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(scoppio d'un fulmine)
Proscenio occupato da nuvole, quali dopo vari moti formano un leone coronato nel mezzo; indi a poco a poco dileguate si scorge la scena tutta nuvolosa e le cime dell'Olimpo.
(Giove in mezzo su un'aquila)
Per espugnar dell'Etra il vasto impero
Qui sparisce il monte.
(l'aquila di Giove rivola alla sublimità delle sfere)
Sparendo in questo mentre a poco a poco la nuvola insieme con le macchine si scopre la reggia maestosa di Giove con lontani di sotto, e di sopra tutti tempestati di gioie.
Dell'avvinto Saturno, ite o germani
Luminoso signor, com'opportuno
Giardino nel ciel di Venere.
Piange Cupido! / Figlio, e che t'induce
Palazzo trasparente nel ciel d'Apollo.
Cieca talpa d'amor, ancor non vedi
O grato arrivo! / O strano incontro
(qui sorge in cielo un denso globo d'oscure nuvole lampeggianti)
(ballo di Ministri della Discordia)
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