Frena l'impeto vano, ah che purtroppo
Dimmi come esser può, ch'il sen t'infiammi
Scogli dirupati con mare agitato da venti.
(tra l'onde una grande armata, e poscia una gran nave, che si rompe allo scoglio)
E quando cesserete astri spietati
Quanto è l'uom forsennato, a che dolersi
(Arianna incatenata)
(Arianna incatenata allo scoglio)
(vedrassi a poco a poco sorger dal mare spaventoso mostro nuotando verso terra)
(il mostro si rampa sopra lo scoglio)
Quai dolorose strida, o quai lamenti
(battaglia di Giustino col mostro che snoda improvvisamente il collo e spiega l'ale.)
(cade il mostro col capo reciso)
Fuga dal seno il duol, che tra mortali
Ma qual orrendo, e formidabil mostro
(Amanzio sbarca da una feluca)
Eolo invan fra nembi, e turbini
Morde l'ancora il lido impaziente
(salgono tutti sulla feluca, che parte)
Giardino con fontane.
Dunque o bella hai d'amore il sen ferito!
Tu celebri il mio volto, e pur un guardo
Signora, alta signora / E che ricerchi?
Campo di guerra.
(vedrassi in lontananza l'esercito di Vitaliano)
Mie indivise falangi eccoci a fronte
(carro falcato con i soldati asiatici)
(battaglia con vari incontri in forma di ballo restando Vitaliano precipitato dal carro, e prigionier di Giustino)