Atto terzo

 

Scena prima

Camera di Costanza.
Roberto, Costanza.

 Q 

Roberto, Costanza

 
Recitativo

ROBERTO

Risoluta è quest'alma...  

COSTANZA

Di partir?

ROBERTO

Dall'indugio

non attendo che morte.

COSTANZA

Tu partir, o Roberto,

da questa reggia, ove il tuo cor mi lasci,

e donde il mio t'involi?

ROBERTO

Una regina e moglie,

che da me può voler? Vederne i pianti?

Ascoltarne i sospiri?

Oh d'un'alma crudel barbari vanti!

COSTANZA

Onor, nume tiranno,

offensor di natura, a che m'astringi?

Va' pur, Roberto, e poiché rea mi lasci,

sappi tutto il mio errore:

d'altri sia questa man, tuo questo core.

ROBERTO

Cessa d'amarmi, o taci;

e porterò lontano,

se non più lieto, almen più ratto il piede.

Gran lusinga all'indugio è la tua fede.

COSTANZA

Parti.

ROBERTO

Ti lascio, o cara.

COSTANZA

Amor che dal mio sen l'alma dividi...

ROBERTO E COSTANZA

O per sempre ne unisci, o qui m'uccidi.

 

Scena seconda

Griselda, Corrado, e detti.

<- Griselda, Corrado

 

GRISELDA

E per sempre v'unisca, amati fidi.  

COSTANZA

Griselda?

ROBERTO

(Ahimè!)

GRISELDA

Con sì soave affetto

vai consorte allo sposo?

Con si onesto rispetto

vieni amico alla reggia?

È questa, è questa

dell'imeneo la fede?

Dell'ospizio la legge?

Nel dì delle tue nozze,

nel tuo stesso soggiorno

un marito non ami? Un re non temi?

Oh indegni affetti! Oh vilipendi estremi!

COSTANZA

Misera!

ROBERTO

(Qual consiglio!)

GRISELDA

E i sospiri? Ed i pianti? Onesta moglie

non ha cor, non ha voti

che per lo sposo. All'onor suo fa macchia

anche l'ombra leggiera,

anche il pensier fugace.

Saprallo il re. L'offende

chi le gravi onte sue simula, e tace.

 

Scena terza

Gualtiero, e detti.

<- Gualtiero

 

GUALTIERO

Griselda.  

COSTANZA

(Il re!)

ROBERTO

(Son morto.)

GUALTIERO

Perché tu sì sdegnosa? E voi, bell'alme,

perché confuse?

GRISELDA

(E dovrò dirlo?)

GUALTIERO

Esponi.

GRISELDA

Non m'astringer te n' priego

a ridir ciò che vidi.

GUALTIERO

Corrado il dica.

Tu, se parli o se taci, ogn'or m'offendi.

CORRADO

Signore, in brevi accenti il tutto intendi.

COSTANZA

(Non v'è più speme.)

ROBERTO

(O sorte!)

CORRADO

Roberto e la tua sposa

in questo loco or ora

favellando d'amor facean dimora.

GUALTIERO

E perciò d'ira accesa?

CORRADO

Forse che l'alta offesa

dell'onor tuo le accese in sen lo sdegno.

GUALTIERO

Ben si vede, che nata

sai fra i boschi, o vil donna.

E che? Ti trassi

di là perché tu vegli

sugl'affari reali? Eh ti rammenta

ch'altra è la regia sposa e tu si serva?

Oblia qual fosti e le sue leggi osserva.

GRISELDA

Quel zelo...

GUALTIERO

Io non te 'l chiedo.

GRISELDA

Io rispetto...

GUALTIERO

Lo devi alla real consorte.

GRISELDA

L'onor tuo...

GUALTIERO

Chi t'elesse del talamo custode?

Che ti cal se Costanza

abbia più d'un amante?

Che divida il suo cuor? Ch'ami a sua voglia,

o Roberto, o Gualtier? Verun tormento

deve questo a te dar, s'io son contento.

Udisti?

GRISELDA

Udii.

ROBERTO

(Che sento!)

GUALTIERO

Ti sovvenga il suo grado.

GRISELDA

È di regina.

GUALTIERO

Il tuo uffizio?

GRISELDA

È di ancella.

GUALTIERO

E se talor per altri arder la miri?

GRISELDA

Cieche avrò le pupille.

GUALTIERO

Se sospirar la senti?

GRISELDA

Sordo l'udito.

GUALTIERO

E se fia ch'a Roberto

anco sugl'occhi tuoi

scopra talor dell'amor suo le faci,

non trasgredir le leggi; e servi, e taci.

GRISELDA

Numi, qual legge è questa?

A qual tormento condannata son io?

Chi vide mai dolor simile al mio?

 
[Aria Griselda]

 N 

Son infelice tanto  

che non mi basta il pianto

a dileguar mie pene.

La morte chi mi dona?

Che sol quest'alma afflitta

morte può consolar.

Se veggo il mio crudele

tradir da un infedele

tacer dovrò? Perché?

Un'anima sincera

non sa dissimular.

Griselda ->

 

Scena quarta

Gualtiero, Roberto, Costanza.

 
Recitativo

ROBERTO

(Temo.)  

COSTANZA

(Pavento.)

GUALTIERO

Eh, non estingua adesso

fredda tema importuna i vostri ardori.

Perdono al genio, ed all'età perdono.

COSTANZA

Perdono io non vorrei, se offeso avessi

l'onor tuo, l'onor mio.

ROBERTO

Un volontario esilio

quindi prendea.

GUALTIERO

Tacete.

Che più del vostro amore

la discolpa m'offende.

Col non amar Roberto

rea saresti, o Costanza, e tu più reo,

se da lei ti dividi.

Proseguite ad amarvi, e siate fidi.

(parte)

Gualtiero ->

 

ROBERTO

(Non m'inganno?)  

COSTANZA

(Lo credo?)

CORRADO

Ormai scacciate

l'importuno timore.

ROBERTO

Addio Costanza,

ritornami nel sen, dolce speranza.

 
[Aria Roberto]

 N 

Moribonda quest'alma dolente  

va cercando dal seno l'uscita

ma un bel raggio di speme lucente

mi prolunga nel seno la vita:

forse il fatto cangiar si potrà.

Mio bel sol, se per te lacrimai,

tu lo sai. La speranza mi dice

che felice il mio cor riderà.

(parte con Corrado)

Roberto, Corrado ->

 

Scena quinta

Costanza sola.

 
Recitativo

 

Posso Roberto amar? E me l'impone  

Gualtiero istesso? I miei timori adunque

furo vani finora. I miei sospiri

furono ingiusti. Ah! da me lungi andate,

dal passato mio duol memorie odiate.

 
[Aria Costanza]

 N 

Ombre vane, vani orrori,  

che agitate l'alma mia

le mie pene, i miei timori

dileguate per pietà.

Sento (oh dio) che più non posso

sopportar cotanti affanni.

Deh, cangiate, astri tiranni,

l'empia vostra crudeltà.

Costanza ->

 

Scena sesta

Gualtiero, poi Ottone.

<- Gualtiero

 
Recitativo

GUALTIERO

L'empio s'ascolti. Forse  

dall'amor di costui preser fomento

le pubbliche querele.

 

<- Ottone

OTTONE

Al regio piede...  

GUALTIERO

Sorgi, libero parla: ami Griselda?

OTTONE

Non niego, amor fu solo

ch'a rapirla m'indusse.

GUALTIERO

Né del real mio sdegno

ti trattenne il timore?

OTTONE

E un tuo rifiuto.

GUALTIERO

Di te, degl'avi al sangue

sparso a pro del mio regno io dono il fallo

OTTONE

Signor, una, ch'un tempo

fu regina, e tua moglie è scorno tuo

ch'erri fra monti, e boschi.

GUALTIERO

T'intendo. Ottone il giuro

sulla mia fede: allora

ch'io mi sposi a Costanza avrai Griselda.

OTTONE

Oh dono! Oh gioia! al regio piè prostrato

lascia...

GUALTIERO

No, prima attendi

che la grazia s'adempia, e poi la rendi.

Va' mi precedi al loco

destinato alle nozze; ivi vedrai

la nuova sposa, ch'al mio trono alzai.

 
[Aria Ottone]

 N 

OTTONE

Dopo un'orrida tempesta    

splende chiaro il ciel sereno

che disgombra il nostro seno

dell'affanno, e del timor.

Così suole la fortuna

ristorare i danni suoi

vicendevoli con noi

alternando il suo rigor.

S

Sfondo schermo () ()

Ottone ->

 

Scena settima

Gualtiero.

 
Recitativo

 

Soffri Griselda ancora  

sin che giunga per te giorno felice.

Soffri... ma già nel core

i rimproveri tuoi, le tue querele

m'appellano a ragionar sposo crudele.

 
[Aria Gualtiero]

 N 

Sento, che l'alma teme  

e pur non so di che

non so se sia timore

se sia pena, se amore

se sia pietà, se speme.

Ah cieli, e che cos'è?

Cinto da mille affanni

non trovo loco, o pace

temo di frodi, e inganni

e l'alma ognor si sface

e pur non so perché.

Gualtiero ->

 
 

Scena ottava

Atrio maestoso nella reggia destinato alle nozze.
Griselda, Popolo.

 Q 

Griselda, popolo, ministri

 
Recitativo

GRISELDA

Ministri accelerate  

l'apparato, e la pompa, in dì sì lieto

esultino i vassalli, e più giuliva

del suo signor senta la reggia i voti.

È legge del mio re, ch'io stessa affretti

e renda più superba

delle tragedie mie la scena acerba.

 

Scena ultima

Tutti.

<- Gualtiero, Costanza, Roberto, Corrado, Ottone

 

GUALTIERO

Griselda.  

GRISELDA

Altro non manca,

che il sovrano tuo impero.

GUALTIERO

Impaziente

è un amor tutto foco.

GRISELDA

Anche Griselda amasti!

GUALTIERO

La tua viltà le chiare fiamme estinte.

GRISELDA

Per l'illustre tua sposa ardano eterne.

COSTANZA

(O bontade!)

ROBERTO

(O virtude!)

GUALTIERO

(Il cor si spezza.)

CORRADO
(a Gualtiero)

Che più chiedi?

GUALTIERO

L'estrema

prova di sua fermezza. Otton!

OTTONE

Mio sire.

GUALTIERO

Ti avanza, e tu, Griselda

GRISELDA

Ubbidisco. (Che fia?)

GUALTIERO

Assai soffristi; è degno

di premio il tuo coraggio, e n'ho pietade

più non sarà Griselda

pastorella ne' boschi, o ancella in corte.

Ma...

GRISELDA

Che?

GUALTIERO

(Cor mio, che tenti?)

GRISELDA

Signor...

GUALTIERO

Del fido Ottone sarai consorte.

OTTONE

(Gioie non m'uccidete!)

GRISELDA

Io d'Ottone? Ch'ancora

del sangue d'Everardo

ha fumante la spada?

GUALTIERO

Elà.

CORRADO

T'accosta.

 
(ad una guardia che conduce Everardo)

<- guardia, Everardo

 

GUALTIERO

Eccoti vivo il figlio.  

GRISELDA

O figlio, o dolce

conforto del mio core.

GUALTIERO

Sol d'Ottone all'amore.

Devi sì cara vita; egli dovea

ucciderlo, e no 'l fece,

perché troppo t'amò; giusta mercede

or della sua pietà sia la tua fede.

GRISELDA

Ah! mio sire...

GUALTIERO

Ubbidisci.

Te 'l comanda il tuo re.

GRISELDA

Mio re, mio nume,

mio sposo un tempo, e mio diletto ancora,

se de' tuoi cenni ogn'ora

legge mi feci, il sai; dillo tu stesso:

popoli, il dite voi, voi, che 'l vedeste.

Ma, ch'io d'Otton sia sposa? È questo

il caro ben, che solo

libero dal tuo impero io m'ho serbato:

tua vissi e tua morrò, sposo adorato.

GUALTIERO

(Lacrime, non uscite.) Ormai risolvi:

o di Ottone o di morte.

GRISELDA

Morte, morte, o signor. Servi, custodi,

ne' tormenti inasprite

la morte mia. La gloria

chi avrà di voi del primo colpo? Ah sposo!

Alla tua mano il chiedo,

e prostrata lo chiedo.

Fa' ch'io vada agl'elisi,

con l'onor di tua fede, e ch'ivi additi

le tue belle ferite

opra già de' tuoi lumi, or del tuo braccio.

GUALTIERO

Non più, cor mio, non più. Sposa t'abbraccio.

OTTONE

(Misero Otton!)

GUALTIERO

Popoli, che rei siete

del cielo, e del re vostro, ormai vedete

qual regina ho a voi scelta, e me qual moglie.

OTTONE

Mio re sol è mia colpa

il pubblico delitto,

ecco perdon ti chiedo.

GUALTIERO

Il tuo dolor mi basta, e te 'l concedo.

COSTANZA

(Nobil pietà!)

ROBERTO

(Che spero?)

GUALTIERO

Ma tu taci, o Griselda?

GRISELDA

Te 'l confesso: mi è pena

di Costanza la sorte. Ella era degna

di te.

GUALTIERO

Sposa del padre è la mia figlia?

GRISELDA E COSTANZA

Come?

GUALTIERO

Il dica Corrado.

CORRADO

Sì, Costanza è la tua prole

che piangesti trafitta.

GRISELDA

Oh figlia!

COSTANZA

Oh madre!

GRISELDA

Ben me 'l predisse il core, e non l'intesi.

GUALTIERO

Tu l'amor di Costanza,

ch'ora in sposa ti dono

tutto non m'involar, Roberto amato.

ROBERTO

Il tuo dono, o gran re, mi fa beato.

GUALTIERO

Meco ormai riedi, o cara,

sulla real mia sede.

OTTONE

E sia Everardo il tuo, ma tardo erede.

 
[Coro]

 N 

CORO

Imeneo, che se' d'amore  

dolce ardor, nodo immortale

della coppia alma reale

stringi l'alma, annoda il core.

 

Fine (Atto terzo)

Atto primo Atto secondo Atto terzo

Camera di Costanza.

Roberto, Costanza
 

Risoluta è quest'alma

Roberto, Costanza
<- Griselda, Corrado

E per sempre v'unisca, amati fidi

Roberto, Costanza, Griselda, Corrado
<- Gualtiero

Griselda / Il re! / Son morto

[Aria Griselda]

Roberto, Costanza, Corrado, Gualtiero
Griselda ->

Temo / Pavento / Eh, non estingua adesso

Roberto, Costanza, Corrado
Gualtiero ->

Non m'inganno? / Lo credo?

[Aria Roberto]

Costanza
Roberto, Corrado ->

Posso Roberto amar? E me l'impone

[Aria Costanza]

Costanza ->
<- Gualtiero

L'empio s'ascolti. Forse

Gualtiero
<- Ottone

Al regio piede

[Aria Ottone]

Gualtiero
Ottone ->

Soffri Griselda ancora

[Aria Gualtiero]

Gualtiero ->

Atrio maestoso nella reggia destinato alle nozze.

Griselda, popolo, ministri
 

Ministri accelerate

Griselda, popolo, ministri
<- Gualtiero, Costanza, Roberto, Corrado, Ottone

Griselda / Altro non manca

Griselda, popolo, ministri, Gualtiero, Costanza, Roberto, Corrado, Ottone
<- guardia, Everardo

Eccoti vivo il figlio

[Coro]

 
Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena sesta Scena settima Scena ottava Scena ultima
Luogo magnifico della reggia destinato alle pubbliche udienze. Appartamenti reali. Campagna con veduta d'una capanna da un lato. Camera di Costanza. Atrio maestoso nella reggia destinato alle nozze.
[Sinfonia] [Aria Gualtiero] [Aria Griselda] [Aria Ottone] [Aria Costanza] [Aria Roberto] [Aria Corrado] [Aria Griselda] [Aria Corrado] [Aria Costanza] [Aria Roberto] [Aria Griselda] [Aria Ottone] [Aria Roberto] [Aria Gualtiero] [Terzetto Griselda, Costanza e Gualtiero] [Aria Griselda] [Aria Roberto] [Aria Costanza] [Aria Ottone] [Aria Gualtiero] [Coro]
Atto primo Atto secondo

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