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Atrio della reggia del Sole.
Chiuso padiglione militare, con barbari moreschi ornamenti d'intorno.
Fetonte che fa? D'un dio la prole
Felicità sognate! Or qual soglio
Vastissima campagna; biondeggianti mature spighe a destra, in parte già recise, ed in alte masse insieme adunate; densa, oscura foresta a sinistra; prospetto di mare ingombro di egizie navi nel fondo, con elevato praticabile scoglio più avanti.
(Fetonte assiso sul carro del Sole; dissipate le nubi, comparisce da lungi sull'orizzonte; a proporzione che avanza, per l'incendiato cielo, spaventose, orribili fiamme si spandono per l'aria, ed alla terra comunicandosi, par che vada tutto in combustione l'universo)
Fetonte mira, sol per tuo scorno
(incominciasi ad ascoltar un suono, ch'esprime i sotterranei, dolorosi lamenti della terra, e delle divinità de' fiumi, de' laghi, e de' fonti)
Ancor non odi qual doloroso grido
(Giove apparisce in cielo dentro a fiammeggiante nube, cinta d'oscuri vapori, che difendono il nume dall'universal incendio)
(Giove scaglia lo stridente, irreparabil suo fulmine, da cui percosso Fetonte, in uno co' suoi destrieri, e col carro in sen all'onde precipitosamente ruina)
(Climene vanamente inseguita, pria che possin raggiungerla, spicca un salto, e si getta nel mare)
(mentre affatto estinte le fiamme, fosche, tenebrose nuvole, imitanti gli oscuri globi del fumo, ed i condensati caliginosi vapori delle terrestri esalazioni: parte sortendo dal mare, e parte dall'alto scendendo, spargonsi orribilmente d'intorno, e cangiano interamente il prospetto di tutta la scena)
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