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Guardaroba regio.
Chi bacerai? Chi? / Armisia / O che sagace
Semplicetta è colei, teco non parlo
Tu il mio nume baciar? / Questi tuo nume!
Nicea mio sol non ti turbar / Sta lieta
Va': lusingami pur con l'arti mie
Per arrivar di Babilonia al trono
Palazzo d'Arbace in villa circondato da ameno boschetto.
Ma chi è costui, che coi lumi affissi
Beleso amico / Invito Arbace? O come
Prestu prender signur con multe belle
Ma veder un cinghial, che qua venir
Che miro o ciel! Da questa destra arciera
Armisia / Arbace / E qual propizia stella
Sire / Mio re / Che dir saprete audaci?
Appartamenti deliziosi di Nicea nella reggia con porta nel prospetto, ch'introduce nel bagno.
Signor / Che fa Nicea? / Nel bagno
Basta non più rimanti a dio / Deh ferma
Sire, signor / Che chiedi? / Ah corri / E dove?
Incostante Nicea, donna mendace
(le damigelle uscite formano il ballo)
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