Ricco salone; alla sinistra una porta che dà sul foro; vicino al proscenio un uscio nascosto; alla destra un uscio che mette alle sale interne; nel fondo un lungo e largo terrazzo, fuor del quale si vede la piazza Doria; a mezza scena a destra seggiolone, tavola coll'occorrente per scrivere.
[N. 12 - Scena e duetto Paolo - Andrea]
Quei due vedesti? / Sì / Li traggi tosto
O doge ingrato! ch'io rinunci Amelia
Prigioniero in quai loco mi trovo?
O inferno! Amelia qui! L'ama il vegliardo!...
Che parlo!... ohimè!... deliro!...
[N. 14 - Scena e duetto Amelia Gabriele]
Tu qui?... / Amelia! / Chi il varco t'apria?
Il Doge vien; scampo non hai. T'ascondi!
(Amelia nasconde Gabriele sul terrazzo)
[N. 15 - Scena e sogno del Doge]
Figlia! / Sì afflitto, o padre mio? / T'inganni
Doge! ancor proveran la tua clemenza
(il Doge si addormenta)
(Gabriele va per trafiggere il Doge, ma Amelia va a porsi tra esso ed il padre)
[N. 16 - Scena, terzetto e coro. Finale II]
Insensato! Vecchio inerme il tuo braccio colpisce!
Quai gridi? / I tuoi nemici / Il so / S'addensa