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Giulio Sabino

§

Veduta interiore dell'antico castello di Langres, o antica Lingona; da un lato recinto di folti, e solitari cipressi; dall'altro muraglie, e torri diroccate, tutti avanzi d'incendio, e di ruine; fra queste scorgesi un tempio dedicato a Mercurio, antica deità delle Gallie, sotto del quale è il sotterraneo di Sabino, a cui si passa per un sentiero incognito, e nascosto fra le ruine; accanto al tempio vedesi il Mausoleo innalzato da Epponina al suo sposo Sabino.

Sabino
 

Dove m'inoltro! Che rimiro! È questa

Sabino
<- Arminio

Oh dèi!... Sabin!... Dove t'inoltri?

Arminio
Sabino ->

Infelice Sabin! Quanto gli costa

Arminio ->

Interno di magnifico padiglione, che occupa tutta la scena, accanto del quale scorgesi accampato l'esercito romano.

Annio, Tito
 

Annio, che sento mai! Ch'io stesso al Tebro

Annio, Tito
<- Epponina, Voadice

Prence, ed è ver, ch'io deggio

Annio, Tito, Voadice
Epponina ->

Dunque quell'infelice

Annio, Tito
Voadice ->

Conosco alfin l'error. Troppo son io

Annio, Tito
<- Arminio

Signor, d'affanno

Annio, Arminio
Tito ->

L'infelice Epponina

Arminio
Annio ->

Con queste leggi intanto

Arminio ->

Veduta interiore dell'antico castello di Langres, o Lingona.

Epponina
 
Epponina
<- Sabino

Ohimè! Qualora all'idol mio ritorno

Epponina, Sabino
<- Tito

Come? E Sabin tu sei?

Epponina, Tito
Sabino ->

Fermati, o mio bel nume

Epponina, Tito
<- Annio

Accorri, Tito, o il tuo periglio è certo

Epponina, Annio
Tito ->

Annio
Epponina ->

Se ancor Sabino vive

Annio ->

Bosco.

<- Sabino, Epponina

E ancor seguire ardisci

Epponina e Sabino
Come partir poss'io
Epponina, Sabino ->