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Passeggio di verdura nel giardino reale.
La tua gloria, e la mia chiedono, o figlia
D'Argo farmi venir l'ingrato Achille
Ed è ver, principessa? E non m'inganno?
Tanto s'agita il prence, e più non l'ama?
Rapitemi a me stessa, o furie, o pene
Nei mali irreparabili l'indugio
Onta, e dolor me con la figlia ad Argo
Al mio pudico amor perdona, o madre
Tutto mi arride. Il re tuo padre è certo
Sola si attende, e a te recar mi è imposto
A me lagrime, e preghi? Ove si tratta
Sia la speranza, o virtude, io sento l'alma
(ballo di giardinieri)
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