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Camera destinata in carcere a Torquato; nel fondo una grata di sbarre di ferro, ed una porta, che mette all'interno del locale; uno scaffale di libri in disordine; lateralmente una porta che introduce alla stanza attigua di Torquato; un rozzo tavolino con fasci di carte, volumi, e recapito da scrivere; una scranna; dall'alto pende una lampada che illumina debolmente l'oscurità delle vecchie mura.
Qual son! qual fui? che chiedo? ove mi trovo?
Varcato è un lustro! E un anno! E un anno ancora!
(comincia ad udirsi da lontano un coro che va mano mano avvicinandosi)
Ah! ch'io respiri! È troppa gioia! Meco
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