Recinto di palme, e cipressi, con tempio in mezzo consacrato a Diana, le cui porte sono chiuse.
Non temete, o compagni; alle bell'opre
(s'aprono le porte del tempio, scoprendosene l'interno spazioso recinto; in mezzo di questo, vedesi il simulacro della deità colle vittime svenate innanzi al medesimo, che stanno in atto consumandosi)
Il tempio s'apre: vien Calcante. Ei noto
Mio re, liete novelle. A queste sponde
Padre, signor, quell'adorata mano
Accampamento de' greci sulla riva del mare con flotta greca ancorata.
(si veggono appressare diverse navi, al suono di maestosa sinfonia)
Deh lascia invitto eroe, che a parte io sia
Ma Agamennone ov'è? Teco vederlo
Come frenar costui? / Qual fortunata
Gran padiglione d'Agamennone
Qual consiglio crudel! Si vuol ch'io stesso
Signor... / T'appressa, o figlia
Ifigenia, mio bene, idolo mio!