Atto secondo

 

Scena prima

Atrio del teatro nuovo con porta grande in mezzo che introduce alla platea.
Caffetteria da un lato, con Gente che serve.
Violante, Fastidio, Fischietto, che stanno prendendo il caffè.

 Q 

gente che serve, Violante, Fastidio, Fischietto

 

VIOLANTE

In somma, a quel che sento,  

la vostra scampagnata

è andata molto male.

FASTIDIO

Fra i fulmini, la pioggia,

e quella maledetta gelosia,

non si stette un momento in allegria.

VIOLANTE

Ma se la prima donna è sempre in collera

la prova anderà male.

FASTIDIO

Non temete,

son già pacificati,

e a casa, ben d'accordo, sono andati.

(si sente suonare un orologio)

VIOLANTE

Ecco le sette e mezza.

FASTIDIO

La prova è all'otto in punto.

(a Fischietto)

Si è veduto nessuno?

FISCHIETTO

Sì signore.

Il poeta, e il maestro,

sono in copisteria.

E Federico con la prima donna

sono andati in ridotto.

VIOLANTE

Erano in pace?

FISCHIETTO

Sembravano due sposi.

FASTIDIO

(guardando verso la scena)

Chi son coloro?

FISCHIETTO

Sono i coristi.

FASTIDIO

Fateli qua passare,

e un gelato o caffè fate lor dare.

FISCHIETTO

Venite avanti, amici.

(ai coristi, ch'entreranno in scena)

<- coristi

 

Il signor impresario ha ordinato,  

che un gelato a ciascun vi sia donato.

 

CORO

Ringraziamo l'impresario,  

siamo qua per ubbidirlo,

ed ognora a ben servirlo

impegnati ci vedrà.

(dopo il coro anderanno nella caffetteria a prendere il gelato)

coristi ->

 

FASTIDIO

Possiamo entrar frattanto  

a vedere il teatro.

VIOLANTE

Entriamo pure.

FASTIDIO

Poco manca alla prova;

andiamo dunque: se altro non faremo,

il lavoro finito osserveremo.

 
(entrano tutti in teatro)

Violante, Fastidio, Fischietto ->

 

Scena seconda

Federico, e Corilla.

<- Federico, Corilla

 

FEDERICO

Ehi: bottega. Caffè.  

Sediamo, o cara.

(si mettono a sedere)

FEDERICO

Come vi sentite?

CORILLA

Mi sento bene, perché siamo in pace.

FEDERICO

Non v'adirate più.

CORILLA

Da voi dipende.

FEDERICO

Per dar fine ai sospetti

pronto sono a sposarvi.

CORILLA

(alzandosi con giubilo)

Lo farete?

FEDERICO

(come sopra)

Lo farò, mio tesoro.

CORILLA

Dammi la mano.

CORILLA E FEDERICO

Oh ciel! Di gioia io moro.

 

M'avrai costante ognora,  

idolo del mio core,

e con eterno amore

quest'alma ti amerà.

 

CORILLA

Son lieta.

FEDERICO

Son felice.

CORILLA

Mio bene!

FEDERICO

Mio tesoro!

 

CORILLA E FEDERICO

Oh ciel! Di gioia io moro.

Ah! che non è possibile

spiegare il mio diletto:

di giubilo nel petto

brillando il cor mi va.

(entrano in teatro)

Corilla, Federico ->

 
 

Scena terza

La scena rappresenta un teatro nuovo non del tutto terminato. Sul palco scenico vi saranno Gente a lavorare.
Fastidio, Violante, Fischietto, tutti i Coristi, indi Campanone, don Grilletto, Corilla e Federico.

 Q 

Fastidio, Violante, Fischietto, suonatori, coristi, gente a lavorare

 

FASTIDIO

(osservando il teatro)

Che dite del teatro?  

VIOLANTE

Mi pare bello assai.

(una comparsa porterà lo spartito con tutte le parti. Fischietto lo metterà sul tavolino, leverà da quello le parti per i suonatori, e le farà distribuire in orchestra)

<- comparsa

comparsa ->

VIOLANTE

Quando sarà finito?

FASTIDIO

Fra pochi giorni.

 

<- Campanone, Grilletto, Corilla, Federico

CAMPANONE

Oh, oh: siamo qua tutti.  

FASTIDIO

Riverisco.

VIOLANTE

Madama, ben tornata.

Come sta lei?

CORILLA

Ah...

(tosse)

Son raffreddata.

CAMPANONE

(La solita canzone

di tutte le cantanti.)

GRILLETTO
(a Federico)

Osservaste il teatro?

FEDERICO

L'ho veduto.

L'architettura è bella, e se non sbaglio,

deve riuscire armonico.

CAMPANONE
(verso la gente che lavora)

Ma zitti.

Zitti per carità;

altrimenti la prova non si fa.

(i lavoratori si fermano)

CAMPANONE

Ma cosa è questo? Il palco non è in ordine?

E dove proveremo?

FASTIDIO

Bisogna accomodarsi qua in platea.

CAMPANONE

Questo è un imbroglio; basta, cercheremo

d'adattarsi alla meglio.

(va al cembalo, e guarda lo spartito)

CORILLA

Dica, signor poeta: a questo dramma

che titolo ci date?

GRILLETTO

«Ettore in Trebisonda».

FEDERICO

Come siamo vestiti?

GRILLETTO

Alla romana.

FEDERICO

Alla romana? O diavolo!

Questo non è il carattere.

GRILLETTO

Che importa?

A queste piccolezze

il pubblico non bada.

CAMPANONE

Siamo all'ordine,

possiamo incominciare.

(don Grilletto mette fora il libro dell'opera)

CORILLA

Cosa prima si prova?

CAMPANONE

Prima la sinfonia vorrei provare.

FISCHIETTO

Scusi, signor maestro, ma il copista

non l'ha portata ancora.

CAMPANONE

Maledetto! Cominciamo dunque

dalla gran marcia dopo il primo coro.

(verso l'orchestra)

Attenti bene, miei signori, a loro.

 
Qui segue una gran marcia con tutta l'orchestra. I Cantanti avranno la loro parte in mano, i Coristi pure. Fischietto si metterà a suggerire la musica.

gente a lavorare ->

 

FEDERICO

Vincemmo, amici, e Trebisonda ancora  

trema delle nostr'armi.

E tu, superba donna,

mira i seguaci tuoi vinti, e avviliti.

Decisa è la tua sorte:

o la mia mano, o subirai la morte.

 

CORILLA E VIOLANTE

Le nostre lagrime,  

pietosi dèi,

nel cor vi destino

qualche pietà.

FEDERICO

No, di voi perfidi,

non ho pietà.

CORO

Che fato misero,

che crudeltà.

 

GRILLETTO

Bravo maestro.  

CAMPANONE

Grazie.

FEDERICO

Ora che segue?

CAMPANONE

L'aria della regina.

CORILLA

Oibò: vien troppo presto; io non la canto.

FASTIDIO

Ecco un'altra questione.

GRILLETTO

Ma come s'ha da fare?

CORILLA

Mettete prima quella

della seconda donna.

VIOLANTE

Io canto al second'atto.

CORILLA

Oh, mi perdoni.

Lei certo canterà,

e dove, e quando mi comoderà.

(frattanto verrà una comparsa a parlar con Fastidio)

<- comparsa

comparsa ->

CAMPANONE

In somma che facciamo,  

si prova, o non si prova?

CORILLA

Io vi ripeto,

che in questa situazione

non canto l'aria.

CAMPANONE

Si trasporterà.

CORILLA

Ora siamo d'accordo.

FEDERICO

Andiamo avanti.

FASTIDIO

Signori, dice il sarto,

che se il vestiario voi veder volete,

basta che vi degniate di salire

una piccola scala.

FEDERICO

Lo vedrò volentieri.

VIOLANTE

Io pure.

CORILLA

Anch'io;

voglio veder se è fatto a modo mio.

 
Fastidio, Corilla, Federico, Violante partono; Fischietto e i Coristi si ritirano in disparte.

Fastidio, Corilla, Federico, Violante ->

 

Scena quarta

Don Grilletto, e Campanone.

 

GRILLETTO

Ci hanno piantato qua.  

CAMPANONE

O che pazienza!

Parliamo in confidenza,

un gran brutto mestiere

è quello del maestro.

Le paghe son miserie,

e i signori virtuosi

non son contenti mai.

GRILLETTO

Ma quello di poeta è peggio assai.

 

 

Per comporre un dramma serio  

quattro mesi ho consumato,

trenta scudi ho guadagnato:

dite voi, come si fa?

Ah! se Apollo non dà lena

la mia vena seccherà.

CAMPANONE

Io guadagno per quest'opera

cento ottanta collonati;

ma a quest'ora ne ho mangiati

quasi più della metà.

Ah! se manca la risorsa

la mia borsa piangerà.

GRILLETTO

Oh Minerva, sei crudele!

CAMPANONE

Oh miseria! sei fedele.

CAMPANONE E GRILLETTO

(verso il cielo)

Per conforto a' mali miei,

deh mandate, o sommi dèi,

una pioggia di zecchini,

contentate due meschini,

che vi stanno ad implorar.

Sfondo schermo () ()

 
(come sopra)

GRILLETTO

Giù le doppie.

CAMPANONE

Giù zecchini.

GRILLETTO

Scudi almeno.

CAMPANONE

Almen quattrini.

 

CAMPANONE E GRILLETTO

Ah, ah, ah. Noi siamo pazzi.

CAMPANONE

Sta a veder che piovan sassi,

e ci fan scappar di qua.

CAMPANONE E GRILLETTO

Caro amico, concludiamo,

che per noi non c'è fortuna;

ma speriamo, sì speriamo,

forse un dì si cangerà.

(partono)

Campanone, Grilletto ->

 

FISCHIETTO

(richiamandoli)

Ehi, signori, fermatevi.  

Buona notte alla prova.

 

Scena quinta

Federico, Corilla, Fastidio e Violante che ritornano, indi Campanone e don Grilletto, leggendo una lettera.

<- Federico, Corilla, Fastidio, Violante

 

FEDERICO

Oh che vestiario!  

Che porcheria, che roba!

CORILLA

Un abito di lana io non lo porto,

se mi dan mille doppie.

FASTIDIO

Ma, cara, perdonate; ai tempi di Ettore

la seta non si usava.

CORILLA

E cosa importa,

se allor non v'era seta,

adesso se ne trova. Voglio il manto

di raso, o di velluto.

 
Don Grilletto e Campanone entreranno in scena leggendo una lettera; entrerà anche un Portalettere.

<- Campanone, Grilletto

 

FASTIDIO

Si farà.  

Ma signora, proviamo in carità.

CAMPANONE

(leggendo)

Ah, ah, ci ho gusto.

CORILLA

Ditemi Fischietto,

è venuta la posta?

FISCHIETTO

In questo punto.

Ecco là il portalettere.

 
Tutti correranno dal Portalettere, il quale darà a ciascheduno la sua lettera. Federico pagherà la sua, e quella di Corilla, Fastidio pagherà la sua, e quella di Violante.

<- portalettere

 

CORILLA

Ve ne sono per me?  

VIOLANTE

Per me ne avete?

FEDERICO

Quante di mie?

FASTIDIO

Eccovi sette soldi.

GRILLETTO
(a Campanone)

Da dove vi si scrive?

CAMPANONE

(guardando la marca)

Da Firenze, e Venezia.

E a voi?

GRILLETTO

(come sopra)

E a me da Napoli, e Torino.

FASTIDIO

Chi v'ha scritto?

VIOLANTE

Un amico di Cremona.

FEDERICO

Da dove è a voi diretta?

CORILLA

Da Verona.

 

portalettere ->

Nell'intervallo del ritornello ciascheduno aprirà la sua lettera, e si metteranno a leggerla.

CORILLA

Corilla dilettissima.  

VIOLANTE

Violante amabilissima.

CAMPANONE

Maestro pregiatissimo.

FEDERICO

Amico stimatissimo.

FASTIDIO

Fastidio mio carissimo.

FISCHIETTO

Amico garbatissimo.

GRILLETTO

Signore gentilissimo.

 

CORILLA

Vi spedisco in un pacchetto

la pomata, ed il rossetto,

e sospiro il bel piacere

di potervi rivedere.

VIOLANTE

Io vi mando, mia carina,

della tela sopraffina,

ed appena sarà fatto

manderovvi il mio ritratto.

CAMPANONE

Il tenore fu applaudito,

ma la musica fischiata,

io son stato compatito,

queste son le novità.

FEDERICO

Lo spettacolo è decente,

ma però non ha incontrato:

l'impresario è disperato,

io non so come anderà.

GRILLETTO

La tardanza di un soggetto

non ci fece andare in scena;

questa volta ci scommetto

che gran fiasco si farà.

FASTIDIO

La cantante Sassanudi

vuol di paga mille scudi.

FISCHIETTO

Preparate tre spartiti

conosciuti, ed applauditi;

se del nolo son contento

ve lo pago sul momento.

CAMPANONE

A Firenze gran fischiate.

CORILLA

Piace il buffo di Verona.

VIOLANTE

Anche quello di Cremona.

FEDERICO

A Trieste piace l'opera.

TUTTI
(con i cori)

Rallegriamoci di core

noi faremo gran furore,

alle stelle si anderà.

CORILLA

(rileggendo la lettera)

Il barone ha gran premura,

gli son grata in verità.

FEDERICO
(piano a Corilla)

(dopo aver riletto la lettera)

È venuta la scrittura,

fra di noi si parlerà.

CAMPANONE

A Milano gran spettacolo.

FEDERICO

A Venezia piace l'opera.

GRILLETTO

A Torino bel scenario.

TUTTI
(con i coristi)

Rallegriamoci, impresario,

rallegriamoci di core;

noi faremo gran furore,

alle stelle si anderà.

 

CAMPANONE

Presto, presto, signori,  

lasciamo andar per ora

tutte le novità.

Seguitiamo la prova. A lei, madama,

proviamo il suo rondò.

CORILLA

Proviamolo pure,

io già lo so a memoria.

GRILLETTO

Ebben; dunque possiamo

metterlo ancora in scena. Attenti bene.

L'azione rappresenta

quando Ettore condanna la regina.

All'annunzio fatale

ella quasi si sviene.

Semira la sostiene, e le comparse

tutte le stanno intorno.

(a Corilla situandola nel mezzo)

Voi mettetevi qua.

(a Violante mettendola in atto di sostener Corilla)

Voi qui.

(a Federico situandolo d'una parte)

Voi là.

(ai coristi mettendoli tutti intorno a Corilla)

Voi altri qua d'intorno.

(a Fastidio mettendolo vicino a Corilla)

E voi fingete

d'essere il primo musico.

A noi: andiam, maestro.

CAMPANONE

Da dove?

GRILLETTO

Da quel verso del tenore

«Morte volesti».

CAMPANONE

Ho inteso.

 

FEDERICO

Morte volesti, e fiera morte avrai.

CORILLA

Che istante! O ciel! Che affanno!

FEDERICO

Olà; popoli: a morte io la condanno.

 

CORILLA

Misera, io vado: addio!  

Ricordati di me.

Potessi, idolo mio,

morir vicino a te.

Non resiste in tal momento

il mio cor, la mia costanza,

non v'è raggio di speranza;

ah! m'abbraccia, o caro bene;

tanti affanni, tante pene

più non posso sopportar.

 

FASTIDIO

Brava, brava, Corilla.  

GRILLETTO

Bella musica!

FEDERICO

Mi consolo con voi.

CAMPANONE

Eh, bagatelle.

VIOLANTE
(a Fastidio)

Questa deve piacere.

FASTIDIO

Così spero.

(una comparsa porterà un involto di musica, e lo darà a Fischietto)

FISCHIETTO

Ecco la sinfonia.

CAMPANONE

Oh manco male!

Vi son tutte le parti?

FISCHIETTO

Sì signore.

CAMPANONE

La proveremo subito.

Andate a distribuirle.

CORILLA

Ehi, ehi Fischietto,

ordinatemi un pounc,

mi sento indebolita.

FEDERICO

Un altro anche per me.

VIOLANTE

E per me ancora.

FISCHIETTO

Subito vi servo.

(parte)

Fischietto ->

 

CAMPANONE

Son qua da lor signori. Uniti: andiamo.  

(verso le persone sul palco)

Zitti. Forte la prima; incominciamo.

 
Frattanto ritornerà Fischietto con un Giovine del caffè che porterà tre pounc. Corilla, Federico, e Violante si metteranno a sedere.

<- Fischietto, giovine del caffè

 

CAMPANONE

Larà ~ piano, pianissimo.  

Va bene ~ sforzatissimo.

Le viole ben legate,

con espression ~ sforzate.

Laran, laran, larà.

Violini dolce assai;

sforzato il contrabbasso;

timpani ~ che bel passo!

Uniti ~ oh che bell'estro!

Che dite?

 

VIOLANTE, FISCHIETTO E FASTIDIO

Bravo maestro.

CAMPANONE

È tutta novità.

Crescendo ~ ben sforzato,

che orchestra! son beato;

di meglio non si dà.

TUTTI

Evviva: bella musica;

di meglio non si dà.

 

CAMPANONE

Oh il gran capo d'orchestra!  

Che bravi suonatori! Che complesso!

Sono incantato. Evviva.

Laralà la la la. Oh che bel passo!

Che vi pare?

(frattanto una comparsa porterà un biglietto a Fastidio)

<- comparsa

comparsa ->

GRILLETTO

Ma bravo, Campanone.  

CAMPANONE

Sono un vero cannone,

che spara semicrome, e tutte belle.

FEDERICO

Quest'opera ha d'andar fino alle stelle.

FASTIDIO

Allegri, allegri. Il musico è arrivato.

GRILLETTO

E quando?

FASTIDIO

In questo punto.

CAMPANONE

Dunque si può lasciare,

e la prova a domani trasportare.

FASTIDIO

Benissimo.

FISCHIETTO

Signori dell'orchestra

vadino pure a casa.

CORILLA

Dico: impresario, è fatto il cartellone?

FASTIDIO

È fatto, ed è stampato.

CORILLA

Vorrei vederlo.

FASTIDIO

Subito. Ehi maestro

mostrate alla signora

il nostro cartellone.

CAMPANONE

Ora la servo;

eccolo qua; guardate.

(mostrandole il cartellone)

CORILLA

No: leggetelo forte.

CAMPANONE

Dite bene.

Signori virtuosi

è questo il cartellone,

io ve lo leggo. Zitti, ed attenzione.

 

 
(legge)

«In occasione et cettera,  

dell'apertura et cettera;

si rappresenteranno

due drammi seri in musica:

il primo avrà per titolo

Ettore in Trebisonda,

con musica nuovissima

del maestro Campanone.»

TUTTI

Va bene, va benone.

CAMPANONE

Ma non m'interrompete.

TUTTI

Leggete, via leggete,

che ognuno tacerà.

CAMPANONE

Prima donna assoluta

Corilla Tortorini.

Primo soprano et cettera

Vittorio Milantini.

Primo tenore, in mezzo.

FEDERICO

Vediamo.

(osservando il cartellone)

Va benissimo.

CAMPANONE

E gli altri poi con ordine,

secondo l'uso al solito,

come vedete qua.

TUTTI

È tutto fatto in regola,

nessun si lagnerà.

FASTIDIO

Amici, il giorno venti

si deve andare in scena.

TUTTI
(fuorché Fastidio)

Non vi prendete pena,

quel giorno si anderà.

VIOLANTE
(a Campanone)

Vi raccomando l'aria.

CORILLA
(a Campanone)

Pensate a quel quintetto.

FEDERICO
(a Campanone)

Ci vuole un bel duetto.

GRILLETTO
(a Fastidio)

Pensate a un bel scenario.

TUTTI
(fuorché Fastidio)

E allora l'impresario

gran nome si farà.

Dappertutto i forestieri

qui verranno all'apertura;

noi faremo gran figura,

e ciascun de' spettatori,

alla musica, agli attori

cogli evviva applaudirà.

 

Fine (Atto secondo)

Atto primo Atto secondo

Atrio del teatro nuovo con porta grande in mezzo che introduce alla platea; caffetteria da un lato.

gente che serve, Violante, Fastidio, Fischietto
 

In somma, a quel che sento

gente che serve, Violante, Fastidio, Fischietto
<- coristi

Il signor impresario ha ordinato

gente che serve, Violante, Fastidio, Fischietto
coristi ->

Possiamo entrar frattanto

gente che serve
Violante, Fastidio, Fischietto ->
gente che serve
<- Federico, Corilla

Ehi: bottega. Caffè

Corilla e Federico
M'avrai costante ognora
gente che serve
Corilla, Federico ->

Un teatro nuovo non del tutto terminato.

Fastidio, Violante, Fischietto, suonatori, coristi, gente a lavorare
 

Che dite del teatro?

Fastidio, Violante, Fischietto, suonatori, coristi, gente a lavorare
<- comparsa
Fastidio, Violante, Fischietto, suonatori, coristi, gente a lavorare
comparsa ->

Fastidio, Violante, Fischietto, suonatori, coristi, gente a lavorare
<- Campanone, Grilletto, Corilla, Federico

Oh, oh: siamo qua tutti

Fastidio, Violante, Fischietto, suonatori, coristi, Campanone, Grilletto, Corilla, Federico
gente a lavorare ->

(qui segue una gran marcia con tutta l'orchestra)

Vincemmo, amici, e Trebisonda ancora

Corilla, Violante, Federico e Coro
Le nostre lagrime

Bravo maestro / Grazie

Fastidio, Violante, Fischietto, suonatori, coristi, Campanone, Grilletto, Corilla, Federico
<- comparsa
Fastidio, Violante, Fischietto, suonatori, coristi, Campanone, Grilletto, Corilla, Federico
comparsa ->

In somma che facciamo

Fischietto, suonatori, coristi, Campanone, Grilletto
Fastidio, Corilla, Federico, Violante ->

(Fischietto, i suonatori e i coristi si ritirano in disparte)

Ci hanno piantato qua

Grilletto e Campanone
Per comporre un dramma serio
Fischietto, suonatori, coristi
Campanone, Grilletto ->

Ehi, signori, fermatevi

Fischietto, suonatori, coristi
<- Federico, Corilla, Fastidio, Violante

Oh che vestiario!

Fischietto, suonatori, coristi, Federico, Corilla, Fastidio, Violante
<- Campanone, Grilletto

Si farà. Ma signora, proviamo in carità

Fischietto, suonatori, coristi, Federico, Corilla, Fastidio, Violante, Campanone, Grilletto
<- portalettere

Ve ne sono per me?

Fischietto, suonatori, coristi, Federico, Corilla, Fastidio, Violante, Campanone, Grilletto
portalettere ->

Presto, presto, signori

Brava, brava, Corilla

suonatori, coristi, Federico, Corilla, Fastidio, Violante, Campanone, Grilletto
Fischietto ->

Son qua da lor signori

suonatori, coristi, Federico, Corilla, Fastidio, Violante, Campanone, Grilletto
<- Fischietto, giovine del caffè

Oh il gran capo d'orchestra!

suonatori, coristi, Federico, Corilla, Fastidio, Violante, Campanone, Grilletto, Fischietto, giovine del caffè
<- comparsa
suonatori, coristi, Federico, Corilla, Fastidio, Violante, Campanone, Grilletto, Fischietto, giovine del caffè
comparsa ->

Ma bravo, Campanone

 
Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta
Salone nel ridotto del teatro; vi sarà un cembalo, e un tavolino con calamaro. Sala in casa della prima donna, con cembalo, e carte di musica; un... Amena campagna con veduta di colline in distanza, e tende sparse qua e là ad uso di fiera. Atrio del teatro nuovo con porta grande in mezzo che introduce alla platea; caffetteria da un lato. Un teatro nuovo non del tutto terminato.
Atto primo

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