Nobilissime dame e cavalieri

Volendo io ricercare soggetto, per natali non meno che per virtù ragguardevole, che degnisi di accettar benignamente la dedica anche di quest'altro giocoso dramma, che pur or su le scene apparisce, ed avendo sperimentato con quanta clemenza, nobilissime dame e cavalieri, compiaciuti vi siete dell'altra già pur dedicatavi, inutile sarebbe e vano il ricercarlo fuori di voi. A voi medesimi dunque la consacro, reputandola degna non men dell'altra di portare in fronte li chiarissimi nomi vostri, sotto l'auspicio de' quali onore singolarissimo e non ordinarie fortune avrà ragion di sperare. A voi dunque, dame e cavalieri gentilissimi, tocca a render veraci le sue speranze, mentre io con profondo ossequio passo a protestarmi delle signorie vostre umilissimo, devotissimo ed obbligatissimo servitore.

Bortolo Ganassetti impresario.

Bologna, li 13 settembre 1755.

Atto primo Atto secondo Atto terzo

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