Scena prima |
Gabinetto nel palazzo di don Ramiro. |
(nessuno) <- cavalieri, Magnifico, Clorinda, Tisbe | ||
[Introduzione. Coro di Cavaleri] | ||||
CORO | cavalieri -> | |||
Recitativo | ||||
MAGNIFICO |
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TISBE |
Papà, non v'inquietate. | |||
MAGNIFICO |
(passeggiando) Ho nella testa quattro mila pensieri. Ci mancava quella madama anonima. | |||
CLORINDA |
E credete che del principe il core ci contrasti? Somiglia Cenerentola e vi basti. | |||
MAGNIFICO |
Somiglia tanto e tanto che son due gocce d'acqua, e quando a pranzo faceva un certo verso con la bocca, brontolavo fra me: per Bacco, è lei. Ma come dagli Ebrei prender l'abito a nolo! aver coraggio di venire fra noi? E poi parlar coi linci e squinci? e poi starsene con sì gran disinvoltura, e non temere una schiaffeggiatura? | |||
TISBE |
Già già questa figliastra fino in chi la somiglia è a noi funesta. | |||
MAGNIFICO |
Ma tu sai che tempesta mi piomberebbe addosso, se scuopre alcun come ho dilapidato il patrimonio suo! Per abbigliarvi, al verde l'ho ridotto. È diventato un vero sacco d'ossa. Ah se si scopre, avrei trovato il resto del carlino. | |||
CLORINDA |
(con aria di mistero) E paventar potete a noi vicino? | |||
MAGNIFICO |
Vi son buone speranze? | |||
CLORINDA |
Eh! niente niente. | |||
TISBE |
Posso dir ch'è certezza. | |||
CLORINDA |
Io quasi quasi potrei dar delle cariche. | |||
TISBE |
In segreto mi ha detto: anima mia, ha fatto un gran sospiro, è andato via. | |||
CLORINDA |
Un sospiro cos'è? quando mi vede subito ride. | |||
MAGNIFICO |
(riflettendo e guardando ora l'una ora l'altra) Ah! dunque qui sospira, e qui ride. | |||
CLORINDA |
Dite, papà barone voi che avete un testone: qual è il vostro pensier? ditelo schietto. | |||
MAGNIFICO |
Giocato ho un ambo e vincerò l'eletto. Da voi due non si scappa; oh come, oh come, figlie mie benedette, si parlerà di me nelle gazzette! Questo è il tempo opportuno per rimettermi in piedi. Lo sapete, io sono indebitato. Fino i stivali a tromba ho ipotecato. Ma che flusso e riflusso avrò di memoriali! ah questo solo è il paterno desìo. Che facciate il rescritto a modo mio. C'intenderem fra noi; viscere mie, mi raccomando a voi. | |||
[Aria] | ||||
MAGNIFICO che fra poco andrà sul trono, ah! non lasci in abbandono un magnifico papà. Già mi par che questo e quello, conficcandomi a un cantone e cavandosi il cappello, incominci: sor barone: alla figlia sua reale porterebbe un memoriale? Prende poi la cioccolata, e una doppia ben coniata faccia intanto scivolar. Io rispondo: eh sì, vedremo. Già è di peso? Parleremo, da palazzo può passar. Mi rivolto: e vezzosetta, tutta odori e tutta unguenti, mi s'inchina una scuffietta fra sospiri e complimenti: baroncino! Si ricordi quell'affare, e già m'intende; senza argento parla ai sordi. La manina alquanto stende, fa una piastra sdrucciolar. Io galante: occhietti bei! Ah! per voi che non farei! Io vi voglio contentar! Mi risveglio a mezzo giorno: suono appena il campanello, che mi vedo al letto intorno supplichevole drappello: questo cerca protezione; quello ha torto e vuol ragione; chi vorrebbe un impieguccio; chi una cattedra ed è un ciuccio; chi l'appalto delle spille, chi la pesca dell'anguille, ed intanto in ogni lato sarà zeppo e contornato di memorie e petizioni, di galline, di sturioni, di bottiglie, di broccati, di candele e marinati, di ciambelle e pasticcetti, di canditi e di confetti, di piastroni, di dobloni, di vaniglia e di caffè. Basta basta, non portate! Terminate, ve n'andate? Serro l'uscio a catenaccio. Importuni, seccatori, fuori fuori, via da me. (parte) |
Magnifico -> | |||
Recitativo | ||||
TISBE |
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CLORINDA |
Me lo domandi? | |||
TISBE |
Serva di vostr'altezza. | |||
CLORINDA |
A' suoi comandi. | |||
(partono, scostandosi e complimentandosi ironicamente) | Clorinda, Tisbe -> | |||
Scena seconda |
Ramiro, indi Cenerentola fuggendo da Dandini; poi Alidoro in disparte. |
<- Ramiro | ||
RAMIRO |
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<- Cenerentola, Dandini, Alidoro | ||||
DANDINI |
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CENERENTOLA |
O mutate linguaggio, o vado via. | |||
DANDINI |
Ma che? Il parlar d'amore è forse una stoccata? | |||
CENERENTOLA |
Ma io d'un altro sono innamorata! | |||
DANDINI |
E me lo dici in faccia? | |||
CENERENTOLA |
Ah! mio signore, deh! non andate in collera col mio labbro sincero. | |||
DANDINI |
Ed ami? | |||
CENERENTOLA |
Scusi... | |||
DANDINI |
Ed ami? | |||
CENERENTOLA |
Il suo scudiero. | |||
RAMIRO |
(palesandosi) Oh gioia! anima mia! | |||
ALIDORO |
(mostrando il suo contento) (Va a meraviglia!) | |||
RAMIRO |
Ma il grado e la ricchezza non seduce il tuo core? | |||
CENERENTOLA |
Mio fasto è la virtù, ricchezza è amore. | |||
RAMIRO |
Dunque saresti mia? | |||
CENERENTOLA |
Piano, tu devi pria ricercarmi, conoscermi, vedermi, esaminar la mia fortuna. | |||
RAMIRO |
Io teco, cara, verrò volando. | |||
CENERENTOLA |
Fermati: non seguirmi. Io te 'l comando. | |||
RAMIRO |
E come dunque? | |||
CENERENTOLA |
(gli dà un smaniglio) Tieni. Cercami; e alla mia destra il compagno vedrai. E allor... se non ti spiaccio... allor m'avrai. (parte) | Cenerentola -> | ||
(momento di silenzio) | ||||
RAMIRO |
Dandini, che ne dici? | |||
DANDINI |
Eh! dico che da principe sono passato a far da testimonio. | |||
[Recitativo e aria] | ||||
RAMIRO |
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ALIDORO |
Quel che consiglia il core | |||
RAMIRO |
(a Dandini) Principe non sei più: di tante sciocche si vuoti il mio palazzo. (chiamando i seguaci che entrano) Olà miei fidi, sia pronto il nostro cocchio, e fra momenti... così potessi aver l'ali dei venti. | <- seguaci | ||
CORO |
Oh! qual tumulto ha in seno comprenderlo non so. | |||
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(parte con i seguaci) | Ramiro, seguaci -> | |||
Scena terza |
Dandini, Alidoro; indi don Magnifico. |
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Recitativo | ||||
ALIDORO |
Alidoro -> | |||
DANDINI |
(passeggiando) Ma dunque io sono un ex? dal tutto al niente precipito in un tratto? Veramente ci ho fatto una bella figura! | |||
MAGNIFICO |
(entra premuroso) Scusi la mia premura... ma quelle due ragazze stan con la febbre a freddo. Si potrebbe sollecitar la scelta. | <- Magnifico | ||
DANDINI |
È fatta, amico. | |||
MAGNIFICO |
(con sorpresa, in ginocchio) È fatta! ah! per pietà! dite, parlate: è fatta! e i miei germogli... in queste stanze a vegetar verranno? | |||
DANDINI |
(alzandolo) Tutti poi lo sapranno; per ora è un gran segreto. | |||
MAGNIFICO |
E quale, e quale? Clorindina o Tisbetta? | |||
DANDINI |
Non giudicate in fretta. | |||
MAGNIFICO |
Lo dica ad un papà. | |||
DANDINI |
Ma silenzio. | |||
MAGNIFICO |
Si sa; via, dica presto. | |||
DANDINI |
(andando ad osservare) Non ci ode alcuno? | |||
MAGNIFICO |
In aria non si vede una mosca. | |||
DANDINI |
È un certo arcano che farà sbalordir. | |||
MAGNIFICO |
(smaniando) Sto sulle spine. | |||
DANDINI |
(annoiato, portando una sedia) Poniamoci a sedere. | |||
MAGNIFICO |
Presto, per carità. | |||
DANDINI |
Voi sentirete un caso assai bizzarro. | |||
MAGNIFICO |
(Che volesse maritarsi con me!) | |||
DANDINI |
Mi raccomando. | |||
MAGNIFICO |
(con smania che cresce) Ma si lasci servir. | |||
DANDINI |
Sia sigillato quanto ora udrete dalla bocca mia. | |||
MAGNIFICO |
Io tengo in corpo una segreteria. | |||
[Duetto] | ||||
DANDINI |
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MAGNIFICO |
Senza battere le ciglia, senza manco trarre il fiato io mi pongo ad ascoltar. Starò qui petrificato, ogni sillaba a contar. | |||
DANDINI |
(Oh! che imbroglio! che disdetta! Non so come cominciar.) | |||
MAGNIFICO |
(Ve' che flemma maledetta, si sbrigasse a incominciar.) | |||
DANDINI |
Uomo saggio e stagionato sempre meglio ci consiglia. Se sposassi una sua figlia, come mai l'ho da trattar? | |||
MAGNIFICO |
(Consiglier son già stampato.) Ma che eccesso di clemenza! Mi stia dunque Sua eccellenza... Bestia!... Altezza, ad ascoltar. Abbia sempre pronti in sala trenta servi in piena gala, due staffieri ~ sei cocchieri, tre portieri ~ due braccieri, cento sedici cavalli, duchi, conti e marescialli a dozzine convitati, pranzi sempre coi gelati poi carrozze, poi bombè, ed innanzi colle fiaccole per lo meno sei lacchè. | |||
DANDINI |
Vi rispondo senza arcani che noi siamo assai lontani. Ho un lettino ~ uno stanzino; ma piccino ~ ma meschino. Io non uso far de' pranzi; mangio sempre degli avanzi, non m'accosto a' gran signori, tratto sempre servitori. Me ne vado sempre a piè, o di dietro una scappavia, se qualcun mi vuol con sé. | |||
MAGNIFICO |
Non corbella? | |||
DANDINI |
Gliel prometto. | |||
MAGNIFICO |
Questo dunque? | |||
DANDINI |
È un romanzetto. È una burla il principato, sono un uomo mascherato. Ma venuto è il vero principe m'ha strappata alfin la maschera. Io ritorno al mio mestiere: son Dandini il cameriere. Rifar letti, spazzar abiti far la barba e pettinar. | |||
| ||||
MAGNIFICO |
Di quest'ingiuria, di quest'affronto il vero principe mi renda conto. | |||
DANDINI |
Oh non s'incomodi non farà niente. Ma parta subito, immantinente. | |||
MAGNIFICO |
Non partirò. | |||
DANDINI |
Lei partirà. | |||
MAGNIFICO |
Sono un barone. | |||
DANDINI |
Pronto è il bastone. | |||
MAGNIFICO |
Ci rivedremo, ci parleremo! | |||
DANDINI |
Ci rivedremo, ci parleremo! | |||
MAGNIFICO |
Non partirò. | |||
DANDINI |
Lei partirà. | |||
MAGNIFICO |
Tengo nel cerebro un contrabbasso che basso basso frullando va. Da cima a fondo, poter del mondo! Che scivolata, che gran cascata! Eccolo eccolo tutti diranno mi burleranno per la città. | |||
DANDINI |
Povero diavolo! È un gran sconquasso che d'alto in basso piombar lo fa. Vostr'eccellenza abbia prudenza. Se vuol rasoio, sapone e pettine, saprò arricciarla, sbarbificarla... ah ah! guardatelo, l'allocco è là. | |||
(partono) | Dandini, Magnifico -> | |||
Scena quarta |
Alidoro solo. |
<- Alidoro | ||
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Alidoro -> | |||
Scena quinta |
Sala terrena con camino in casa di don Magnifico. |
Cenerentola | ||
[Canzone] | ||||
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Recitativo | ||||
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(guarda lo smaniglio) cui dato ho il tuo compagno, è più caro di te. Quel signor principe che pretendea con quelle smorfie? Oh bella! Io non bado a' ricami, ed amo solo bel volto e cor sincero, e do la preferenza al suo scudiero. Le mie sorelle intanto... ma che occhiate! Parean stralunate! (s'ode bussare fortemente, ed apre) Qual rumore! (Uh? chi vedo! che ceffi!) Di ritorno! Non credea che tornasse avanti giorno. | |||
Scena sesta |
Don Magnifico, Clorinda, Tisbe e detta. |
<- Magnifico, Clorinda, Tisbe | ||
CLORINDA |
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MAGNIFICO |
(Ma cospetto! cospetto! Similissime sono affatto affatto. Quella è l'original, questa è il ritratto.) Hai fatto tutto? | |||
CENERENTOLA |
Tutto. Perché quel ceffo brutto voi mi fate così? | |||
MAGNIFICO |
Perché, perché... per una certa strega che rassomiglia a te... | |||
CLORINDA |
Su le tue spalle quasi mi sfogherei. | |||
CENERENTOLA |
Povere spalle, cosa c'hanno che far? | |||
Cominciano lampi e tuoni, indi si sente il rovesciarsi di una carrozza. | ||||
TISBE |
||||
MAGNIFICO |
Altro che temporale! Un fulmine vorrei che incenerisse il camerier... | |||
CENERENTOLA |
Ma dite, cosa è accaduto? avete qualche segreta pena? | |||
MAGNIFICO |
(con impeto) Sciocca! va' là, va' a preparar la cena. | |||
CENERENTOLA |
Vado sì, vado. (Ah che cattivo umore. Ah! lo scudiere mio mi sta nel core.) (parte) | Cenerentola -> | ||
[Temporale] | ||||
Scena settima |
Don Magnifico, Tisbe, Clorinda, indi Ramiro da principe e Dandini. |
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Recitativo parlante | ||||
MAGNIFICO |
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CLORINDA |
Zitto... non sentite? | |||
(si sente cadere una carrozza) | ||||
MAGNIFICO |
Una carrozza. | |||
CLORINDA |
Che gran botto! | |||
MAGNIFICO |
È fatta. Non si rialza più. | |||
TISBE |
Forse qualcuno rovesciato sarà. | |||
DANDINI |
Soccorso... aita... | |||
TISBE |
Corriamo a sollevarli. | |||
CLORINDA |
Scioccarella! Che importa a te di chi si rompe il collo? | |||
(si sente bussare) | ||||
MAGNIFICO |
Diavolo! chi sarà! | |||
(apre, entra Dandini, indi don Ramiro) | <- Dandini, Ramiro | |||
DANDINI |
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MAGNIFICO |
Uh! Siete voi! Ma il principe dov'è? | |||
DANDINI |
(accennando Ramiro) Lo conoscete! | |||
MAGNIFICO |
(rimanendo sorpreso) Lo scudiero? Oh! guardate. | |||
RAMIRO |
Signore perdonate se una combinazione... | |||
MAGNIFICO |
Che dice! Si figuri! mio padrone! (alle figlie) (Eh non senza perché venuto è qua. La sposa, figlie mie, fra voi sarà.) Ehi, presto, Cenerentola, porta la sedia nobile. | |||
RAMIRO |
No, no: pochi minuti. Altra carrozza pronta ritornerà. | |||
MAGNIFICO |
Ma che! gli pare! | |||
CLORINDA |
(con premura verso le quinte) Ti sbriga, Cenerentola. | |||
Scena ottava |
Cenerentola recando una sedia nobile a Dandini, che crede il principe. |
<- Cenerentola | ||
CENERENTOLA |
||||
MAGNIFICO |
Dalla al principe, bestia, eccolo lì. | |||
CENERENTOLA |
Questo! Ah che vedo! Principe! (sorpresa riconoscendo per principe don Ramiro; si pone le mani sul volto e vuol fuggire) | |||
RAMIRO |
T'arresta. Che! Lo smaniglio!... è lei! che gioia è questa! | |||
[Sestetto] | ||||
RAMIRO |
||||
CENERENTOLA |
(osservando il vestito del prence) Voi prence siete? | |||
CLORINDA E TISBE |
Qual sorpresa! | |||
DANDINI |
Il caso è bello! | |||
MAGNIFICO |
(volendo interrompere Ramiro) Ma... | |||
RAMIRO |
Tacete. | |||
MAGNIFICO |
Addio cervello. (prende a sé Ramiro e Dandini) Se... | |||
RAMIRO E DANDINI |
Silenzio. | |||
TUTTI |
Che sarà! | |||
CLORINDA |
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MAGNIFICO |
(come sopra, da un'altra parte) Serva audace! E chi t'insegna di star qui fra tanti eroi? Va' in cucina, serva indegna, non tornar mai più di qua. | |||
RAMIRO |
(frapponendosi con impeto) Alme vili! invan tentate insultar colei che adoro; alme vili! paventate: il mio fulmine cadrà. | |||
DANDINI |
Già sapea che la commedia si cangiava al second'atto; ecco aperta la tragedia, me la godo in verità. | |||
CLORINDA E TISBE |
(Son di gelo.) | |||
MAGNIFICO |
(Son di stucco.) | |||
RAMIRO |
(Diventato è un mamalucco.) | |||
CLORINDA, TISBE E MAGNIFICO |
Ma una serva... | |||
RAMIRO |
(facendo una mossa terribile) Olà tacete. L'ira mia più fren non ha! | |||
CENERENTOLA |
(in ginocchio a don Ramiro, che la rialza) Ah! signor, s'è ver che in petto qualche amor per me serbate, compatite, perdonate, e trionfi la bontà. | |||
CLORINDA, TISBE E MAGNIFICO |
Ah! l'ipocrita guardate! Oh che bile che mi fa. | |||
RAMIRO E DANDINI |
Quelle lagrime mirate: qual candore, qual bontà! | |||
MAGNIFICO |
Ma in somma delle somme, altezza, cosa vuole? | |||
RAMIRO |
Piano: non più parole. (prende per mano Cenerentola) Questa sarà mia sposa. | |||
CLORINDA, TISBE E MAGNIFICO |
Ah! ah! dirà per ridere. (a Cenerentola) Non vedi che ti burlano? | |||
RAMIRO |
Lo giuro: mia sarà. | |||
MAGNIFICO |
Ma fra i rampolli miei, mi par che a creder mio... | |||
RAMIRO |
(con aria di disprezzo, contraffacendolo) Per loro non son io. Ho l'anima plebea, ho l'aria dozzinale. | |||
DANDINI |
Alfine sul bracciale ecco il pallon tornò e il giocator maestro in aria il ribalzò. | |||
RAMIRO |
(tenendo con dolce violenza Cenerentola) Vieni a regnar: lo impongo. | |||
CENERENTOLA |
(volendo baciar la mano a don Magnifico ed abbracciare le sorelle, è rigettata con impeto) Su questa mano almeno, e prima a questo seno... | |||
MAGNIFICO |
Ti scosta. | |||
CLORINDA E TISBE |
Ti allontana. | |||
RAMIRO |
Perfida gente insana! Io vi farò tremar. | |||
CENERENTOLA |
(passeggiando incerta, e riflettendo ed abbandonandosi a vari sentimenti) Dove son? che incanto è questo? Io felice! oh quale evento! È un inganno! ah! se mi desto! Che improvviso cangiamento! Sta in tempesta il mio cervello, posso appena respirar. | |||
GLI ALTRI |
Quello brontola e borbotta, questo strepita e s'adira, quello freme, questo fiotta, chi minaccia, chi sospira; va a finir che a' pazzarelli ci dovranno trascinar. | |||
RAMIRO E DANDINI |
Vieni, vieni. Amor ti guida a regnar e a trionfar. | |||
(Ramiro trae seco Cenerentola, ed è seguìto da Dandini e da don Magnifico) | Ramiro, Cenerentola, Dandini, Magnifico -> | |||
Scena nona |
Tisbe e Clorinda, indi Alidoro. |
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Recitativo | ||||
TISBE |
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CLORINDA |
Dalla rabbia io non vedo più lume. | |||
TISBE |
Mi pare di sognar; la Cenerentola... | |||
ALIDORO |
(entrando) Principessa sarà. | <- Alidoro | ||
CLORINDA |
Chi siete? | |||
ALIDORO |
Io vi cercai la carità. Voi mi scacciaste. E l'Angiolina, quella che non fu sorda ai miseri, che voi teneste come vile ancella, fra la cenere e i cenci, or salirà sul trono. Il padre vostro gli è debitor d'immense somme. Tutta si mangiò la sua dote. E forse forse questa reliquia di palazzo, questi non troppo ricchi mobili, saranno posti al pubblico incanto. | |||
TISBE |
Che fia di noi, frattanto? | |||
ALIDORO |
Il bivio è questo. O terminar fra la miseria i giorni, o curve a piè del trono implorar grazia ed impetrar perdono. Nel vicin atrio io stesso, presago dell'evento, la festa nuziale ho preparata: questo, questo è il momento. | |||
CLORINDA |
Abbassarmi con lei! Son disperata! | |||
[Aria] | ||||
Clorinda -> | ||||
Recitativo | ||||
ALIDORO |
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TISBE |
Cosa penso? Mi accomodo alla sorte: se mi umilio, alla fin non vado a morte. (parte) | Tisbe -> | ||
ALIDORO |
Giusto ciel! ti ringrazio! I voti miei non han più che sperar. L'orgoglio è oppresso. Sarà felice il caro alunno. In trono trionfa la bontà. Contento io sono. (esce) | Alidoro -> | ||
Scena ultima |
All'alzarsi della tenda scorgesi un atrio con festoni di fiori illuminato, e nel cui fondo su piccola base siedono in due ricche sedie Ramiro e Cenerentola in abito ricco; a destra in piedi Dandini, Dame e Cavalieri intorno. In un angolo don Magnifico, confuso, con gli occhi fitti in terra. Indi Alidoro, Clorinda e Tisbe, mortificate, coprendosi il volto. |
Ramiro, Cenerentola, Dandini, dame, cavalieri, Magnifico <- Alidoro, Clorinda, Tisbe | ||
[Finale II. Coro e scena] | ||||
CORO | ||||
RAMIRO |
||||
CENERENTOLA |
Signor, perdona la tenera incertezza che mi confonde ancor. Poc'anzi, il sai, fra la cenere immonda... ed or sul trono... e un serto mi circonda. | |||
MAGNIFICO |
(corre in ginocchio) Altezza... a voi si prostra. | |||
CENERENTOLA |
Né mai m'udrò chiamar la figlia vostra? | |||
RAMIRO |
(accennando le sorelle) Quelle orgogliose... | |||
CENERENTOLA |
Ah prence, io cado ai vostri piè. Le antiche ingiurie mi svanir dalla mente. Sul trono io salgo, e voglio starvi maggior del trono. E sarà mia vendetta il lor perdono. | |||
CENERENTOLA Nacqui all'affanno, al pianto. Soffrì tacendo il core; ma per soave incanto, dell'età mia nel fiore, come un baleno rapido la sorte mia cangiò. (a don Magnifico e sorelle) No no ~ tergete il ciglio; perché tremar, perché? A questo sen volate; figlia, sorella, amica tutto trovate in me. (abbracciandole) |
(♦) | |||
TUTTI |
M'intenerisce e m'agita, è un nume agli occhi miei. Degna del tron tu sei ma è poco un trono a te. | |||
CENERENTOLA |
Padre... sposo... amico... oh istante! | |||
|
||||
CORO |
Tutto cangia a poco a poco cessa alfin di sospirar. Di fortuna fosti il gioco: incomincia a giubilar. | |||
Gabinetto nel palazzo di don Ramiro.
[Introduzione. Coro di Cavaleri]
Di': sogni ancor che il principe
(Ramiro si nasconde)
(Alidoro in disparte)
(Ramiro si palesa)
E allor... se non ti spiaccio...
(Alidoro si scopre)
Sala terrena con camino.
(lampi e tuoni, indi si sente il rovesciarsi di una carrozza)
Atrio con festoni di fiori illuminato.