Marittima.
(si vede nell'orizzonte sopra lucido carro a sorgere Febo dall'onde, viene avanzandosi illuminando la scena)
Apollo / Olà, chi sei? / D'Eto e Piroo
Anelante mio cor dà fine ai guai!
(sorge dall'onda un delfino, che s'accosta al lido)
Già sul dorso m'assido. Ohimè, che veggio?
(Nettuno sopra pomposa conchiglia tirata da cavalli marini, e corteggiato da glauchi, e tritoni)
Questo torbido cor perde il sereno
(qui adiratosi il mare sorgono vari mostri fra l'onde)
(Giove in macchina con Mercurio)
Qual nell'ondoso mar pino volante
Infernale di fiamme trasparente ripiena d'orridi mostri con faci accese nelle mani.
Consolarti vogl'io, diva triforme
(Plutone sopra trono infuocato corteggiato da un coro di furie)
Ma qui l'arcier che mi tormenta il core?
Reggia nel ciel di Cinzia.
(qui si vede a poco a poco discendere una gran macchina)
(Discordia e Amore incatenati)
Mi trafigge il dolor / M'ange il cordoglio
(Discordia precipitata da Giove nell'inferno)
Io con Pluto il mio ben, parto dal polo
(in questo mentre s'apre la suddetta macchina di Giove, in mezzo alla quale si scopre Marte, e Venere allacciati nella rete)
Spettacolo gentil / Nobil pensiero
Udite, o numi impuri: il cor, che reo