[Sinfonia] | ||||
Scena prima |
Antica sala terrena nel castello del Barone, con cinque porte, a destra camino, tavolino con specchio, cestella con fiori e sedie. |
Clorinda, Tisbe, Cenerentola | ||
[Introduzione] | ||||
CLORINDA |
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TISBE |
Sì sì sì: va bene lì. Meglio lì; no, meglio qui; risaltar di più mi fa. | |||
CLORINDA E TISBE |
A quest'arte, a tal beltà sdrucciolare ognun dovrà. | |||
CENERENTOLA |
Una volta c'era un re, che a star solo s'annoiò; cerca, cerca, ritrovò! Ma il volean sposar in tre. Cosa fa? Sprezza il fasto e la beltà, e alla fin scelse per sé l'innocenza e la bontà. La la là li li lì la la là. | |||
CLORINDA E TISBE |
Cenerentola, finiscila con la solita canzone. | |||
CENERENTOLA |
Presso al fuoco in un cantone via, lasciatemi cantar. Una volta c'era un re, una volta... | |||
CLORINDA |
E due, e tre. | |||
CLORINDA E TISBE |
La finisci sì o no? Se non taci, ti darò... | |||
CENERENTOLA |
Una volta... | |||
(s'ode picchiare, Cenerentola apre, ed entra Alidoro da povero) | <- Alidoro | |||
CLORINDA, TISBE E CENERENTOLA |
Chi sarà? | |||
ALIDORO |
Un tantin di carità. | |||
CLORINDA E TISBE |
Accattoni! Via di qua. | |||
CENERENTOLA |
Zitto, zitto: su, prendete questo po' di colazione. (versa una tazza di caffè, e lo dà con un pane ad Alidoro coprendolo dalle sorelle) Fate presto, per pietà. | |||
ALIDORO |
Forse il ciel il guiderdone pria di notte vi darà. | |||
CENERENTOLA |
Ah, non reggo alla passione. Che crudel fatalità! | |||
CLORINDA E TISBE |
(pavoneggiandosi) Risvegliar dolce passione più di me nessuna sa. | |||
CLORINDA |
(volgendosi ad osservare Alidoro) Ma che vedo! Ancora lì! | |||
TISBE |
Anche un pane? anche il caffè? | |||
CLORINDA E TISBE |
(scagliandosi contro Cenerentola) Prendi, prendi, questo a te. | |||
CENERENTOLA |
Ah! soccorso chi mi dà? | |||
ALIDORO |
(frapponendosi inutilmente) Vi fermate per pietà. | |||
(si picchia fortemente, Cenerentola corre ad aprire, ed entrano i cavalieri) | <- cavalieri | |||
CORO | ||||
CLORINDA |
Ma dunque il principe? | |||
CORO |
Or or verrà. | |||
CLORINDA, TISBE E CENERENTOLA |
E la bellissima? | |||
CORO |
Si sceglierà. | |||
Stretta dell'introduzione | ||||
CLORINDA E TISBE |
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CENERENTOLA |
Cenerentola vien qua. Cenerentola va' là. Cenerentola va' su. Cenerentola vien giù. Questo è proprio uno strapazzo! Mi volete far crepar? Chi alla festa, chi al sollazzo: ed io resto qui a soffiar. | |||
ALIDORO |
Nel cervello una fucina sta le pazze a martellar. Ma già pronta è la ruina, voglio ridere e schiattar. | |||
CORO |
Già nel capo una fucina sta le donne a martellar. Il cimento si avvicina, il gran punto di trionfar. | |||
Recitativo | ||||
CLORINDA |
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CORO |
Grazie. Ai cenni del principe noi siamo. | |||
cavalieri -> | ||||
CLORINDA |
(osservando il povero, e raggricciando il naso) Ancor qui siete? Qual tanfo! Andate, o ve ne pentirete. | |||
CENERENTOLA |
(accompagnando Alidoro) (Io poi quel mezzo scudo a voi l'avrei donato; ma non ho mezzo soldo. Il core in mezzo mi spaccherei per darlo a un infelice.) | |||
ALIDORO |
Forse al dì novello sarai felice. (parte) | Alidoro -> | ||
TISBE |
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CLORINDA |
Gli unguenti, le pomate. | |||
TISBE |
I miei diamanti. | |||
CENERENTOLA |
Uditemi, sorelle... | |||
CLORINDA |
Che sorelle! Non profanarci con sì fatto nome. | |||
TISBE |
E guai per te se t'uscirà di bocca! | |||
CENERENTOLA |
(Sempre nuove pazzie soffrir mi tocca.) (entra a sinistra) | Cenerentola -> | ||
TISBE |
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CLORINDA |
Nostro padre avvisarne convien. | |||
(questionando fra loro ed opponendosi a vicenda d'entrare a destra) | ||||
TISBE |
Esser la prima voglio a darne tal nuova. | |||
CLORINDA |
Oh! mi perdoni, io sono la maggiore. | |||
(crescendo nella rabbia fra loro) | ||||
TISBE |
No no, gliel vo' dir io. | |||
CLORINDA |
È questo il dover mio. Io svegliare lo vuò. Venite appresso. | |||
TISBE |
Ah! non la vincerai. | |||
CLORINDA |
(osservando fra le scene) Ecco egli stesso. | |||
Scena seconda |
Don Magnifico bieco in volto esce in beretta da notte e veste da camera, e dette, indi Cenerentola. |
<- Magnifico | ||
[Cavatina] | ||||
MAGNIFICO |
(♦) | |||
(Clorinda e Tisbe ridono quando non le guarda) | ||||
MAGNIFICO |
Via: silenzio, ed attenzione. State il sogno a meditar. Mi sognai fra il fosco, e il chiaro un bellissimo somaro; un somaro, ma solenne. Quando a un tratto, oh che portento! Su le spalle a cento a cento gli spuntarono le penne, ed in alto, fsct, volò! Ed in cima a un campanile come in trono si fermò. Si sentiano per di sotto le campane a sdindonar... Col cì cì, ciù ciù, di botto mi faceste risvegliar. Ma d'un sogno sì intralciato ecco il simbolo spiegato. La campana suona a festa? Allegrezza in casa è questa. Quelle penne? Siete voi. Quel gran volo? Plebe, addio. Resta l'asino di poi? Ma quell'asino son io; chi vi guarda vede chiaro che il somaro è il genitor. Fertilissima regina l'una e l'altra diverrà; ed il nonno una dozzina di nepoti abbraccerà. Un re piccolo di qua: un re bambolo di là, e la gloria mia sarà. | |||
Recitativo | ||||
CLORINDA |
||||
TISBE |
Il principe Ramiro... | |||
CLORINDA |
Che son tre dì che nella deliziosa... | |||
TISBE |
Vicino mezzo miglio venuto è ad abitar... | |||
CLORINDA |
Sceglie una sposa... | |||
TISBE |
Ci mandò ad invitar. | |||
CLORINDA |
E fra momenti... | |||
TISBE |
Arriverà per prenderci... | |||
CLORINDA |
E la scelta, la più bella sarà. | |||
MAGNIFICO |
Figlie, che dite! Quel principon! Quantunque io no 'l conosco... Sceglierà!... V'invitò... Sposa più bella! Io cado in svenimento. Alla favella è venuto il sequestro. Il principato per la spinal midolla già mi serpeggia, ed in una parola il sogno è storia, ed il somaro vola. Cenerentola, presto, portami il mio caffè. | |||
(Cenerentola entra, vuota il caffè, e lo reca nella camera di don Magnifico) | <- Cenerentola Cenerentola -> | |||
|
Viscere mie. Metà del mio palazzo è già crollata, e l'altra è in agonia. Fatevi onore. Mettiamoci un puntello. Figlie, state in cervello. (andando, tornando e riprendendo le figlie che stanno per partire) Parlate in punto e virgola. Per carità: pensate ad abbigliarvi: si tratta nientemen che imprinciparvi. | |||
(entra nelle sue stanze, Clorinda e Tisbe nella loro) | Magnifico, Clorinda, Tisbe -> | |||
Scena terza |
Don Ramiro. |
<- Ramiro | ||
[Duetto] | ||||
(vestito da scudiero, guarda intorno e si avanza a poco a poco) | ||||
|
Nessun risponde. In questa simulata sembianza le belle osserverò. Né viene alcuno? Eppur mi diè speranza il sapiente Alidoro, che qui saggia e vezzosa, degna di me trovar saprò la sposa. Sposarsi, e non amar! Legge tiranna, che nel fior de' miei giorni alla difficil scelta mi condanna! Cerchiam, vediamo. | |||
Scena quarta |
Cenerentola e detto. |
<- Cenerentola | ||
(Cenerentola, cantando fra' denti, con sottocoppa e tazza da caffè, entra spensierata nella stanza, e si trova a faccia a faccia con Ramiro, le cade tutto di mano, e si ritira in un angolo) | ||||
CENERENTOLA |
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RAMIRO |
Cos'è? | |||
CENERENTOLA |
Che batticuore! | |||
RAMIRO |
Forse un mostro son io! | |||
CENERENTOLA |
Sì... no, signore. | |||
RAMIRO |
||||
CENERENTOLA |
(Io vorrei saper perché il mio cor mi palpitò.) | |||
RAMIRO |
(Le direi, ma non ardisco.) | |||
CENERENTOLA |
(Parlar voglio, e taccio intanto.) | |||
CENERENTOLA E RAMIRO |
(Una grazia, un certo incanto, par che brilli su quel viso. Quanto caro è quel sorriso, scende all'alma, e fa sperar.) | |||
RAMIRO |
Del baron le figlie io chiedo. Dove son? qui non le vedo. | |||
CENERENTOLA |
Stan di là nell'altre stanze. Or verranno. (Addio speranze.) | |||
RAMIRO |
Ma, di grazia, voi chi siete? | |||
CENERENTOLA |
Io chi sono? Eh, non lo so. | |||
RAMIRO |
No 'l sapete? | |||
CENERENTOLA |
Quasi no. (accostandosi a lui sottovoce, e rapidissimamente correggendosi ed imbrogliandosi) Quel ch'è padre, non è padre... onde poi le due sorelle... era vedova mia madre... ma fu madre ancor di quelle... questo padre pien d'orgoglio... (Sta a vedere che m'imbroglio.) Deh! scusate, perdonate alla mia semplicità. | |||
RAMIRO |
(Mi seduce, m'innamora quella sua semplicità.) | |||
CLORINDA E TISBE |
(dalle loro stanze a vicenda ed insieme) Cenerentola, da me. | |||
RAMIRO |
Quante voci! che cos'è? | |||
CENERENTOLA |
A ponente ed a levante, a scirocco e a tramontana, non ho calma un solo istante, tutto, tutto tocca a me. (ora verso una, ora verso l'altra delle porte) Vengo, vengo: addio, signore. (con passione) (Ah! ci lascio proprio il core. Questo cor più mio non è.) | |||
RAMIRO |
(osservando sempre Cenerentola) (Quell'accento, quel sembiante, è una cosa sovrumana. Io mi perdo in questo istante; già più me non trovo in me. Che innocenza! che candore! Ah! m'invola proprio il core. Questo cor più mio non è.) | |||
(Cenerentola parte) | Cenerentola -> | |||
Scena quinta |
Ramiro solo, indi Don Magnifico in abito di gala senza cappello. |
|||
Recitativo | ||||
RAMIRO |
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<- Magnifico | ||||
MAGNIFICO |
Domando un milion di perdoni. Dica: e sua altezza il principe? | |||
RAMIRO |
Or ora arriva. | |||
MAGNIFICO |
E quando? | |||
RAMIRO |
Tra tre minuti. | |||
MAGNIFICO |
(in agitazione) Tre minuti! ah figlie, sbrigatevi: che serve? Le vado ad affrettar. Scusi; per queste ragazze benedette, un secolo è un momento alla toelette. (entra dalle figlie) | Magnifico -> | ||
RAMIRO |
Che buffone! E Alidoro mio maestro sostien che in queste mura sta la bontà più pura! Basta, basta, vedrem. Alle sue figlie convien che m'avvicini. Qual fragor!... non m'inganno, ecco Dandini. | |||
Scena sesta |
Cavalieri, Dandini, e detti, indi Clorinda e Tisbe. |
<- cavalieri, Dandini, Magnifico | ||
[Cavatina] | ||||
CORO |
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DANDINI | ||||
(Clorinda e Tisbe escono, e sono presentate a Dandini da don Magnifico in gala) | <- Clorinda, Tisbe | |||
CLORINDA |
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TISBE |
Sire... | |||
CLORINDA E TISBE |
Ma quanti favori! | |||
MAGNIFICO |
Che diluvio, che abisso di onori! | |||
DANDINI |
Nulla, nulla. Vezzosa! graziosa! (accostandosi a Ramiro, piano) Dico bene? Son tutte papà. | |||
RAMIRO |
Bestia! attento; ti scosta, di qua. | |||
DANDINI |
(alle due sorelle, che lo guardano con passione) Per pietà, quelle ciglia abbassate. Galoppando se n' va la ragione, e fra i colpi d'un doppio cannone spalancata la breccia è di già. (Ma al finir della nostra commedia, che tragedia ~ qui nascer dovrà!) | |||
CLORINDA E TISBE |
(Ei mi guarda, sospira ~ delira, non v'è dubbio, è mio schiavo di già.) | |||
RAMIRO |
(sempre osservando con interesse se torna Cenerentola) (Ah! perché qui non viene colei con quell'aria di grazia e bontà?) | |||
MAGNIFICO |
(osservando con compiacenza Dandini, che sembra innamorato) (È già cotto ~ stracotto ~ spolpato: l'eccellenza si cangia in maestà.) | |||
Recitativo | ||||
DANDINI |
||||
CLORINDA |
(con inchino) Grazie. | |||
MAGNIFICO |
(curvandosi) Altezze delle altezze, che dice? mi confonde: debolezze. | |||
DANDINI |
Vere figure etrusche, (piano a Ramiro) dico bene? | |||
RAMIRO |
Cominci a dirle grosse. | |||
DANDINI |
Io recito da grande, e grande essendo, grandi le ho da sparar. | |||
MAGNIFICO |
(piano alle figlie, con compiacenza) Bel principotto! Che non vi scappi, attente! | |||
DANDINI |
Or dunque, seguitando quel discorso che non ho cominciato, dai miei lunghi viaggi ritornato, e il mio papà trovato, che fra i quondam è capitombolato, e spirando ha ordinato che a vista qual cambiale io sia sposato, o son diseredato; fatto ho un invito a tutto il vicinato, e trovando un boccone delicato, per me l'ho destinato: ho detto, ho detto, e adesso prendo fiato. | |||
MAGNIFICO |
(Che eloquenza norcina!) | |||
<- Cenerentola | ||||
CENERENTOLA |
(entrando osserva l'abito del principe e Ramiro che la guarda) (Ah! che bell'abito! E quell'altro mi guarda.) | |||
RAMIRO |
(Ecco colei! Mi ripalpita il cor.) | |||
DANDINI |
Belle ragazze, se vi degnate inciambellare il braccio ai nostri cavalieri, il legno è pronto. | |||
CLORINDA |
(servita dai cavalieri) Andiam. | |||
TISBE |
(servita dai cavalieri) Papà, eccellenza, non tardate a venir. | |||
(Clorinda e Tisbe escono) | Clorinda, Tisbe, cavalieri -> | |||
MAGNIFICO |
(voltandosi) Che fai tu qui? Il cappello e il bastone. | |||
CENERENTOLA |
(scuotendosi dal guardar Ramiro) Eh! sì signor. (parte) | Cenerentola -> | ||
DANDINI |
Perseguitate presto con i piè baronali i magnifici miei quarti reali. (parte) | Dandini -> | ||
MAGNIFICO |
(entrando nella Camera dove è entrata Cenerentola) Monti in carrozza, e vengo. | |||
Magnifico -> | ||||
RAMIRO |
(E pur colei vo' riveder.) | |||
MAGNIFICO |
(di dentro, in collera) Ma lasciami. | |||
RAMIRO |
(La sgrida?) | |||
CENERENTOLA |
Sentite... | |||
(esce con cappello e bastone, trattenuto con ingenuità da Cenerentola) | <- Magnifico, Cenerentola | |||
MAGNIFICO |
Il tempo vola. | |||
RAMIRO |
(Che vorrà?) | |||
MAGNIFICO |
Vuoi lasciarmi? | |||
CENERENTOLA |
Una parola. | |||
[Quintetto] | ||||
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(♦) | |||
MAGNIFICO |
Ih! Ih! La bella Venere! Vezzosa! Pomposetta! Sguaiata! Covacenere! Lasciami, deggio andar. | |||
DANDINI |
(tornando indietro, ed osservando Ramiro immobile) Cos'è? qui fa la statua? | <- Dandini | ||
(sottovoce fra loro in tempo del solo di don Magnifico) | ||||
RAMIRO |
Silenzio, ed osserviamo. | |||
DANDINI |
Ma andiamo, o non andiamo? | |||
RAMIRO |
Mi sento lacerar. | |||
CENERENTOLA |
Ma una mezz'ora... un quarto. | |||
MAGNIFICO |
(alzando minaccioso il bastone) Ma lasciami o ti stritolo. | |||
RAMIRO E DANDINI |
(accorrendo a trattenerlo) Fermate. | |||
MAGNIFICO |
(sorpreso, curvandosi rispettoso a Dandini) Serenissima! (ora a Dandini ora a Cenerentola) Ma vattene. ~ Altezzissima! Servaccia ignorantissima! | |||
RAMIRO E DANDINI |
Serva? | |||
CENERENTOLA |
Cioè... | |||
MAGNIFICO |
(mettendole una mano sulla bocca e interrompendola) Vilissima d'un'estrazion bassissima, vuol far la sufficiente, la cara, l'avvenente, e non è buona a niente. (minacciando e trascinando) Va' in camera, va' in camera la polvere a spazzar. | |||
DANDINI |
(opponendosi con autorità) Ma caro don Magnifico via, non la strapazzar. | |||
RAMIRO |
(Or ora la mia collera non posso più frenar.) | |||
CENERENTOLA |
Signori, persuadetelo; portatemi a ballar. (Ah! sempre fra la cenere sempre dovrò restar?) | |||
(nel momento che don Magnifico staccasi da Cenerentola ed è tratto via da Dandini, entra Alidoro con taccuino aperto) | <- Alidoro | |||
ALIDORO |
Qui nel mio codice delle zitelle con don Magnifico stan tre sorelle. (a don Magnifico con autorità) Or che va il principe la sposa a scegliere, la terza figlia io vi domando. | |||
MAGNIFICO |
Che terza figlia mi va figliando? | |||
ALIDORO |
Terza sorella... | |||
MAGNIFICO |
Ella... morì... | |||
ALIDORO |
Eppur nel codice non v'è così. | |||
CENERENTOLA |
(Ah! di me parlano.) (ponendosi in mezzo con ingenuità) No, non morì. | |||
MAGNIFICO |
Sta' zitta lì. | |||
ALIDORO |
Guardate qui! | |||
MAGNIFICO |
(balzando Cenerentola in un cantone) Se tu respiri, ti scanno qui. | |||
RAMIRO, DANDINI E ALIDORO |
Dunque morì? | |||
MAGNIFICO |
(sempre tremante) Altezza sì. | |||
(momento di silenzio) | ||||
TUTTI |
(guardandosi scambievolmente) Nel volto estatico di questo e quello si legge il vortice del lor cervello, che ondeggia e dubita e incerto sta. | |||
MAGNIFICO |
(fra' denti, trascinando Cenerentola) Se tu più mormori solo una sillaba un cimiterio qui si farà. | |||
CENERENTOLA |
Deh soccorretemi, deh non lasciatemi, ah! di me, misera che mai sarà? | |||
RAMIRO |
Via consolatevi. (strappandola da don Magnifico) Signor lasciatela. (Già la mia furia crescendo va.) | |||
ALIDORO |
(frapponendosi) Via meno strepito: fate silenzio. O qualche scandalo qui nascerà. | |||
DANDINI |
Io sono un principe, o sono un cavolo? Vi mando al diavolo: venite qua. | |||
(lo strappa da don Magnifico, e lo conduce via) | ||||
(tutti seguono Dandini. Cenerentola corre in camera. Si chiude la porta di mezzo; un momento dopo rientra Alidoro con mantello da povero) | Dandini, Ramiro, Magnifico, Alidoro, Cenerentola -> | |||
Scena settima |
Dopo qualche momento di silenzio entra Alidoro in abito di pellegrino con gli abiti da filosofo sotto; indi Cenerentola. |
<- Alidoro | ||
Recitativo | ||||
ALIDORO |
||||
CENERENTOLA |
(esce e rimane sorpresa) Figlia voi mi chiamate? O questa è bella! Il padrigno barone non vuole essermi padre, e voi... | <- Cenerentola | ||
ALIDORO |
Tacete. Venite meco. | |||
CENERENTOLA |
E dove? | |||
ALIDORO |
Or ora un cocchio s'appresserà. Del principe anderemo al festin. | |||
CENERENTOLA |
(guardando lui, e le accenna gli abiti) Con questi stracci? Come Paris e Vienna? oh che bell'ambo. | |||
ALIDORO |
Osservate. Silenzio. (nel momento che si volge, Alidoro gitta il manto) Abiti, gioie, tutto avrete da me. Fasto, ricchezza non v'abbaglino il cor. Dama sarete; scoprirvi non dovrete. Amor soltanto tutto v'insegnerà. | |||
CENERENTOLA |
Ma questa è storia oppure una commedia? | |||
ALIDORO |
Figlia mia, l'allegrezza e la pena son commedia e tragedia, e il mondo è scena. | |||
[Aria] | ||||
(s'ode avvicinare una carrozza) | ||||
|
Odo del cocchio crescere il prossimo fragore... figlia, t'insegni il core, colui che devi amar. | |||
Aprono la porta; vedesi una carrozza. Cenerentola vi monta. Alidoro chiude la porta e sentesi la partenza della carrozza. | Cenerentola -> Alidoro -> | |||
Scena ottava |
Gabinetto nel casino di don Ramiro. |
<- Dandini, Clorinda, Tisbe, Magnifico, Ramiro | ||
Recitativo | ||||
DANDINI |
Caro il mio don Magnifico! Di vigne, di vendemmie e di vino m'avete fatto una dissertazione, lodo il vostro talento si vede che ha studiato. (a don Ramiro) Si porti sul momento dove sta il nostro vino conservato e se sta saldo e intrepido al trigesimo assaggio lo promovo all'onor di cantiniero. Io distinguo i talenti e premio il saggio. | |||
MAGNIFICO |
Prence: l'altezza vostra è un pozzo di bontà. Più se ne cava più ne resta a cavar. (piano alle figlie) Figlie! vedete? Non regge al vostro merto; n'è la mia promozione indizio certo. (forte) Clorinduccia, Tisbina, tenete allegro il re. Vado in cantina. (parte) | Magnifico -> | ||
RAMIRO |
Esamina, disvela e fedelmente tutto mi narrerai. Anch'io fra poco il cor ne tenterò. Del volto i vezzi svaniscon con l'età. Ma il core... | |||
DANDINI |
Il core credo che sia un melon tagliato a fette, un timballo l'ingegno, e il cervello una casa spigionata. (forte, come seguendo il discorso fatto sottovoce) Il mio voler ha forza d'un editto. Eseguite trottando il cenno mio. Udiste? | |||
RAMIRO |
Udii. | |||
DANDINI |
Fido vassallo, addio. | |||
(don Ramiro parte) | Ramiro -> | |||
Scena nona |
Dandini, Clorinda e Tisbe. |
|||
DANDINI |
||||
CLORINDA |
(tirando a sé Dandini) Con permesso: la maggiore son io, onde la prego darmi la preferenza. | |||
TISBE |
(tirando a sé Dandini) Con sua licenza: la minore son io, invecchierò più tardi. | |||
CLORINDA |
Scusi: quella è fanciulla, proprio non sa di nulla. | |||
TISBE |
Permetta: quella è un'acqua senza sale, non fa né ben né male. | |||
CLORINDA |
Di grazia: i dritti miei la prego bilanciar. | |||
TISBE |
Perdoni: veda, io non tengo rossetto. | |||
CLORINDA |
Ascolti: quel suo bianco è di bianchetto. | |||
TISBE |
Senta... | |||
CLORINDA |
Mi favorisca... | |||
DANDINI |
(sbarazzandosi con un poco di collera) Anime belle, mi volete spaccar? Non dubitate. Ho due occhi reali e non adopro occhiali. (a Tisbe) Fidati pur di me. (a Clorinda) Sta' allegra o cara. (A rivederci presto alla Longara.) (parte) | Dandini -> | ||
(ironicamente fra loro) | ||||
TISBE |
||||
CLORINDA |
Anzi all'altezza vostra. | |||
TISBE |
Verrò a portarle qualche memoriale. | |||
CLORINDA |
Lectum. | |||
TISBE |
Ce la vedremo. | |||
CLORINDA |
Forse sì, forse no. | |||
TISBE |
Poter del mondo! | |||
CLORINDA |
Le faccio riverenza. | |||
TISBE |
Oh! mi sprofondo! | |||
(partono da parti opposte) | Clorinda, Tisbe -> | |||
Scena decima |
Deliziosa nel casino del principe don Ramiro. |
Magnifico, cavalieri | ||
[Finale I] | ||||
CORO | ||||
MAGNIFICO |
Intendente? Direttor? Presidente? Cantinier? Grazie, grazie ~ che piacer! Che girandola ~ ho nel cor! Si venga a scrivere quel che dettiamo. | |||
(pongonsi intorno ai tavolini e scrivono) | ||||
|
Sei mila copie poi ne vogliamo. | |||
CORO |
Già pronti a scrivere tutti siam qui. | |||
MAGNIFICO «Noi don Magnifico»... Questo in maiuscole. Bestie! Maiuscole! Bravi! così. «Noi don Magnifico, duca e barone dell'antichissimo Montefiascone, grand'intendente, gran presidente», con gli altri titoli, con venti et cetera, in splenditudine d'autorità, riceva l'ordine chi leggerà. «Di più non mescere per anni quindici nel vino amabile d'acqua una gocciola, alias capietur et stranguletur.» Perché et cetera, laonde et cetera, nell'anno et cetera, barone et cetera. (sottoscrivendolo) | ||||
CORO |
Barone et cetera, è fatto già. | |||
MAGNIFICO |
Ora affiggetelo per la città. | |||
CORO |
Il pranzo in ordine andiamo a mettere, vino a diluvio si beverà. | |||
MAGNIFICO |
Premio bellissimo di piastre sedici a chi più malaga si beverà. | |||
(partono saltando intorno don Magnifico) | cavalieri, Magnifico -> | |||
Scena undicesima |
Dandini e don Ramiro correndo sul davanti del palco, osservando per ogni parte. |
<- Dandini, Ramiro | ||
RAMIRO |
||||
DANDINI |
Sotto voce, a mezzo tono in estrema confidenza: sono un misto d'insolenza, di capriccio e vanità. | |||
RAMIRO |
E Alidoro mi diceva che una figlia del barone... | |||
DANDINI |
Ah, il maestro ha un gran testone, oca eguale non si dà. (Son due vere banderuole ma conviene simular.) | |||
RAMIRO |
(Se le sposi pur chi vuole... seguitiamo a recitar.) | |||
Scena dodicesima |
Clorinda accorrendo da una parte, e Tisbe dall'altra. |
<- Clorinda, Tisbe | ||
CLORINDA |
||||
TISBE |
Principino, dove state? | |||
CLORINDA E TISBE |
Ah! perché m'abbandonate? Mi farete disperare. | |||
TISBE |
Io vi voglio. | |||
CLORINDA |
Vi vogl'io. | |||
DANDINI |
Ma non diamo in bagattelle! Maritarsi a due sorelle tutte insieme non si può. Una sposo. | |||
CLORINDA E TISBE |
(con interesse di smania) E l'altra? | |||
DANDINI |
(accennando Ramiro) E l'altra all'amico la darò. | |||
CLORINDA E TISBE |
No, no, no, no, un scudiero! oibò, oibò! | |||
RAMIRO |
(ponendosi loro in mezzo, con dolcezza) Sarò docile, amoroso, tenerissimo di cuore. | |||
CLORINDA E TISBE |
(guardandolo con disprezzo) Un scudiero! no, signore. Un scudiero! questo no. | |||
CLORINDA |
Con un'anima plebea! | |||
TISBE |
Con un'aria dozzinale! | |||
CLORINDA E TISBE |
(con affettazione) Mi fa male, mi fa male solamente a immaginar. | |||
RAMIRO E DANDINI |
(fra loro ridono) La scenetta è originale: veramente da contar. | |||
Scena tredicesima |
Coro di Cavalieri dentro le scene, indi Alidoro. |
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CORO |
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<- Alidoro | ||||
RAMIRO E DANDINI |
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ALIDORO |
Dama incognita qui vien, sopra il volto un velo tien. | |||
CLORINDA E TISBE |
Una dama! | |||
ALIDORO |
Signor sì. | |||
CLORINDA, TISBE, RAMIRO E DANDINI |
Ma chi è? | |||
ALIDORO |
No 'l palesò. | |||
CLORINDA E TISBE |
Sarà bella? | |||
ALIDORO |
Sì e no. | |||
RAMIRO E DANDINI |
Chi sarà? | |||
ALIDORO |
Ma non si sa. | |||
CLORINDA |
Non parlò? | |||
ALIDORO |
Signora no. | |||
TISBE |
E qui vien? | |||
ALIDORO |
Chi sa perché? | |||
TUTTI |
Chi sarà? chi è? perché? Non si sa ~ si vedrà. | |||
(momento di silenzio) | ||||
CLORINDA E TISBE |
(Gelosia già già mi lacera, già il cervel più in me non è.) | |||
ALIDORO |
(Gelosia già già le rosica, più il cervello in lor non è.) | |||
RAMIRO |
(Un ignoto arcano palpito ora m'agita; perché?) | |||
DANDINI |
(Diventato son di zucchero! Quante mosche intorno a me!) | |||
(Dandini fa cenno ad Alidoro d'introdurre la Dama) | ||||
Scena quattordicesima |
Cavalieri che precedono, e Schierani in doppia fila per ricevere Cenerentola, che in abito ricco ed elegante avanzasi velata. |
<- cavalieri, schierani, Cenerentola | ||
CORO |
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CENERENTOLA |
Sprezzo quei don che versa fortuna capricciosa; m'offra, chi mi vuol sposa, rispetto, amor, bontà. | |||
RAMIRO |
(Di quella voce il suono ignoto al cor non scende; perché la speme accende, di me maggior mi fa.) | |||
DANDINI |
Begli occhi, che dal velo vibrate un raggio acuto, svelatevi un minuto almen per civiltà. | |||
CLORINDA E TISBE |
(Vedremo il gran miracolo di questa rarità.) | |||
Cenerentola svelasi. Momento di sorpresa, di riconoscimento, d'incertezza. | ||||
TUTTI |
Ah! | |||
(ciascuno da sé guardando Cenerentola, e Cenerentola sogguardando Ramiro) | ||||
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Scena quindicesima |
Don Magnifico accorrendo, e detti. |
<- Magnifico | ||
MAGNIFICO |
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CLORINDA E TISBE |
Pareva ancor a noi, ma a riguardarla poi la nostra è goffa, e attratta, questa è un po' più ben fatta; ma poi non è una Venere da farci spaventar. | |||
MAGNIFICO |
Quella sta nella cenere; ha stracci sol per abiti. | |||
CENERENTOLA |
(Il vecchio guarda e dubita.) | |||
RAMIRO |
(Mi guarda e par che palpiti.) | |||
DANDINI |
Ma non facciam le statue, patisce l'individuo: andiamo, andiamo a tavola, poi balleremo il taice e quindi la bellissima con me s'ha da sposar. | |||
TUTTI |
Andiamo, andiamo a tavola, si voli a giubilar. | |||
DANDINI |
(Oggi che fo da principe per quattro vo' mangiar.) | |||
Stretta del finale I | ||||
TUTTI fra giardini e fra boschetti. I ruscelli sussurrando, gorgheggiando gli augelletti in un mare di delizie fanno l'animo nuotar. Ma ho timor che sotto terra piano piano, a poco a poco si sviluppi un certo foco; e improvviso a tutti ignoto balzi fuori un terremoto, che crollando ~ strepitando, fracassando ~ sconquassando, poi mi venga a risvegliar. E ho paura che il mio sogno vada in fumo a dileguar. | ||||
Antica sala terrena nel castello del Barone.
Una volta c'era... Ah! è fatta
Allegrissimamente, che bei quadri!
Grazie, vezzi, beltà scontrar potrai
(vedesi una carrozza)
Gabinetto nel casino di don Ramiro.
Deliziosa nel casino del principe don Ramiro.
(Cenerentola in abito ricco ed elegante avanzasi velata)
(Cenerentola svelasi; momento di sorpresa)