L'anno del mondo 2972 (giusta il computo di Seto Calvisio, Abdastarto re di Tiro, dopo nove anni di regno, restò ucciso da Sicheo figliolo di una sua nutrice, il quale occupò dopo la congiura lo scettro, e per lo spazio di dodici anni tirannicamente lo tenne. Lui morto, gli successe la figliola Elisa, che niuna cosa ebbe maggiormente a cuore, che conservarsi sul trono benché usurpato, e perché correva fama che ancora vivesse Astarto, figliolo legittimo del re Abdastarto, vedendo essa che questo nome era ben accetto al popolo, mossa da gelosia di comando, usò ogni maggior diligenza per venire in cognizione, ov'egli si ritrovasse. Questo principe intanto, che essendo fanciullo era stato occultamente salvato da Fenicio, uno de' principali del regno, era cresciuto, ignaro della sua real condizione, sotto il nome di Clearco, e in qualità di figliolo dello stesso Fenicio. Il suo valore e la sua virtù lo misero ben tosto in grazia della regina, della quale egli era divenuto anche amante; cosicché questa lo innalzò alle prime cariche della corona, e finalmente determinò di farlo suo re e suo marito. Da questa sua risoluzione nasce tutto il viluppo del dramma: perché da una parte la contrasta Agenore, pretendente anch'egli delle nozze di Elisa: la contrasta Sidonia, sorella di Agenore, per l'amore da lei segretamente concepito verso Clearco: la contrasta Nino per l'amicizia di Agenore, e per gl'impulsi di Sidonia da lui amata; e finalmente la contrasta Fenicio per l'odio che porta ad Elisa, e per non poter sofferire, che il figliolo del re Abdastarto prenda in matrimonio la figliuola del parricida.
Con tali disposizioni principia il dramma, in tempo appunto, che Clearco, generale del regno, ritorna vittorioso dalla Fenicia, la quale si era ribellata ad Elisa. Il suo fondamento istorico è preso dal Libro decimo di Gioseffo contra Appione; e all'idea favolosa ha dato qualche motivo il tragico Francese Quinault nelle sue tragedie intitolate l'Astarto, e l'Amalasunta.