Parte seconda

 

CORO INTERNO

Tin! Tin! Tin! Caprette belle,  

fate liete nel cammin

risuonar le campanelle!

Tin! Tin! Tin!

In alto è il sol: ricovero

dagl'infuocati raggi,

de' platini e de' faggi,

caprette, all'ombra mite,

orsù con noi venite

a meriggiar!

Tin! Tin! Tin! Caprette belle,

fate liete nel cammin

risuonar le campanelle!

Tin! Tin! Tin!

(le voci si perdono)

 
La tela si alza.
 
La stessa decorazione. Verso sera.

 Q 

Eva

 

Scena prima

Eva, ancora dormente, sul sofà.

 

 

Ancor!... Prosegui ancor!... Così... Mercé!  

(sognando)

Cessò... Perché?

(destandosi, smarrita)

Ove son?... Brillava il sole,

Allor ch'entrai

in questa casa - ed or, la sera cade,

quante ore qui passai?

(alzandosi, e guardando d'intorno)

E il generoso

in cui si trasfondea l'angoscia mia,

il sol, che giurò sorgere

in mia difesa?

Com'era bello allor!... Non somigliava

ad un mortale!

Anch'ei disparve... Anch'egli!

Ripiombo nel mio spasimo fatale...

(tristamente, poi, decisa)

Usciam! Su! Via!

 

(arrestandosi, poi, con somma dolcezza)

Ma su quel giovane  

capo discenda

benedizion dal ciel!

Di fior vestita

sia la sua vita!

Virtude eterea

maggior lo renda

del fato il più crudel!...

Ti benedico,

clemente amico!

A te d'amore

il lusinghiero incanto,

a me il dolore,

e una pietra ignorata in camposanto!

 
(vinta dalle lagrime, esce pe 'l fondo, dando ancora un addio col gesto alla casa, che lascia)

Eva ->

 

Scena seconda

Poco dopo, s'ode lontano rullo di tamburi, che sempre più s'avvicina. Ienny accorre dalla dritta, premurosamente.

<- Ienny

 

IENNY

Se n'è ita?... Respiro! Di là udivo, briosi,  

i tamburi rullare, ed io fremevo...

(andando a guardare in fondo)

Sì!

Son dei soldati! Guarda! Avanti, o valorosi!

S'arrestano... E nessuno che dirigasi qui!

No, m'inganno! Coraggio! Uno ce n'è che viene,

è un capitan! Di gradi anch'io m'intendo bene.

Con garbo l'accogliam...

L'albergo accreditiam!

 

Scena terza

Il capitano Walter e Ienny.

<- Walter

 

IENNY

(salutando militarmente Walter, che entra)  

Capitan, di qui!

WALTER

(spigliatamente)

Cospetto!

Primo incontro, un bel visino!

(avvicinandosi assai a Ienny)

Buon augurio!

IENNY

(schernendosi)

Pian pianino!

(Molto franco, il capitano!)

WALTER

Dimmi un po', bell'angioletto,

ché tal sei...

IENNY

(impedendo che Walter la carezzi)

Le dissi: piano!

 

WALTER

(prendendole le mani)  

Dimmi un po'... Da ieri, stanza

ha qui preso un giovanotto,

che, alto, bruno, somiglianza

su per giù, mostra con me?

 

IENNY

(sorpresa)

Fu stamane! - Quel brunotto...

(Non dirò ch'ei solo c'è!)

(a Walter)

Quel signor che vuol star solo

col suo cembalo?

WALTER

(sorridendo)

Gli è desso!

Mio fratello!

IENNY

Oh! Mi consolo!

La sua stanza è questa.

WALTER

Sì?

E dov'è, dov'egli è adesso?

IENNY

A momenti sarà qui...

WALTER

Ma davver che sei compita!

Ma davver, carina sei!

Mai non vider gli occhi miei

più simpatica beltà!

IENNY

(va verso la credenza, prende bottiglia, e bicchiere, e versa del vino a Walter)

Vuol del vino?

WALTER

Ebe m'invita!

Ricusarsi chi potrà?

 
(ella gli sorride, e Walter beve, dicendo poi con pieno brio)
 

 

In un continuo turbine  

viviam noi militar.

E quindi in qualche idillio

ci è dolce riposar!

Marciando, oppur battendoci,

ne vagheggiam le scene,

ma sul più bello... diamine!

Ecco, una palla viene!

Musica per noi son

di grato effetto inver,

il rombo del cannon,

e il cozzo de' bicchier!

 
(Ienny versa ancora, e Walter beve)
 

 

Di quel ch'oggi ne capita

noi profittar dobbiam,

che del doman instabile

la sorte non sappiam!

Ma venga pur, sia l'ultimo

questo domani... andiamo!

Oggi, con tutta l'anima,

lieti all'amor brindiamo!

Su! Su! Col grato suon

allettino il pensier

il rombo del cannon

e il cozzo de' bicchier!

IENNY

(ridendo con grazia)

Sì, sì, col grato suon

v'allettino il pensier

il rombo del cannon

e il cozzo de' bicchier!

WALTER

(smettendo di bere, con fuoco)

Ninfa mia, sarà il tuo viso,

o del vin l'ardor sarà,

certo egli è che m'hai conquiso,

pace il cor più non ha!

Ah! Se un solo ti si desti

de' miei palpiti nel sen!

Anche tu divamperesti,

più veloce d'un balen!

IENNY

(con civetteria)

Capitano, ma, bel bello!

Capitan, si faccia in là!

Ben diverso dal fratello

con la sua vivacità!

Se alla furia sconsigliata,

capitan, non mette fren,

batterò la ritirata,

più veloce d'un balen!

(per uscire dal fondo)

 

WALTER

(seguendo Ienny)

Ma, ti ferma!

IENNY

(sul limitare della porta)

Vi saluto!

 

Scena quarta

Karl, entrando intanto dal fondo. Walter, e Ienny, che poi esce.

<- Karl

 

WALTER

(nel veder Karl, esclama)  

Karl!

KARL

(colpito, vedendo Walter)

Mio Walter!

IENNY

(a Karl, poi da sé con civetteria)

Benvenuto!

(Sono in salvo, grazie al ciel!)

(esce pe 'l fondo)

Ienny ->

 

WALTER E KARL

(abbracciandosi)  

A me un abbraccio! Un bacio a me!

Parola umana, no, non v'è

che tutto intero il mio gioir

possa ridir!

 

KARL

(facendo sedere Walter, e sedendo anch'esso)

Ma siedi! - Tu vieni?

WALTER

Per te! Di passaggio,

che t'eri ridotto in questo villaggio

intesi, in città - ed eccomi qua!

Hai sempre i tuoi grilli di vecchio eremita!

Non sa questa gente comprender la vita!

KARL

Gli artisti!

WALTER

Capisco! - Che fai qui?

KARL

Lavoro.

Karl mostra la musica che è sul cembalo

WALTER

A soli... duetti… e serti d'alloro

sognando, a occhi aperti - n'è ver?

KARL

Cosa vuoi?

WALTER

Non troppo t'invidio; però, i canti tuoi

diritto a sperare ti danno. - Scordata

non ho, per esempio, la tua serenata,

oh! no!

KARL

Walter, basta!

(alzandosi turbato)

WALTER

(alzandosi)

Ti turbi?

KARL

Non sai?

WALTER

Che cosa? Continua! Cospetto? Che hai?

KARL

Qualcuno v'è stato che usò quel mio canto,

la mia Serenata, per farsene vanto,

e onesta fanciulla tradir!

WALTER

(turbato a sua volta, ma simulando)

Strana questa!

KARL

(fissando Walter)

(Perché ha trasalito? Qual dubbi si desta?)

WALTER

E ciò... Chi t'ha detto?

KARL

(fissando Walter)

La vittima stessa,

che, al par di demente, da spasimi oppressa,

a me comparì,

cantando così:

 
(va al cembalo, e accompagnandosi, ricanta a piena voce)
 

 

O bella addormentata  

deh! non svegliarti ancor...

 

Scena quinta

Dal fondo, Eva, attratta nuovamente dal canto.
Karl e Walter.

<- Eva

 

WALTER

(riconoscendo subito Eva)  

Eva!

EVA

(scossa violentemente, grida anch'essa)

Walter!

KARL

(indovinando)

Ah! Lui!

Presago fui!

 

EVA

(avanzandosi verso Walter)  

Son la tradita, il vergine

amor, da te deriso!

Vieni a contar le lagrime

sul mio disfatto viso!

Fissa questa gemente

larva d'una morente

e se lo puoi, non fremere,

o traditor!

WALTER

(ripigliando il suo brio)

Sì, cara, va benissimo!

Ho torto: l'ho compreso.

Ma tutto ciò non merita,

che vi sia dia del peso!

Di gioventù follie!

Romanzi! Bizzarrie!

Per così poco, giuraci

che non si muor!

KARL

(a Walter indicando Eva)

Taci, fratello! È un empio

l'uom ch'ha il suo cor trafitto!

L'uom, che fe' l'arte complice

del turpe suo delitto!

Per te, vedi, detesto

quel canto mio funesto,

e di te stesso... credilo...

io sento orror!

 
 

Scena ultima

Rullo di tamburi.
Ienny dal fondo, Karl, Eva, Walter.

<- Ienny

 

WALTER

(vivamente)  

(Oh come in tempo rullano

quei tamburi!)

IENNY

(entrando dal fondo, a Walter)

A voi! Presto!

Il capitano attendono!

(indicando Eva)

(Colei qui ancor? Protesto

di non capirne sillaba.)

WALTER

(a Karl)

L'ora della partenza!

IENNY

(a Walter)

Il Generale, dicono,

staffetta inviò d'urgenza!

WALTER

(ad Eva)

Se avessi un altro ufficio,

l'offerta potrei far...

Chissà?... D'un matrimonio...

Ma sono militar...

E degli eventi il turbine

altrove mi trascina...

Perdono!

(a Karl)

Addio!

(stende la mano a Karl, che ritira la sua)

Ed ora, al mio dover.

(esce pe 'l fondo)

Walter ->

 

IENNY

(prende una bottiglia)

Attendete! Vo' porgervi

della staffa il bicchier!

(segue Walter)

Ienny ->

 

EVA

(mentre il rullo dei tamburi si allontana, internamente, come fuor di sé)  

Egli parte!... Per sempre!... Ah!

(con grido acuto, e retrocedendo, cade sul sofà, come priva di sensi)

KARL

Disgraziato!

Egli ha franto il suo cor!

(accorrendo presso Eva, e inginocchiandosi affettuosamente presso di lei)

Ritorna in te!

Rispondi a me!

 

KARL

(con tenerezza)  

Un cor ti rimane, che tenera guida

si fa dell'angoscia, che strazia il tuo cor

rivivi, infelice! quel cor ti grida,

rivivi alla fede, rivivi all'amor!

EVA

(delirante, e fiocamente)

O bella addormentata,

deh! non svegliarti ancor!

KARL

(rialzandosi, desolato)

Più nulla! È spenta, ohimè! la sua ragione!

EVA

(proseguendo)

Culli... i tuoi sogni... d'or...

La... sere… na… ta...

(dolcemente spira)

 

KARL

(verso il cielo, con emozione profonda)

Addio, bianca visione

che ti sei dileguata!...

 
(campana dell'Angelus, di lontano: la sera è discesa)
 
Cala la tela.
 

Fine (Parte seconda)

Parte prima Parte seconda

La stessa decorazione; verso sera.

Eva
 

Ancor! Prosegui ancor! Così. Mercé!

Eva ->

(s'ode lontano rullo di tamburi)

<- Ienny

Se n'è ita? Respiro! Di là udivo, briosi

Ienny
<- Walter

Capitan, di qui!

Ienny, Walter
<- Karl

Karl! / Mio Walter!

Walter, Karl
Ienny ->

Walter, Karl
<- Eva

Eva! / Walter! / Ah! Lui!

Eva, Walter e Karl
Son la tradita, il vergine

(rullo di tamburi)

Walter, Karl, Eva
<- Ienny

Oh come in tempo rullano

Karl, Eva, Ienny
Walter ->

Karl, Eva
Ienny ->

Egli parte! Per sempre! Ah!

(Eva muore)

 

(campana dell'Angelus, di lontano)

 
Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena ultima
Vasta camera terrena in una locanda campestre; porta nel fondo, che dà sulla via dominata da una catena di... La stessa decorazione; verso sera.
Parte prima

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