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Parte sinfonica. | ||
[Parte sinfonica - Iº tempo: l'abbandono] | ||
Iº tempo - L'abbandono. | (nessuno) | |
VOCE NARRANTE |
Di quei giorni a Magonza una sirena i vecchi e i giovinetti affascinava. Ella trasse Roberto all'orgia oscena e l'affetto per Anna ei vi obliava. Intanto, afflitta da ineffabil pena, la fanciulla tradita lo aspettava. Ma invan l'attese... Ed al cader del verno ella chiudeva gli occhi al sonno eterno. | |
Durante il Iº tempo, all'alzarsi della tela, si vede, dietro un velo, passare il corteggio funebre di Anna che, uscendo dalla casa di Wulf, attraversa la scena. | ||
CORO DI DONNE |
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[Parte sinfonica - IIº tempo: la tregenda] | ||
IIº tempo - La tregenda. | ||
VOCE NARRANTE |
V'è nella Selva Nera una leggenda che delle villi la leggenda è detta e ai spergiuri d'amor suona tremenda. Se muor d'amore qualche giovinetta nella selva ogni notte la tregenda viene a danzare, e il traditor vi aspetta; poi, se l'incontra, con lui danza e ride e, colla foga del danzar, l'uccide. Or per Roberto venne un triste giorno. Dalla sirena in cenci abbandonato egli alla selva pensò far ritorno, e questa notte appunto ei v'è tornato. ~ Già nel bosco s'avanza; intorno, intorno riddan le villi nell'aer gelato... Ei, tremando di freddo e di paura, è già nel mezzo della selva oscura. | |
Durante il IIº tempo si scorge lo stesso paesaggio dell'atto primo, ma è il verno; è notte; gli alberi, sfrondati e stecchiti, sono sovraccarichi di neve; il cielo è sereno e stellato; la luna illumina il tetro paesaggio. Le Villi vengono a danzare, precedute da Fuochi fatui che guizzano da ogni parte e percorrono la scena. |
<- fuochi fatui, villi fuochi fatui, villi -> | |
Scena prima |
Guglielmo solo. |
<- Guglielmo |
[Preludio e scena] | ||
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(♦) Guglielmo -> | ||
Scena seconda |
Coro di Villi interno, poi Roberto. |
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[Scena drammatica, romanza] | ||
CORO DI VILLI |
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<- Roberto | ||
ROBERTO |
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CORO DI VILLI |
Su... Dannato, cammina! | |
ROBERTO |
Pur d'intender parmi davvero un canto funebre! | |
[Gran scena e duetto finale] | ||
CORO DI VILLI |
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ROBERTO |
(balzando in piedi) Pregar non posso!... Ah, maledetto il dì che andai lontan di qui!... E maledetta sia la tua bellezza, o cortigiana vil... Per te, quaggiù, sofferse ogni amarezza l'angiolo più gentil... Tu corrompesti la mia giovinezza ad un verme simìl! Maledetta in eterno! Maledetta in eterno! | |
ANNA |
Roberto!... | |
ROBERTO |
Ciel!... | |
Scena terza |
Roberto - Anna che appare sul ponticello |
<- Anna |
ANNA |
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ROBERTO |
La sua voce! (volgendosi, scorgendo Anna e andando verso di lei) Dunque spento non sei, dolce amor mio! | |
ANNA |
Io non son più l'amor... Son la vendetta! | |
(Roberto cade affranto su un sasso. - Anna scende verso di lui) | ||
ROBERTO |
Gran dio!... Gran dio!... | |
ANNA |
Ricordi quel che dicevi nel mese dei fiori? | |
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ROBERTO |
L'amor mio della sua vita era il raggio... E l'ho tradita. Or serbato al mio cuore è lo stesso martir... Delirando d'amore anch'io debbo morir!... | |
Roberto va verso Anna spinto da una forza ignota; poi fa per vincere il fascino che lo investe, ma non può, e si slancia verso di lei; Anna, avanzandosi, stende le braccia e lo attira a sé. Intanto le Villi accorrono, circondano Roberto ed Anna e li trascinano, danzando vertiginosamente, fuori di scena. | <- villi Anna, Roberto, villi -> | |
Scena ultima |
Cori interni di Spiriti e Villi, poi Roberto, poi Anna, poi le Villi, poi Guglielmo. |
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SPIRITI E VILLI | ||
(Roberto accorrendo ansimante, coi capelli irti, va a bussare alla casa di Guglielmo; poi, scorgendo le villi, che lo inseguono venendo dalla destra, fa per fuggire dalla parte opposta; ma Anna appare alla sinistra, gli sbarra il passo, lo riafferra e lo travolge nuovamente in una ridda, fra le villi che sopraggiungono) | <- Roberto, villi <- Anna, altre villi | |
ROBERTO |
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ANNA |
(disparendo) Sei mio! | |
VILLI |
(seguendo Anna) Osanna!... | |
Anna, villi, altre villi -> <- Guglielmo | ||
GUGLIELMO |
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[Parte sinfonica - Iº tempo: l'abbandono]
Di quei giorni a Magonza una sirena
(si vede, dietro un velo, passare il corteggio funebre di Anna che, uscendo dalla casa di Wulf, attraversa la scena)
[Parte sinfonica - IIº tempo: la tregenda]
V'è nella Selva Nera una leggenda
Stesso paesaggio dell'atto primo, ma è il verno; è notte; gli alberi, sfrondati e stecchiti, sono sovraccarichi di neve; il cielo è sereno e stellato; la luna illumina il tetro paesaggio.
(le villi vengono a danzare, precedute da fuochi fatui che guizzano da ogni parte e percorrono la scena)
No, possibil non è che invendicata
(Coro di Villi interno)
Ei giunge! Anna!... Anna!... Anna!
Ecco la casa... dio, che orrenda notte!
(danza vertiginosa delle villi)
(Roberto muore; Anna disparendo)