Atto terzo

 
[N. 23 - Sinfonia]

 N 

 

Scena prima

Atrio delle carceri con cancelli di ferro in prospetto, che conducono a diverse prigioni, con Guardie a vista sulla porta de' detti cancelli.
Onoria, indi Ezio con catene.

Bozzetti

 Q 

guardie, una guardia, Onoria

 
Recitativo

ONORIA

(ad una guardia)  

Ezio qui venga.

Il suo fatal periglio mi fa più amante.

 

una guardia ->

<- una guardia, Ezio

 

(vedendo venir Ezio)

Oh, come vien ridente!

Mostra la calma sua ch'egli è innocente.

EZIO

(mostrando le catene)

Questi del tuo germano, principessa,

è 'l premiar?

Cinto d'allori del giorno al tramontar

tu mi vedesti;

e poi coi lacci intorno tu mi rivedi

all'apparir del giorno!

ONORIA

La crudeltà del fato tu potesti emendar.

Per mia richiesta cesare

l'ira sua tutta abbandona:

t'ama, ti vuol amico, e ti perdona.

EZIO

E 'l crederò?

ONORIA

Sì, né dimanda solo

che tu scopri le trame, e allora

appieno libero sei.

Può dimandar di meno?

EZIO

Ei che sa la mia fede prova rossor

nell'oltraggiarmi a torto;

perciò mi vuole o delinquente o morto.

ONORIA

Con sommesso parlar mitiga augusto.

EZIO

Onoria, per salvarmi ad esser vile,

io non appresi ancora.

ONORIA

Ma sai che corri a morte?

EZIO

Eh ben, si mora.

ONORIA

Se di te non hai cura,

abbila almen di me...

EZIO

Che dici?

ONORIA

Io t'amo. Più tacerlo non so.

Con mio rossore...

EZIO

Qual ho stima ho per te, sentissi amore!

Ma d'altro stral piagato,

non saprei a tanto onor ch'esserti ingrato.

ONORIA

Ancor che ingrato, vivi.

O se la vita sprezzi,

perché m'è cara,

cerca almeno una morte

degna di te...

EZIO

O in carcere, o tra l'armi,

ad altri insegnerò come si mora.

Farò invidiarmi

in questo stato ancora.

 
[N. 24 - Aria]

 N 

Guarda pria se in questa fronte  

trovi scritto alcun delitto,

e dirai che la mia sorte

desta invidia, e non pietà.

Bella prova è d'alma forte

l'esser placida, e serena

nel soffrir l'ingiusta pena

d'un colpa che non ha.

(rientra nelle carceri accompagnato dalle guardie)

Ezio, guardie ->

 

Scena seconda

Onoria e Valentiniano.

<- Valentiniano, guardie

 
Recitativo

VALENTINIANO

Eh ben, da quel superbo,  

che ottenesti, o germana?

ONORIA

Io nulla ottenni.

VALENTINIANO

Già lo predissi.

ONORIA

Eppur non posso, oh numi,

crederlo reo! Quella franchezza

è segno d'alma innocente.

VALENTINIANO

Il traditor si fida

nell'aura popolar. Vo' che s'uccida!

ONORIA

Meglio ci pensa.

VALENTINIANO

E che far deggio?

ONORIA

Il fatto saper da lui senza rigor procura.

È debole in amor,

ei Fulvia adora; cedila

all'amor suo, offrila ancora.

VALENTINIANO

Crudel consiglio a questo cor...

ONORIA

L'esempio da me prendi.

Io amante sono al par di te,

né perdo meno:

Fulvia è la fiamma tua;

per Ezio io peno.

VALENTINIANO

E l'ami?

ONORIA

Sì, eppur vedi...

Il tuo coraggio, la tua virtù

faccia arrossir la sorte.

Una donna t'insegna ad esser forte.

VALENTINIANO

Si tenti, oh, dei! Va',

quivi Fulvia attendo.

ONORIA

Dalla mia pena il tuo dolor comprendo.

 
[N. 25 - Aria]

 N 

Peni tu per un'ingrata,  

un ingrato adoro anch'io;

è il tuo fato eguale al mio,

è nemico ad ambi amor.

Ma s'io nacqui sventurata,

se per te non v'è speranza,

sia compagna la costanza,

come è simile il dolor.

(parte)

Onoria ->

 

Scena terza

Valentiniano, indi Varo.

 
Recitativo

VALENTINIANO

Olà! Varo si chiami.  

(una guardia parte)

una guardia ->

 

A questo eccesso

della clemenza mia se il reo non cede,

non viverà un momento.

 

<- Varo

VARO

(entrando)

Augusto!

VALENTINIANO

Ascolta. Disponi al varco i tuoi più fidi,

ed Ezio, quando ritorna,

s'io non son sua guida,

se non è al fianco mio, fa' che s'uccida!

VARO

Ubbidirò, ma il popolo al funesto...

VALENTINIANO

Va' pur, Massimo avrà cura di questo.

(alle guardie dei cancelli)

Il prigionier qui rieda!

guardie, Varo ->

 

Scena quarta

Massimo e detto.

<- Massimo

 

MASSIMO

Signor, tutto sedai:  

d'Ezio la morte

a tuo piacere affretta.

Roma t'applaude,

ogni fedel l'aspetta.

 

Scena quinta

Ezio incatenato, e detti.

<- Ezio

 

VALENTINIANO

Ezio, qui tra di noi d'odio  

più non si parli.

Io vengo amico,

il mio rigor detesto...

MASSIMO

(Oh dèi, che ascolto!)

VALENTINIANO

E voglio...

EZIO

Onoria intesi:

s'altro a dirmi non hai,

torno alla mia prigion,

seco parlai.

VALENTINIANO

Quanto offrirti vogl'io dir non potea.

EZIO

Sì, rammento quali i tuoi doni sono.

VALENTINIANO

Ma non disse il maggior.

 

Scena sesta

Fulvia e detti.

<- Fulvia

 

VALENTINIANO

(accennando Fulvia che esce)  

Vedi qual dono.

EZIO

Fulvia!

MASSIMO

(Che mai sarà? L'alma s'agghiaccia!)

FULVIA

Da Fulvia che si vuol?

VALENTINIANO

Che ascolti, e taccia.

Risolsi; or l'eseguisco.

(ad Ezio)

Ecco la mano di Fulvia, io te la rendo.

FULVIA

Ed è ver?...

EZIO

Ma a qual prezzo si concede,

ch'io ne sia possessor?

VALENTINIANO

Poco si chiede.

Svela solo il disegno a finché

io viva senza timor intorno.

EZIO

(a Fulvia in atto di partire)

Addio, mia vita,

alla prigion io torno.

VALENTINIANO

Rispondi, e sono tali i detti miei

che un reo, come sei tu,

debba sprezzarli?

EZIO

Quando parli così, meco non parli.

VALENTINIANO

(Eh, si risolva!)

Olà, custodi!

FULVIA
(a Valentiniano)

Ah, prima lo sdegno tuo

contro di me si volga!

VALENTINIANO
(a Fulvia)

Né puoi tacer? Il prigionier si sciolga.

<- guardie

(levano le catene ad Ezio)

EZIO

Come!

FULVIA

Che veggio!

MASSIMO

(Oh stelle!)

VALENTINIANO

Alfin conosco,

che innocente tu sei.

Vanne, Fulvia e già tua, libero sei.

 
[N. 26 - Aria]

 N 

EZIO

Se la mia vita dono è d'augusto  

il freddo scita, l'etiope adusto

al piè di cesare piegar farò.

Perché germoglino per te gli allori

mi vedrai spargere nuovi sudori;

saprò combattere, morir saprò.

(parte)

Ezio, guardie ->

 

Scena settima

Valentiniano, Fulvia, e Massimo.

 
Recitativo

MASSIMO

(Che mai sarà?)  

FULVIA

Su quella mano augusta

lascia ch'un bacio imprima.

(vuole baciar la mano a Valentiniano)

VALENTINIANO

No,

Fulvia, un maggior bene attendi prima.

 

Scena ottava

Varo e detti.

<- Varo

 

VARO

(entrando)  

Eseguito è il tuo cenno.

Ezio morì.

FULVIA

Come! Che dici?

VARO
(a Valentiniano)

Al varco l'attesero i miei fidi;

il sen trafitto si vide,

sospirò, cadde fra loro.

(si allontana)

Varo ->

 

MASSIMO

(Oh, sorte inaspettata!)

FULVIA

(si appoggia ad una scena coprendosi il volto)

Oh, dèi, mi moro!

MASSIMO

Il suo dolor ingiusto, lascia, signor...

 

Scena nona

Onoria e detti.

<- Onoria

 

ONORIA

(entrando)  

Liete novelle, augusto!

VALENTINIANO

Che reca Onoria?

Il volto suo ridente

felicità promette.

ONORIA

Ezio è innocente.

VALENTINIANO

Come?

ONORIA

Emilio parlò.

Nelle mie stanze, già vicino a morir,

era celato, e disse: Ezio è innocente.

MASSIMO

(Ah! Iniquo fato!)

VALENTINIANO

Ma... chi fu l'alma rea,

che gli commise il colpo?

ONORIA

Ei disse: «è quella che a cesare

è più cara e che da lui fu oltraggiato in amor».

VALENTINIANO

Il nome?

ONORIA

Appunto nel voler proferirlo, ei spirò l'alma.

VALENTINIANO

Oh sventura!

MASSIMO

(Oh periglio!)

FULVIA

(infuriata verso Valentiniano)

Or di', tiranno, s'era infido il mio sposo,

or chi la vita, empio, gli renderà?

ONORIA

Fulvia, che dici! Ezio morì?

FULVIA

(additando Valentiniano)

Sì, quel mostro...

ONORIA

Ah, spietato! Ah inumano! E potesti?...

VALENTINIANO

Onoria, oh, dei, non insultarmi, errai!

Ma il traditore?

ONORIA

Pensa pur ch'offendesti di Massimo la sposa.

MASSIMO

(Io son perduto!)

FULVIA

(Eccomi, per il padre in novo affanno!)

ONORIA

Solo al riparo tuo pensa, oh, tiranno.

(parte)

Onoria ->

 

Scena decima

Valentiniano, Massimo, e Fulvia.

 

VALENTINIANO

Massimo, di scolparti il tempo è questo.  

Tutto conviene a te, sei reo.

(sdegnato)

Qual altro insidiar mi potea?

(alle guardie)

Olà!

FULVIA

Tiranno, ascolta:

io son la rea.

Io commisi ad Emilio la morte tua.

Quella son io, che cara tanto ti fu.

Quella che nel mio amore,

barbaro, tu oltraggiasti.

<- guardie

MASSIMO

(Ingegnosa pietade!)

VALENTINIANO

Io mi confondo.

FULVIA

(Il genitor si salvi, e pera il mondo.)

VALENTINIANO

Ah, che non curo più vita né morte!

Disponi al grado tuo, barbara sorte!

 
[N. 27 - Aria]

 N 

Per tutto il timore  

perigli m'addita;

si perda la vita,

finisca il martire:

è meglio morire

che viver così!

La vita mi spiace,

se il fato nemico,

la speme, la pace,

l'amante, l'amico

mi toglie in un dì.

(parte)

Valentiniano, guardie ->

 

Scena undicesima

Massimo e Fulvia.

 
Recitativo

MASSIMO

Cara figlia, per te vivo.  

Deh, lascia, mia speme,

mio sostegno, cara difesa mia,

ch'alfin t'abbracci.

(vuole abbracciarla)

FULVIA

(lo respinge)

Vanne, padre crudel!

MASSIMO

Perché mi scacci?

FULVIA

Tutte le mie sventure

io riconosco in te.

MASSIMO

Deh, non negare al grato genitor

questo d'affetto

(vuole abbracciarla di nuovo, ma lei lo respinge)

testimonio verace!

Vieni...

FULVIA

Vanne, crudel, lasciami in pace!

Se grato esser mi vuoi,

stringi quel ferro; svenami pronto or or!

Questa mercede col pianto sulle ciglia

(piange)

al padre che salvò chiede una figlia.

 
[N. 28 - Aria]

 N 

MASSIMO

Tergi l'ingiuste lagrime,  

dilegua il tuo martiro,

che s'io per te respiro,

tu regnerai per me.

Di raddolcirti io spero

questo penoso affanno

col dono d'un impero,

col sangue d'un tiranno,

che delle nostre ingiurie

punito ancor non è.

(parte)

Massimo ->

 

Scena dodicesima

Fulvia sola.

 
[N. 29 - Recitativo accompagnato]

 N 

 

Misera, dove son!    

L'aure del Tebro son queste

ch'io respiro?

No, in Cocito m'aggiro,

e son furie al mio core;

un monarca inclemente,

un padre traditore,

un sposo innocente!

Rimembranze funeste!

Oh, reo martiro!

Ed io parlo, infelice,

ed io respiro?

S

 
[N. 30 - Aria]

 N 

Ah, non son io che parlo,  

è il barbaro dolore,

che mi divide il core,

che delirar mi fa.

Non cura il ciel tiranno

l'affanno in cui mi vedo:

un fulmine gli chiedo,

e un fulmine non ha.

(parte)

Sfondo schermo () ()

Fulvia ->

 
 

Scena tredicesima

Campidoglio antico con Popolo.
Massimo senza manto con sèguito, e Varo in disparte.

 Q 

popolo, Massimo, seguito, Varo

 
Recitativo

MASSIMO

Inorridisci, o Roma:  

Ezio, il tuo duce invitto,

il tuo liberator, cadde trafitto.

E chi l'uccise?

Ah, l'omicida ingiusto

fu l'invidia d'augusto!

Or vendicate, romani, il vostro eroe.

Chi vuol salvar la patria,

stringa il ferro e mi segua!

(tutti snudano la spada)

Ecco il sentiero

(accennando il Campidoglio)

onde avrà libertà, Roma e l'impero.

(parte verso il Campidoglio seguìto da tutti)

Massimo, seguito, popolo ->

 

VARO

Che indegno!

Egli la morte d'un innocente affretta,

e poi Roma solleva alla vendetta.

 
[N. 31 - Aria]

 N 

Già risonar d'intorno  

al Campidoglio io sento

di cento voci e cento

lo strepito guerrier.

Che fo? Si vada, e sia

stimolo all'alma mia

il debito d'amico,

di suddito il dover.

(parte)

Varo ->

 

Scena quattordicesima

Si vedono scendere dal campidoglio le Guardie imperiali, che combattono coi Sollevati.
Segue zuffa, quale terminata, esce Valentiniano senza manto, con spada rotta, difendendosi da due Congiurati; e poi Massimo con spada, e Fulvia.

<- guardie imperiali, popolo

<- Valentiniano, congiurati, Massimo, Fulvia

 
Recitativo

VALENTINIANO

Ah, traditor!  

(a Massimo)

Amico, soccorri il tuo signor!

MASSIMO

Fermate: io voglio il tiranno svenar!

FULVIA

(frapponendosi)

Padre, che fai?

VALENTINIANO

Ah, traditor!

MASSIMO

Se il mio commando Emilio mal eseguì,

per questa man cadrai.

FULVIA

Padre.

(si frappone di nuovo)

Rendimi pria di vita priva.

MASSIMO

Cesare morirà!

 

Scena ultima

Ezio e Varo con spade nude, popolo e soldati, indi Onoria, e detti.

<- Ezio, Varo

 

EZIO E VARO

Cesare viva!  

FULVIA

Ezio!

VALENTINIANO

Che veggo!

MASSIMO

Oh sorte!

(getta la spada)

 

<- Onoria

ONORIA

È salvo augusto?

VALENTINIANO

(accennando ad Ezio)

Vedi, chi mi salvò!

(a Varo)

Varo, ma come?

VARO

Finsi la di lui morte.

VALENTINIANO

Provvida infedeltà!

EZIO

Della mia fede qualche dubbiezza

ancor s'hai in mente ascolta,

eccomi prigioniero un'altra volta.

VALENTINIANO

(l'abbraccia)

Anima grande!

Dell'affetto mio, del pentimento mio

ricevi un pegno:

eccoti la tua sposa.

Onoria, lieta la tua man

generosa a Fulvia cede.

ONORIA

È poco sacrificio a tanta fede.

EZIO

Oh, contento!

FULVIA

Oh, piacer!

EZIO

Concedi, augusto, la salvezza di Varo,

di Massimo la vita, ai nostri preghi.

VALENTINIANO

A tanto intercessor nulla si nieghi.

 
[N. 32 - Aria]

 N 

EZIO

Stringo alfine il mio contento  

tengo in pugno il mio tesor.

Dalle sfere del tormento

passo a un ciel tutto ristor.

 
[N. 33 - Aria]

 N 

FULVIA

Sulle sponde di Cocito,  

caro ti volea seguir;

ma un bel fato il più grato

vivo ancor, mi fa gioir.

 
[N. 34 - Aria]

 N 

ONORIA

Cangia sorte di repente  

dunque ogn'or si dée sperar;

cade il folgore, e sovente

l'ombre sol per rischiarar.

 
[N. 35 - Aria]

 N 

VARO

Un gran cor non dà ricetto  

a tranquillo e pigro amor;

vuol la guerra aver nel petto

per pugnar, e aver l'allor.

 
[N. 36 - Coro]

 N 

CORO

È più bella quella fede  

ch'ha le prove del martor:

tal da fiamma uscir si vede

sempre più brillante l'or!

 
 

Fine (Atto terzo)

Atto primo Atto secondo Atto terzo

[N. 23 - Sinfonia]

Atrio delle carceri con cancelli di ferro in prospetto, che conducono a diverse prigioni.

guardie, una guardia, Onoria
 

Ezio qui venga

guardie, Onoria
una guardia ->
guardie, Onoria
<- una guardia, Ezio

[N. 24 - Aria]

Onoria, una guardia
Ezio, guardie ->
Onoria, una guardia
<- Valentiniano, guardie

Eh ben, da quel superbo

[N. 25 - Aria]

una guardia, Valentiniano, guardie
Onoria ->

Olà! Varo si chiami

Valentiniano, guardie
una guardia ->

Valentiniano, guardie
<- Varo

Valentiniano
guardie, Varo ->
Valentiniano
<- Massimo

Signor, tutto sedai

Valentiniano, Massimo
<- Ezio

Ezio, qui tra di noi d'odio

Valentiniano, Massimo, Ezio
<- Fulvia

Vedi qual dono / Fulvia!

Valentiniano, Massimo, Ezio, Fulvia
<- guardie

[N. 26 - Aria]

Valentiniano, Massimo, Fulvia
Ezio, guardie ->

Che mai sarà? / Su quella mano augusta

Valentiniano, Massimo, Fulvia
<- Varo

Eseguito è il tuo cenno

Valentiniano, Massimo, Fulvia
Varo ->

Valentiniano, Massimo, Fulvia
<- Onoria

Liete novelle, augusto!

Valentiniano, Massimo, Fulvia
Onoria ->

Massimo, di scolparti il tempo è questo

Valentiniano, Massimo, Fulvia
<- guardie

[N. 27 - Aria]

Massimo, Fulvia
Valentiniano, guardie ->

Cara figlia, per te vivo

[N. 28 - Aria]

Fulvia
Massimo ->

[N. 29 - Recitativo accompagnato]

Misera, dove son!

[N. 30 - Aria]

Fulvia ->

Campidoglio antico.

popolo, Massimo, seguito, Varo
 

(Varo in disparte)

Inorridisci, o Roma

Varo
Massimo, seguito, popolo ->

[N. 31 - Aria]

Varo ->
<- guardie imperiali, popolo

(zuffa)

guardie imperiali, popolo
<- Valentiniano, congiurati, Massimo, Fulvia

Ah, traditor!

guardie imperiali, popolo, Valentiniano, congiurati, Massimo, Fulvia
<- Ezio, Varo

Cesare viva! / Ezio! / Che veggo! / Oh sorte!

guardie imperiali, popolo, Valentiniano, congiurati, Massimo, Fulvia, Ezio, Varo
<- Onoria

[N. 32 - Aria]

[N. 33 - Aria]

[N. 34 - Aria]

[N. 35 - Aria]

[N. 36 - Coro]

 
Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena sesta Scena settima Scena ottava Scena nona Scena decima Scena undicesima Scena dodicesima Scena tredicesima Scena quattordicesima Scena ultima
Parte del foro romano, con trono imperiale da un lato; vista di Roma illuminata in tempo... Camere imperiali istoriate di pitture. Orti palatini, corrispondenti agli appartamenti imperiali, con viali, spalliere di... Galleria di statue e specchi, con sedili intorno, fra quali uno innanzi dalla mano destra capace... Atrio delle carceri con cancelli di ferro in prospetto, che conducono a diverse prigioni. Campidoglio antico.
[Ouverture] [N. 1 - Marcia] [N. 2 - Aria] [N. 3 - Aria] [N. 4 - Aria] [N. 5 - Aria] [N. 6 - Aria] [N. 7 - Aria] [N. 8 - Aria] [N. 9 - Aria] [N. 10 - Aria] [N. 11 - Aria] [N. 12a - Sinfonia] [N. 12b - Recitativo accompagnato] [N. 13 - Aria] [N. 14 - Aria] [N. 15 - Recitativo accompagnato] [N. 16 - Aria] [N. 17 - Aria] [N. 18 - Recitativo accompagnato] [N. 19 - Aria] [N. 20 - Aria] [N. 21 - Aria] [N. 22 - Aria] [N. 23 - Sinfonia] [N. 24 - Aria] [N. 25 - Aria] [N. 26 - Aria] [N. 27 - Aria] [N. 28 - Aria] [N. 29 - Recitativo accompagnato] [N. 30 - Aria] [N. 31 - Aria] [N. 32 - Aria] [N. 33 - Aria] [N. 34 - Aria] [N. 35 - Aria] [N. 36 - Coro]
Atto primo Atto secondo

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