Parte prima

 
[N. 1 - Preludio]

 N 

 

Scena prima

Taverna al confine della Sassonia.
Carlo Moor immerso nella lettura d'un libro.

 Q 

Carlo

 
[N. 2 - Scena e Aria]

 N 

 

CARLO

Quando io leggo in Plutarco, ho noia, ho schifo  

di questa età d'imbelli!... Oh, se nel freddo

cenere de' miei padri ancor vivesse

dello spirito d'Arminio una scintilla!

Vorrei Lamagna tutta

far libera così che Sparta e Atene

sarieno al paragon serve in catene.

VOCI
(fra le scene)

Una banda, una banda; eroi di strada...

Col pugnale ~ e col bicchier

nessun vale ~ il masnadier!

CARLO

Son gli ebbri, inverecondi

miei compagni d'errore!...

Quanto, o padre, mi tarda il tuo perdono

onde por questi abbietti in abbandono!

 

O mio castel paterno,    

colli di verde eterno,

come fra voi quest'anima

redenta esulterà!

Amalia! a te m'appresso,

m'apri il tuo casto amplesso!

Fammi, o gentil, rivivere

nella mia prima età.

S

 

Scena seconda

Parecchi Giovani entrano frettolosi.

<- Giovani, Rolla

 

CORO
(a Carlo)

Ecco un foglio a te diretto...  

(Carlo lo strappa loro di mano)

Tremi tu?

CARLO

Beato io sono!

Questo, amici, è il mio perdono.

(apre e legge la lettera)

CORO
(fra loro)

Come imbianca e muta aspetto!

CARLO

Tristo me! di mio fratello!

(fugge precipitoso lasciando cadere la lettera)

Carlo ->

 

ROLLA
(raccogliendola)

Per mia fé, lo scritto è bello!  

«T'annuncia il padre tuo per la mia bocca

di non far sul ritorno alcun pensiero,

se non vuoi solitario e prigioniero

d'acqua e pane cibarti in una rocca.»

CORO

Pane ed acqua! il cibo è grasso!

 
(Carlo ritorna fieramente agitato)

<- Carlo

 

CARLO

Fiere umane, umane fiere,  

dure più d'alpestre sasso!...

Così calde e pie preghiere

non l'han tocco, intenerito?

Oh, potessi il mar, la terra,

sollevar con un ruggito,

contro l'uomo unirli in guerra!

CORO

Senti, Carlo!

CARLO

Ov'è la spada

che dà morte a tai serpenti?

CORO

Noi l'abbiam. Ti calma e senti.

Comporremo una masnada...

CARLO

(con un sobbalzo)

Ladri noi? chi v'ha piovuto,

spirti iniqui, un tal pensiero?

CORO

E tu capo e condottiero.

CARLO

Per la morte, io non rifiuto!

CORO

Nostro?

CARLO

Vostro! Ecco la mano.

CORO

(con un grido di gioia, traendo le spade)

Viva, viva il Capitano!

 

CARLO

Nell'argilla maledetta  

l'ira mia que' ferri immerga!

Vo' la strage alle mie terga,

lo spavento innanzi a me.

Furie voi della vendetta,

meco avvolti in una sorte,

qui dovete, a questa forte

mano mia giurare la fé.

 

CORO

Noi giuriamo a questa forte

mano tua la nostra fé.

 
(partono tumultuosamente)

Carlo, Giovani, Rolla ->

 
 
 

Scena terza

Franconia. Camera nel castello dei Moor.
Francesco Moor solo, dopo qualche meditazione.

 Q 

Francesco

 
[N. 3 - Recitativo e Aria]

 N 

 

 

Vecchio! spiccai da te quell'aborrito  

primogenito tuo! La piangolosa

lettera ch'ei ti scrisse io l'ho distrutta;

una mia ne leggesti, ove te 'l pinsi

con sì cari colori... Alfin la colpa

della natura, che minor mi fece,

castigai nel fratello; ora nel padre

punir la debbo... Il dritto!

La coscienza! Spauracchi egregi

per le fiacche animucce. Osa, Francesco!

Spàcciati del vecchiardo... È vivo a stento

questo logoro ossame; un buffo... è spento.

 

La sua lampada vitale  

langue, è ver, ma troppo dura;

se va lenta la natura,

giuro al ciel! l'affretterò.

Mente mia, trova un pugnale

che trapassi il core umano,

né svelare possa la mano

che lo strinse e lo vibrò.

(ricade nei suoi pensieri, indi prosegue)

 

 

Trionfo, trionfo! colpito ho nel segno...  

Arminio, t'avanza!

 

Scena quarta

Arminio, Francesco.

<- Arminio

 
(entra Arminio)
 

ARMINIO

Signor, che volete?  

FRANCESCO

Mi sei tu fedele?

ARMINIO

Qual dubbio n'avete?

FRANCESCO

Or ben! Secondarmi tu devi un disegno.

Travèstiti in modo che niun ti ravvisi;

poi vanne a mio padre; gli narra che spento

sul campo di Praga, fra un monte d'uccisi,

lasciasti il suo Carlo.

ARMINIO

Ma s'io vi consento

darammi poi fede?

FRANCESCO

Berrà la tua nova;

me 'l credi; fornirti vogl'io di tale una prova,

che l'uom più sagace cadrebbe in errore.

 
(Arminio parte)

Arminio ->

 

Scena quinta

Francesco solo.

 

 

Fra poco, o Francesco, sarai qui signore!  

 

Tremate, o miseri! ~ voi mi vedrete  

nel mio terribile ~ verace aspetto;

d'un vecchio debole, ~ che non temete,

più non vi modera ~ la stanca man.

Al riso, al giubilo ~ succederanno

singulti, lagrime, ~ timor, sospetto;

l'inedia, il carcere, ~ l'onta, l'affanno

strazio ineffabile ~ di voi faran.

 
 

Scena sesta

Camera da letto nel castello.
Massimiliano Moor addormentato su una seggiola. Amalia si accosta pian piano e si ferma a contemplarlo.

 Q 

Massimiliano, Amalia

 
[N. 4 - Scena e Cavatina]

 N 

 

AMALIA

Venerabile, o padre, è il tuo sembiante  

come il volto d'un santo. Oh sia tranquillo

il sonno tuo! T'involi

al dolor della vita, e ti consoli.

Hai sbandito il mio Carlo; ogni mia gioia

per tua cagion perdei,

ma con te corrucciarmi non potrei.

 

(come colta da pensiero improvviso)

Lo sguardo avea degli angeli    

che dio creò d'un riso...

I baci suoi stillavano

gioir di paradiso.

Nelle sue braccia!... un vortice

d'ebbrezza n'avvolgea.

Come due voci unisone,

sul core il cor battea.

Anima uniasi ad anima

fuse ad un foco istesso,

e terra e ciel pareano

stemprarsi in quell'amplesso.

Dolcezze ignote all'estasi

d'un immortal gustai;

sogno divin! ma sparvero,

né torneran più mai.

S

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[N. 5 - Duettino, Quartetto Finale I]

 N 

 

MASSIMILIANO
(in sogno)

Mio Carlo!...  

AMALIA

Ei sogna.

MASSIMILIANO

Oh quanto

misero sei!

AMALIA

Ti sveglia, amato padre;

e le tue larve spariran.

MASSIMILIANO

(sempre sognando)

Francesco!

Pur nel sogno me 'l togli?

AMALIA

Io son, mi guarda;

la tua figlia son io.

MASSIMILIANO

(apre gli occhi.)

Tu qui?... pur or sognava

del nostro Carlo. O povera fanciulla!

L'april delle tue gioie disfiorai.

Non maledirmi...

AMALIA

Maledirti? oh mai!

 

MASSIMILIANO

Carlo! io muoio... ed, ahi! lontano  

tu mi sei nell'ultim'ore.

Una fredda, ingrata mano

nell'avel mi comporrà.

Caro è il pianto all'uom che muore,

ma per me chi piangerà?

AMALIA

Oh, lasciarti io pur vorrei

dolorosa umana vita,

or che tutto io qui perdei,

né la terra un fior mi dà!

(con entusiasmo)

E per sempre a Carlo unita

spazïar l'eternità!

 

Scena settima

Francesco ed Arminio travestito. I precedenti.

<- Francesco, Arminio

 

FRANCESCO

Un messaggero di trista novella;  

vi piace udirlo?

MASSIMILIANO
(ad Arminio)

Che porti? favella!

ARMINIO

Di Carlo vostro contezza vi reco...

AMALIA

Dov'è?

MASSIMILIANO

Viv'egli?...

ARMINIO

Compagno fu meco

fra le bandiere di re Federico,

che lo raccolse fuggiasco e mendico.

AMALIA, MASSIMILIANO

Misero!

ARMINIO

A Praga pugnò quell'ardito,

fin che da mille percosso, ferito...

FRANCESCO

(avventandosi ad Arminio)

Taci, spietato!

 
(Massimiliano fa cenno ad Arminio di continuare)
 

ARMINIO

Parlavami a stento...

«Porta a mio padre quel ferro cruento,

e digli: il figlio da voi ributtato

fra l'armi e il sangue morì disperato.»

MASSIMILIANO

(con uno scoppio di dolore)

Son io quel padre dal ciel maledetto!

ARMINIO

Ed era Amalia l'estremo suo detto.

AMALIA

La trista io sono che al pianto sorvisse!

FRANCESCO

(mostra ad Amalia la spada)

Leggi! il tuo Carlo col sangue vi scrisse:

«Dal giuro, Amalia, ci scioglie la morte.

Sii tu, Francesco, d'Amalia consorte.»

AMALIA

Ah Carlo, Carlo, tu mai non m'amasti!

MASSIMILIANO

(a sé stesso, stracciandosi i capelli)

Tigre feroce, qual sangue versasti!

 

 

Sul capo mio colpevole  

l'ira de ciel discenda!

(si getta sopra Francesco)

Ma tu che svelta, o perfido,

m'hai la bestemmia orrenda,

rendimi tu, tu rendimi

l'ucciso mio figliuol!

AMALIA

Padre! lo assunse ai mártiri

il dio dei travagliati,

perché quaggiù non fossimo

come nel ciel beati;

ma lo vedrem, consólati!

là tra le stelle e 'l sol.

FRANCESCO

(Grazie, o dimon! lo assalgono

dolor, rimorso ed ira.

La disperanza or méscivi,

potente, ultima dira;

fenda quel cor! ne dissipi

la poca aura vital.)

ARMINIO

(Non so, non so più reggere

al suo dolor paterno!

Questa menzogna orribile

mi fia rimorso eterno;

fitto l'ho già nell'anima

come infocato stral.)

 
(Massimiliano sviene.)
 

AMALIA

Ei muore!... è morto... oh dio!...

(manda un grido e fugge)

FRANCESCO
(giubilante)

Morto?... Signor son io!

 

Fine (Parte prima)

Parte prima Parte seconda Parte terza Parte quarta

[N. 1 - Preludio]

Taverna al confine della Sassonia.

Carlo
 

[N. 2 - Scena e Aria]

Quando io leggo in Plutarco, ho noia, ho schifo

Carlo
<- Giovani, Rolla

Ecco un foglio a te diretto...

Giovani, Rolla
Carlo ->

Per mia fé, lo scritto è bello!

Giovani, Rolla
<- Carlo

Fiere umane, umane fiere

Carlo, Giovani, Rolla ->

Franconia; camera nel castello dei Moor.

Francesco
 

[N. 3 - Recitativo e Aria]

Vecchio! spiccai da te quell'aborrito

Trionfo, trionfo! colpito ho nel segno...

Francesco
<- Arminio

Signor, che volete? / Mi sei tu fedele?

Francesco
Arminio ->

Fra poco, o Francesco, sarai qui signore!

Camera da letto nel castello.

Massimiliano, Amalia
 

[N. 4 - Scena e Cavatina]

Venerabile, o padre, è il tuo sembiante

[N. 5 - Duettino, Quartetto Finale I]

Mio Carlo!... / Ei sogna

Massimiliano, Amalia
<- Francesco, Arminio

(Arminio travestito)

Un messaggero di trista novella

Massimiliano, Amalia, Francesco, Arminio
Sul capo mio colpevole
 
Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena sesta Scena settima
Taverna al confine della Sassonia. Franconia; camera nel castello dei Moor. Camera da letto nel castello. Recinto attiguo alla chiesa del castello; alcuni sepolcri gotici; in uno recente è scolpito il nome di... La selva boema; Praga in lontananza mezzo ascosa fra gli alberi. Luogo deserto che mette alla foresta presso al castello. Interno della foresta; sorgono in mezzo le ruine di antica rocca; notte. Fuga di parecchie stanze. Foresta, come nell'ultima scena della parte terza; sorge il mattino
[N. 1 - Preludio] [N. 2 - Scena e Aria] [N. 3 - Recitativo e Aria] [N. 4 - Scena e Cavatina] [N. 5 - Duettino, Quartetto Finale I] [N. 6 - Scena e Aria] [N. 7 - Recitativo e Duetto] [N. 8 - Finale II] [N. 9 - Scena e Duetto ] [N. 10 - Coro] [N. 11 - Finale III] [N. 12 - Sogno di Francesco] [N. 13 - Scena e Duetto] [N. 14 - Scena e Duetto] [N. 15 - Finale ultimo]
Parte seconda Parte terza Parte quarta

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