Atto secondo

 

Scena prima

Antico cimitero. Nel centro è una croce con gradini; a sinistra la porta d'un tempio internamente illuminato, a cui si ascende per grandiosa scalea; a destra più in fondo vedesi il castello di Stankar; la luna piove sua luce sulle sparse tombe ombreggiate da spessi cipressi; tra queste una ve n'ha di recente.
Lina, dal fondo agitatissima.

Bozzetti

 Q 

<- Lina

 

 

Oh cielo!... Ove son io!...  

Quale incognita possa mi trascina!...

Egli verrà!... Qui dove tutto è orrore!...

In ogni tomba sculto

in cifre spaventose

il mio delitto io leggo!...

Il murmure d'ogn'aura mi par voce

che un rimprovero suoni!

(s'aggira barcollando tra i sepolcri)

Ah di mia madre è questo il santo avello!...

Ella sì pura!... Ed io!...

Madre!... Madre, soccorri al dolor mio.

 

Ah dagli scanni eterei,    

dove beata siedi,

alla tua figlia volgiti,

l'affanno suo deh vedi,

queste pentite lacrime

offri all'eterno trono,

e se i beati piangono,

piangi tu pur con me.

Non vorrà il suo perdono

negarmi iddio per te.

S

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Scena seconda

Detta, e Raffaele frettoloso.

<- Raffaele

 

RAFFAELE

Lina... Lina?  

LINA

Parlate sommesso

per pietade... mio padre è qui presso.

Indovina Rodolfo... sa tutto...

RAFFAELE

Federico reo solo ei sospetta;

vostro padre la prova ha distrutto...

LINA

E il rimorso ch'eterno ne aspetta?

RAFFAELE

Non lo teme chi serve all'amore.

LINA

Fui sorpresa; non v'ama il mio core...

RAFFAELE

Cruda, io sempre pur v'amo...

LINA

Il provate:

i miei scritti, l'anel mi ridate...

di qua tosto partite... involatevi...

RAFFAELE

No, a difendervi qui resterò.

 

LINA

Dunque perdere volete

questa misera tradita!...

Se restate, la mia vita

tutta in pianto scorrerà!

Maledetto non andrete

dalla donna un dì beata,

chi rendeste sventurata

benedirvi ancor saprà.

 

Scena terza

Detti e Stankar che comparisce dal fondo, chiuso in un mantello; egli ha due spade.

<- Stankar

 

RAFFAELE

Io resto.  

LINA

Allor Rodolfo saprà tutto.

STANKAR

(entra improvvisamente tra loro)

Ei tutto ignorerà...

LINA

Padre!

STANKAR

Partite.

LINA

Ah, ne' vostr'occhi io leggo...

STANKAR

M'obbedite.

 
(Lina parte)

Lina ->

 

Scena quarta

Raffaele e Stankar.

 

STANKAR

Scegli...  

(gettando il mantello e presentandogli le spade)

RAFFAELE

Un duello?

STANKAR

Sì, mortale...

RAFFAELE

Ma la sorte non è eguale...

STANKAR

Tu ricusi!... Al mondo in faccia

vo' insultarti...

RAFFAELE

La minaccia

io non curo... fia lodato

chi avrà un veglio rispettato...

STANKAR

Se' un infame... un vile indegno

né ancor t'ecciti allo sdegno?

Spento è dunque in te l'onore?...

RAFFAELE

Paziente son, signore...

STANKAR

Oh mia rabbia!... Ebbene ascolta...

RAFFAELE

Basti!...

STANKAR

M'odi anco una volta;

s'ora invano t'ha gridato

vile, infame il labbro,

fare a tutti disvelato

chi tu sia saprò ben io.

RAFFAELE

Basti... Stankar!...

STANKAR

Venturiero,

che t'avvolgi nel mistero...

nobil conte Raffaello,

tu non sei che un trovatello!

RAFFAELE
(furente)

Ah! Una spada!...

STANKAR

Grazie, o sorte!

(presenta le spade a Raffaele, che ne sceglie una)

RAFFAELE

Una spada!... In guardia...

STANKAR

A morte.

STANKAR E RAFFAELE

(brandendo le spade)

Nessun demone, niun dio

a' miei colpi ti torrà.

Col tuo sangue il furor mio

l'onta infame tergerà.

(si battono accanitamente)

 

Scena quinta

Detti e Stiffelio dalla porta del tempio.

<- Stiffelio

 

STIFFELIO

Qual rumore!... Un duello!... Abbassate  

or quell'armi...

(scende)

STANKAR E RAFFAELE

Stiffelio!...

STIFFELIO

Voi siete!

Santo è il loco che sì profanate...

i sepolcri col piede premete,

sopra il capo la croce vi sta!

STANKAR
(a Raffaele)

Vieni altrove...

STIFFELIO

Dio pur vi sarà.

STANKAR E RAFFAELE

Ne lasciate... un di noi dée morire...

STIFFELIO

Io saprovvi dovunque seguire.

STANKAR

Dimmi, scordi a chi parli?

STIFFELIO

Di dio

ora parlo nel nome... Ascoltarmi

solo spetta qui a voi. Giù quell'armi;

sia l'offesa coperta d'oblio...

(a Stankar)

Il fratello perdoni al fratello...

STANKAR

Mai...

STIFFELIO

Più giovin... tu pria, Raffaello...

la tua destra?...

(lo disarma e gli stringe la mano)

STANKAR
(a Raffaele)

Oh eccesso inaudito!

La man stringi dell'uom ch'hai tradito!

STIFFELIO

Ah!... Tradito...

STANKAR

Che dissi!

STIFFELIO
(a Stankar)

Parlate?

STANKAR

No, lasciatemi...

STIFFELIO

Il vo'... terminate...

 

Scena sesta

Detti e Lina dal fondo.

<- Lina

 

LINA

(indietro)  

(Qui dell'armi!)

STIFFELIO
(a Stankar)

(inoltrandosi)

Si sveli il mistero.

LINA

Oh ciel!

STANKAR E RAFFAELE

Lina!

STIFFELIO

Saprò alfine il vero.

LINA

Grazia!... Grazia... Rodolfo...

STIFFELIO

Grazia!

Era dunque costui!...

STANKAR

Müller!

STIFFELIO

Ah!...

STIFFELIO

(a tutti)

Era vero?... Ah no!... È impossibile!...

Che ho mentito, almen dite...

un accento proferite...

vi scolpate per pietà!

Ma tu taci!... Ah tolto è il dubbio...

il mio piè ti schiaccerà!

STANKAR
(a Raffaele)

Or da dio con quelle lacrime

è il destino tuo già scritto...

reo tu sei di tal delitto

che più inulto non andrà.

S'ora fu sospeso il fulmine,

più tremendo poi cadrà.

Insieme

LINA

(spaventata si allontana da Stiffelio)

(Ah scoppiata è omai la folgore

che ruggia sulla mia testa,

e la vita che mi resta

morte lenta a me sarà!

Dio, che padre sei de' miseri,

non negarmi tua pietà.)

RAFFAELE
(a Stankar)

Pronto sono; che più tardasi?

Me tremante non vedrai;

dal mio braccio apprenderai

s'io conosca la viltà.

Nova pugna inevitabile

l'onor mio vendicherà.

 

STANKAR
(a Stiffelio)

Dessa non è, comprendilo,

che devi ora punire...

STIFFELIO

Ah veggo chi è il colpevole!

(a Stankar)

Onor vi fe' brandire

quel ferro a vendicarmi...

non più... riprendi l'armi...

(a Raffaele strappando la spada di mano a Stankar)

RAFFAELE

Contro di voi!... No 'l vo'...

STIFFELIO

Difenditi...

RAFFAELE

No... No.

STIFFELIO

Non odi in suon terribile

gridarti queste tombe:

trema, a punirti, o perfido

l'ora fatal tuonò!...

 

CORO
(dall'interno del tempio)

Non punirmi, signor, nel tuo furore,  

o come nebbia al sol dileguerò!

Miserere di me, pietà, signore,

miserere, e tue glorie canterò.

 

Scena settima

Detti e Jorg dal tempio.

<- Jorg

 

JORG

(dalla soglia)  

Stiffelio?

STIFFELIO

Quale suono!

(gli cade di mano la spada)

JORG

(raggiungendolo)

I tuoi fratelli sono...

STIFFELIO

Che von?

JORG

Conforti chiedono...

STIFFELIO

Conforti!... Ah!...

JORG

Torna in te!

 

STIFFELIO
(come in delirio)

Me disperato abbruciano  

ira, infernal furore,

tranquilli la man gelida

voi mi gravate al core...

Ah fate prima ch'ardermi

le vene cessi il sangue,

e la virtù che langue

sarà più forte in me!...

Lasciatemi, lasciatemi...

tutto il mio cor perdé.

 
S'ode nuovamente il coro interno dal tempio.
 

JORG

Non senti?...

TUTTI

Istante fiero!

JORG

Solleva il tuo pensiero...

e chi sei tu rammentati!

STIFFELIO
(scosso)

Assasveriano io sono!...

dio, a parlar loro ispirami...

TUTTI

Di pace, di perdono!...

(inginocchiandosi)

STIFFELIO

(sorgendo impetuoso)

Perdon!... Giammai!... La perfida...

sia maledetta!

TUTTI

Oh cielo!

(Lina cade in ginocchio al piè di Stiffelio)

JORG

(salito sui gradini)

Da questa croce agli uomini

ha il giusto perdonato...

STIFFELIO

(va barcollando)

La croce!... Ahimè!... Qual gelo!

Io muoio!...

(cade sui gradini)

TUTTI

Oh sventurato!

 

Fine (Atto secondo)

Atto primo Atto secondo Atto terzo

Antico cimitero; nel centro è una croce con gradini; a sinistra la porta d'un tempio internamente illuminato, a cui si ascende per grandiosa scalea; a destra più in fondo vedesi il castello di Stankar; la luna piove sua luce sulle sparse tombe ombreggiate da spessi cipressi; tra queste una ve n'ha di recente.

<- Lina

Oh cielo!... Ove son io!

Lina
<- Raffaele
Lina, Raffaele
<- Stankar

Io resto / Allor Rodolfo saprà tutto

Raffaele, Stankar
Lina ->

(Stankar e Raffaele si battono accanitamente)

Raffaele, Stankar
<- Stiffelio
Stiffelio, Raffaele e Stankar
Qual rumore! Un duello! Abbassate
Raffaele, Stankar, Stiffelio
<- Lina
Lina, Stiffelio, Stankar e Raffaele
Qui dell'armi! / Si sveli il mistero
Raffaele, Stankar, Stiffelio, Lina
<- Jorg
Tutti, Coro interno
Stiffelio? / Quale suono!

(s'ode nuovamente il coro interno dal tempio)

 
 
Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena sesta Scena settima
Sala terrena nel castello del conte Stankar; nel fondo una porta nel centro, con finestra a sinistra dello... Sala di ricevimento nel castello, illuminata e parata per una festa. Antico cimitero; nel centro è una croce con gradini; a sinistra la porta d'un tempio... Anticamera che mette a vari appartamenti. Sopra una tavola, due pistole, e l'occorrente per scrivere. Interno d'un tempio gotico sostenuto da grandi arcate; non si vedrà alcun altare; solamente appoggiata...
Atto primo Atto terzo

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