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Villa deliziosa di Paride.
(Ennone sviene)
(Giunone in una nube oscurissima)
(Giove sopra l'aquila)
(s'annuvola)
(si sentono tuoni)
(si vedono lampi e saette)
(comincia il temporale di pioggia e grandine)
(cresce il temporale)
(il temporale cessa)
Il diluvio è cessato, ed io più duro
Piazza del castello di Marte col suo palazzo nel prospetto e nel mezzo una torre isolata
(s'apre il cielo, con trono si vede assiso maestosamente Giove con l'aquila ai piedi Giunone vicino a lui, Pallade ed un coro numeroso di varie deità)
Olà figlia, e consorte, olà che sento?
(Giove fulmina la torre della fortezza, e la fa cadere)
(ritorna l'aquila a Giove col pomo nel rostro)
(Venere sopra il suo carro salisce dalla fortezza al cielo)
O cielo ov'è la fede? E la sentenza
(s'aprono le stanze del fato, che dilatandosi in una gran lontananza si vedono l'effige di s. m. c. e dell'imperatrice con numerosa prole ed all'intorno tutte l'immagini degl'imperatori, re, ed altri principi dell'augustissima casa d'Austria)
Si cangia la scena inferiore in una gran piazza di ricchi e superbi edifici col mare nel prospetto
(nel medesimo tempo si eseguono tre balli: di spiritelli in aria, di cavalieri in terra e di sirene e tritoni in mare)
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