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Prima la musica e poi le parole

Camera in casa, con cembalo da una parte, spinetta dall'altra, e vari mucchi di spartiti e di carte di musica; sedie, e in fondo tavola con bottiglie, e bicchieri, e in un angolo mantello appeso, e qualche altro utensile.

Maestro, Poeta
 
Maestro e Poeta
Signor poeta mio

Or tant'è, decidete: sì, o no?

Maestro, Poeta
<- Eleonora

Chi di voi è il maestro di cappella?

Scusi: ma par che si dovria dar qui

(Eleonora canta il recitativo con azione)

Non dubitar, verrò

Non sia, signora, per darle molestia

Oibò! Oibò! / Cos'è?

Eleonora, poi Poeta e Maestro
Cari oggetti del mio core

Se non tacete, io più cantar non posso

 

Siete per verità due gran buffoni

 

Cosa avete mai fatto, cosa è stato?

Maestro, Poeta
Eleonora ->

Alfin la prova ha terminato in buffo

Maestro e Poeta
Se questo mio pianto

Castrato! Cosa diavolo mi dite?

Maestro
Poeta ->

La cosa va prendendo buona piega

(il Maestro prova al cembalo l'aria «Per pietà»)

Ah! Così... d'incanto

Maestro ->
<- Poeta, Tonina

E il Maestro dov'è? / Non so: ma poco

Poeta, Tonina
<- Maestro

(il Maestro non si accorge di Tonina)

Signor poeta, e la buffa?

(Tonina getta a terra il mantello e si rivela al Maestro)

Sì, son'io. Giù quel cappello

Voi non piangete, o perfidi?

Per carità, finite questa scena

Cessate in grazia, ché mi fate pena

Poeta, Tonina, Maestro
<- Eleonora

Maestro, vi saluto. Addio, Poeta

Poeta, poi Maestro
Or se tutti son d'accordo
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