Atto primo

 
[Sinfonia]

 N 

 

Scena prima

Sala in casa di Don Pasquale, con porta in fondo d'entrata comune, e due porte laterali che guidano agli appartamenti interni.

 Q 

 
Don Pasquale solo. Guarda con impazienza all'orologio.

Don Pasquale

 
[N. 1 - Introduzione]

 N 

 

DON PASQUALE

Son nov'ore; di ritorno  

il dottore esser dovria.

(ascoltando)

Zitto!... Parmi... È fantasia...

Forse il vento che passò.

Che boccon di pillolina,

nipotino, vi preparo!

Vo' chiamarmi don Somaro

se veder non ve la fo.

Brano musicale ()

MALATESTA

(di dentro)

È permesso?

DON PASQUALE

Avanti, avanti.

 

Scena seconda

Entra il dottor Malatesta.

<- Malatesta

 

DON PASQUALE
(con ansietà)

Dunque?...  

MALATESTA

Zitto, con prudenza.

DON PASQUALE

Io mi struggo d'impazienza.

La sposina?...

MALATESTA

Si trovò.

DON PASQUALE

Benedetto!

MALATESTA

(Che babbione!)

Proprio quella che ci vuole.

Ascoltate, in due parole

il ritratto ve ne fo.

DON PASQUALE

Son tutt'occhi, tutto orecchie,

muto, attento a udir vi sto.

 
Romanza

MALATESTA

Bella siccome un angelo    

in terra pellegrino,

fresca siccome il giglio

che s'apre in sul mattino,

occhio che parla e ride,

sguardo che i cor conquide.

Chioma che vince l'ebano

sorriso incantator.

S

Sfondo schermo () ()

Brano musicale ()

 

DON PASQUALE

Sposa simile! Oh, giubilo!

Non cape in petto il cor.

MALATESTA

Alma innocente e candida,

che sé medesma ignora;

modestia impareggiabile,

dolcezza che innamora;

ai miseri pietosa,

gentil, buona, amorosa.

Il ciel l'ha fatta nascere

per far beato un cor.

 

DON PASQUALE

Famiglia?  

Brano musicale ()

MALATESTA

Agiata, onesta.

DON PASQUALE

Casato?

MALATESTA

Malatesta.

DON PASQUALE

Sarà vostra parente?

MALATESTA
(con intenzione)

Alla lontana un po'...

È mia sorella.

DON PASQUALE

Oh gioia!

Di più bramar non so.

E quando di vederla,

quando mi fia concesso?

MALATESTA

Domani sul crepuscolo.

DON PASQUALE

Domani? Adesso, adesso.

Per carità, dottore!

MALATESTA

Frenate il vostro ardore,

quetatevi, calmatevi,

fra poco qui verrà.

DON PASQUALE
(con trasporto)

Da vero?

MALATESTA

Preparatevi,

e ve la porto qua.

DON PASQUALE

Oh caro!

(lo abbraccia)

Or tosto a prenderla...

MALATESTA

Ma udite...

DON PASQUALE

Non fiatate.

MALATESTA

Ma...

DON PASQUALE

Non c'è ma, volate,

o casco morto qua.

(gli tura la bocca e lo spinge via)

Malatesta ->

 
Cavatina

Un foco insolito    

mi sento addosso,

omai resistere

io più non posso,

dell'età vecchia

scordo i malanni,

mi sento giovine

come a vent'anni.

Deh! cara, affrettati,

dolce sposina!

ecco di bamboli

mezza dozzina

veggo già nascere,

veggo già crescere,

a me d'intorno

veggo scherzar.

S

Sfondo schermo () ()

Brano musicale ()

 
[N. 2 - Recitativo e duetto]

 N 

 
Recitativo

 

Son rinato. Or si parli al nipotino.  

A fare il cervellino

veda che si guadagna.

(guarda nelle scene)

Eccolo appunto.

 

Scena terza

Ernesto e detto.

<- Ernesto

 

DON PASQUALE

Giungete a tempo. Stavo  

per mandarvi a chiamare. Favorite.

ERNESTO

Sono ai vostri comandi.

DON PASQUALE

Non vo' farvi un sermone,

vi domando un minuto d'attenzione.

È vero o non è vero

che, saranno due mesi,

io v'offersi la man d'una zitella

nobile, ricca e bella?

ERNESTO

È vero.

DON PASQUALE

Promettendovi, per giunta

un buon assegnamento, e alla mia morte,

quanto possiedo?

ERNESTO

È vero.

DON PASQUALE

Minacciando,

in caso di rifiuto,

diseredarvi, e a torvi ogni speranza,

ammogliarmi, se è d'uopo?

ERNESTO

È vero.

DON PASQUALE

Or bene,

la sposa che v'offersi, or son tre mesi,

ve l'offro ancor.

ERNESTO

Non posso; amo Norina,

la mia fede è impegnata...

DON PASQUALE

Sì, con una spiantata,

con una vedovella civettina...

ERNESTO

Rispettate una giovine

povera, ma onorata e virtuosa.

DON PASQUALE

Siete proprio deciso?

ERNESTO

Irrevocabilmente.

DON PASQUALE

Or ben, pensate

a trovarvi un alloggio.

ERNESTO

Così mi discacciate?

DON PASQUALE

La vostra ostinatezza

d'ogni impegno mi scioglie.

Fate di provvedervi. Io prendo moglie.

 
Duetto

ERNESTO
(nella massima sorpresa)

Prender moglie?  

Brano musicale ()

DON PASQUALE

Sì, signore.

ERNESTO

Voi?...

DON PASQUALE

Quel desso in carne e in ossa.

ERNESTO

Perdonate lo stupore...

La sorpresa... (Oh questa è grossa!)

Voi?...

DON PASQUALE

(con impazienza)

L'ho detto e lo ripeto.

Io, Pasquale da Corneto,

possidente, qui presente,

sano in corpo e sano in mente,

d'annunziarvi ho l'alto onore

che mi vado ad ammogliar.

Brano musicale ()

ERNESTO

Voi scherzate.

DON PASQUALE

Scherzo un corno,

lo vedrete, al nuovo giorno.

Sono, è vero, stagionato,

ma ben molto conservato,

e per forza e vigoria

me ne sento da prestar.

Voi, signor, di casa mia

preparatevi a sfrattar.

ERNESTO

(Ci volea questa mania

i miei piani a rovesciar!)

Sogno soave e casto    

de' miei prim'anni, addio.

Bramai ricchezze e fasto

fu sol per te, ben mio:

povero, abbandonato,

caduto in basso stato,

pria che vederti misera,

cara, rinunzio a te.)

S

Brano musicale ()

DON PASQUALE

(Ma, ve', che originale!

Che tanghero ostinato!

Adesso, manco male,

si par capacitato.

Ben so dove gli duole,

ma è desso che lo vuole,

altri che sé medesimo

egli incolpar non dè!)

(dopo breve pausa)

ERNESTO

Due parole ancor di volo.  

DON PASQUALE

Son qui tutto ad ascoltarvi.

ERNESTO

Ingannar si puote un solo:

ben fareste a consigliarvi.

Il dottore Malatesta

è persona grave, onesta.

DON PASQUALE

L'ho per tale.

ERNESTO

Consultatelo.

DON PASQUALE

E già bello e consultato.

ERNESTO

Vi sconsiglia!

DON PASQUALE

Anzi, al contrario,

mi felicita è incantato.

ERNESTO
(colpitissimo)

Come? come? oh, questa poi...

DON PASQUALE
(confidenzialmente)

Anzi, a dirla qui fra noi,

la... capite?... la zitella,

ma... silenzio... è sua sorella.

ERNESTO
(agitatissimo)

Sua sorella! Che mai sento?

Del dottore?

DON PASQUALE

Del dottor.

ERNESTO

(Oh che nero tradimento!

Ahi, dottore senza cor!)

 

 

(Mi fa il destin mendico,  

perdo colei che adoro,

in chi credevo amico

discopro un traditor!

D'ogni conforto privo,

misero! a che pur vivo?

Ah! non si dà martoro

eguale al mio martor?)

DON PASQUALE

(L'amico è bello e cotto,

in sasso par cambiato;

non fiata non fa motto,

l'affoga il crepacuor.

Si roda, gli sta bene,

ha quel che gli conviene.

Impari lo sventato

a fare il bello umor.)

(entrambi via)

Don Pasquale, Ernesto ->

 
 

Scena quarta

Stanza in casa di Norina.

Bozzetti

 Q 

 
Entra Norina con un libro alla mano, leggendo.

<- Norina

 
[N. 3 - Cavatina]

 N 

NORINA

«Quel guardo il cavaliere    

in mezzo al cor trafisse

piegò il ginocchio e disse:

son vostro cavalier!

E tanto era in quel guardo

sapor di paradiso,

che il cavalier Ricciardo,

tutto d'amor conquiso,

giurò che ad altra mai

non volgeria il pensier.»

S

Brano musicale ()

 

 

So anch'io la virtù magica

d'un guardo a tempo e loco,

so anch'io come si bruciano

i cori a lento foco.

D'un breve sorrisetto

conosco anch'io l'effetto,

d'una furtiva lagrima,

d'un subito languor;

conosco i mille modi

dell'amorose frodi,

i vezzi, e l'arti facili

onde s'adesca un cor.

Ho testa balzana;

son d'indol, vivace,

scherzare mi piace,

mi piace brillar.

Se monto in furore

di rado sto al segno,

ma in riso lo sdegno

fo presto a cambiar.

Brano musicale ()

Brano musicale ()

 
[N. 4 - Recitativo e duetto, finale I]

 N 

 
Recitativo

 

E il dottor non si vede! Oh, che impazienza!  

Del romanzetto ordito

a gabbar don Pasquale,

ond'ei toccommi in fretta,

poco o nulla ho capito, ed or l'aspetto...

 
Entra un Servo, le porge una lettera ed esce.

<- servo

servo ->

 

 

(guardando alla soprascritta)

La man d'Ernesto... io tremo.

(legge: dà cenni di sorpresa, poi di costernazione)

Oh! me meschina!

 

Scena quinta

Malatesta e detta.

<- Malatesta

 

MALATESTA
(con allegria)

Buone nuove, Norina,  

il nostro stratagemma...

NORINA
(con vivacità)

Me ne lavo le mani.

MALATESTA

Come? Che fu?

NORINA

(porgendogli la lettera)

Leggete.

MALATESTA

(leggendo)

«Mia Norina; vi scrivo

co' la morte nel cor.» Lo farem vivo.

«Don Pasquale aggirato

da quel furfante»... Grazie!

...«da quella faccia doppia del dottore,

sposa una sua sorella,

mi scaccia di sua casa,

mi disereda insomma. Amor m'impone

di rinunziare a voi.

Lascio Roma oggi stesso, e quanto prima

l'Europa. Addio. Siate felice. Questo

è l'ardente mio voto. Il vostro Ernesto.»

Le solite pazzie!

NORINA

Ma s'egli parte!...

MALATESTA

Non partirà, v'accerto. In quattro salti

son da lui, della nostra

trama lo metto a parte, ed ei rimane,

e con tanto di cor.

NORINA

Ma questa trama

si può saper qual sia?

MALATESTA

A punire il nipote,

che opponsi alle sue voglie

Don Pasqual s'è deciso a prender moglie.

NORINA

Già me 'l diceste.

MALATESTA

Or ben, io suo dottore,

usando l'ascendente

che una felice cura

mi dié su lui ne lo sconsiglio, e invano.

Vistolo così fermo nel proposto,

cambio tattica, e tosto,

nell'interesse vostro, e in quel d'Ernesto,

mi pongo a secondarlo. Don Pasquale

sa ch'io tengo al convento una sorella,

vi fo passar per quella -

egli non vi conosce - e vi presento

pria ch'altri mi prevenga;

vi vede e resta cotto.

NORINA

Va benissimo.

MALATESTA

Caldo caldo vi sposa. Ho prevenuto

Carlotto mio cugino

che farà da Notaro. Al resto poi

tocca pensare a voi.

Lo fate disperar. Il vecchio impazza,

l'abbiamo a discrezione...

Allor...

NORINA

Basta. Ho capito.

MALATESTA

Va benone.

 
Duetto

NORINA

Pronta son; purch'io non manchi  

all'amor del caro bene:

farò imbrogli, farò scene,

so ben io quel ch'ho da far.

Brano musicale ()

MALATESTA

Voi sapete se d'Ernesto

sono amico, e ben gli voglio,

solo tende il nostro imbroglio

Don Pasquale a corbellar.

NORINA

Siamo intesi. Or prendo impegno.

MALATESTA

Io la parte ecco v'insegno.

NORINA

Mi volete fiera, o mesta?

MALATESTA

Ma la parte non è questa.

NORINA

Ho da pianger, da gridar?

MALATESTA

State un poco ad ascoltar.

Convien far la semplicetta.

NORINA

Posso in questo dar lezione.

(contraffacendo)

Mi vergogno... son zitella.

Grazie, serva, signor sì.

MALATESTA

Brava, brava, bricconcella!

Va benissimo così.

NORINA

Collo torto.

MALATESTA

Bocca stretta.

NORINA

Mi vergogno.

MALATESTA

Oh, benedetta!

NORINA E MALATESTA

Pieno ho il cor d'ardimento.

A quel vecchio affé la testa

questa volta ha da girar.

Brano musicale ()

 

NORINA

Già l'idea del gran cimento  

mi raddoppia l'ardimento,

già pensando alla vendetta

mi comincio a vendicar.

Una voglia avara e cruda

i miei voti invan contrasta.

Io l'ho detto e tanto basta,

la saprò, la vo' spuntar.

Brano musicale ()

MALATESTA

Poco pensa don Pasquale

che boccon di temporale

si prepari in questo punto

sul suo capo a rovinar.

Urla e fischia la bufera,

vedo il lampo, il tuono ascolto;

la saetta fra non molto

sentiremo ad iscoppiar.

 

Fine (Atto primo)

Atto primo Atto secondo Atto terzo

[Sinfonia]

Sala in casa di Don Pasquale.

Don Pasquale
 

[N. 1 - Introduzione]

Don Pasquale, poi Malatesta
Son nov'ore; di ritorno
Don Pasquale
<- Malatesta
Don Pasquale e Malatesta
Dunque? / Zitto, con prudenza
Malatesta e Don Pasquale
Bella siccome un angelo
Don Pasquale e Malatesta
Famiglia? / Agiata, onesta
Don Pasquale
Malatesta ->
Don Pasquale
Un foco insolito

[N. 2 - Recitativo e duetto]

Son rinato. Or si parli al nipotino

Don Pasquale
<- Ernesto

Giungete a tempo

Ernesto e Don Pasquale
Prender moglie? / Sì, signore
Ernesto e Don Pasquale
Sogno soave e casto
Ernesto e Don Pasquale
Due parole ancor di volo
Enrico e Don Pasquale
Mi fa il destin mendico
Don Pasquale, Ernesto ->

Stanza in casa di Norina.

<- Norina

[N. 3 - Cavatina]

[N. 4 - Recitativo e duetto, finale I]

E il dottor non si vede! Oh, che impazienza!

Norina
<- servo
Norina
servo ->

Norina
<- Malatesta

Buone nuove, Norina

 
Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta
Sala in casa di Don Pasquale. Stanza in casa di Norina. Sala in casa di don Pasquale. Sala in casa di Don Pasquale come nell'atto I e II. Boschetto nel giardino attiguo alla casa di Don Pasquale; a sinistra gradinata che dalla casa mette in...
[Sinfonia] [N. 1 - Introduzione] [N. 2 - Recitativo e duetto] [N. 3 - Cavatina] [N. 4 - Recitativo e duetto, finale I] [N. 5 - Preludio, scena ed aria] [N. 6 - Scena e terzetto] [N. 7 - Scena e quartetto, finale II] [N. 8 - Coro d'introduzione] [N. 9 - Recitativo e duetto] [N. 10 - Recitativo e coro] [N. 11 - Recitativo e duetto] [N. 12 - Serenata e notturno] [N. 13 - Scena e rondò, finale III]
Atto secondo Atto terzo

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