Atto terzo

 
L'infamia!
 

Scena prima

Volte sotterranee nel tempio di sant'Ambrogio sparse di recenti sepolcri: gradinata in fondo per la quale vi si discende; una fioca lampada getta intorno qualche incerto raggio.
I Cavalieri della morte scendono a poco a poco, ed in silenzio: ognun d'essi porta una ciarpa ad armacollo, su cui havvi effigiato il capo d'uno scheletro umano.

 Q 

<- cavalieri

 
[N. 5 - Coro, Recitativo e Giuramento]

 N 

 

CAVALIERI

Fra queste dense tenebre,    

fra il muto orror di questi consci avelli,

sull'invocato cenere

de' padri qui giacenti e de' fratelli,

ripetasi l'accento

del sacro e formidabil giuramento.

S

 

Scena seconda

Arrigo, e detti.

<- Arrigo

 

ARRIGO

(sull'alto della scala)  

Campioni della morte, un altro labbro

a proferir s'accinge

il magnanimo voto, un altro core

a mantenerlo è presto,

pugnando al nuovo dì contro il rapace

fulvo signor, che avanza

pe' campi di Legnano.

CAVALIERI

Arrigo!... e vuoi?...

ARRIGO

Con voi morire, o trïonfar con voi.

CAVALIERI

Lombardo, e prode egli è!

ARRIGO

Son per valore

ultimo forse, ma per santo amore

della patria comun primier m'estimo...

o secondo a nessuno.

CAVALIERI

Sia, qual ei chiese, del bel numer'uno.

 
(al più anziano fra essi, che pone Arrigo in ginocchio a piè d'una tomba, e lo fregia della propria ciarpa: allora tutti i Cavalieri incrocicchiano i brandi sul capo di Arrigo, quindi lo sollevano e gli porgono l'amplesso fraterno: da ultimo, denudata anch'egli la spada, si pronunzia ad una voce il seguente giuramento)
 
Giuramento.

TUTTI

Giuriam d'Italia por fine ai danni,  

cacciando oltr'Alpe i suoi tiranni.

Pria che ritrarci, pria ch'esser vinti,

cader fra l'armi giuriamo estinti. ~

Se alcun fra noi, codardo in guerra,

mostrarsi al voto potrà rubello,

al mancatore nieghi la terra

vivo un asilo, spento un avello;

siccome gli uomini dio l'abbandoni,

quando l'estremo suo dì verrà:

il vil suo nome infamia suoni

ad ogni gente, ad ogni età.

(partono)

cavalieri, Arrigo ->

 
 

Scena terza

Appartamenti nel castello di Rolando.
Lida, ed Imelda.

 Q 

Imelda

<- Lida

 
[N. 6 - Scena e Duetto]

 N 

 
(Lida si avanza a rapidi passi; pallida è la sua fronte, incerto il suo sguardo)
 

IMELDA

Lida, Lida?... Ove corri?  

LIDA

Ove? ~ Che dirti,

s'io medesma lo ignoro?

IMELDA

Ahimè, turbata

sei tanto!... Dianzi, fra singulti, un foglio

vergasti...

LIDA
(con impeto)

Un foglio?... non è ver... che ardisci?

qual foglio?... tu mentisci...

innocente son io...

IMELDA

Ripor lo scritto

in sen ti vidi.

LIDA

(con delirio sempre crescente)

E il seno

qual aspide mi squarcia, e il suo veleno

del cor le più segrete

fibre mi tenta! Or vanne... il fallo svela,

m'accusa... ed accusarmi

a chi potresti? a dio?

Ma dio mi volle ad ogni costo rea!

Agli uomini? E qual pena

dar ponno i crudi? morte? e morte io bramo,

morte, qual sommo ben, domando e chiamo!

(gettandosi convulsa sopra un seggio)

IMELDA

Vaneggi!...

LIDA

(risorge, guarda all'intorno, fissa Imelda, prorompe in lagrime, e si abbandona nelle braccia di lei)

Aita!...

IMELDA

Parla...

LIDA

Un forsennato

s'avventa nella tomba, e seco tragge

la sua madre infelice,

che Lida maledice,

con l'ultimo singhiozzo!

IMELDA

(O mio sospetto!...)

Svelami... Arrigo forse?...

LIDA

Ah! tu l'hai detto. ~

Questo foglio stornar potria cotanta

sciagura.

IMELDA

Porgi.

LIDA

Oh, bada

che non ti scerna occhio mortal d'Arrigo

varcar la soglia!

IMELDA

Non temer... lo scritto

alcun de' suoi gli recherà...

(per uscire)

 

Scena quarta

Rolando, e dette.

<- Rolando

 

ROLANDO

T'arresta.  

LIDA

(Oh ciel!...)

(Imelda cela rapidamente il foglio)

ROLANDO

Pria di partir, te donna, e il frutto

del nostro imene a riveder mi trasse

amor! ~

(ad Imelda che rientra)

L'adduci al sen paterno.

 

Imelda ->

 

(commosso e cercando reprimersi)

~ (Il ciglio

molle ha di pianto!...)

LIDA

(Chi mi regge?...)

 
(Imelda riede col fanciullo, lo depone in braccio a Rolando, ed esce veloce per l'opposto lato. Rolando sta in lungo amplesso tra il figlio e la sposa)

<- Imelda, fanciullo

Imelda ->

 

ROLANDO

O figlio!...  

Vittoria il ciel promise

all'armi nostre, ma vittoria è prezzo

di sangue! e dove il mio

tutto spargessi...

LIDA

Non seguir!

ROLANDO

(accennando il figlio)

Tu resti

insegnatrice di virtude a lui.

LIDA

(Ed a tanti martir serbata io fui!)

 

ROLANDO

Digli ch'è sangue italico,    

digli ch'è sangue mio,

che dei mortali è giudice

la terra no, ma dio!

e dopo dio la patria

gli apprendi a rispettar.

S

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LIDA

Sperda ogni tristo augurio

la man che tempra il fato...

Non sai che a tanto strazio

mal regge il cor spezzato!...

(serrandosi al petto il fanciullo)

che il dì novello un orfano

potrebbe in lui trovar!

ROLANDO

(fa inginocchiare il fanciulletto, ed alzati gli occhi al cielo stende la destra sul capo di lui)

Deh! meco benedici

il figlio mio, signor!

LIDA

Dall'ire dei nemici

gli salva il genitor.

 
(Rolando ritorna il fanciullo nelle braccia materne: Lida si ritragge con esso)

Lida, fanciullo ->

 

Scena quinta

Arrigo, e detto.

<- Arrigo

 
[N. 7 - Scena e Aria]

 N 

 

ARRIGO

(non cinge la negra ciarpa)  

Rolando ~

tu m'appellasti...

ROLANDO

(va incontro ad Arrigo, lo conduce sul davanti, ed osserva attentamente all'intorno che altri non possa udirlo)

Sui lombardi campi

più volte allato noi pugnammo...

ARRIGO

E salva

in un di quei conflitti ebbi la vita

dal tuo valor.

ROLANDO

Ben sai di quale ardita

esultanza guerriera io sfavillava,

quando all'armi chiamava

la tromba, ed or!... le pieghe

più riposte dell'alma

a te svolger poss'io ~ fremito arcano

tutto m'investe! Or son marito e padre!

(si asciuga una lagrima)

ARRIGO

O Rolando...

ROLANDO

Di equestri elette squadre

a capo muover deggio innanzi l'alba

precursor dell'esercito: rimani

coi veronesi tu, ché della guerra

il consesso vi scelse

di Milano custodi.

ARRIGO

(Ignaro è ch'io poc'anzi!...)

ROLANDO

(stringendo la mano d'Arrigo, e portandola al suo cuore)

Arrigo... m'odi...

 

ROLANDO E ARRIGO

Se al nuovo dì pugnando  

al giorno io chiudo il ciglio,

affido e raccomando

a te la sposa e il figlio...

È pegno sacro ed ultimo

che all'amistade imploro!...

Esser tu déi per loro

l'angelo tutelar!

 

ARRIGO

(Ho pieno il cor di lagrime,

né posso lagrimar!)

 
(Arrigo pone la sua nella destra di Rolando, come in segno di giuramento)

ROLANDO

A me lo giura. M'abbraccia adesso...  

Che! dell'amico fuggi l'amplesso?...

 
(Arrigo lo abbraccia)

 

Addio!

 
(Arrigo rientra singhiozzante e precipitoso: Rolando s'avvia per l'opposto lato e già tocca la soglia, quando ascolta sommessamente richiamarsi)

Arrigo ->

 

Scena sesta

Marcovaldo, e detto.

<- Marcovaldo

 

MARCOVALDO

Rolando? ~ M'ascolta. ~ Offeso,  

tradito fosti!

ROLANDO

Io!

MARCOVALDO

Vilipeso

è l'onor tuo!

ROLANDO

Gran dio! l'onore!

MARCOVALDO

Da un'empia!

ROLANDO

Come?

MARCOVALDO

Da un seduttore!

ROLANDO

Nòmali.

MARCOVALDO

Arrigo, Lida.

ROLANDO

(la sua destra corre sul pugnale, ma s'arresta ad un tratto)

Ti giova

l'essere inerme!

MARCOVALDO

(gli porge un foglio)

Secura prova

ecco del fallo.

ROLANDO

Cifre di Lida!...

MARCOVALDO

Del ver presago vegliai l'infida...

La man che il foglio recar dovea

fu da me compra.

ROLANDO
(legge con voce tremula e rotta dal furore)

«Tutto apprendea.

Fra i Cavalieri sacri alla morte

ti sei votato... Move il consorte

ei primo incontro a Federigo...

Anzi la pugna vederti, Arrigo,

m'è duopo... Vieni... te ne scongiuro...

Pe 'l nostro...»

MARCOVALDO

Segui.

ROLANDO

(la parola vien meno sul di lui labbro, ma l'occhio scintillante e le membra convulse attestano l'estremo della rabbia)

«antico... amor...»

MARCOVALDO

(Di mia vendetta è già maturo

l'ambito istante!)

ROLANDO

Mi scoppia il cor.

 

Ahi! scellerate alme d'inferno,  

sposo ed amico tradir così!

Né la tua folgore, o nume eterno,

le inique teste incenerì?

Ma trema, ah! trema, coppia esecrata...

se il ciel t'assolve, io punirò!

L'ira tremenda in me destata

nel reo tuo sangue io spegnerò!

 

MARCOVALDO

(La tua repulsa, donna ostinata,  

in odio atroce l'amor cangiò.)

 
(partono)

Rolando, Marcovaldo ->

 
 

Scena settima

Una stanza sull'alto della torre: ferrea porta da un lato, in fondo verone che risponde sulle fossate delle mura. La bruna ciarpa d'Arrigo pende dallo schiniere d'un seggio.
Arrigo.

 Q 

Arrigo

 
[N. 8 - Scena, Terzetto e Finale III]

 N 

 

ARRIGO

(egli è sul verone)  

Regna la notte ancor, né s'ode intorno

che il mormorar del fiume

scorrente a piè di queste mura! Il foglio

alla madre infelice.

Compiasi.

(siede presso un tavolino e scrive)

 

Scena ottava

Lida, e detto.

<- Lida

 

LIDA

(s'inoltra tacitamente e figge gli sguardi sullo scritto)  

Vuoi morir!

ARRIGO
(corre smarrito alla porta e la chiude)

Che!

LIDA

Morir vuoi,

ed alla madre puoi

scriver la ria parola? O crudo, ignori

che sia l'amor de' figli!...

ARRIGO

Ah! Lida...

LIDA

Fra i perigli

di guerra, il forte per la patria espone

la vita, e s'egli cade,

al pianto del cordoglio

mescono i cari suoi pianti d'orgoglio.

Ma tal non è di te, di te che fermo

ad ogni costo hai di morir.

ARRIGO

Cessasti

d'amarmi, viver più non posso.

LIDA

Arrigo!...

Io t'amo!...

ARRIGO

Ciel!

LIDA

Sì, t'amo...

ARRIGO

Lida!...

LIDA

Ma noi dobbiamo

fuggirci, e viver, sin che dio lo impone,

tu per la madre, ed io pe 'l figlio!

ARRIGO

Ah!

LIDA

Sordo

fosti al mio scritto, e quindi

la speme di cangiarti

qui mi trasse...

ARRIGO

Io non ebbi...

 
(odesi battere alla porta, essi tendono l'orecchio silenziosi: la voce di Rolando appella)
 

ROLANDO
(dentro la scena)

Arrigo?  

 
(Arrigo e Lida restano come tocchi da fulmine. La voce ripete)
 

ROLANDO
(come sopra)

Arrigo?

ARRIGO

Su... quel... veron...

 
(Lida fugge sul verone, ed Arrigo ne serra le imposte, quindi apre la porta)

Lida ->

 

Scena nona

Rolando, e detto.

<- Rolando

 

ROLANDO

(dopo aver guardato all'intorno)  

M'è noto

che fra i guerrieri della morte il voto

di combatter sciogliesti, e pio riguardo

ti consigliò poc'anzi

certo il silenzio coll'amico.

ARRIGO

È vero...

ROLANDO

Ma stringe il tempo, e vengo

ad affrettarti...

ARRIGO

Sì... pur denso il velo

è della notte ancor... Va'... mi precedi...

ROLANDO

T'inganni: l'alba già si mostra... Vedi...

(sì dicendo spalanca il verone)

 

Scena decima

Lida, e detti.

<- Lida

 

LIDA

(cercando dissimulare invano il suo terrore e tremando da capo a piedi)  

Qui trassi... Volli scorgere...

ARRIGO

Sì... le falangi armate...

che in breve...

(uno sguardo di Rolando lo costringe a tacersi)

ROLANDO
(con forzata calma)

Io non v'interrogo,

perché vi discolpate?

 
(un momento di spaventevole silenzio. Lida più non reggendo alla sua terribile confusione cade genuflessa a piè del marito. Arrigo è come trascinato a seguirne l'esempio)
 

Ah! d'un consorte, o perfidi,  

scempio faceste orrendo!...

Ma sacro è questo titolo,

sacro, e del par tremendo,

poi ch'ambo nella polvere

vi tengo, ed al mio piè!

 

LIDA E ARRIGO

(E non mi coglie un fulmine?...

Non s'apre il suol per me?...)

 

LIDA

Rolando?...  

ROLANDO

Taci... arretrati...

esci da' lari miei...

è franto il nostro vincolo,

più sposa mia non sei.

ARRIGO

Ciel!

LIDA

Che dicesti?

ARRIGO

Ah! placati...

ella è innocente... io giuro...

ROLANDO

Ed osi tu difenderla?...

Chiudi quel labbro impuro...

paventa le mie furie!...

(stringendo l'elsa del pugnale)

ARRIGO

(offrendogli il petto)

Colpisci... morte io vo'...

ROLANDO

(sguainando la spada e scagliandosi contro Arrigo)

Empio!

LIDA

(trattenendolo)

T'arresta...

ARRIGO

Uccidimi...

LIDA

Oh dio!...

ARRIGO

M'uccidi...

ROLANDO

(la porta ricorre al suo sguardo; egli, come preso da nuova risoluzione, si ferma ad un tratto)

No.

 

Vendetta d'un momento  

sarebbe il trucidarti...

Poco dal sen strapparti

a brani a brani il cor...

Di cento morti e cento

supplizio avrai maggior!

ARRIGO

Ah! no: trafitto, esangue

a' piedi tuoi m'atterra...

Purgar tu déi la terra

d'un vil... d'un seduttor...

Non può lavar che il sangue

la macchia dell'onor!...

LIDA

(ad Arrigo)

Ah! cessa... tu l'inganni...

(a Rolando)

La rea soltanto io sono...

non grazie, non perdono...

mi vibra il ferro in cor...

Se a viver mi condanni

è troppo il tuo rigor!

 
(odesi un appello di trombe)
 

ROLANDO

Le trombe i prodi appellano...  

ARRIGO

(correndo a guardar presso il verone, mentre Rolando avvicinasi alla porta)

È ver.

LIDA

Terribil dì!...

ROLANDO

Tua pena sia... l'infamia!...

ARRIGO

Come!... l'infamia?...

ROLANDO

Sì!

(esce con la rapidità del baleno, e serrata la porta, ascoltasi per di fuori strepito di chiavi e catenacci)

ARRIGO

(nel colmo dello spavento si slancia sulla porta, la percorre con gli occhi, la tocca con le mani, cerca indarno ogni modo d'aprirla)

Ah! Rolando!... Il ciel ne attesto,

l'onor tuo non fu macchiato...

Schiudi.

LIDA

Arrigo...

ARRIGO

S'io qui resto,

d'ignominia fia notato

il mio nome!...

LIDA

Più non reggo...

(cade sovra un seggio. Comincia a sentirsi rumore d'armati, e scalpitio di cavalli)

ARRIGO

(tornando al verone)

Di Rolando la coorte

già procede...

(echeggian prolungati squilli di trombe.)

ah!

(con grido acutissimo e cacciandosi le mani fra i capelli)

Sì... lo veggo...

È il drappello della morte!...

(la disperazione, il delirio si pingono sul suo volto)

Oh furor! Quei prodi vanno

a salvar la patria, ed io!...

«Ov'è Arrigo? -sclameranno-

si nascose»...

LIDA

(levando desolata le mani al cielo)

O giusto iddio!...

ARRIGO

Teme il ferro dei nemici...

un infame, un vile egli è!

No... vi seguo...

(afferrando la ciarpa)

LIDA

(balzando in piedi)

Ciel!... che dici?...

ARRIGO

Viva Italia!

(si precipita dal verone)

Arrigo ->

 

LIDA

Arresta!... ohimè!

(cade tramortita)

 

Fine (Atto terzo)

Atto primo Atto secondo Atto terzo Atto quarto

Volte sotterranee nel tempio di sant'Ambrogio sparse di recenti sepolcri: gradinata in fondo per la quale vi si discende; una fioca lampada getta intorno qualche incerto raggio.

<- cavalieri

[N. 5 - Coro, Recitativo e Giuramento]

cavalieri
<- Arrigo

Campioni della morte, un altro labbro

cavalieri, Arrigo ->

Appartamenti nel castello di Rolando

Imelda
 
Imelda
<- Lida

[N. 6 - Scena e Duetto]

Lida, Lida? Ove corri? / Ove? Che dirti

Imelda, Lida
<- Rolando

T'arresta / Oh ciel!...

Lida, Rolando
Imelda ->

Lida, Rolando
<- Imelda, fanciullo
Lida, Rolando, fanciullo
Imelda ->

O figlio!... / Vittoria il ciel promise

Rolando
Lida, fanciullo ->
Rolando
<- Arrigo

[N. 7 - Scena e Aria]

Rolando, tu m'appellasti...

Rolando e Arrigo
Se al nuovo dì pugnando

A me lo giura. M'abbraccia adesso

Rolando
Arrigo ->
Rolando
<- Marcovaldo

Rolando? M'ascolta. Offeso

La tua repulsa, donna ostinata

Rolando, Marcovaldo ->

Una stanza sull'alto della torre: ferrea porta da un lato, in fondo verone che risponde sulle fossate delle mura.

Arrigo
 

[N. 8 - Scena, Terzetto e Finale III]

Regna la notte ancor, né s'ode intorno

Arrigo
<- Lida

Vuoi morir! / Che! / Morir vuoi

(odesi battere alla porta)

Arrigo? / Arrigo?

Arrigo
Lida ->
Arrigo
<- Rolando

M'è noto che fra i guerrieri

Arrigo, Rolando
<- Lida

Qui trassi... Volli scorgere...

Rolando, Arrigo e Lida
Ah! d'un consorte, o perfidi

Rolando?... / Taci... arretrati...

Rolando, Arrigo e Lida
Vendetta d'un momento

(odesi un appello di trombe)

Le trombe i prodi appellano...

(Arrigo si precipita dal verone)

Rolando, Lida
Arrigo ->

 
Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena sesta Scena settima Scena ottava Scena nona Scena decima
Parte della riedificata Milano, in vicinanza delle mura. Sito ombreggiato da gruppi d'alberi in vicinanza delle fossate colme d'acqua, che circondano i muri:... Sala magnifica nel municipio di Como: veroni chiusi nel fondo. Volte sotterranee nel tempio di sant'Ambrogio sparse di recenti sepolcri: gradinata in fondo per la quale vi... Appartamenti nel castello di Rolando Una stanza sull'alto della torre: ferrea porta da un lato, in fondo verone che... Piazza di Milano ove sorge un vestibolo di tempio.
[Sinfonia] [N. 1 - Introduzione] [N. 2 - Coro, Scena e Cavatina] [N. 3 - Scena e Duetto] [N. 4 - Coro, Scena e Duetto] [N. 5 - Coro, Recitativo e Giuramento] [N. 6 - Scena e Duetto] [N. 7 - Scena e Aria] [N. 8 - Scena, Terzetto e Finale III] [N. 9 - Preghiera] [N. 10 - Finale ultimo]
Atto primo Atto secondo Atto quarto

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