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Grande, e ricco padiglione d'Alessandro da un lato; ruine inselvatichite di antichi edifici dall'altro; campo de' greci in lontano.
Nel gran cor d'Alessandro, o dèi clementi
Parte interna di grande e deliziosa grotta formata capricciosamente nel vivo sasso dalla natura: distinta, e rivestita in gran parte dal vivace verde delle varie piante, o dall'alto pendenti, o serpeggianti all'intorno, e rallegrata da una vena di limpid'acqua, che scendendo obliquamente fra' sassi, or si nasconde, or si mostra, e finalmente si perde; gli spaziosi trafori, che rendono il sito luminoso, scoprono l'aspetto di diverse amene, d'ineguali colline in lontano; e in distanza minore di qualche tenda militare onde si comprenda essere il luogo nelle vicinanze del campo greco.
Ohimè! declina il sol; già il tempo è scorso
Povera ninfa! Io ti compiango: e intendo
Agenore t'arresta! / Oh dèi! soccorso!
Parte dello spazio circondato dal gran portico del celebre tempio di Ercole Tirio; tutto il vasto recinto è riccamente adornato per l'incoronazione del nuovo re di Sidone, e di vasi d'oro, e di barbari tappeti, e di festoni di verdure, e di fiori, che intorno alle numerose colonne artificiosamente s'avvolgono, e tutte tra loro le intrecciano; dal destro lato, molto innanzi, ricco ed elevato trono con due sedili, sopra de' quali scettro e corona reali; dal lato medesimo, ma in distanza maggiore, magnifico ingresso del tempio suddetto, a cui s'ascende per ampia e superba scala; fuori dal portico, alla destra, veduta del faro e del porto di Sidone guarnito di folte navi; alla sinistra vista del trono.
(armonia strepitosa di militari strumenti)
Olà! Che più si tarda? Il sol tramonta
Ah giustizia signor, pietà, mercede!
Signore, io sono Aminta, e son pastore
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