Monte Etna.
Fugace Galatea, perché al mio lido
La balza caduta fa il prospetto della scena seconda.
Aci, amato mio bene, Aci, ove sei?
Caverna di Polifemo.
Dell'inganno s'accorse, e inferocito
Per gioia d'una mia giusta vendetta
Mira i gran passi vacillanti: oh, come
Prospetto della rupe caduta.
Dal tormentoso svenimento ei sorse
(s'apre la rupe: vedesi la sorgente d'un fiume)
Deh, vieni, Aci immortale; Aci, deh, vieni
Che dici or, tu c'hai più poter che Giove?
Fra le vicende delle sorti umane
Intessete ghirlande, inni cantate