La casetta di Iris; il giardino colla siepe di biancospine; una macchia di bambou sullo sfondo del villaggio; il ruscello e, nell'estremo fondo, il Fousiyama.
(Osaka e Kyoto sono nascosti nella macchia di bambou)
Vieni e saluta il sole! / Con chi parli?
È lei! è lei! / È la figlia del cieco.
Voglio posare ove è più caldo il sole!
Giù per la via ne viene un gaio suono!...
(♦)
(Osaka e Kyoto camuffati da girovaghi)
Io son Danjuro il padre dei fantocci
(la rappresentazione)
È questa poesia gran ciurmatrice!
Or, guèchas, quando termina il duetto
(tre guèchas mascherate danzano; alcuni fra i saltimbanchi rapidi s'impossessano di Iris)
Grazie, mousmè! Arrivederci!...
Cieco, a che gridi disperatamente?