Galleria adorna di ritratti, nel palazzo di Sigifredo.
Madre, che in ciel sei del bel numer'una
(una campana suona l'ultima ora del giorno)
Appartamenti di Ubaldo, come all'atto I.
Oh inaudita perfidia!... Oh sanguinoso
Stanza di Elena: due porte laterali, ed in fondo gran verone aperto da cui scorgesi la cupola della cattedrale: è notte; un doppiere arde su una tavola.
Condurre Ubaldo in libertà dovea
(s'ode lo squillo delle campane suonanti a festa)
(odesi il rimbombo di musica giuliva)
(Elena muore)