rustano ->

 

CORRADO E CORO

E figlio e padre insieme

dal lido tratti in mar...

T'affida... Sarai pago...

N'andiam. Non dubitar.

ROGIERO

È questa, o miei fidi,

la notte bramata!

Di sangue il suo velo

segnate!... Sperate!...

Nel buio sepolta

la colpa sarà!

Onori, tesori,

il dì schiuderà.

CORRADO E CORO

Di sangue il suo velo

segnato sarà!

Ricchezze, grandezze,

il dì schiuderà!

(Rogiero si ritira)

Rogiero ->

 

Scena seconda

Corrado, la sua gente, Rustano da marinaio. Infine Metilde col Figlio.

<- Rustano

 

CORRADO

Amici?... Qui... Ascoltate...  

(Corrado prende per mano uno de' suoi, e Rustano si confonde con gli altri)

Allor che vien Metilde, ognun si taccia,

e, posti insieme l'un de l'altro accanto,

di mano in man passando il fanciulletto,

chi l'ultimo riman gli altri preceda.

(si situano in linea obliqua, e Rustano con accortezza rimane l'ultimo)

RUSTANO

(È fatto!)

 

<- Metilde, Ermanno

METILDE

(avanzandosi col figlio)  

Mi si disse che di Gianni

qui la gente m'attende.

CORRADO

Principessa?...

METILDE

Per me serbate un foglio?

CORRADO

(le dà un foglio, ed apre una lanterna cieca per farglielo leggere)

Eccolo è questo.

METILDE

(legge)

«Adorata Metilde ~ Ov'è Rogiero ~

Securo esser non puote il figlio mio ~

Deh! Fa' che l'abbia il tuo consorte ~ Addio.»

Come di te privarmi?...

(abbracciando il figlio)

RUSTANO

(Glielo desse.)

CORRADO

Non indugiate.

METILDE

Non ho cor.

CORRADO

Via. Presto.

METILDE

Ebbene. A voi lo affido.

(lo passa a Corrado)

CORRADO

(lo dà a' suoi che passando di mano in mano arriva a Rustano)

Amici!

RUSTANO

(si nasconde)

(È mio!)

METILDE

Ah, gli dite che, lunge da lui, gemo.

Che in breve il rivedrò.

CORRADO

V'obbediremo.

(Corrado parte co' suoi compagni)

Corrado, gente travestita ->

 

RUSTANO

(s'avanza portando il figlio di Metilde sotto il mantello)  

Signora?...

METILDE

Che!

RUSTANO

Tacete.

METILDE

Rustano?

RUSTANO

Non parlate.

METILDE

Tu tremi!

(prendendolo per mano)

RUSTANO

Non fiatate.

METILDE

Ma...

RUSTANO

Vostro figlio...

METILDE

Il figlio?

RUSTANO

È salvo dal periglio...

METILDE

Periglio! Ah, parla! Ah, di'!...

RUSTANO

(apre il mantello, e le dà il figlio)

È salvo. Eccolo qui.

METILDE

Oh, dio! Ti spiega! Io manco...

RUSTANO

Io spiro... I marinai...

METILDE

Sì, Gianni li ha mandati.

RUSTANO

Che Gianni. Che mandati.

METILDE

Che ascolto! Ahi qual sospetto!

RUSTANO

Rogier li travestì...

METILDE

Il traditore?

RUSTANO

Sì!

Ma assai di lui più furbo,

Rustano il tutto udì.

E ciò che a voi rapì

io seppi a lui rubar.

METILDE

E 'l suo pensier qual era?

RUSTANO

Eh, niente... bagattella...

METILDE

Forse?...

RUSTANO

Volea che in mare

l'avessero affo...

METILDE

Taci...

Ahi vile ed inumano!

Perfin sull'innocenza

il perfido inveì...

RUSTANO

Ma non vi riuscì.

METILDE

Ah, figlio mio...

(trasportata dalla riconoscenza gli pone quasi a' piedi il figlio)

RUSTANO

Che fate?...

E questo di che sa?

METILDE

Col bacio ~ coll'amplesso,

ti esprima che ognor grato

un cor ti serberà,

in fin che vita avrà...

Oh nume tutelare

anch'io dovrei... Che so?

Ragione io più non ho.

RUSTANO

Che dite? Basta adesso.

Io quant'ho fatto e oprato

l'impose l'amistà,

giurata fedeltà...

E se dovessi andare

ancor per voi... Che so?

Parole io più non ho.

Lasciatemi...

METILDE

Tu parti?

T'arresta.

RUSTANO

V'è più roba,

l'affar non terminò.

E Gianni...

METILDE

Anche il consorte?

RUSTANO

Strozzare si tentò.

METILDE

Qual colpo! Io moro...

RUSTANO

Ah, no!

No, non temete.

METILDE

E come?

RUSTANO

Di tutto lo prevenni.

METILDE

Ma...

RUSTANO

No, non paventate.

METILDE

Ah, guidami, ch'io stessa

dirò... farò...

RUSTANO

Ohibò.

Andate dal sovrano,

il perfido accusate;

ed io, con Gianni, in breve

il complice addurrò,

e il ver confesserà.

METILDE

Al padre, sì, ne andrò.

Tu dal consorte va'.

METILDE

Digli che il traditore

io svelo al genitore,

che fia tra ceppi avvinto

chi lo voleva estinto!

Che tutto speri!... E tu?...

Ah se la tua virtù

la vita al figlio diè...

Se madre io son per te...

Tutto otterrai da me!

Insieme

RUSTANO

Rapida al genitore

svelate il traditore!

Che sia tra ceppi avvinto

chi desiava estinto

l'amico, il figlio... E allor?

Oh come questo cor

di gioia esulterà!

E dir mi basterà,

trionfa l'amistà.

(partono)

Rustano, Metilde, Ermanno ->

 
 

Scena terza, ed ultima

Interno della reggia.
Adelina co' le sue Damigelle. Quindi Metilde col Figlio. Infine il Re seguìto da Gianni, Rustano, Scudieri e Guardie.

 Q 

Adelina, damigelle

 

ADELINA

Non erro, no: Metilde qui ne viene.  

Forse l'orrida trama

discopriva!

 

<- Metilde, Ermanno

METILDE
(agitata)

Adelina?...

Il perfido Rogier...

ADELINA

Taci. M'è noto

quanto dir mi vorresti...

METILDE

E 'l padre?...

ADELINA

Tutto

scoperse l'attentato...

Gianni è salvo. ~ Ed in breve

teco sarà...

METILDE

Mi dici il ver?

ADELINA

Lo vedi.

 

<- Re, Gianni, Rustano, scudieri, guardie

METILDE

Padre... sposo... Rustano?...  

RE

Son compiuti i tuoi voti.

Alla sua pena s'involò Rogiero. ~

Gianni è tuo. ~ E Rustano,

che salvo a te lo rese,

in questa reggia rimarrà mai sempre. ~

METILDE

Oh, inaspettata sorte!

GIANNI

Oh, me felice!

RUSTANO

Ma se Rustano sempre il ben predice.

GIANNI

Ma dirmi or tu potresti?

RUSTANO

Il tutto or sappi.

Figlio son io di quei che un dì nell'Indie

in naufragio perdea

in un co' la nave ogni tesoro.

Altro legno a lui desti, e 'l suo commercio

ripigliando, per te non gia mendico.

Ond'io grato a te fui...

GIANNI

Oh vero amico.

 

TUTTI
(fuor che Rustano)

Dopo tante pene e tante    

com'è caro quell'istante,

che ti porge e ti ridona,

chi ti fece sospirar.

Sono gioie, son contenti,

che si provano dal core,

ma col labbro, cogli accenti

non si possono spiegar.

S

Sfondo schermo () ()

RUSTANO

Non vi è bene ~ senza pene,

vuole il gusto ~ il suo disgusto,

più diletto ~ ha quell'affetto,

che ti fece palpitar.

Sempre gioia ~ viene a noia,

cerca amore ~ il dissapore,

le procelle ~ sono quelle,

che la calma fan gustar.

 

Fine (Atto terzo)

Atto primo Atto secondo Atto terzo

Notte; atrio contiguo ad un giardino.

 
<- Rustano

(Rustano si nasconde in un intercolonnio)

Rustano
<- Corrado, gente travestita
Corrado, Rogiero, Rustano e Coro
Pian piano, senza strepito
Rustano, Corrado, gente travestita
<- Rogiero
 
Corrado, gente travestita, Rogiero
Rustano ->
 
Corrado, gente travestita
Rogiero ->
Corrado, gente travestita
<- Rustano

(Rustano travestito da marinaio)

Amici?... Qui... Ascoltate

Corrado, gente travestita, Rustano
<- Metilde, Ermanno

Mi si disse che di Gianni

Rustano, Metilde, Ermanno
Corrado, gente travestita ->
Rustano e Metilde
Signora? / Che! / Tacete
Rustano, Metilde, Ermanno ->

Interno della reggia.

Adelina, damigelle
 

Non erro, no: Metilde qui ne viene

Adelina, damigelle
<- Metilde, Ermanno

Adelina, damigelle, Metilde, Ermanno
<- Re, Gianni, Rustano, scudieri, guardie

Padre... sposo... Rustano!

 
Scena prima Scena seconda Scena terza, ed ultima
Porto di Seelanda; da un lato la torre del faro, e la casa di Guido; dall'altro la locanda del... Giardini reali; tempietto nel fondo. Notte; atrio contiguo ad un giardino. Interno della reggia.
Atto primo Atto secondo

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