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Stanze del castello.
Osmondo, ascolta. Sai che ancora Orgando
Spazioso, ma boschereccio steccato ad uso di tornei, e combattimenti, circondato da sedili erbosi in anfiteatro disposti; nel centro, loggia per spettatori distinti da una parte, dall'altra barriera principale per l'entrata de' combattenti.
(marcia militare, al suono della quale si spalanca la barriera)
Re, padre, sposo e tutti voi, che a questa
Instupidisci, o padre?... Ora ritrovo
Galleria che conduce a diversi appartamenti.
Grazie, o geni del ciel! Son pure al fine
Odi Adelvolto... Esule il re ti vuole
Udisti? È aperta a te la via del trono
Sala d'armi in uso fra gli antichi popoli del settentrione, dappertutto in simmetria alle pareti sospese; sopra i cornicioni, che reggono la volta, stendardi, e sventolanti bandiere; sul piano piramidi formate co' le stesse armi, e carri di guerra, che sostengono dei trofei.
Vieni mio ben: andiam; per me sei reo
Questo, è il tenero addio, che chiedi, ingrata
E ben non partirà, calmati: il vuoi?
Fedel ti seguirò. Del mio ritardo
(Elfrida sviene)
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