Atto terzo

 

Scena prima

Galleria.
Eduige ed Unulfo.

 Q 

Eduige, Unulfo

 
Recitativo

EDUIGE

Del german nel periglio  

ritorna a naufragar ogni mia speme;

sangue, amor, gelosia, cieli, consiglio!

UNULFO

L'ostinato furor di Grimoaldo

condanna Bertarido, e vuol, ch'ei mora.

EDUIGE

Al suo fato involarlo, e alle ritorte,

non sa il tuo zelo?

UNULFO

E come?

EDUIGE

Alla tua fede è il prigionier commesso.

UNULFO

Libero Grimoaldo a me concede

nel carcere l'ingresso,

è vero; ma a che pro?

EDUIGE

(gli dà una chiave)

Questa è la chiave,

che nel carcer disserta la via,

che per sotterra guida nascosta

entro al real giardino;

là ne verrò con Rodelinda anch'io;

per quel cieco cammino quivi lo scorgeremo,

e fia mia cura che trovi aperto il varco,

per libero sortir fuor delle mura.

 
[N. 25 - Aria]

 N 

UNULFO

Un zeffiro spirò  

che serenò quest'alma,

e calma vi portò.

S'io salvo il mio il mio signore

altro non brama il core,

e pace allor avrò.

(parte)

Unulfo ->

 
Recitativo

EDUIGE

Con opra giusta io cancellar disegno  

l'enormità del fallo,

a cui mi spinse cieco amor di regno;

e di salvar confido Rodelinda,

il suo figlio, e Bertarido.

 
[N. 26 - Aria]

 N 

Quanto più fiera tempesta freme,  

tanto più speme

prendendo io vo.

Già lusinghiera, per mio conforto,

dice che in porto

io giungerò.

(parte)

Eduige ->

 

Scena seconda

Grimoaldo, Garibaldo e Guardie.

<- Grimoaldo, Garibaldo, guardie

 
Recitativo

GARIBALDO

O falso è Bertarido,  

o fu mendace del re degli Unni il foglio;

chiede la morte sua la gelosia del soglio.

GRIMOALDO

Agitato è il cor mio; muove il pensiero

or sospetto, or amore,

or speranza, or timore,

or bella gloria, or gelosia d'impero.

GARIBALDO

Questa ad ogn'altro affetto,

questa prevaglia; o siasi finto, o vero,

uccidi in Bertarido il tuo sospetto!

GRIMOALDO

Ma sia vero, o mendace, se Bertarido uccido,

e come spero d'ottener mai da Rodelinda pace?

GARIBALDO

E come averla puoi, vivo il consorte,

o sia mendace, o vero?

GRIMOALDO

Oh dio!

GARIBALDO

Sospiri? E degli scherni tuoi

pur ancor non t'avvedi?

Rodelinda, Eduige, uniscono

a' tuoi danni il loro sdegno;

o dai morte al fellone, o perdi un regno.

(parte)

Garibaldo, guardie ->

 
[N. 27 - Aria]

 N 

GRIMOALDO

Tra sospetti, affetti, e timori  

sento il seno ripieno d'affanni.

Or mi rendo, or m'accendo in furori

or mi pento, or pavento d'inganni.

(parte)

Sfondo schermo () ()

Grimoaldo ->

 
 

Scena terza

Carcere oscurissima.
Bertarido, e poi Unulfo.

 Q 

Bertarido

 
[N. 28 - Arioso]

 N 

BERTARIDO

Chi di voi fu più infedele,  

cieco amor, sorte crudele?

Chi di voi più m'ingannò?

Mi scacciò spietata sorte

pria dal soglio, e alle ritorte,

crudo amor, poi mi guidò.

 
(cade nella prigione una spada gettatavi da Eduige)
 
[N. 29 - Recitativo accompagnato]

 N 

 

Ma non so che, dal remoto balcon,  

mi cade al piè. Qui l'aere oscuro e fosco

vieta ogni oggetto al guardo.

(cerca col tatto per terra)

Pur lo trovai... da mano amica

certo mi viene il ferro, e par che dica:

son teco in ogni impresa,

stringimi in tua difesa,

d'ogni incontro funesto ti sottrarrò se vuoi,

lascia agli amici tuoi

cura del resto!

(snuda la spada)

Dunque ti stringo

oh caro, d'amico più fedel, fedele acciaro.

Ma già s'apron le porte

del carcere fatale, ecco di morte

il ministro di crudel;

giusti furori già m'accendono il sen.

 

<- Unulfo

 

Perfido, mori!  

(tira un colpo, e ferisce Unulfo, che era appunto entrato)

UNULFO

Bertarido, mio re!

BERTARIDO

Che feci? Unulfo? Ohimè!

UNULFO

Ben poco il sen t'accende

desio di libertade,

oh mio signore, se ferisci la man,

che a te la rende.

BERTARIDO

Ah destra scellerata!

Ah insano core! Ah caro amico!

Ah Bertarido ingrato!

Ciechi orrori e funesti!

E tu, ferro mal nato,

in mal punto spietato a me giungesti.

UNULFO

Non più, questi momenti troppo, ah!

Troppo son cari per spenderli in lamenti;

più della mia ferita preme

la tua salvezza, e la tua vita.

Queste già note spoglie abbandona, signor,

(gli fa lasciar la sopraveste)

e a miglior'uopo ripiglia il brando, ah!

(gli ripone la spada in mano)

Molto esserci può fatale ogni dimora,

andiamo!

BERTARIDO

Amico, allora che più son reo,

mi vuoi da lacci sciolto?

UNULFO

Oh dio! Parmi udir gente, ah! Partiam,

pria che il geloso custode s'accorga

della frode.

BERTARIDO

Ohimè! Che tanto è spietato

il mio piè quanto fu contro te la man;

se questa il tuo sangue versò,

quello il calpesta.

 
(partono per una via segreta della prigione)

Bertarido, Unulfo ->

 

Scena quarta

Eduige, che guida per la mano Rodelinda e Flavio.

<- Eduige, Rodelinda, Flavio

 
Recitativo

EDUIGE

Non temere signore! Germano!  

Alcun non sento; oscuro è il luogo.

RODELINDA

Ah! Che a ragion pavento.

EDUIGE

(sorte della prigione)

Prendo una luce!

Eduige ->

 

RODELINDA

Oh dio! Bertarido, cor mio,  

tu non rispondi? Dormi forse?

Dove sei? Dove t'ascondi?

 

<- Eduige

EDUIGE

(torna con una luce)

Germano!  

RODELINDA

Ah! Fui presaga; ecco le spoglie,

ecco di fresco sangue asperso il suolo!

Che più cerco, infelice? Questo sangue m'adira,

e questo manto, che il caro sposo mio... ah!

Che più dir non mi consente il pianto!

(piange)

EDUIGE

Ah, Rodelinda! Oh dio!

E qual conforto può darti il mio dolor?

RODELINDA

Eduige, è morto il tuo german;

(s'inginocchia ed abbraccia il figlio)

è morto, orfano figlio, il re tuo genitore,

il mio consorte.

EDUIGE

Ah! Tarda mia pietà, che in van

d'acciaro provvedesti sua mano!

RODELINDA

(si leva)

Or chi mi rende il freddo busto almeno,

onde in quel caro seno un bacio imprima,

e sul corpore adorato,

prevenendo il mio fato, il duol m'opprima!

 
[N. 30 - Aria]

 N 

Se 'l mio duol non è si forte,  

chi trafigge, oh dio!

Chi svena per pietà questo mio cor?

Ah! Che un duol peggior di morte

involare a un sen

che pena, e pietà, non è rigor.

 
(partono)

Rodelinda, Flavio, Eduige ->

 
 

Scena quinta

Giardino reale.
Bertarido e Unulfo.

 Q 

<- Bertarido, Unulfo

 
Recitativo

BERTARIDO

Amico, ah, che a me duole  

più che la tua ferita!

UNULFO

Signor, la destra solo

fu scopo al tuo valor:

lieve è la piaga.

BERTARIDO

Lascia che man pietosa

chiuda al sangue la strada.

UNULFO

Mio re confuso io sono.

Ormai convien ch'io vada

in traccia di tua sposa

e del tuo figlio.

Là, tra quelli virgulti

célati fin ch'io torni al tuo periglio.

 

Unulfo ->

BERTARIDO

Mi celerò; ma questo cor  

non teme più d'un tiranno

il perfido comando.

Giacché pietoso il ciel

sciolto mi rende altro

più non domando;

ché dal mio braccio

il fato dipende.

 
[N. 31 - Aria]

 N 

Se fiera belva ha cinto  

fra le catene il piede

col fremito richiede

la tolta libertà.

Ma poi da lacci sciolta

in fuga ognun rivolta

che, offesa, tosto apprende

a non usar pietà.

(parte)

Bertarido ->

 

Scena sesta

Grimoaldo solo.

<- Grimoaldo

 
[N. 32 - Recitativo accompagnato]

 N 

 

Fatto inferno è il mio petto;  

di più flagelli armate

ho dentro il core tre furie:

gelosia, sdegno ed amore;

e da più gole io sento,

quasi mastin crudele,

il rimorso latrar per mio tormento,

chiamandomi infedele,

spergiuro, usurpator, empio e tiranno.

Ma pur voi lusingate

le stanche mie pupille

ad un breve riposo, aure tranquille!

Sì, dormi Grimoaldo,

e se ritrovi pace tra i fonti e l'erbe,

delle regie superbe le mal sicure soglie

in abbandono lascia;

che prezioso è dell'alma

riposo al par del trono.

 
[N. 33 - Aria]

 N 

Pastorello d'un povero armento  

pur dorme contento,

sotto l'ombra d'un faggio o d'alloro.

Io, d'un regno monarca fastoso,

non trovo riposo,

sotto l'ombra di porpora e d'oro.

(seguitando la sinfonia, si addormenta)

 

Scena settima

Grimoaldo che dorme, e Garibaldo.

<- Garibaldo

 
Recitativo

GARIBALDO

Che miro? Amica sorte  

seconda i miei disegni.

Con la propria sua spada,

per questa istessa mano

che già lo coronò, per questa or cada.

(toglie a Grimoaldo la spada del fianco, e Grimoaldo svegliandosi dice)

GRIMOALDO

Quali insidie?

GARIBALDO

(Si desta.)

GRIMOALDO

E quale inganno...

Chi 'l ferro m'involò?

GARIBALDO

Muori tiranno!

 

Scena ottava

Grimoaldo, Garibaldo, Bertarido, poi Guardie, e poi Rodelinda con Flavio per la mano.

<- Bertarido

 

BERTARIDO

Tu morrai, traditor! Muori, rubello.  

(incalzando Garibaldo nella scena)

GRIMOALDO

Oh ciel! Soldati, o là!... chi mi difese? Oh dio!

Chi mai fu quello? Fu Bertarido?

(vengono le guardie)

<- guardie

Garibaldo, Bertarido ->

<- Rodelinda, Flavio

RODELINDA

Sì, fu Bertarido, colui che tu svenasti,

oh core indegno!

 

<- Bertarido

BERTARIDO

(torna)

Grimoaldo ecco il ferro!  

(getta la spada a piè di Grimoaldo)

RODELINDA

Oh ciel! Che miro? Veglio? Sogno, o deliro?

BERTARIDO

Miralo, egli è macchiato del sangue

d'un tuo caro; cadde trafitto, esangue,

chi a te fu traditore, a me rubello;

vendica il sangue suo pur col mio sangue!

 
[N. 34 - Aria]

 N 

Vivi tiranno! Io t'ho scampato,  

svenami, ingrato, sfoga il furor.

Volli salvarti sol per mostrarti

ch'ho di mia sorte più grande cor.

 
Recitativo

GRIMOALDO

Dunque sei Bertarido?  

RODELINDA

E qual maggiore prova ne vuoi

di quell'invitto core?

GRIMOALDO

Ma chi dalle ritorte ti sciolse il piede?

 

Scena ultima

Unulfo, e poi Eduige.

<- Unulfo

 

UNULFO

Eccoti innanzi il reo.  

 

<- Eduige

EDUIGE

Rimirar senz'orrore anch'io non seppi  

languire il mio german così tra ceppi.

GRIMOALDO

Se amici siete a Bertarido,

anch'io per amici vi accolgo,

che a lui deggio la vita,

Eduige mia sposa, al sen ti stringo;

e di Pavia sul trono a te dovuto regnando,

ogn'altro regno ormai rifiuto.

(prendendo Bertarido per mano)

Milano

ecco il tuo re, rendigli omaggi

al tuo primo signor.

BERTARIDO

No, Grimoaldo, altro da te non voglio...

GRIMOALDO

Prendi il figlio, la sposa, e prendi il soglio!

BERTARIDO

Cara, fuori siam di periglio.

RODELINDA

Sposo, ti stringo al sen; abbraccia al figlio!

 
[N. 34 - Aria]

 N 

Mio caro bene!  

Non ho più affanni

e pene al cor.

Vedendoti contento,

nel seno mio già sento,

che sol vi alberga amor.

 
Recitativo

BERTARIDO

Sposa, figlio, sorella, amici, oh dio!  

Vi stringo al seno; oh quanto a tutti,

a tutti voi deve il cor mio!

Si festeggi fra tanto di

questo regno in ogni parte, e sia al passato

martire in sì felice dì, di pari il gioire!

 
[N. 35 - Coro]

 N 

CORO
(tutti senza Garibaldo)

Dopo la notte oscura  

più lucido, più chiaro,

più amabile, più caro

ne spunta il sol quaggiù.

Tal dopo ria sventura,

figlio d'un bel soffrire,

più stabile gioire

nasce dalla virtù.

 

Fine (Atto terzo)

Atto primo Atto secondo Atto terzo

Galleria.

Eduige, Unulfo
 

Del german nel periglio

[N. 25 - Aria]

Eduige
Unulfo ->

Con opra giusta io cancellar disegno

[N. 26 - Aria]

Eduige ->
<- Grimoaldo, Garibaldo, guardie

O falso è Bertarido

Grimoaldo
Garibaldo, guardie ->

[N. 27 - Aria]

Grimoaldo ->

Carcere oscurissima.

Bertarido
 

[N. 28 - Arioso]

[N. 29 - Recitativo accompagnato]

Ma non so che, dal remoto balcon

Bertarido
<- Unulfo

Perfido, mori! / Bertarido, mio re!

Bertarido, Unulfo ->
<- Eduige, Rodelinda, Flavio

Non temere signore! Germano!

Rodelinda, Flavio
Eduige ->

Oh dio! Bertarido, cor mio

Rodelinda, Flavio
<- Eduige

Germano! / Ah! Fui presaga

[N. 30 - Aria]

Rodelinda, Flavio, Eduige ->

Giardino reale.

<- Bertarido, Unulfo

Amico, ah, che a me duole

Bertarido
Unulfo ->

Mi celerò ; ma questo cor

[N. 31 - Aria]

Bertarido ->
<- Grimoaldo

[N. 32 - Recitativo accompagnato]

Fatto inferno è il mio petto

[N. 33 - Aria]

(Grimoaldo si addormenta)

Grimoaldo
<- Garibaldo

Che miro? Amica sorte

Grimoaldo, Garibaldo
<- Bertarido

Tu morrai, traditor! Muori, rubello

Grimoaldo, Garibaldo, Bertarido
<- guardie
Grimoaldo, guardie
Garibaldo, Bertarido ->
Grimoaldo, guardie
<- Rodelinda, Flavio

Grimoaldo, guardie, Rodelinda, Flavio
<- Bertarido

Grimoaldo ecco il ferro!

[N. 34 - Aria]

Dunque sei Bertarido?

Grimoaldo, guardie, Rodelinda, Flavio, Bertarido
<- Unulfo

Eccoti innanzi il reo

Grimoaldo, guardie, Rodelinda, Flavio, Bertarido, Unulfo
<- Eduige

Rimirar senz'orrore anch'io non seppi

[N. 34 - Aria]

Sposa, figlio, sorella, amici, oh dio!

[N. 35 - Coro]

 
Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena sesta Scena settima Scena ottava Scena ultima
Appartamenti di Rodelinda. Bosco di cipressi in cui si vedono i sepolcri de' re de' Longobardi. Sala. Luogo delizioso. Galleria nell'appartamento di Rodelinda. Galleria. Carcere oscurissima. Giardino reale.
[Ouverture] [N. 1 - Aria] [N. 2 - Aria] [N. 3 - Aria] [N. 4 - Aria] [N. 5 - Aria] [N. 6 - Sinfonia e Recitativo accompagnato] [N. 7 - Aria] [N. 8 - Aria] [N. 9 - Recitativo accompagnato] [N. 10 - Aria] [N. 11 - Aria] [N. 12 - Aria] [N. 13 - Recitativo accompagnato] [N. 14 - Aria] [N. 15 - Aria] [N. 16 - Aria] [N. 17 - Aria] [N. 18 - Aria] [N. 19 - Aria] [N. 20 - Aria e Recitativo] [N. 21 - Aria] [N. 22 - Aria] [N. 23 - Aria] [N. 24 - Duetto] [N. 25 - Aria] [N. 26 - Aria] [N. 27 - Aria] [N. 28 - Arioso] [N. 29 - Recitativo accompagnato] [N. 30 - Aria] [N. 31 - Aria] [N. 32 - Recitativo accompagnato] [N. 33 - Aria] [N. 34 - Aria] [N. 34 - Aria] [N. 35 - Coro]
Atto primo Atto secondo

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