Atto secondo

 

Scena prima

Sala che mette alle stanze d'Imogene.
Coro di Damigelle, indi Adele.

Bozzetti

 Q 

damigelle

<- Adele

 
[N. 11 - Coro d'introduzione]

 N 

 

DAMIGELLE

Che rechi tu? non cessa  

ella dal pianto ancora?

ADELE

Meno agitata e oppressa,

sonno cercar sembrò.

Itene voi per ora;

qui sola io veglierò.

TUTTE

Prolunghi il ciel pietoso

il breve suo riposo:

pace per lei sia questa,

che desta ~ aver non può.

(le damigelle si ritirano)

damigelle ->

 

Scena seconda

Adele e Imogene.

 
[N. 12 - Recitativo e duetto]

 N 

 
Recitativo

ADELE

Vieni; siam sole alfin... nell'atrio estremo  

scender potrem non viste.

IMOGENE

(per partire, indi reggendosi appena)

Ah! no, non posso.

È da terror percosso,

sbigottito è il mio cor.

<- Imogene

ADELE

Gualtier non parte,

se te non vede... ei me 'l giurò pur ora.

E vicina, tu il vedi, è ormai l'aurora.

IMOGENE

Funesto passo è questo,

spaventoso, me 'l credi... eppur mi è forza

compirlo, e prevenir colpa maggiore.

Andiam... Ma qual rumore!

Alcun s'appressa.

ADELE

A queste soglie! in questa

ora sì tarda!... Ah! fuggi, è il duca.

 

Scena terza

Ernesto e dette.

<- Ernesto

 

ERNESTO

(ad Imogene che vuol ritirarsi)

Arresta:

(ad un cenno d'Ernesto Adele parte)

ognor mi fuggi!... Omai venuto è il tempo

ch'io mi ti ponga al fianco, e squarci il velo

di cui ti copri del tuo sposo al guardo.

Morbo accusar bugiardo

più del tuo duol non vale... egro è il tuo cuore,

il tuo cor solo.

Adele ->

IMOGENE

Ah! sì d'affanno ei muore.

Lontana, il sai, profonda

e inesauribil fonte

hanno i miei mali. Una famiglia oppressa,

un genitor estinto...

ERNESTO

(interrompendola)

E un nodo, aggiungi,

un detestato nodo, e il non mai spento

pe 'l tuo Gualtiero amor...

IMOGENE

Oh ciel! che sento?

Che mai rimembri? Ahi crudo!

Ti basti ch'io son tua, che madre io sono

del figlio tuo; né ritentar mia piaga...

ch'ella gema in segreto almen t'appaga.

 
Duetto

ERNESTO

Tu mi apristi in cor ferita  

della tua più sanguinosa

empia madre e iniqua sposa,

mal tu celi un cieco amor.

Brano musicale ()

IMOGENE

Quando al padre io fui rapita

questo amor non era arcano:

tu volesti la mia mano,

né curasti avere il cuor.

ERNESTO

Oh furore! E il vil Gualtiero

ami dunque... ed io t'ascolto!

L'ami? parla...

IMOGENE

(con somma espressione sempre crescendo)

Io l'amo, è vero;

ma qual s'ama un uom sepolto;

ma d'amor che non ha speme,

che desio, che ben non ha:

col mio cuor si strugge insieme,

col mio cuore insiem morrà.

ERNESTO

Ah! lo veggo; per sempre mi è tolta

ogni speme di un tenero affetto:

non mi resta che il tristo diletto

di straziar chi dolente mi fa.

Insieme

IMOGENE

Ah! Lo sento: fra poco disciolta

fia quest'alma dal fragil suo velo;

e trovar le fia dato nel cielo

quel riposo che in terra non ha.

 

Scena quarta

Si presenta un Cavaliere, che consegna un foglio ad Ernesto.

<- cavaliere

 

ERNESTO

Che rechi?

cavaliere ->

IMOGENE

(Ahimè! che fia?)  

ERNESTO
(leggendo)

Gualtiero in queste sponde!

IMOGENE

Ciel!

ERNESTO

Nella corte mia

il malfattor s'asconde!

IMOGENE

Ah! no 'l pensar...

ERNESTO

Oh! rabbia!

La sposa a lui parlò.

Empia! che in mano io l'abbia...

Parla... dov'è?

IMOGENE

No 'l so.

ERNESTO

Io... io... lo rinverrò.

IMOGENE

Ah! fuggi, spietato,  

l'incontro fatale:

ignudo il pugnale

sul capo ti sta.

Di sangue assetato

già scende... già piomba;

ah! teco alla tomba

il figlio trarrà.

Insieme

ERNESTO

Al giusto suo fato

un nume lo guida;

che più ci divida

barriera non v'ha.

Trafitto, svenato

già cade, già langue...

col vile suo sangue

il tuo scorrerà.

 
(Ernesto si scioglie furiosamente da Imogene; essa lo segue smarrita)

Ernesto, Imogene ->

 
 

Scena quinta

Loggia nel castello di Caldora come nell'atto primo. L'alba è vicina. Gualtiero ed Itulbo.

 Q 

Gualtiero, Itulbo

 
[N. 13 - Scena e terzetto]

 N 

 

GUALTIERO

Lasciami: forza umana  

non può mutar mia voglia.

ITULBO

A morte esponi

te stesso, e i tuoi, se indugi ancor, se fugge

l'ora prefissa dal feroce Ernesto.

GUALTIERO

Io no 'l pavento: alla vendetta io resto.

Ella sarà tremenda,

se ricusa Imogene udir l'estrema

proposta mia... non replicar. Stian pronti

i nostri fidi al cenno: a caro prezzo,

se mi seconda Itulbo,

venderem nostre vite a quel superbo.

ITULBO

La mia risposta io serbo

all'ora del cimento.

GUALTIERO

Odo di passi

incerto calpestio,

è dessa, è dessa... omai ti scosta.

ITULBO

Addio.

(parte)

Itulbo ->

 

Scena sesta

Imogene e Gualtiero.

<- Imogene

 

IMOGENE

Eccomi a te, Gualtiero,  

l'ultima volta a te... Sian brevi i detti,

poiché scoperto sei.

Parla: che brami?

GUALTIERO

Ormai saper te 'l déi.

Mi cerca Ernesto... offrirmi

a lui degg'io... pronto è l'acciar... io vibro,

se non mi segui.

IMOGENE

Oh! che di' tu?

GUALTIERO

Due navi

mi raggiunser de' miei... pugnar poss'io;

pur vo' fuggir... ti ama il crudele: ei provi

di perderti l'affanno.

IMOGENE

Ah! no: giammai...

Son rea, Gualtiero, ed infelice assai.

Parti.

GUALTIERO

Non lo sperar. Il mio destino

qui m'incatena: qui vendetta o morte

avrò fra poco.

IMOGENE

E speri tu?

GUALTIERO

L'ignoro.

Altro non so, che di te privo io moro.

Terzetto
(Imogene vorria rispondere, e piange. Gualtiero è intenerito)

 

Vieni: cerchiam pei mari    

al nostro duol conforto.

Per noi tranquillo un porto

l'ampio oceàno avrà.

S

IMOGENE

Taci: rimorsi amari

ci seguirian per l'onda:

lido che a lor ci asconda

l'immenso mar non ha.

GUALTIERO

Crudele! e vuoi?...

IMOGENE

Correggere

l'error, di cui siam rei.

GUALTIERO

E deggio dunque?

IMOGENE

Vivere,

e perdonar tu déi.

GUALTIERO

Oh! legge amara e barbara!

IMOGENE

Ma giusta... addio, Gualtier.

 

Scena settima

Ernesto in fondo alla scena, e detti.

<- Ernesto

 

ERNESTO

(Gualtiero!... è desso.)  

GUALTIERO

Ah! sentimi.

ERNESTO

(Oh! gioia! è in mio poter.)

GUALTIERO

Cedo al destino orribile,

che d'ogni ben mi priva;

ma comandar ch'io viva,

barbara, non puoi tu.

ERNESTO

(Empi! su voi terribile

il mio furor già pende:

più spaventoso ei scende

quando frenato è più.)

Insieme

IMOGENE

Tutto è ad un cor possibile,

quando lo guida onore;

del tuo destin maggiore

ti renderà virtù.

 

IMOGENE

Parti alfine: il tempo vola.

GUALTIERO

Ah! un addio.

ERNESTO

(avanzandosi)

L'estremo ei sia.

IMOGENE

Cielo!

GUALTIERO

(arretrandosi)

Ernesto!

IMOGENE

(ponendosi in mezzo)

Ah! va'; t'invola!

ERNESTO

Fuggi invano all'ira mia...

GUALTIERO

Io fuggir! furente, insano,

ti cercai due lustri invano...

né la sete del tuo sangue

per due lustri in me scemò.

Esci meco.

ERNESTO

Sì, ti seguo.

IMOGENE

Ah! pietade!

GUALTIERO E ERNESTO

Sangue io vo'...

IMOGENE

Me ferite, me soltanto...

ch'io perisca... io sola, io sola... ~

Ah dal cielo, o sol, t'invola,

nega il giorno a tanto orror.

Insieme

GUALTIERO E ERNESTO

Ti allontana... è vano il pianto...

sangue io voglio, e fia versato. ~

Sei pur giunto, o dì bramato

di vendetta e di furor!

(partono)

Gualtiero, Ernesto ->

 
(esce Adele co' le damigelle, Imogene si getta nelle sue braccia)

<- Adele, damigelle

 

Scena ottava

Adele, Imogene e Damigelle.

 
[N. 14 - Recitativo e coro]

 N 

 
Recitativo

ADELE

Sventurata! fa' core...  

alle tue stanze riedi... Ella non m'ode;

pallida, fredda, muta. Oh! ciel! rimovi

da queste mura l'infortunio orrendo,

che ne minaccia!

 
Odesi da lontano strepito, e tumulto di battaglia.
 

IMOGENE

Ove son io?... Che intendo?

(riscuotendosi)

Cozzar di brandi, e voci,

di tumulto e furor... Ah! ch'io divida,

ch'io disarmi i crudeli!

ADELE

E tu vorresti?...

IMOGENE

Separarli, o perir. ~ Invan mi arresti!

 
(parte frettolosa; Adele e le damigelle la seguono)

Imogene, Adele, damigelle ->

 
 

Scena nona

Atrio terreno nel castello: d'ambi i lati passaggi, che mettono alle altre sale: di fronte grandi arcate, oltre le quali vedesi l'esterno; con cascata d'acqua, su cui passa un ponte, che conduce al castello.
Al suono di lugubre marcia i Soldati di Ernesto entrano coll'armi di lui, e ne fanno un trofeo. - Vengono quindi i Cavalieri, tutti afflitti e pensosi, indi Adele e le Damigelle.
Tutti si aggruppano intorno al trofeo.

Bozzetti

 Q 

<- soldati, cavalieri, Adele, damigelle

 
Coro

CAVALIERI E DAMIGELLE

Lasso! perir così  

degli anni suoi sul fior

e per chi mai? per chi?

Per man d'un traditor,

d'un vil pirata!

ADELE E DAMIGELLE

Oh! sciagurato regno,

che perdi il tuo sostegno!

Ma tu, per cui morì,

in sì funesto dì,

più sventurata!

CAVALIERI

Vendetta intiera, atroce,

giuriamo ad una voce: ~

è vile; e senza onor

chi non persegue ognor

il rio pirata.

Insieme

ADELE E DAMIGELLE

Vendetta intiera, atroce,

giurate ad una voce: ~

è vile; e senza onor

chi non persegue ognor

il rio pirata.

 
(i cavalieri giurano vendetta sull'armi d'Ernesto)
 

Scena decima

Da una delle gallerie del fondo si avanza Gualtiero ravvolto nel suo manto, in aria cupa e pensoso.

<- Gualtiero

 
[N. 15 - Scena e aria]

 N 

 

ADELE

Giusto cielo! Gualtier!  

CORO

Gualtiero! Ed osi

mostrarti a noi? Pera il fellon...

GUALTIERO

(con voce imponente)

Fermate.

Nessun si appressi. Uomo non v'ha che possa

né spaventar, né disarmar Gualtiero.

Largo al partir sentiero

apersi a' miei seguaci, e all'ira vostra

me volontario espongo.

Vendicatevi alfin: l'acciar depongo.

(getta il ferro)

ADELE

Che sento?

CORO

Oh! insano ardir!

GUALTIERO

La morte attendo

senza tremar.

CORO

La morte? Eppur conviene

che t'oda in prima, e ti condanni il pieno

de' cavalier consiglio.

GUALTIERO

Ebben si aduni,

senza indugiar. Potria fuggirvi ancora

la vittima di mano... ancor possenti

e a tutto osar capaci

io conosco, o guerrieri, i miei seguaci.

 
(breve silenzio. Gualtiero volge gli occhi d'intorno, ravvisa Adele, e a lei si avvicina commosso)
 
Aria

Tu vedrai la sventurata    

che di pianto oggetto io resi;

le dirai che s'io l'offesi,

pur la seppi vendicar.

Forse un dì con me placata,

alzerà per me preghiera,

e verrà pietosa a sera

sul mio sasso a lagrimar.

S

Sfondo schermo () ()

 
Odesi suono di trombe dalla sala del consiglio.
 

CAVALIERI

Già si aduna il gran consesso;

vieni, e pensa a discolparti.

GUALTIERO

Condannato da me stesso,

io non penso che a morir.

CAVALIERI

Ah! costretti a detestarti,

pur diam lode a tanto ardir.

GUALTIERO

Ma non fia sempre odiata

la mia memoria, io spero;

se fui spietato e fiero,

fui sventurato ancor.

E parlerà la tomba

alle pietose genti

de' lunghi miei tormenti,

del mio tradito amor.

CAVALIERI

Ah! parlerà la tomba

de' tuoi misfatti ancor.

 
(parte coi cavalieri)

Gualtiero, cavalieri, soldati ->

 

Scena undicesima

Adele e Damigelle.

 
[N. 16 - Recitativo e finale]

 N 

 
Recitativo

ADELE

Udiste?... È forza, amiche,  

compiangere il crudel; gemere è forza

un magnanimo cuor degenerato

per avverso destin... ma chi s'appressa?

La misera Imogene,

assorta in suo dolor...

CORO

Lassa! a che viene?

 

Scena dodicesima

Imogene, tenendo il figlio per mano, s'inoltra a lenti passi, guardando intorno smarrita.

<- Imogene, figlio di Imogene

 
Ella è delirante.
 
Scena, aria e finale

IMOGENE

Oh! s'io potessi dissipar le nubi  

che mi aggravan la fronte!... è giorno, o sera?

Son io nelle mie case, o son sepolta?

ADELE

Lassa! vaneggia.

IMOGENE

(prendendola in disparte)

Ascolta...

geme l'aura d'intorno... ecco l'ignuda

deserta riva, ecco giacer trafitto

al mio fianco un guerrier... ma non è questo,

non è questo Gualtier... è desso Ernesto.

Ei parla... ei chiama il figlio...

il figlio è salvo... io lo sottrassi ai colpi

dei malfattori... a lui si rechi... il vegga

lo abbracci, e mi perdoni anzi ch'ei mora.

Deh! tu, innocente, tu, per me l'implora!

 

Col sorriso d'innocenza,    

co' lo sguardo dell'amor,

di perdono, di clemenza,

deh! favella al genitor.

Digli, ah! digli che respiri,

che sei libero per me;

che pietoso un guardo ei giri

a chi tanto oprò per te.

S

Sfondo schermo () ()

 
Odesi dalla sala del consiglio un lugubre suono.
 

IMOGENE

Qual suono ferale

echeggia, rimbomba?

Del giorno finale

è questa la tromba!

Udite...

CAVALIERI
(dalle sale)

Il consiglio

condanna Gualtier.

IMOGENE

Gualtiero! oh periglio!...

Egli è prigionier!

Spezzate i suoi nodi,

ch'ei fugga lasciate...

che veggo? ai custodi

in mano lo date...

il palco funesto,

per lui s'innalzò.

Oh, sole! ti vela

di tenebre oscure...

al guardo mi cela

la barbara scure...

ma il sangue già gronda;

ma tutta m'innonda...

d'angoscia, d'affanno,

d'orrore morrò.

 

ADELE E DAMIGELLE

Ah! vieni: riparati

a stanze più chete:

altrove procurati

conforto, quiete.

(Delira, demente,

consiglio non sente...

al duol, che l'opprime

più regger non può.

 
(parte correndo: le damigelle la seguono)

Imogene, figlio di Imogene, Adele, damigelle ->

 

Scena tredicesima

Gualtiero in mezzo alle Guardie, e Cavalieri, indi Itulbo e Pirati, per ultimo Imogene co' le sue Damigelle.

<- Gualtiero, guardie, cavalieri

 

CAVALIERI

La tua sentenza udisti,  

il tuo destin ti è noto;

ma noi possiam di un voto

farti contento ancor.

Parla che vuoi?

GUALTIERO

Null'altro,

fuor che spedita morte;

incontro alla sua sorte

vola ansioso il cor.

CAVALIERI

Pago sarai... guidatelo

tosto a morir... quai grida!...

 
Odesi gran tumulto di dentro.
 

VOCI LONTANE

Viva Gualtier.

CAVALIERI

Ci assalgono

i fidi suoi... si uccida.

 
Si precipitano da varie parti i Pirati.

<- Itulbo, pirati

 

ITULBO

Voi soli, voi morrete...

compagni, il difendete...

 
Si azzuffano e si disviano combattendo; esce Imogene trattenuta dalle sue Damigelle.

<- Imogene, damigelle

 

IMOGENE

Lasciatemi, lasciatemi,

io vo' saper chi muor.

(Gualtiero attraversa il ponte inseguito da' suoi ecc.)

 

Gualtiero! Gualtier!...

GUALTIERO
(ai pirati)

Scostatevi,

l'impone il vostro duce.

Una aborrita luce

fuggo così.

(si precipita dal ponte)

(Imogene con un grido sviene nelle braccia delle sue damigelle)

TUTTI

Che orror!

 

Fine (Atto secondo)

Atto primo Atto secondo

Sala che mette alle stanze d'Imogene.

damigelle
 
damigelle
<- Adele

[N. 11 - Coro d'introduzione]

Adele
damigelle ->

[N. 12 - Recitativo e duetto]

Vieni; siam sole alfin...

Adele
<- Imogene

Adele, Imogene
<- Ernesto

Imogene, Ernesto
Adele ->

Ognor mi fuggi!...

Imogene, Ernesto
<- cavaliere
Imogene, Ernesto
cavaliere ->

Ahimè! che fia?

Imogene e Ernesto
Ah! fuggi, spietato
Ernesto, Imogene ->

Loggia nel castello di Caldora; l'alba è vicina.

Gualtiero, Itulbo
 

[N. 13 - Scena e terzetto]

Lasciami: forza umana

Gualtiero
Itulbo ->
Gualtiero
<- Imogene

Eccomi a te, Gualtiero

Gualtiero, Imogene e Ernesto
Vieni: cerchiam pei mari
Gualtiero, Imogene
<- Ernesto
Gualtiero, Imogene e Ernesto
Gualtiero!... è desso / Ah! sentimi
Imogene
Gualtiero, Ernesto ->
Imogene
<- Adele, damigelle

[N. 14 - Recitativo e coro]

Sventurata! fa core...

Imogene, Adele, damigelle ->

Atrio terreno nel castello.

<- soldati, cavalieri, Adele, damigelle
Cavalieri, Damigelle e Adele
Lasso! perir così
soldati, cavalieri, Adele, damigelle
<- Gualtiero

[N. 15 - Scena e aria]

Giusto cielo! Gualtier!

(breve silenzio)

Gualtiero e Cavalieri
Tu vedrai la sventurata

(odesi suono di trombe)

 
Adele, damigelle
Gualtiero, cavalieri, soldati ->

[N. 16 - Recitativo e finale]

Udiste?... È forza, amiche

Adele, damigelle
<- Imogene, figlio di Imogene

Oh! s'io potessi dissipar le nubi

Imogene, Cavalieri, Adele e Damigelle
Col sorriso d'innocenza
Imogene, figlio di Imogene, Adele, damigelle ->
<- Gualtiero, guardie, cavalieri
Gualtiero, guardie, cavalieri
<- Itulbo, pirati
 

(pirati e cavalieri si azzuffano)

Gualtiero, guardie, cavalieri, Itulbo, pirati
<- Imogene, damigelle
 

(Gualtiero si precipita dal ponte)

 
 
Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena sesta Scena settima Scena ottava Scena nona Scena decima Scena undicesima Scena dodicesima Scena tredicesima
Spiaggia di mare in vicinanza di Caldora; è già cominciata un'orrenda tempesta. Loggia nel castello di Caldora, che mette ai giardini. È notte. Esterno del Palazzo di Caldora illuminato. Sala che mette alle stanze d'Imogene. Loggia nel castello di Caldora; l'alba è vicina. Atrio terreno nel castello.
[Sinfonia] [N. 1 - Introduzione] [N. 2 - Recitativo e cavatina] [N. 3 - Coro] [N. 4 - Recitativo e cavatina] [N. 5 - Coro di pirati] [N. 6 - Recitativo e duetto] [N. 7 - Recitativo, coro e aria] [N. 8 - Recitativo] [N. 9 - Quintetto] [N. 10 - Finale] [N. 11 - Coro d'introduzione] [N. 12 - Recitativo e duetto] [N. 13 - Scena e terzetto] [N. 14 - Recitativo e coro] [N. 15 - Scena e aria] [N. 16 - Recitativo e finale]
Atto primo

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