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La Doriclea

Città d'Artassata.

Per suddita l'accetto, e ben m'aggrada

Deserto tra l'Armenia, e l'Assiria.

Con infocati teli

Ma tu ferro, che festi

Guerrier, s'armeno sei

Sotto forme mentite, e armene spoglie

Ma frettoloso io vado

Cortile del palazzo supremo d'Artassata, alloggiamento d'Artabano.

Del regio sangue ibero

Mira, com'ei non perde

Qual fervido sospiro, e repentino

Che novitade esprimi?

Oh ch'intesi, oh ch'intesi

Ardo, e l'ardor celato

Chi non s'accenderebbe

Reggia di Marte.

Ecco del disleale

Che apportano costoro

Che gridi, e che tumulti, o forsennati?

O se questo credessi

Commosso il parto dall'incendio interno

Locandina Prologo Scena unica Atto primo Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena sesta Scena settima Scena ottava Scena nona Scena decima Scena undecima Scena duodecima. Atto secondo Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena sesta Scena settima Scena ottava Scena nona Scena decima Scena undecima Scena duodecima Atto terzo Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena sesta Scena settima Scena ottava Scena nona Scena decima Scena undecima Scena duodecima Scena decimaterza Scena decimaquarta Scena decimaquinta Scena decimasesta Scena decimasettima Scena decimaottava Scena decimanona Scena vigesima Scena vigesimaprima Scena ultima