Selva arida.
Del foco fulminato
Dell'offese del foco
Chi sei tu, che comandi
Dunque Giove immortale
Come scherne acerbetta
Sien mortali, o divini
(Giove trasformato in Diana)
Chi non ti crederebbe
In ricovro più ombroso
Va' pur, va' pur, va' seco
Foresta.
Improvvisi stupori
Pavide, sbigottite
Non è crudel ben mio
Onde cotanto allegra
Piangete, sospirate
Interprete mal buona
Linfea|Sì ruvido consorte
Selvaggetto lascivo
(sei orsi compongono il ballo)