Portatosi all'espugnazione d'Efeso Brenno famoso guerriero, re de' Galli Senoni, piantò d'intorno a quelle mura le tende, stringendo la città con durissimo assedio. Dati però più volte gl'assalti, malagevole assai trovò l'impresa, per la valida resistenza de' difensori. Quando avara donzella patteggiato in mercede col duce tutto quell'oro, di cui splendevano ricche in gran copia le sue milizie, introdusse lo stesso nella piazza, impadronitosi della medesima. Mantenne Brenno la promessa, e punì nello stesso tempo la perfidia, e il tradimento, facendo versare sopra il capo di colei tutto l'oro, dal cui peso oppressa restò soffocata.
Supposti, e finzioni.
Che prima Brenno avesse espugnata la reggia di Sciro, fatti suoi prigionieri Eusonia figlia d'Artemidoro, ultimo re di Sciro defunto, e Leonzio generale del medesimo, ma che questi fossero poi ritolti da Camilla donzella guerriera creduta sorella della stessa Eusonia: e che ricoverandosi in Efeso, fossero motivo a Brenno per mover colà le sue armi. Che Brenno si fosse portato ad espugnar Sciro per la pretensione ch'avea su quella corona, essendo il padre suo Annubio passato a gl'imenei secondi con la vedova Candace regina di quel regno, che morto Annubio, Candace restasse gravida del medesimo di gemina prole che furono Camilla, e Leonzio, ma occultasse Leonzio, perché non apparissero successori al regno, a fine di facilitar le sue nozze col re d'Ibernia Artemid. Che spogliato del regno erasi ricoverato, e di cui s'era ella sommamente invaghita. Che richiesta da Brenno la bambina germana Candace per non tener da sé lontana la figlia persuadesse Licambe madre di Romerico generale di Brenno a far cambio con Elvira figlia bambina della stessa. Licambe, inviando la stessa Elvira a Brenno invece della germana. Che col consenso d'Artemidoro facesse nutrire Camilla con Eusonia figlia della prima consorte del medesimo essendo ambe cresciute insieme, e credute sorelle. Ch'Eusonia ancora in fasce fosse stabilita in consorte a Brenno dal padre del medesimo, rimaste le regie firme in mano a Candace dopo la morte d'Artemidoro padre della detta Eusonia. Che morto Artemidoro restando Candace senza prole del medesimo, per non defraudare i propri parti della dovuta successione al regno (avida però di regnare il rimanente di sua vita) avesse consegnato agli stessi un simulacro di due figure, dove simboleggiava i figli gemelli, entro a quali aveva fatto chiudere le firme delle nozze di Eusonia, e l'istoria della loro legittima successione, ordinando agl'istessi, che dopo, ch'ella fosse morta, spezzassero il simulacro, che sarebbero loro derivate grandi fortune. Che il detto simulacro dopo l'espugnazione di Sciro fosse custodito, e trasportato in Efeso da Camilla. Finalmente, che da Eusonia restasse introdotto in Efeso Brenno, non per l'oro patteggiato, ma per opra d'amore, essendosi di lui invaghita, mentre era sua prigioniera insieme con Leonzio, di cui non meno restò all'ora accesa Elvira la creduta sorella di Brenno. Con questi verisimili si va intrecciando il dramma a cui porge il nome di Brenno in Efeso.