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Luogo magnifico avanti al Campidoglio con trono.
Il giorno fortunato, in cui l'impero
Inclita madre, i teneri tuoi sensi
Io non saprei qual mai / Figlio t'accheta
Giulia più non son io, non sono augusta
Gabinetto imperiale.
Tu Albina? Eh non è ver / Beltà che amasti
Così l'empio mi lascia? E così deggio
(Salustia in disparte)
(Salustia si fa avanti)
Vedi sposo, cor mio, dove mi trasse
Perché tanto furore, eterni numi!
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