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Niobe, regina di Tebe

Regale con trono.

Venga Clearte / E che farà? / Già udisti

Ecco a' piè di chi impera

Splendetemi d'intorno

Che sento? / E che mai disse?

Rio destin che pretendi

Boscaglia.

Della famosa Tebe

(rimbombare di lontano di trombe di cacciatori)

Suon di lontana caccia

(Manto in atto fuggitivo inseguita da una belva)

Ahi non v'è scampo. O sorte

(Tiberino si pone a guerreggiar con la fiera, e l'atterra)

Oh valor, oh virtute / Il proprio sangue

Di vezzo, e leggiadria

Figlia ove sei, tesor dell'alma mia!

Svelò fatal la piaga

Oh d'amor troppo ignaro, e così tosto

(apparisce smisurato mostro, che portandosi al proscenio, ad un tratto si risolve in molti guerrieri, lasciando in una nuvoletta a terra Creonte in atto di dormire, e desto Poliferno)

Dormi Creonte, e intanto

(Creonte si desta)

Ferma o nume adorato

Creonte e che ti pare

A voi di Tracia, e Cnido

Regio museo, che ostenta la reggia dell'Armonia.

Dell'alma stanca a raddolcir le tempre

Anfion mio desio

Eccola / Ahi cor resisti

E tu qual gelo, o sasso

E voi, che mi struggete

Forsennato vaneggia, e non conosce

Campagna spaziosa con vista di Tebe sfornita di muraglie.

Ecco Tebe/ O adorata

(smisurato fantasma apparirà di sotterra)

Per condurci ove brami

(dalla bocca del fantasma si forma gran voragine in aria)

Che veggio? / A noi s'appresta

Oh di Lico infelice

(la voragine si chiude profondandosi)

Popoli o voi, ch'un tempo

(si vedono a poco a poco andar sorgendo intorno di Tebe le mura)

Ma che miro? Che scorgo? I marmi, i sassi

(termina l'erezione delle mura suddette)

Niobe ove giungi, e che mirate o luci?

O d'insano ardimento

Tu con lingua sì sciolta

Numi datemi aita, alla mia fede

Signor vedi, e stupisci

E chi fu sì crudel? / Chi fu sì rio?

Discaccia il duolo di ben degno padre

Oh stravaganza: in petto