«...Gustavo Colline, il grande filosofo; Marcello, il grande pittore; Rodolfo, il grande poeta; e Schaunard, il grande musicista -come essi si chiamavano a vicenda- frequentavano regolarmente il Caffè Momus dove erano soprannominati: i quattro moschettieri, perché indivisibili. | ||||
«Essi giungevano infatti e giuocavano e se ne andavano sempre insieme e spesso senza pagare il conto e sempre con un "accordo" degno dell'orchestra del Conservatorio. | ||||
«Madamigella Musetta era una bella ragazza di venti anni... | ||||
«...Molta civetteria, un pochino di ambizione e nessuna ortografia... | ||||
«Delizia delle cene del quartiere latino... | ||||
«Una perpetua alternativa di brougham bleu e di omnibus, di via Breda e di quartiere latino. | ||||
«-O che volete?- Di tanto in tanto ho bisogno di respirare l'aria di questa vita. La mia folle esistenza è come una canzone: ciascuno de' miei amori è una strofa, - ma Marcello ne è il ritornello.» | ||||
Al quartiere latino |
Un crocicchio di vie che al largo prende forma di piazzale; botteghe, Venditori di ogni genere; da un lato, il Caffè Momus. |
gran folla, venditori, Rodolfo, Mimì, Colline, Schaunard, Marcello | ||
VENDITORI |
Latte di cocco! Giubbe! Carote! | |||
LA FOLLA |
Quanta folla, su, partiam! | |||
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Rodolfo, Mimì -> | ||||
MARCELLO |
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UN VENDITORE |
Prugne di Tours! | |||
(entra un gruppo di venditrici) | <- venditrici | |||
MARCELLO |
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(la ragazza si allontana ridendo) | ||||
SCHAUNARD |
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ALCUNE VENDITRICI |
Ninnoli, spillette! Datteri e caramelle! | |||
VENDITORI |
Fiori alle belle! | |||
COLLINE |
(se ne viene al ritrovo, agitando trionfalmente un vecchio libro) Copia rara, anzi unica: la grammatica runica! | |||
SCHAUNARD |
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MARCELLO |
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SCHAUNARD E COLLINE |
Rodolfo? | |||
MARCELLO |
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(uscendo dalla modista insieme a Mimì) | <- Rodolfo, Mimì | |||
RODOLFO |
Vieni, gli amici aspettano. | |||
VENDITORI |
Panna montata! | |||
MIMÌ |
(accennando ad una cuffietta che porta graziosamente) Mi sta bene questa cuffietta rosa? | |||
(Marcello, Schaunard e Colline cercano se vi fosse un tavolo libero fuori del caffè all'aria aperta, ma ve n'è uno solo ed è occupato da onesti borghesi. I tre amici li fulminano con occhiate sprezzanti, poi entrano nel caffè) | Marcello, Schaunard, Colline -> | |||
MONELLI |
Latte di cocco! | |||
VENDITORI |
Oh, la crostata! Panna montata! | |||
AL CAFFÈ |
Camerier! Un bicchier! Presto, olà! Ratafià! | |||
RODOLFO |
Sei bruna e quel color ti dona. | |||
MIMÌ |
(ammirando la bacheca di una bottega) Bel vezzo di corallo! | |||
RODOLFO |
Ho uno zio milionario. Se fa senno il buon dio, voglio comprarti un vezzo assai più bel! | |||
(Rodolfo e Mimì, in dolce colloquio, si avviano verso il fondo della scena e si perdono nella folla) | ||||
(ad una bottega del fondo un venditore monta su di una seggiola, con grandi gesti offre in vendita delle maglierie, dei berretti da notte, ecc. Un gruppo di ragazzi accorre intorno alla bottega e scoppia in allegre risate) | ||||
MONELLI |
Ah! Ah! Ah! Ah! | |||
SARTINE E STUDENTI |
(accorrendo nel fondo presso i monelli) Ah! Ah! Ah!... | |||
BORGHESI |
Facciam coda alla gente! Ragazze, state attente! Che chiasso! Quanta folla! Pigliam via Mazzarino! Io soffoco, partiamo! Vedi il Caffè è vicin! Andiamo là da Momus! (entrano nel caffè) | |||
VENDITORI |
Aranci, datteri, ninnoli, fior! | |||
(molta gente entra da ogni parte e si aggira per il piazzale, poi si raduna nel fondo. Colline, Schaunard e Marcello escono dal caffè portando fuori una tavola; li segue un cameriere co' le seggiole; i borghesi al tavolo vicino, infastiditi dal baccano che fanno i tre amici, dopo un po' di tempo s'alzano e se ne vanno. S'avanzano di nuovo Rodolfo e Mimì, questa osserva un gruppo di studenti) | <- Colline, Schaunard, Marcello | |||
RODOLFO |
Chi guardi? | |||
COLLINE |
Odio il profano volgo al par d'Orazio. | |||
MIMÌ |
Sei geloso? | |||
RODOLFO |
All'uom felice sta il sospetto accanto. | |||
SCHAUNARD |
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MIMÌ |
Sei felice? | |||
MARCELLO |
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RODOLFO |
Ah, sì, tanto! E tu? | |||
MIMÌ |
Sì, tanto! | |||
SARTINE E STUDENTI |
Là da Momus! Andiamo! (entrano nel caffè) | |||
(al cameriere, che corre frettoloso entro al caffè, mentre un altro ne esce con tutto l'occorrente per preparare la tavola) | ||||
MARCELLO, SCHAUNARD E COLLINE |
Lesto! | |||
(Rodolfo e Mimì s'avviano al Caffè Momus) | ||||
PARPIGNOL |
Ecco i giocattoli di Parpignol! | |||
RODOLFO |
(si unisce agli amici e presenta loro Mimì) Due posti. | |||
COLLINE |
Finalmente! | |||
RODOLFO |
Eccoci qui. | |||
(♦) | ||||
MARCELLO, SCHAUNARD E COLLINE |
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MARCELLO |
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COLLINE |
(accennando a Mimì) Digna est intrari. | |||
SCHAUNARD |
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COLLINE |
Io non do che un accessit! | |||
(tutti siedono intorno al tavolo, mentre il cameriere ritorna) | ||||
PARPIGNOL |
Ecco i giocattoli di Parpignol! | |||
COLLINE |
(vedendo il cameriere gli grida con enfasi) Salame! | |||
(il cameriere presenta la lista delle vivande, che passa nelle mani dei quattro amici, guardata con una specie di ammirazione e analizzata profondamente) | ||||
(da via Delfino sbocca un carretto tutto a fronzoli e fiori, illuminato a palloncini: chi lo spinge è Parpignol, il popolare venditore di giocattoli; una turba di ragazzi lo segue saltellando allegramente e circonda il carretto ammirandone i giocattoli) | <- Parpignol, bambine e ragazzi | |||
BAMBINE E RAGAZZI |
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SCHAUNARD |
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MARCELLO |
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SCHAUNARD |
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COLLINE |
Vin da tavola! | |||
SCHAUNARD |
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(bambine e ragazzi, attorniato il carretto di Parpignol, gesticolano con gran vivacità; un gruppo di mamme accorre in cerca dei ragazzi e, trovandoli intorno a Parpignol, si mettono a sgridarli; l'una prende il figliolo per una mano, un'altra vuole condur via la propria bambina, chi minaccia, chi sgrida, ma inutilmente, ché bambine e ragazzi non vogliono andarsene) | ||||
MAMME |
(strillanti e minaccianti) Ah! razza di furfanti indemoniati, che ci venite a fare in questo loco? A casa, a letto! Via, brutti sguaiati, gli scappellotti vi parranno poco! A casa, a letto, razza di furfanti, a letto! | |||
(una mamma prende per un orecchio un ragazzo il quale si mette a piagnucolare) | ||||
UN RAGAZZO |
(piagnucolando) Vo' la tromba, il cavallin!... | |||
(le mamme, intenerite, si decidono a comperare da Parpignol, i ragazzi saltano di gioia, impossessandosi dei giocattoli. Parpignol prende giù per via Commedia. I ragazzi e le bambine allegramente lo seguono, marciando e fingendo di suonare gli strumenti infantili acquistati loro) | Parpignol, bambine e ragazzi -> | |||
RODOLFO |
E tu, Mimì, che vuoi? | |||
MIMÌ |
La crema. | |||
(con somma importanza al cameriere, che prende nota di quanto gli viene ordinato) | ||||
SCHAUNARD |
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BAMBINE E RAGAZZI |
Viva Parpignol, Parpignol! (interno) Il tambur! Tamburel! (più lontano) Dei soldati il drappel! | |||
MARCELLO |
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MIMÌ |
(mostrando una cuffietta che toglie da un involto) Una cuffietta a pizzi, tutta rosa, ricamata; coi miei capelli bruni ben si fonde. Da tanto tempo tal cuffietta è cosa desiata!... Egli ha letto quel che il core asconde... Ora colui che legge dentro a un cuore sa l'amore ed è... lettore. | |||
SCHAUNARD |
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COLLINE |
(seguitando l'idea di Schaunard) ...che ha giù diplomi e non son armi prime le sue rime... | |||
SCHAUNARD |
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MARCELLO |
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RODOLFO |
La più divina delle poesie è quella, amico, che c'insegna amare! | |||
MIMÌ |
Amare è dolce ancora più del miele... | |||
MARCELLO |
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MIMÌ |
O dio!... l'ho offeso! | |||
RODOLFO |
È in lutto, o mia Mimì. | |||
SCHAUNARD E COLLINE |
(per cambiare discorso) Allegri, e un toast!... | |||
MARCELLO |
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MIMÌ, RODOLFO E MARCELLO |
(alzandosi) E via i pensier, alti i bicchier! Beviam! | |||
(all'angolo di via Mazzarino appare una bellissima signora dal fare civettuolo ed allegro, dal sorriso provocante. Le vien dietro un signore pomposo, pieno di pretensione negli abiti, nei modi, nella persona) | <- Musetta, Alcindoro | |||
TUTTI |
Beviam! | |||
MARCELLO |
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RODOLFO, SCHAUNARD E COLLINE |
(con sorpresa, vedendo Musetta) Oh! | |||
MARCELLO |
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RODOLFO, SCHAUNARD E COLLINE |
Musetta! | |||
BOTTEGAIE |
(vedendo Musetta) To'! ~ Lei! ~ Sì! ~ To'! ~ Lei! ~ Musetta! Siamo in auge! ~ Che toeletta! | |||
ALCINDORO |
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(con passi rapidi, guardando qua e là come in cerca di qualcuno, mentre Alcindoro la segue, sbuffando e stizzito) | ||||
MUSETTA |
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SCHAUNARD |
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(Musetta vede la tavolata degli amici innanzi al Caffè Momus ed indica ad Alcindoro di sedersi al tavolo lasciato libero poco prima dai borghesi) | ||||
ALCINDORO |
Come! qui fuori? Qui? | |||
MUSETTA |
Siedi, Lulù! | |||
ALCINDORO |
(siede irritato, alzando il bavero del suo pastrano e borbottando) Tali nomignoli, prego, serbateli al tu per tu! | |||
(un cameriere si avvicina e prepara la tavola) | ||||
MUSETTA |
Non farmi il Barbablù! (siede anch'essa al tavolo rivolta verso il caffè) | |||
COLLINE |
(esaminando il vecchio) È il vizio contegnoso... | |||
MARCELLO |
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MIMÌ |
È pur ben vestita! | |||
RODOLFO |
Gli angeli vanno nudi. | |||
MIMÌ |
La conosci! Chi è? | |||
MARCELLO |
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MUSETTA |
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ALCINDORO |
(frenandola) No, Musetta... zitto, zitto! | |||
MUSETTA |
(vedendo che Marcello non si volta) (Non si volta.) | |||
ALCINDORO |
(con comica disperazione) Zitto! zitto! zitto! Modi, garbo! | |||
MUSETTA |
(Ah, non si volta!) | |||
ALCINDORO |
A chi parli?... | |||
COLLINE |
Questo pollo è un poema! | |||
MUSETTA |
(Ora lo batto, lo batto!) | |||
ALCINDORO |
Con chi parli?... | |||
SCHAUNARD |
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MUSETTA |
Al cameriere! Non seccar! Voglio fare il mio piacere... | |||
ALCINDORO |
Parla pian parla pian! (prende la nota del cameriere e si mette ad ordinare la cena) | |||
MUSETTA |
...vo' far quel che mi pare! Non seccar. | |||
SARTINE |
(attraversando la scena, si arrestano un momento vedendo Musetta) Guarda, guarda chi si vede, proprio lei, Musetta! | |||
STUDENTI |
(attraversando la scena) Con quel vecchio che balbetta... | |||
SARTINE E STUDENTI |
...proprio lei, Musetta! (ridendo) Ah, ah, ah, ah! | |||
MUSETTA |
(Che sia geloso di questa mummia?) | |||
ALCINDORO |
(interrompendo le sue ordinazioni, per calmare Musetta che continua ad agitarsi) La convenienza... il grado... la virtù... | |||
MUSETTA |
(...vediam se mi resta tanto poter su lui da farlo cedere!) | |||
SCHAUNARD |
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MUSETTA |
(guardando Marcello, a voce alta) Tu non mi guardi! | |||
ALCINDORO |
(credendo che Musetta gli abbia rivolto la parola, se ne compiace e le risponde gravemente) Vedi bene che ordino!... | |||
SCHAUNARD |
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COLLINE |
Stupenda! | |||
RODOLFO |
Sappi per tuo governo che non darei perdono in sempiterno. | |||
SCHAUNARD |
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MIMÌ |
Io t'amo tanto, e son tutta tua!... Ché mi parli di perdono? | |||
COLLINE |
E l'altro invan crudel... finge di non capir, ma sugge miel!... | |||
MUSETTA |
(come sopra) Ma il tuo cuore martella! | |||
ALCINDORO |
Parla piano. | |||
MUSETTA |
(♦) | |||
MARCELLO |
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ALCINDORO |
Quella gente che dirà? | |||
MUSETTA |
...ed assaporo allor la bramosia sottil, che da gli occhi traspira e dai palesi vezzi intender sa alle occulte beltà. Così l'effluvio del desìo tutta m'aggira, felice mi fa! | |||
ALCINDORO |
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(Schaunard e Colline si alzano e si portano da un lato, osservando la scena con curiosità, mentre Rodolfo e Mimì rimangon soli, seduti, parlandosi con tenerezza. Marcello, sempre più nervoso ha lasciato il suo posto, vorrebbe andarsene, ma non sa resistere alla voce di Musetta) | ||||
ALCINDORO |
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RODOLFO |
Marcello un dì l'amò. | |||
SCHAUNARD |
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MUSETTA |
Chi sa mai quel che avverrà! | |||
RODOLFO |
La fraschetta l'abbandonò per poi darsi a miglior vita. | |||
(Alcindoro tenta inutilmente di persuadere Musetta a riprendere posto alla tavola, ove la cena è già pronta) | ||||
SCHAUNARD |
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COLLINE |
Santi numi, in simil briga... | |||
SCHAUNARD |
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COLLINE |
...mai Colline intopperà! | |||
ALCINDORO |
Parla pian! Zitta, zitta! | |||
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MUSETTA |
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ALCINDORO |
Che c'è? | |||
MUSETTA |
Qual dolore, qual bruciore! | |||
ALCINDORO |
Dove? (si china per slacciare la scarpa a Musetta) | |||
MUSETTA |
(mostrando il piede con civetteria) Al piè! | |||
(Alcindoro va via frettolosamente) | Alcindoro -> | |||
(Musetta e Marcello si abbracciano con grande entusiasmo) | ||||
MUSETTA |
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MARCELLO |
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SCHAUNARD |
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(un cameriere porta il conto) | ||||
RODOLFO, SCHAUNARD E COLLINE |
(alzandosi assieme a Mimì) Il conto? | |||
SCHAUNARD |
||||
COLLINE |
Chi l'ha richiesto? | |||
SCHAUNARD |
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RODOLFO E COLLINE |
(osservando il conto) Caro! | |||
(lontanissima si ode la ritirata militare che a poco a poco va avvicinandosi) | ||||
MONELLI |
(accorrendo da destra) La ritirata! | |||
SARTINE E STUDENTI |
(sortono frettolosamente dal Caffè Momus) La ritirata! | |||
SCHAUNARD |
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MARCELLO |
||||
SCHAUNARD |
||||
RODOLFO |
Ho trenta soldi in tutto! | |||
COLLINE, SCHAUNARD E MARCELLO |
Come? Non ce n'è più? | |||
SCHAUNARD |
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(portano le mani alle tasche: sono vuote: nessuno sa spiegarsi la rapida scomparsa degli scudi di Schaunard sorpresi si guardano l'un l'altro) | ||||
MUSETTA |
(al cameriere) Il mio conto date a me. (al cameriere che le mostra il conto) Bene! Presto, sommate quello con questo! (il cameriere unisce i due conti e ne fa la somma) Paga il signor che stava qui con me! | |||
RODOLFO, MARCELLO, SCHAUNARD E COLLINE |
(accennando dalla parte dove è andato Alcindoro) Paga il signor! | |||
MUSETTA |
Paga il signor! | |||
SCHAUNARD |
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MARCELLO |
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MUSETTA |
(ricevuti i due conti dal cameriere li pone sul tavolo al posto di Alcindoro) E dove s'è seduto ritrovi il mio saluto! | |||
RODOLFO, MARCELLO, SCHAUNARD E COLLINE |
E dove s'è seduto ritrovi il mio saluto! | |||
BORGHESI |
(accorrendo da sinistra, la ritirata essendo ancor lontana, la gente corre da un lato all'altro della scena guardando da quale via s'avanzano i militari) La ritirata! | |||
MONELLI |
S'avvicina per di qua!? (cercando di orientarsi) | |||
SARTINE E STUDENTI |
No, di là! | |||
MONELLI |
(indecisi, indicando il lato opposto) S'avvicinan per di là! | |||
SARTINE E STUDENTI |
Vien di qua! | |||
(si aprono varie finestre, appaiono a queste e sui balconi mamme coi loro ragazzi ed ansiosamente guardano da dove arriva la ritirata) | ||||
BORGHESI E VENDITORI |
(irrompono dal fondo facendosi strada tra la folla) Largo! Largo! | |||
RAGAZZI |
Voglio veder! Voglio sentir! Mamma, voglio veder! Papà, voglio sentir! Vo' veder la ritirata! | |||
MAMME |
Lisetta, vuoi tacer? Tonio, la vuoi finir? Vuoi tacer, la vuoi finir? | |||
(la folla ha invaso tutta la scena, la ritirata si avvicina sempre più dalla sinistra) | ||||
SARTINE E BORGHESI |
S'avvicinano di qua! | |||
LA FOLLA E VENDITORI |
Sì, di qua! | |||
MONELLI |
Come sarà arrivata la seguiremo al passo! | |||
MARCELLO |
||||
MARCELLO E COLLINE |
Che il vecchio non ci veda fuggir co' la sua preda! | |||
MARCELLO, SCHAUNARD E COLLINE |
Quella folla serrata il nascondiglio appresti! | |||
MIMÌ, MUSETTA, RODOLFO, MARCELLO, SCHAUNARD E COLLINE |
Lesti, lesti, lesti! | |||
VENDITORI |
(dopo aver chiuso le botteghe, vengono in strada) In quel rullio tu senti la patria maestà! | |||
(tutti guardano verso sinistra, la Ritirata sta per sbucare nel crocicchio, allora la folla si ritira e dividendosi forma due ali da sinistra al fondo a destra, mentre gli amici -con Musetta e Mimì- fanno gruppo a parte presso il caffè) | ||||
LA FOLLA |
Largo, largo, eccoli qua! In fila! | |||
(la ritirata militare entra da sinistra, la precede un gigantesco tamburo maggiore, che maneggia con destrezza e solennità la sua canna di comando, indicando la via da percorrere) | <- tamburo maggiore, ritirata militare | |||
LA FOLLA E VENDITORI |
||||
(la ritirata attraversa la scena, dirigendosi verso il fondo a destra. Musetta non potendo camminare perché ha un solo piede calzato, è alzata a braccia da Marcello e Colline che rompono le fila degli astanti, per seguire la ritirata; la folla vedendo Musetta portata trionfalmente, ne prende pretesto per farle clamorose ovazioni. Marcello e Colline con Musetta si mettono in coda alla ritirata, li seguono Rodolfo e Mimì a braccetto e Schaunard col suo corno imboccato, poi studenti e sartine saltellando allegramente, poi ragazzi, borghesi, donne che prendono il passo di marcia. Tutta questa folla si allontana dal fondo seguendo la ritirata militare) | tamburo maggiore, ritirata militare, gran folla, venditori -> | |||
| ||||
(intanto Alcindoro con un paio di scarpe bene incartocciate ritorna verso il Caffè Momus cercando di Musetta; il cameriere, che è presso al tavolo, prende il conto lasciato da questa e cerimoniosamente lo presenta ad Alcindoro, il quale vedendo la somma, non trovando più alcuno, cade su di una sedia, stupefatto, allibito) | <- Alcindoro | |||
Un crocicchio di vie che al largo prende forma di piazzale; botteghe; da un lato, il Caffè Momus.
Aranci, datteri! Caldi i marroni!
(molta gente entra da ogni parte e si aggira per il piazzale)
(camerieri entrano ed escono dal caffè)
(sbocca un carretto tutto a fronzoli e fiori, illuminato a palloncini)
(un gruppo di mamme accorre in cerca dei ragazzi e si mettono a sgridarli)
Or convien liberarsi del vecchio!