Parte terza

 

Scena prima

Carcere: cancello in fondo, da cui vedesi un cortile.
Ugo solo: è seduto meditando.

 Q 

Ugo

 

 

No, non fia mai ch'io voglia    

macchiar mia fama; che d'altrui riprenda

fuor che dal re l'acciaro... E un detto solo

basterebbe a scolparmi in faccia a lui.

Che no'l diss'io? Perché sì cieco io fui?...

Oh Adelia! il tuo periglio

me ne ritenne. ~ Dell'offesa Bianca

conosco la furente anima assai,

s'ella scoprisse che rival le sei.

Chi giunge?

S

 

Scena seconda

Bianca e detto.

<- Bianca

 

BIANCA

Bianca.  

UGO

Tu!

BIANCA

Stupir nei déi?

Bianca non dorme. ~ A tal siam giunti omai

che né sbarre, né carcere, né ferri

più divider ne ponno.

UGO

Oh! che favelli?

Siam divisi per sempre.

BIANCA

Uniti siamo...

uniti, sì. ~ Non paventar. Qui Bianca

più di Luigi impera; i ceppi tuoi

per me cadranno e tosto; e guerra a morte

intimeremo ai miei nemici e ai tuoi.

UGO

Ch'io divenga ribelle? e dir me'l puoi?

Con questa macchia in fronte

me non vedrà la Francia.

BIANCA

Ed io l'avrei

forse minore, se il trionfo nostro

fosse men certo? ~ Pur, se il vuoi, la spada

resti ozïosa, e a queste mura inique

volgiam, se giova, fuggitivi il tergo.

Vieni: securo albergo

ci fian miei stati. D'Aquitania il regno

è tuo da questo istante.

UGO

Un regno, o Bianca...

un regno non usurpo... io lo difendo.

BIANCA

Amor te 'l dona.

UGO

Il doni altrui.

BIANCA

Che intendo?

 
[N. 8 - Terzetto fra Bianca, Ugo ed Adelia]

 N 

 

BIANCA

Tu lo sdegni?... parla... forse  

perché a Bianca lo dovresti?

UGO

Ben lo sai. ~ Già un anno corse

che ad altr'uomo lo promettesti.

BIANCA

L'obbliai, sì, l'obbliai...

né creduto avrei giammai

che dovessi in questo istante

rammentarlo a Bianca tu.

Ah! tu sei d'un'altra amante,

ah! non déi celarlo più.

UGO

Più no 'l celo ~ Ah! m'odi... in volto

qual furore ti scintilla?

BIANCA

È sorpresa... ma... t'ascolto.

Ami? chi?... son io tranquilla.

UGO

No, no 'l sei: ti sforzi invano.

Sempre ignoto, sempre arcano

esser debbe a te l'oggetto

che il destin m'impose amar.

Ah! ti basti che d'affetto

non potrei giammai cambiar.

 

Scena terza

Odesi tumulto. Esce Adelia frettolosa e detti.

<- Adelia

 

ADELIA
(da lontano)

Ugo!  

UGO

Ciel!

BIANCA

Che veggio?

ADELIA

(Bianca!)

BIANCA

Che ti guida?

UGO

(Incauta!)

BIANCA

Tremi?

ADELIA

Tutto è in armi... (il cor mi manca).

Si combatte...

BIANCA

E per chi temi?

 
(un momento di silenzio. Bianca li osserva ambedue: indi afferra Adelia per un braccio)
 

BIANCA

Fissa i tuoi negli occhi miei...

parla il vero, il voglio... il déi.

Ami... Ugo.

ADELIA

Oh Bianca!

BIANCA

L'ami...

Il tuo volto assai parlò.

ADELIA

Ah! sorella!...

BIANCA

Tal me chiami!

ADELIA

Deh! perdona.

BIANCA

Fuggi.

ADELIA

Ah! no.

 
Adelia è inginocchiata a' piedi di Bianca. Ella è immobile. Ugo è agitatissimo.
 

ADELIA

Io l'amai dal dì fatale  

che tal fiamma in te s'accese.

Non credea d'aver rivale...

oggi sol mi fu palese...

Non parlai... ne piansi e piango...

ne tremai, ne tremo ancor...

ma d'amarlo, io non rimango...

più di tutto è forte amor.

BIANCA

Questo pianto che m'innonda

vien dal core, ed io no'l freno...

ei vi dica se è profonda

la ferita che ho nel seno,

ei vi dica se speranza

di sanarlo io nutro ancor...

Quella, ah! quella sol m'avanza

che fia vostro il mio dolor.

Insieme

UGO

Bianca, omai conosci il vero:

ella il disse, ed io l'affermo.

Or s'acqueti il tuo pensiero,

or provvedi al core infermo.

Rassicura un re che t'ama,

che men rea ti tiene ancor.

Tu lo devi alla tua fama,

alla Francia ed all'onor.

 

BIANCA

(risolutamente per condur seco Adelia)

Vieni.

UGO

Arresta. Ove la guidi?

BIANCA

Dove? Meco.

ADELIA

Ahi! lassa!

BIANCA E ADELIA

M'odi.

 
(rumore di dentro più vicino di prima)
 

VOCI

Ugo viva!

BIANCA, ADELIA E UGO

Oh! Ciel! Quai gridi!

VOCI

Si difenda: ardire, o prodi...

 

Scena quarta

Cavalieri francesi, Soldati e detti.

<- cavalieri francesi, soldati

 

CORO

Noi siam teco. Ogni alma è accesa *****  

dell'amor di tua difesa.

Sacro voto i prodi han fatto

di salvarti o di perir.

UGO
(prendendo Adelia)

Vieni.

BIANCA

Ed osi?...

UGO

Il brando è tratto.

ADELIA

Lassa!

BIANCA

E vuoi?

UGO

Da te fuggir.

UGO

Tu mi spingi a passo estremo...

m'armi tu d'iniqua spada...

ma più te, che infamia io temo...

lei si salvi... il mondo cada...

Ah! di te, di me, di lei

ria memoria resterà.

ADELIA

Ah! che invan sì rio cimento

impedir, o ciel, tentai.

Il terribile momento,

me infelice, io ne affrettai!...

ah! troncare i giorni miei,

me svenar saria pietà

Insieme

BIANCA

Mira e trema: a ciglio asciutto

l'onta mia soffrir poss'io...

ma capace è un cor di tutto

chiuso al pianto al par del mio...

fuor di Francia ancor non sei,

la mia man ti giungerà...

 

CORO

Vieni, affretta: incontro ai rei

fuor che il campo asil non ha.

 
(partono)

Ugo, Bianca, Adelia, cavalieri francesi, soldati ->

 
 

Scena quinta

Appartamenti reali.
La musica esprime lontano fragor di battaglia.
Entrano sbigottite le Dame e le Ancelle.

 Q 

<- Dame, Ancelle

 
[N. 9 - Coro ed aria di Luigi]

 N 

 

CORO

Il suon dell'armi più forte echeggia...    

valido schermo oppon la reggia

contro il feroce assalitor.

Ah! quando tregua avran gli sdegni?

Non fia che pace mai più qui regni

se fin di guerra è causa amor.

S

 

Scena sesta

Emma e Luigi, indi coro di Cavalieri.

<- Emma, Luigi

 

LUIGI

Lasciami... il sen materno  

è vile usbergo a un re.

EMMA

No, non ti lascio,

teco son io. D'Ugo io non temo il ferro...

d'altri nemici io tremo. ~ Oh figlio mio!

Il tradimento ti uccideva il padre.

LUIGI

E a me serbato è il suo destino, o madre.

Funesto dono io m'ebbi,

funesto dono in Bianca.

EMMA

E dal tuo fianco

voll'io scostarla. Il mio voler fu vano...

credesti a Folco. Ah! tolga il ciel che un giorno

non ti sia più funesto il suo consiglio.

 

<- cavalieri

LUIGI
(ai cavalieri che entrano)

Che fia? Vinti siam noi?  

CORO

Cessò il periglio.

 

Scampo ne vien concesso  

donde si attese meno...

il tuo nemico istesso

tenne i ribelli a freno...

yutti deposte han l'armi,

e solo ei move a te.

Miralo.

TUTTI

È desso.

 

Scena settima

Ugo, indi Adelia fra Guerrieri e detti.

<- Ugo

 

UGO

O re! vengo a scolparmi.  

Io né di Bianca al core,

né al regal seggio aspiro: al tuo cospetto

la donna io guido ch'io sceglieva in pria

che la sua man concessa

mi avessi tu. Vedila.

 

<- Adelia, guerrieri

LUIGI E CORO

Adelia!

ADELIA

Io stessa

dell'innocenza sua mallevadrice

a te ne vengo. Ai prieghi miei soltanto

d'amarmi ei tacque, ed a tacer ne astrinse

timor di Bianca.

UGO

Dall'irata suora

salvala or tu. Nelle materne braccia

fa' che ritorni illesa; ove sospetto

di me ti resti, e prigionier mi vogli,

io depongo l'acciaro.

LUIGI

Ah! Lo ritogli.

 

LUIGI

Prova mi dai, lo sento,  

che il mio sospetto sgombra:

pure a fugarne ogni ombra

vieni all'altar con me.

Sacro e solenne rito

consacri il giuramento

ch'io non sarò tradito,

ch'ella fia sposa a te.

 

UGO

Io te'l prometto.

LUIGI

Abbracciami.

EMMA E ADELIA

Oh! Gioia!

CORO

Oh! dì beato!

ADELIA

Un prego sol consentami,

sire, il tuo cor placato...

Bianca...

LUIGI

Ai materni lidi

fido drappel la guidi.

Dagli occhi miei lontana

al nuovo dì ne andrà.

CORO

Lo meritò l'insana...

stancò la tua bontà.

LUIGI

Quanto mi costi a svellere

lo stral che m'ha ferito,

quanto mi resti a gemere

solo quest'alma il sa.

Un dì vedrà la barbara

quale sdegnò marito;

ed il suo cor medesimo

vindice mio sarà.

 

TUTTI

L'offese tue dimentica,

i suoi furori oblia.

Non ella al paro immemore

di tue virtù vivrà.

Vieni: ed il ben de' popoli

piena mercé ti sia;

mille avrai cor che t'amino,

se amarti il suo non sa.

 

Fine (Parte terza)

Parte prima Parte seconda Parte terza Parte quarta

Carcere: cancello in fondo, da cui vedesi un cortile.

Ugo
 

No, non fia mai ch'io voglia

Ugo
<- Bianca

Bianca. / Tu! / Stupir ne déi?

[N. 8 - Terzetto fra Bianca, Ugo ed Adelia]

(odesi tumulto)

Ugo, Bianca
<- Adelia

Ugo! / Ciel! / Che veggio? / Bianca!

Adelia, Ugo, Bianca
Io l'amai dal dì fatale
Ugo, Bianca, Adelia
<- cavalieri francesi, soldati
Coro, Ugo, Bianca e Adelia
Noi siam teco. Ogni alma è accesa
Ugo, Bianca, Adelia, cavalieri francesi, soldati ->

Appartamenti reali.

(La musica esprime lontano fragor di battaglia.)

<- Dame, Ancelle

[N. 9 - Coro ed aria di Luigi]

Dame, Ancelle
<- Emma, Luigi

Lasciami... il sen materno

Dame, Ancelle, Emma, Luigi
<- cavalieri

Che fia? Vinti siam noi? / Cessò il periglio

Dame, Ancelle, Emma, Luigi, cavalieri
<- Ugo

O re! Vengo a scolparmi

Dame, Ancelle, Emma, Luigi, cavalieri, Ugo
<- Adelia, guerrieri

Luigi, Ugo, Emma, Adelia e Coro
Prova mi dai, lo sento
 
Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena sesta Scena settima
Sala della reggia di Laon: in fondo dai veroni sorge la cupola della cattedrale; trono da un lato e sedili... Atrio. Carcere: cancello in fondo, da cui vedesi un cortile. Appartamenti reali. Vestibolo che mette a domestico oratorio: alcuni monumenti qua e là; notte.
[N. 1 - Introduzione, cavatina di Folco e stretta] [N. 2 - Cavatina di Bianca] [N. 3 - Duetto fra Bianca ed Adelia] [N. 4 - Quartetto] [N. 5 - Coro ed aria di Ugo] [N. 6 - Duetto fra Ugo ed Adelia] [N. 7 - Finale I] [N. 8 - Terzetto fra Bianca, Ugo ed Adelia] [N. 9 - Coro ed aria di Luigi] [N. 10 - Duettino fra Emma e Bianca ed aria finale di Bianca]
Parte prima Parte seconda Parte quarta

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