Atto secondo

 

Scena prima

Coro.

coro

 
Sinfonia.
 

 

Benedite il signore perch'egli è buono.  

 

coro ->

 

Scena seconda

Consiglio.

<- Consiglio

 

 

La nostra vita in terra  

altro non è che guerra:

ch'aspri nemici intorno

ci stan la notte e 'l giorno:

e con arte e inganno

spesso cader ci fanno:

il mondo si fa bello

col vetro e con l'orpello:

la carne con mal'opre

i vermi suoi ricopre:

e questa vita ancora

il suo cenere indora,

sì che al soldato eletto

armisi il fronte, e 'l petto;

di fé prenda la maglia,

e venga a la battaglia

che ogn'uom, ch'a ciò s'è dato,

bisogna esser tentato:

ma felice chi strinse

il suo nemico e vinse,

che in premio se li dona

nel ciel scettro e corona.

Consiglio ->

 

Scena terza

Coro.

<- coro

 

 

O quanti errori, e tenebre  

l'umane menti ingombrano!

O in quanti abissi giacciano

i cor, ch'ogn'or vaneggiano!

Perché tra fango, e polvere

il cor de l'uomo tant'avido

va ricercando il giubilo,

che solo in ciel rinchiudesi?

Mirate o menti cupide

del ciel le fonti limpide,

e del mondo impurissimo

lasciate l'acque torbide.

Qual incanto, qual fascino

il cor vi preme e occupa

prender per cibo il tossico,

e dar la morte a l'anima?

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coro ->

 

Scena quarta

Piacere, con due Compagni; Corpo ed Anima.

<- Piacere, due compagni, Corpo, Anima

 

PIACERE

Chi gioia vuol, chi brama  

gustar spassi e piacere

mentre il tempo lo chiama.

Venga, venga a godere,

getti gli affanni suoi.

Corra a gioir con noi.

Gli augelli pargoletti,

cantan su gli arbuscelli:

i pesci semplicetti

guizzano pei ruscelli,

e invitano al piacere

con numerose schiere.

Ridono i prati erbosi,

c'han coloriti i manti;

le selve e i boschi ombrosi

son lieti e festeggianti:

ogni piaggia fiorita

a l'allegrezza invita.

Sfondo schermo () ()

 

CORPO

A questi suoni e canti.

Alma, muover mi sento.

Come la foglia al vento.

ANIMA

Come ti cangi presto?

Sta' forte e non temere,

quest'è falso piacere.

PIACERE E COMPAGNI

O canti, o risi, o graziosi amori.

Fresch'acque, prati molli, aure serene,

grate armonie, che rallegrate i cori,

conviti, paste e saporite cene,

vesti leggiadre, e dilettosi odori,

trionfi e feste d'allegrezza piene,

diletto, gusto, giubilo e piacere,

beata l'alma, che vi può godere.

ANIMA

Non vi cred'io no, no!

Li vostri inganni io so:

tutte le vostre cose

che paion dilettose,

al fin son tutte amare.

Beata l'alma, che ne sa mancare.

PIACERE E COMPAGNI

Cacciate via i pensieri

torbidi, tristi e neri.

Aprite, aprite il petto

al piacer e al diletto,

aprite, aprite al core

a la gioia e a l'amore,

dolce diletto.

Ch'allagra il petto,

soave ardore.

Gioia del core.

ANIMA

Via, via false sirene.

Di frodi, e inganni piene,

il fin del vostro canto,

occupa sempre il pianto:

ogni diletto è breve.

Ma quel, ch'affliggerà, finir non deve.

PIACERE E COMPAGNI

Or poi che non vi aggrada

la lieta compagnia.

Ce n'andarem per strada,

dov'altri ci desia:

che per aver contento

verranno a cento, a cento.

Piacere, due compagni ->

 

Scena quinta

Corpo, ed Anima, e risposta dal cielo.

 

CORPO

Non so s'è stato ben  

lasciar tanto piacere, ch'il mondo tiene.

ANIMA

Vo' dimandarne al cielo

ch'il ver mai non nasconde.

Vediam quel che risponde.

 

 

Ama il mondan piacer l'uom saggio, o fugge?  

RISPOSTA

Fugge.

ANIMA

Che cosa è l'uom, che 'l cerca e cerca invano?

RISPOSTA

Vano.

ANIMA

Chi dà la morte al cor con dispiacere?

RISPOSTA

Piacere.

ANIMA

Come la vita ottien chi vita brama?

RISPOSTA

Ama.

ANIMA

Ama del mondo le bellezze, o dio?

RISPOSTA

Dio.

ANIMA

Dunque morrà, chi 'l piacer brama: è vero?

RISPOSTA

Vero.

 

ANIMA

Or quel, ch'il ciel t'ha detto  

ecco io raccolgo intero:

fuggi vano piacer, ama dio vero.

 

Scena sesta

Angelo custode, Anima, Corpo, e Coro.

<- Angelo custode, coro

 

ANGELO CUSTODE

Fortissimi guerrieri  

che gli nemici alteri

avete discacciato,

m'ha qui 'l signor mandato,

ch'in ogn'impresa forte

il cor vi riconforte.

Altra pugna vi resta

faticosa e molesta,

ma non temete punto,

che son per voi qui giunto.

E in ogni caso strano

vi porgerò la mano.

CORO

Altri doman le fiere.

Altri trionfan delle genti altere,

ma sopra ogni guerriero,

fort'è chi vince il senso lusinghiero.

 

Scena settima

Mondo, e Vita mondana. Corpo ed Anima, Angelo custode, Coro.

<- Mondo

 

MONDO

Io son, io son il mondo,  

che di grandezza abondo:

e 'l braccio mio stupendo

in ogni parte stendo:

miei son tutti tesori,

tutti gli argenti e gli ori.

Le superbe ricchezze,

le famose bellezze,

i principati degni,

i poderosi regni:

chi mi vorrà servire

e dov'io vo' venire,

con molto suo diletto,

gran cose li prometto.

 

CORPO

Alma, gran cose intendo;

se 'l mondo dice il vero,

vorrei mutar pensiero.

ANIMA

Ed anch'io sto pensando,

s'insieme potess'io

servire al mondo, e a dio.

ANGELO CUSTODE

Non si può aver due cori,

e servire due signori,

ch'uno in un modo regge,

l'altro ha contraria legge;

servite solamente

a dio signor possente.

MONDO

Quanto intorno ha la terra,

quanto il mar cinge e serra,

e dove il ciel si stende,

tutto da me dipende:

tutto nel seno accoglio,

e lo dono a chi voglio.

 

<- Vita mondana

VITA MONDANA

Io son la cara vita  

tanto da voi gradita.

Bella, vaga e vezzosa,

allegra, e baldanzosa,

che con prontezza dono,

quant'ho di bello, e buono;

se voi servir volete

al mondo che vedete,

vi darò con amore

de la mia vita il fiore;

vi darò lunghi i giorni,

e d'allegrezza adorni:

state aspettando forsi,

quando sian gli anni scorsi?

Quando la chioma imbianca,

quando la vita manca?

 

ANGELO CUSTODE

Non è, chi bene attende,

tutt'or quel che risplende:

servite pure adesso

a dio, che v'è concesso:

che diman poi, chi sa

quel che di voi sarà?

Alma, al nemico ardente,

rispondi arditamente.

ANIMA

Io che porto con me

l'imagine del re,

io fatta con onore,

simile al mio fattore,

c'ho da far'io col mondo,

che passa, e cade al fondo?

 

MONDO

Miratemi a l'aspetto,

io do quel che prometto:

prendete il ben presente,

vivete allegramente.

ANIMA

Io che son spirto, e mente,

che dura eternamente,

c'ho da far con la vita

che tosto fa partita?

MONDO

Te n'avedrai ben tu,

se ne contrasti più.

ANGELO CUSTODE

Questo malvagio ingrato

è fango inorpellato!

Questa falsa e lasciva,

è morte, che par viva!

Or venga, e vegga il mondo

quel ch'è la vita e 'l mondo.

Spoglia quest'empio e vede

quel che il tuo cor non crede.

CORPO

Metti giù questa spoglia,

c'ho di veder ti voglia.

MONDO

Ahi, l'angelica forza

per qual cagion mi sforza?

CORPO

O come il mondo tutto

è poverello e brutto!

Ben ti conosco ai panni.

Non più, non più di nuovo m'inganni.

CORO

Oh miseri amatori,

ch'al mondo date i cori,

mirate quanto è vile

quel ch'a par gentile:

e quanto è trista sorte

abbracciar quel che vi conduce a morte.

ANGELO CUSTODE

Dispoglia anco costei.

VITA MONDANA

Ohimè, che non vorrei.

CORPO

Ahi miserabil sorte!

Dunque la vita è morte?

Dunque l'umana vita

è morte rivestita?

ANGELO CUSTODE

Poi ch'avete scoperto

l'inganno ricoperto,

con disdegnosa mano

cacciateli lontano.

ANIMA E CORPO

Via via, mondo fallace,

via via, vita fugace,

ite a trovar gli sciocchi,

c'hanno abbagliati gli occhi:

o quanta nebbia e ombra

gli occhi mortali ingombra!

Mondo, Vita mondana ->

 

Scena ottava

Angelo Custode, Anima, e Corpo; ed Angeli nel cielo, che s'apre.

<- angeli

 

ANGELO CUSTODE

Al forte vincitore  

è debito l'onore,

l'onor, ch'è apparecchiato

nel ciel, che fa beato:

sì ch'ormai da la terra,

c'avete vinta in guerra,

volgete il cor e 'l viso,

e i passi al paradiso.

 

ANGELI

Venite al ciel diletti,  

venite benedetti,

che queste sedi belle

furon fatte per voi sopra le stelle:

lasciate pur la terra,

dov'è perpetua guerra:

salite al ciel con volo glorioso,

dov'è pace e riposo,

dove senz'alcun velo

si vede il re del cielo.

angeli, Anima, Corpo ->

 

Scena nona

Coro.

 

UNO DEL CORO

Dopo brevi sudori  

poter dal caldo e 'l gelo

salir beato al cielo

ai sempiterni onori

dal mondo pien di mali,

è sorte avventurosa de' mortali.

CORO

È sorte avventurosa de' mortali.

DUE DEL CORO

Poter dopo le prove

l'uomo frale e mendico,

ma di virtute amico,

salir in alto, dove

son ricchezze immortali,

è sorte avventurosa de' mortali.

CORO

Dagli abissi terreni,

dove regna la morte,

poter salir per sorte

ai sommi eterni regni,

che non hanno altri eguali,

è sorte avventurosa de' mortali.

Amar il bene eterno,

salir al ciel superno,

fuggir dal mondo i mali

è sorte avventurosa de' mortali.

 

Fine (Atto secondo)

Proemio Atto primo Atto secondo Atto terzo
coro
 
coro ->
<- Consiglio

La nostra vita in terra

Consiglio ->
<- coro
coro ->
<- Piacere, due compagni, Corpo, Anima
Piacere, Compagni, Anima, Corpo
Chi gioia vuol, chi brama
Corpo, Anima
Piacere, due compagni ->

(il cielo risponde in forma di eco alle domande dell'Anima)

Non so s'è stato ben

Ama il mondan piacer

Or quel, ch'il ciel t'ha detto

Corpo, Anima
<- Angelo custode, coro
Angelo custode, poi Coro
Fortissimi guerrieri
Corpo, Anima, Angelo custode, coro
<- Mondo
Mondo, Corpo, Anima e Angelo custode
Io son, io son il mondo
Corpo, Anima, Angelo custode, coro, Mondo
<- Vita mondana
Vita mondana, Angelo custode, Anima, Mondo, Corpo
Io son la cara vita
Corpo, Anima, Angelo custode, coro
Mondo, Vita mondana ->
Corpo, Anima, Angelo custode, coro
<- angeli

(angeli nel cielo, che s'apre)

Al forte vincitore

Angelo custode, coro
angeli, Anima, Corpo ->
 
Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena sesta Scena settima Scena ottava Scena nona
Proemio Atto primo Atto terzo

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